Rafa Nadal, semplicemente un numero 1.
Una dimostrazione di forza assoluta, un dominio schiacciante lungo due settimane in cui Rafa Nadal ha lasciato le briciole agli avversari sotto forma di un misero gruppetto di giochi persi sparsi qua e là: il decimo Roland Garros di Rafa Nadal non è solo una favola da raccontare ai bambini che scoprono la passione per la racchetta ma è anche se non soprattutto un raro esempio di come si possa cadere per rialzarsi più forti di prima.
L’assolo sinfonico contro Wawrinka in finale è stato solo la ciliegina su una torta succulenta: battuto il nuovo che avanza (Thiem in semifinale) e che viene rispedito con sorriso beffardo indietro, battuto l’avversario temibile nelle grandi finali (Stan appunto), battuta la stessa Spagna e i solito spaesati comprimari che tutt’al più potranno dire “io c’ero”.
Non è che il braccio di Nadal non abbia tremato: semplicemente non siamo mai arrivati in tutti questi match giocati al Roland Garros 2017 a un punto in cui gli avversari abbiano anche solo potuto impensierirlo.
Questo titolo dei record che lo eleva ancora di più allo status di leggenda del tennis era nell’aria e alla vigilia dello Slam parigino si contavano sulle dita di una mano, facendo una fatica immane, quali potessero essere i coprotagonisti credibili di questa cavalcata furiosa, pazzesca, gestita alla perfezione.
Nello sport essere il favorito d’obbligo prima che cominci un evento può nascondere molteplici insidie, perché se sei chiamato a vincere per forza, gli altri non vedono l’ora di fregarti. Ma Rafa è stato un treno che ha saltato tutte le stazioni pericolose per andare dritto all’arrivo. Un numero 1 che è caduto e si è rialzato si diceva, ogni volta generando più stupore.
Come Federer, più di Federer, meno di Federer: due campionissimi uniti non solo dai record battuti a ripetizione ma anche dal ritornare laddove nessuno li pronosticava più, in alto, in quella cima che per tanto tempo era stata la loro casa, vuoi per l’avanzare irrispettoso dell’età o per i molteplici infortuni. E invece Nadal è risorto, ancora una volta, si è regalato il successo forse più desiderato, quello che l’ha reso glorioso fra le glorie sportive, affermando a voce alta, ancora una volta, il suo status indiscutibile di re…della terra battuta.
Adesso la vista è davvero appetitosa: il numero 1 del ranking ATP è già stato puntato, nonostante le smentite di rito. Chi potrà fermare questa nuova impresa del maiorchino?
Alessandro Orecchio
TAG: Rafael Nadal, Roland Garros, Roland Garros 2017
@ Losvizzero (#1871026)
Sì, certo, porta le prove, ritirati che è meglio, mi spiace per lo svizzero che abbia dei poveretti che tifano per lui in questa maniera
Sul cemento però credo sarà competitivo e se starà bene sarà uno dei favoriti allo Us Open
Dura la vita di chi crede solo a ciò che vuole
Sicuramente il migliore pero’ su terra …palesemente si vede dai suoi risultati …..su 15 Slam 10 su terra ….e su 73 titoli Atp una cinquantina sul rosso….Diciamo Santa Terra per lui! Ora arriva l’erba e poi il cemento e li inizieranno le difficolta’.
@ Losvizzero (#1870681)
Dura la vita degli antisportivi, mi spiace 😆
@ Losvizzero (#1870681)
Gran bel trattamento, rivoluzionario. Inventato da un Italiano tra l’altro.
hai ragione perchè prima erano i tennisti e campioni come Borg ad adattarsi alle superfici, poi hanno cominciato (le federazioni di tennis….ecc.) a cambiare ad esempio l’erba di Wimbledon e ora quasi tutti possono giocare anche se non specialisti (per chi è giovane basta andare sui motori di ricerca e digitare cambiamento superfici tennis…io ho trovato questo link http ://it.eurosport.com/tennis/wimbledon/2015/l-erba-di-wimbledon-come-si-fa-e-come-e-cambiata_sto4794038/story.shtml)
circa il trattamento praticato e le sue differenze con le cure portate al ginocchio – che “è un po’ diverso. “Sarebbe meglio che fosse Angel [Ruiz Cotorro], il mio medico, a spiegarlo, ma è semplice. Prendono il plasma del sangue, lo centrifugano ed estraggono fattori di crescita che vengono iniettati per favorire la rigenerazione delle cellule. La metodologia di trattamento non è molto diversa [rispetto a quella utilizzata per curare il ginocchio dalla “sindrome di Hoffa” ndr] solo che questa è un po’ più aggressiva perché devono praticare iniezioni nella parte inferiore della schiena per estrarti le cellule staminali dalla cresta iliaca. Poi si devono preparare colture in modo che le cellule si riproducano per cercare di rigenerare i tessuti più velocemente
Disse Nadal. Più emotrasfusioni e tante altre cose belle
Sono d’accordo: basti pensare che se giocatori da circolo come me hanno tratto grande giovamento dalle racchette degli ultimi 6-7 anni ( ho una racchetta di quest’anno), figuriamoci che differenza di vantaggio possa avere chi usa quest’attrezzo a livello professionistico….e l’evoluzione continua di cui può beneficiare chi è ancora in attività (es: Nadal e Federer hanno racchette cucite su misura in ogni parametro, una volta si cambiavano solo le corde e le tensioni, telai in legno simili!)
Non si possono paragonare epoche diverse ma dici cose inesatte ad ogni modo. Le vittorie di tennisti su superfici a loro meno congeniali ci sn sempre state. Vedi Santana a wimbledon nel 66 e vedi i 5 titoli di Borg dv l’erba era velocissima. Cosi come becker fece 3 semifinali al RG e sampras vinse roma.
@ didiu (#1870618)
Invece no.
Con la vera terra Federer non avrebbe mai superato le semi a Parigi.
Con la vera erba Nadal non avrebbe mai superato la prima settimana a Wimbledon e col cemento veloce di un tempo anche us Open e australiano open sarebbero stati un sogno
Non si possono paragonare ere diverse
E’ risorto proprio come Federer, perchè si è preso del punto per curare il fisico e la mente, non continuando a trascinarsi dietro piccoli o grandi infortuni con conseguente mancanza di fiducia.
Discorso su cui concordo (e per cui mi sn sempre speso tantissimo) e che vale soprattutto per federer, considerato da molti, purtroppo anche da tanti cosi detti esperti ( che quindi nn lo sn mica tanto…) il goat. In uno sport cm il tennis che si gioca cn un attrezzo che ha subito una enorme evoluzione e’ impossibile fare paragoni nn solo cn 40-50 anni prima ma anche cn 20 anni prima. Chi li fa e’ intellettualmente scorretto. Si puo al max azzardare un paragone tra chi sia piu talentuoso e completo tecnicamente, ma si finisce li. Inoltre ho sentito gente prendere x il culo i tennisti di una volta cm laver, fermandosi al n. di slam vinti. Della serie federer 18, laver 11 ovvero nn ce’ paragone. Peccato che laver dal 62 al 69 passo’ professionista e nn disputo’ alcuno slam senno chissa….e fece due grand slam nei due anni citati. E’ anche vero che si giocava su terra e erba soltanto quasi. Il che dimostra che i fattori per ponderare e provare a rendere una analisi del genere credibile sn tantissimo e nn ha alcun senso cimentarsi in un’ attivita del genere. Io sn convinto che chi lo fa, lo fa solo per eccitarsi al pensiero di poter dire di aver vissuto l’ epoca del piu grande tennista di tt i tempi e lo stesso vale negli altri sport.
Discorsi insensati
Ma lei che ha fatto l’articolo si domanda come e perchè è risorto, visto che un anno fa o due anni fa i suoi colpi avevano perso potenza e lunghezza e le gambe scatto e corsa?
Concordo per adesso l’unico modo per paragonare dei tennisti di epoca diverse è il numero di vittorie su slam e per adesso Federer è ancora avanti, anche Se Nadal ha ancora tre o quattro anni a disposizione, mentre la stessa cosa non si può dire per Federer.
Se lo dici tu allora siamo contenti !!!!!
grandissimo..immenso nadal sulla terra. vediamo adesso se rafa è in grado di vincere anche a wimbledon o almeno arrivare alle semifinali
Ho i miei dubbi che sia cosi ovvio definirlo il migliore di sempre,in quanto per stabilirlo bisognerebbe considerare il fatto che i tennisti di oggi rispetto a prima giocano su campi più “puliti” e “curati” e soprattutto racchette iper leggere,studiate ad hoc e ad alta tecnologia…
Credo che adesso per Rafa il prossimo obbiettivo è raggiungere McEnroe, Becker come numero di vittorie a Wimbledon.