C’è sempre Bergamo nel destino di Galovic
Quattro anni fa, l’italo-croato firmava il suo miglior risultato proprio al Challenger di Bergamo. Oggi, al Futures del Città dei Mille, raccoglie un buon successo contro Trusendi e si propone tra i favoriti, anche perché nella sua zona di tabellone restano solo qualificati. L’Italia porta ai quarti Giovanni Fonio e Andrea Pellegrino. KO il campione in carica Virgili.
Bergamo è una città importante per Viktor Galovic. Diversi momenti chiave della sua carriera si sono sviluppati nei pochi chilometri che separano il PalaNorda dal Tennis Club Città dei Mille, magari spingendosi fino al Palazzetto di Alzano Lombardo. Migliaia di appassionati lo ricordano semifinalista al Challenger di febbraio, nel 2013, quando da perfetto “rookie” emozionò il pubblico. Si pensava che potesse essere il nome nuovo del tennis italiano, anche in virtù di un tennis brillante e un gran fisico, non così usuale per gli azzurri. La storia ha detto altro, vuoi per qualche scelta sbagliata, vuoi perché adesso Viktor rappresenta il paese natale, la Croazia, dove è nato nel 1990. Ha anche la cittadinanza italiana, tenendo conto che si è trasferito nel nostro paese quando aveva cinque anni, ma per adesso accanto al suo nome c’è la sigla “CRO”. L’aria di Bergamo gli fa bene e gli ha regalato un successo importante contro Walter Trusendi, specialista della terra battuta, con un doppio 7-6. Molto importante il primo tie-break, in cui ci sono voluti ben 20 punti per arrivare all’11-9. L’ha spuntata Viktor, che quest’anno sta giocando davvero un buon tennis: negli ultimi mesi ha colto due finali Futures, a Basiglio e a Frascati. Spera che Bergamo gli porti ancora fortuna, tenendo conto che non vince un torneo da tre anni. Al Trofeo UBI Banca – Memorial Mauro Capponi (15.000$, terra), si è messo in ottima posizione, anche se per migliorare sensibilmente la classifica attuale (n.529 ATP) dovrà arrivare in fondo. Nei quarti se la vedrà con lo svizzero Alexander Ritschard, proveniente dalle qualificazioni, bravo a superare il favorito azzurro Marco Bortolotti. Attenzione all’elvetico: sin dallo scorso weekend, ha destato davvero un’ottima impressione.
Dritto e servizio, in particolare, fanno molto male. Non è stata una bella giornata per i colori azzurri. A livello di quarti di finale avremo soltanto due rappresentanti, peraltro emersi da altrettanti derby. In apertura di programma, Giovanni Fonio ha vinto il derby contro Filippo Baldi, imponendosi 7-6 6-1. Per il 19enne di Novara (n.1621 ATP) è la quarta vittoria consecutiva, e chissà che Bergamo non possa rappresentare il trampolino di lancio per una bella carriera. Di lui piace lo stile, a partire da un bel rovescio a una mano, colpo non così usuale nel tennis di oggi. A proposito di giovani, trova i quarti anche Andrea Pellegrino. Il pugliese, ex vincitore al Torneo dell’Avvenire, si è imposto in due set sull’esperto Lorenzo Frigerio e nei quarti avrà le sue chance contro l’argentino Franco Agamenone, sempre più “maratoneta” del torneo. Al termine di un match durissimo, durato tre ore e un quarto, ha superato l’esperto Jaroslav Pospisil con il punteggio di 2-6 7-5 6-4. In attesa di Collarini-Basso, match che ha concluso il programma, l’Italia ha registrato due sconfitte piuttosto dolorose: in avvio di giornata aveva perso Roberto Marcora, KO contro il giovane Orlando Luz, presente al Città dei Mille già l’anno scorso, subito dopo la finale al Roland Garros junior, mentre un’orgogliosa difesa non è bastata al campione in carica Adelchi Virgili, KO in tre set contro Vasile Antonescu, un altro qualificato. Curiosità: nella parte bassa del tabellone, tre dei quattro giocatori ancora in gara arrivano dalle “quali”, segno dell’equilibrio che contrassegna l’evento bergamasco. Il gran finale è previsto sabato pomeriggio, l’ingresso al circolo sarà gratuito per tutta la durata del torneo.
TAG: Circuito Future
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