Il torneo di Caltanissetta Challenger, Copertina

Challenger Caltanissetta: I risultati della seconda giornata. Avanza Lorenzi. Le parole di Marco Cecchinato. Ok Giannessi e Travaglia. Fuori Berrettini e Caruso

13/06/2017 22:30 171 commenti
Risultati da Caltanissetta
Risultati da Caltanissetta

Con qualche patema di troppo, approda al secondo turno del Cmc (127.000 euro) di montepremi il ventiquattrenne palermitano Marco Cecchinato, testa di serie numero 6 a Caltanissetta e fresco di ritorno nei top 100.
Quest’oggi, sotto il caldo torrido del centrale di Villa Amedeo ha battuto lo spagnolo Jordi Semper – Montana per 46 75 61
Nel primo set Cecchinato è apparso nervoso e falloso, forse anche in virtù della pressione di voler ben figurare nella sua Sicilia. Successivamente, è venuta fuori la maggiore caratura del numero 97 al mondo autore fino ad oggi di una brillante prima parte di stagione. Al prossimo turno si preannuncia un’avvincente sfida contro il diciannovenne astro nascente del tennis russo Andrej Rublev.

“Oggi ho vinto col cuore – racconta Marco – non avevo buone sensazioni fin dall’avvio, il servizio non andava e non riuscivo a comandare il gioco. E’ sempre un piacere tornare a Caltanissetta, l’unico torneo nel quale noi siciliani possiamo giocare davanti ad amici e parenti. Contro Rublev sarà molto dura, spero tanto nell’appoggio del pubblico. Dovrò esprimere un tennis perfetto e senza errori per poterlo battere”.

Approda al secondo turno la diciannovenne next gen Andrej Rublev, numero 107 al mondo che ha sconfitto il serbo Zekic con il punteggio di 6-3 6-4
Molto probabile che il tennista moscovita farà approdo tra i top 50 in breve tempo. La sua stagione, fino ad oggi, è stata di assoluto rilievo, come testimoniano le semifinali a Irving, Quimper e la finale a Rennes. (segue)
A livello di circuito maggiore invece, Rublev ha superato lo scoglio delle qualificazioni sia a Melbourne sia a Parigi.

Saluta il Cmc il qualificato romano Matteo Berrettini che non ha sfruttato una palla match nel terzo set contro lo spagnolo Cervantes il quale ha fatto suo il confronto per 3-6 6-2 7-5 dopo oltre due ore di gioco.

Desta invece stupore la sconfitta della seconda testa di serie Dusan Lajovic per mano del qualificato mancino tedesco Cedric Marcel Stebe, numero 258 al mondo, ma top 70 nel 2013. Il ventiseienne tennista teutonico ha vinto con un duplice 6-2.
Ricordiamo che Lajovic ha vinto su questi campi nel 2013.
Nessun problema per il numero 4 del seeding il moldavo Radu Albot che si sbarazza agevolmente dell’irlandese Mcgee.

Non è stato sufficiente il calore del pubblico nisseno all’avolese Salvatore Caruso per superare la resistenza del marchigiano Stefano Travaglia che vince 75 61 e si qualifica così al secondo turno del Cmc Città di Caltanissetta, secondo torneo per importanza nel nostro paese e dotato di un montepremi di 127.000 euro.
Travaglia, numero 157 al mondo, suo best ranking, è reduce dai quarti al challenger di Roma e dall’affermazione in quello di Ostrava, nel quale ha sconfitto in finale Marco Cecchinato.

Vince e convince la settima testa di serie del tabellone Alessandro Giannessi che ha sconfitto il sempre insidioso spagnolo Enrique Lopez -Perez con un doppio 75 al termine di una lunga battaglia durata quasi due ore. Il tennista mancino nato a La Spezia lo scorso anno su questi stessi campi raggiunse la semifinale battuto da Paolo Lorenzi.

Esce di scena la wild card Fit Gianluca Mager che poco poteva contro il numero 3 del tabellone, il kazako Kukushin che si è imposto 64 60.

Poco meno di mille spettatori hanno spinto il toscano Paolo Lorenzi, numero 1 del tabellone, al successo contro il salvadoregno Marcelo Arevalo che si è arreso col punteggio di 75 64.
Il numero 36 al mondo e wild card del comitato organizzatore in entrambi i parziali è stato bravo a recuperare delle situazioni di svantaggio, 5-3 nel primo set e 4-2 nel secondo.
Come suo solito, Lorenzi non ha mai mollato e ha messo in campo le solite armi, determinazione, carattere e voglia di non mollare mai.
Il tennista toscano, beniamino del pubblico nisseno, tornerà sul centrale mercoledì alle 18 per affrontare il serbo Laslo Djere.

Da segnalare che il romano Matteo Berrettini nel corso del doppio che lo vedeva impegnato in coppia con Federico Gaio, ha subito un infortunio alla caviglia, la cui precisa identità sarà stabilita al suo rientro nella capitale mercoledì mattina.



ITA Challenger Caltanissetta | Terra | e127.000 – 1° Turno


CAMPO 1 – Ora italiana: 11:00 (ora locale: 11:00 am)
1. Inigo Cervantes ESP vs [Q] Matteo Berrettini ITA

CH Caltanissetta
Inigo Cervantes
3
6
7
Matteo Berrettini
6
2
5
Vincitore: I. CERVANTES

2. [6] Marco Cecchinato ITA vs Jordi Samper-Montana ESP

CH Caltanissetta
Marco Cecchinato [6]
4
7
6
Jordi Samper-Montana
6
5
1
Vincitore: M. CECCHINATO

3. Salvatore Caruso ITA vs Stefano Travaglia ITA

CH Caltanissetta
Salvatore Caruso
5
2
Stefano Travaglia
7
6
Vincitore: S. TRAVAGLIA

4. [WC] Simone Bolelli ITA vs [Q] Joao Pedro Sorgi BRA

CH Caltanissetta
Simone Bolelli
7
6
Joao Pedro Sorgi
5
2
Vincitore: S. BOLELLI

5. [1/WC] Paolo Lorenzi ITA vs Marcelo Arevalo ESA (non prima ore: 20:00)

CH Caltanissetta
Paolo Lorenzi [1]
7
6
Marcelo Arevalo
5
4
Vincitore: P. LORENZI






CAMPO 2 – Ora italiana: 11:00 (ora locale: 11:00 am)
1. Andrey Rublev RUS vs Miljan Zekic SRB

CH Caltanissetta
Andrey Rublev
6
6
Miljan Zekic
3
4
Vincitore: A. RUBLEV

2. [Q] Cedrik-Marcel Stebe GER vs [2/WC] Dusan Lajovic SRB

CH Caltanissetta
Cedrik-Marcel Stebe
6
6
Dusan Lajovic [2]
2
2
Vincitore: C. STEBE

3. [7] Alessandro Giannessi ITA vs Enrique Lopez-Perez ESP

CH Caltanissetta
Alessandro Giannessi [7]
7
7
Enrique Lopez-Perez
5
5
Vincitore: A. GIANNESSI

4. [WC] Gianluca Mager ITA vs [3] Mikhail Kukushkin KAZ

CH Caltanissetta
Gianluca Mager
4
0
Mikhail Kukushkin [3]
6
6
Vincitore: M. KUKUSHKIN

5. Denys Molchanov UKR / Franko Skugor CRO vs [WC] Andrea Arnaboldi ITA / Salvatore Caruso ITA

CH Caltanissetta
Denys Molchanov / Franko Skugor
6
6
Andrea Arnaboldi / Salvatore Caruso
0
4
Vincitori: MOLCHANOV / SKUGOR






CAMPO 3 – Ora italiana: 11:00 (ora locale: 11:00 am)
1. Vaclav Safranek CZE vs [8] Tennys Sandgren USA

CH Caltanissetta
Vaclav Safranek
2
6
2
Tennys Sandgren [8]
6
4
6
Vincitore: T. SANDGREN

2. [4] Radu Albot MDA vs James McGee IRL

CH Caltanissetta
Radu Albot [4]
6
7
James McGee
2
5
Vincitore: R. ALBOT

3. Federico Delbonis ARG / Guillermo Duran ARG vs Laslo Djere SRB / Miljan Zekic SRB (non prima ore: 14:00)

CH Caltanissetta
Federico Delbonis / Guillermo Duran
6
6
Laslo Djere / Miljan Zekic
3
1
Vincitori: DELBONIS / DURAN

4. [WC] Matteo Berrettini ITA / Federico Gaio ITA vs [4] Dino Marcan CRO / Tristan-Samuel Weissborn AUT

CH Caltanissetta
Matteo Berrettini / Federico Gaio
4
7
6
0
Dino Marcan / Tristan-Samuel Weissborn [4]
3
6
7
0
Vincitori: MARCAN / WEISSBORN per ritiro




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171 commenti. Lasciane uno!

Luca Martin (Guest) 14-06-2017 17:42

El Salvador è lo stato
San Salvador la capitale 😎

171
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Cogito ergo sum; gli uomini hanno incominciato a filosofare a causa della meraviglia; io so di non sapere; l’uomo è una corda tesa fra la bestia e il superuomo (Guest) 14-06-2017 08:21

Scritto da Luca Martin
Marcelo Arevalo è comunque dell’ EL SALVADOR, capitale sempre El Salvador.

No è San Salvador

170
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Daniele Inches (Guest) 14-06-2017 00:02

@ Fede-rer (#1871072)

La frittata è servita

169
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MAX LA SPEZIA (Guest) 13-06-2017 23:53

In realta la capitale è San Salvador….

168
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IlCera (Guest) 13-06-2017 23:33

Giornata nera nera per Berretto. Che jella. Speriamo veramente che non sia grave.

167
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DelPo Fan (Guest) 13-06-2017 23:22

@ Fede-rer (#1871072)

Ah grazie, non avevo visto l’aggiornamento dell’articolo. Speriamo niente di serio!

166
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Fede-rer 13-06-2017 22:44

Scritto da DelPo Fan
Ma Gaio – Berrettini si sono ritirati nel doppio a pochi punti dalla fine? Qualcuno sa cosa è successo?

Se leggi l’articolo c’è la spiegazione alla tua domanda: “Da segnalare che il romano Matteo Berrettini nel corso del doppio che lo vedeva impegnato in coppia con Federico Gaio, ha subito un infortunio alla caviglia, la cui precisa identità sarà stabilita al suo rientro nella capitale mercoledì mattina.”.. Il fisico del Berretto mi sembra assai fragile e la sua stazza, mole e tipo di gioco mi sembrano assai poco adatti a remare da fondo campo sulla terra battuta. È il secondo infortunio alla caviglia in un mese..

165
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DelPo Fan (Guest) 13-06-2017 22:01

Ma Gaio – Berrettini si sono ritirati nel doppio a pochi punti dalla fine? Qualcuno sa cosa è successo?

164
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fed (Guest) 13-06-2017 21:54

ragazzi scusate, ma una parola sul pubblico così numeroso di Caltanissetta

163
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Giambi. (Guest) 13-06-2017 21:34

Scritto da Giuliano da Viareggio
Comunque direi giornata trionfale per i colori azzurri oggi, nonostante le sconfitte dei due giovani mager e Berrettini e quella del mito Vanni. Avanti tutta!!

Si è vero possiamo essere soddisfatti. L’unica nota stonata è rappresentata da Berrettini che ha dimostrato di non avere ancora assorbito la scoppola di perdere un set e poi la partita da 5/0 e 40/30, purtroppo si è più o meno ripetuto e può diventare un caso. Premetto che io sono un ammiratore e tifoso di Berretto fin da quando pochi mesi fa era n 600. Forse un mesetto di pausa gli farebbe bene per resettare e partire e ritrovare la sua prima di servizio devastante.

162
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Gianni ex circolo MondadoriG (Guest) 13-06-2017 21:02

Bentornato STETONE…

161
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Luca Martin (Guest) 13-06-2017 20:51
160
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Luca Martin (Guest) 13-06-2017 20:51

Marcelo Arevalo è comunque dell’ EL SALVADOR, capitale sempre El Salvador.

159
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Fabio (Guest) 13-06-2017 20:47

Scritto da Gabriele da Firenze

Scritto da Koko
@ andrea (#1870712)
Si ma in questa visione paziente è implicito il fatto che il tennista combinerà poco fino a 26 anni! Una visone tipicamente nostrana. Pazienza giovani che c’è tanto tempo per migliorare. Esempio Fabbiano? Siamo sicuri che uno splendido juniores come lui capace di issarsi al n 6 del ranking ITF abbia la carriera che tutti speravano? Io per lui speravo i top 50 fissi con main draw 250 come minimo in sostituzione di un Seppi o di un Bolelli! Fabbiano non è arrivato in alto al momento opportuno ma forse un pò tardi! In ogni caso non è che se giochi su terra ti si deve legare un braccio per farti palleggiare di più ma giochi su terra a limite alla Isner con un gioco meno palleggioso e più arrischiato e potente. Non è che fai poco ma anzi puoi anche fare semi in master 1000 su terra. Isner magari non sa fare tutto tutto tecnicamente su terra perchè non sono stati pazienti e perfezionisti ma non si può lamentare!

Come non darti ragione? Ciò che ho letto qui stasera da alcuni utenti (bisogna aspettare i 25/26 anni per veder eplodere un italiano) è da vero manicomio, ad essere gentili: e Zverev? E Thiem? E Kyrgios? Cioè, loro che sono arrivati al vertice e nel tennis che conta cosa sono, alieni? E poi ci si chiede perché non abbiamo campioni da decenni, se questa è la mentalità non ne avremo neanche per altri, diversi decenni.

Le perle ai porci proprio…

Andrea ha spiegato benissimo un concetto sacrosanto, seguito da tutti i coach del mondo, ma voi vedete il dito anziché la Luna…

Giocatore in formazione non vuol dire necessariamente giocatore in perdita, vuol dire usare la programmazione delle gare per continuare a migliorare.

Anche Zverev e Kyrgios sono giocatori in formazione. Anche Thiem. Solo che sono talmente forti che con quello che hanno già occupano i posti alti delle classifiche. Ma ciò non vuol dire che abbiano smesso di imparare e migliorare.

158
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Luca Martin (Guest) 13-06-2017 20:44

Miiii ma ‘sto Arevalo prende TUTTO!!!

157
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Fabiofogna 13-06-2017 20:30

Che ci fa Paolino qua…è evidente che a livello challenger non ha più molti stimoli…

156
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Giuliano da Viareggio (Guest) 13-06-2017 20:29

Comunque direi giornata trionfale per i colori azzurri oggi, nonostante le sconfitte dei due giovani mager e Berrettini e quella del mito Vanni. Avanti tutta!!

155
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Gabriele da Firenze 13-06-2017 20:06

Scritto da Koko
@ andrea (#1870712)
Si ma in questa visione paziente è implicito il fatto che il tennista combinerà poco fino a 26 anni! Una visone tipicamente nostrana. Pazienza giovani che c’è tanto tempo per migliorare. Esempio Fabbiano? Siamo sicuri che uno splendido juniores come lui capace di issarsi al n 6 del ranking ITF abbia la carriera che tutti speravano? Io per lui speravo i top 50 fissi con main draw 250 come minimo in sostituzione di un Seppi o di un Bolelli! Fabbiano non è arrivato in alto al momento opportuno ma forse un pò tardi! In ogni caso non è che se giochi su terra ti si deve legare un braccio per farti palleggiare di più ma giochi su terra a limite alla Isner con un gioco meno palleggioso e più arrischiato e potente. Non è che fai poco ma anzi puoi anche fare semi in master 1000 su terra. Isner magari non sa fare tutto tutto tecnicamente su terra perchè non sono stati pazienti e perfezionisti ma non si può lamentare!

Come non darti ragione? Ciò che ho letto qui stasera da alcuni utenti (bisogna aspettare i 25/26 anni per veder eplodere un italiano) è da vero manicomio, ad essere gentili: e Zverev? E Thiem? E Kyrgios? Cioè, loro che sono arrivati al vertice e nel tennis che conta cosa sono, alieni? E poi ci si chiede perché non abbiamo campioni da decenni, se questa è la mentalità non ne avremo neanche per altri, diversi decenni.

154
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Mathland (Guest) 13-06-2017 20:04

No ragazzi scusate, ma quella è la bandiera di El Salvador…Arevalo infatti è salvadoregno. 🙂

153
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IlCera (Guest) 13-06-2017 19:32

Scritto da Cogito ergo sum; gli uomini hanno incominciato a filosofare a causa della meraviglia; io so di non sapere; l’uomo è una corda tesa fra la bestia e il superuomo

Scritto da IlCera

Scritto da Tony_65 (Antony_65)

Scritto da IlCera
I nostri cagnacci da terra battuta vincono il confronto con la Spagna.

Speriamo continuino così anche contro Argentina e Brasile!..

Un po’ impari la sfida Italia-Argentina o Italia-Brasile in questo caso……

Ragazzi boia faus me ne sono accorto solo adesso… ma quella è la bandiera argentina?! È dell’Honduras, che ha per capitale Teguchihalpa (spero di averla scritta giusta). Sulla geografia non transigo.

Oups….

152
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Sato (Guest) 13-06-2017 19:30

Scritto da cataflic

Scritto da andrea

Scritto da Koko
Il problema del servizio non più decisivo per lui è nella ambizione fallace di sostituire gli aces con un palleggione staraciano che non è nelle sue corde! E’ vero che si difende meglio di altri “fenicotteri” nel palleggio da fondo ma non si capisce perchè debba utilizzare per vincere la sua arma più spuntata! Nel tennis pro mica si gioca ad handicap per provare che si è bravini in tutto! Se hai certezze come la battuta sei un tipo di giocatore, se questa certezza scompare cadi automaticamente di almeno 200 posizioni come livello. In effetti è molto più importante massimizzare le proprie doti e capacità piuttosto che giocare con la spada spuntata di un punto debole strutturale che puoi migliorare solo di poco. E’ come se Donati e Bolelli se la giocassero sulla risposta: magari hanno una giornata positiva ma mediamente andranno a perdere. Bisogna capire al più presto perchè serve così male rispetto a prima anche di seconda, perchè cerca sempre il servizio esterno lungo da destra (li non è il fisico ma la testa tattica che è fallace a limite si serve un angolo stretto come fa Monfils), perchè non imita Raonic nel cercare la T centrale più spesso. Se non si risponderà in allenamento a questi dubbi amletici non si progredirà di molto.

Koko non è cosi. I giocatori fino a 25 anni sono in fase di “formazione”; vuole dire che sono ancora dei semilavorati e non dei prodotti finiti.
Per questi giocatori la programmazione non serve solo a massimizzare punti e soldi, ma serve soprattutto a “formare” il giocatore, ovvero a far crescere il suo livello di gioco.
Per fare questo, Berrettini sta giustamente giocando su terra, per migliorare su questa superficie, per abituarsi a vincere scambi lunghi, a servire kick, a usare la mano, per difendersi, per giocare la palla corta, per variare il gioco.
Il giocatore si “specializza” assecondando le sue inclinazioni naturali, solo DOPO aver terminato il suo periodo di formazione, ovvero dai 26 anni in su, quando è entrato nel periodo di prestazione massimale: lì ha senso impostare la programmazione privilegiando superfici e tornei per fare più punti e soldi possibile, perché si sta passando alla cassa per riscuotere e per raccogliere quel che si è seminato negli anni precedenti.
Un esempio è Fabbiano, che ha 28 anni, e che ormai ha una sua dimensione tecnica definita: sa che su terra è troppo leggero, e cerca di giocare il più possibile sul veloce.
Ma il punto è che se durante la sua formazione avesse giocato solo sul veloce, adesso sarebbe meno completo e forte, ANCHE sul veloce.
Nel caso specifico, Berrettini sta lavorando per essere competitivo sia nei punti giocati su 3 colpi, sia negli scambi che si allungano; per ampliare gli schemi e le armi a sua disposizione; per migliorare mobilità, difesa e resistenza.
Tutte caratteristiche che, a 25 26 anni, quando giocherà molto sul veloce, (se si sarà assestato fisicamente) gli serviranno per fare la differenza contro gli sparapalle standard da servizio e diritto che troverà a iosa in quei tornei.
In questo modo, potrà ambire a una classifica migliore rispetto a quella che avrebbe se adesso Santopadre desse retta a voialtri esperti da tastiera, commettendo l’errore più grave possibile nella formazione del tennista:
la specializzazione precoce.

andrea… a 25 anni un top player ha già vinto 4/5 mln di $
mi spieghi a che cosa servono i 3/4 anni di attività junior e i primi 2 da pro fino ai 20/21 se non a completare la parte tecnica?
Oppure dobbiamo avere dei 17enni belli impostati così vincono tanti u18 e poi ci dobbiamo lavorare di fino per 7/8 anni per completarli?
La stagione è fatta di 8 mesi di duro/veloce e 3 di terra.
Se parli di giocatori di seconda fascia sono d’accordo, ma perchè non si può fare diverso…è una presa d’atto e allora con tanto lavoro si può costruire un giocatore, ma non farne un assunto generale.

Ha ragione Koko, se hai un’arma come il servizio è proprio su quella che devi lavorare per renderla ancora più decisiva, e nulla nel tennis moderno è più decisivo del servizio. Che il sevizio di Berrettini abbia perso penetrazione mi sembra un fatto tanto indiscutibile quanto preoccupante.

151
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Cogito ergo sum; gli uomini hanno incominciato a filosofare a causa della meraviglia; io so di non sapere; l’uomo è una corda tesa fra la bestia e il superuomo (Guest) 13-06-2017 19:04

Scritto da IlCera

Scritto da Tony_65 (Antony_65)

Scritto da IlCera
I nostri cagnacci da terra battuta vincono il confronto con la Spagna.

Speriamo continuino così anche contro Argentina e Brasile!..

Un po’ impari la sfida Italia-Argentina o Italia-Brasile in questo caso……

Ragazzi boia faus me ne sono accorto solo adesso… ma quella è la bandiera argentina?! È dell’Honduras, che ha per capitale Teguchihalpa (spero di averla scritta giusta). Sulla geografia non transigo.

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IlCera (Guest) 13-06-2017 18:46

Scritto da Tony_65 (Antony_65)

Scritto da IlCera
I nostri cagnacci da terra battuta vincono il confronto con la Spagna.

Speriamo continuino così anche contro Argentina e Brasile!..

Un po’ impari la sfida Italia-Argentina o Italia-Brasile in questo caso……

149
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A (Guest) 13-06-2017 18:40

Certo che le wc agli stranieri non hanno portato bene tra infortuni e sconfitte inopinate. Approfitto per un mio piccolo, inutile, scellerato pronostico: per me il torneo lo vince Giannessi

148
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Ken_Rosewall 13-06-2017 18:00

Scritto da Lucabigon

Scritto da DelPo fan

Scritto da Lucabigon
Vi invidio per le certezze di cui date sfoggio comodamente seduti sul vostro divano. Veramente.

Io so’ un drago a Virtua Tennis, posso di’ quel che voglio ahò!
Dai, basta con questo discorso, su un forum si esprimono opinioni, non è che bisogna essere stati top 10 per avere un proprio parere, giusto o sbagliato che sia.

Il parere è una cosa. Arrivare a giudicare la carriera o il futuro di un tennista che ha alle spalle 12 mesi scarsi di tennis professionistico è ben altra cosa!

147
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Tony_65 (Antony_65) (Guest) 13-06-2017 17:59

Per Pierre: sembra che il Travaglia che tirava comodini che ieri rimpiangevi sia tornato!…

146
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SimoneChiccoBolelli (Guest) 13-06-2017 17:59

Forza chicco!!!

145
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Tony_65 (Antony_65) (Guest) 13-06-2017 17:56

Scritto da Fabio Russo

Scritto da Tony_65 (Antony_65)

Scritto da biglebowsky
se avete qualche minuto, “accendete” su jarry-auger-alliassime.
sono battitori, forse superiori a berrettini, giocano a lyon su terra.
coach sprovveduti anche quelli?
la strada è dura, lunga, impervia.
ci vuole molta tranquillità e serenità.

Concordo con te come ho già scritto in precedenza per me questa sconfitta è solo salutare per il futuro

Siete della federazione?

Forse sei tu della “Federazione Russo”… :mrgreen:

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sasuzzo (Guest) 13-06-2017 17:50

Scritto da Koko

Scritto da sasuzzo
Non è il giocare su terra in sé che sta rovinando Berrettini bensì la sua autostima in calo continuo: si è plafonato ad un livello intermedio in cui non sembra esserci margine di crescita tecnica. Ha una organizzazione di coach, per me, troppo provinciale e chiusa. Al servizio serve sempre e solo kick esterno a fotocopia (variazioni zero, per esempio al centro), lancio palla a campanile che non si adatta alla sua altezza. Gioco piatto e rischioso, aperture troppo chiuse per la terra. Poi, a mio modo di vedere, Santopadre, che rispetto, non può ESORDIRE come coach dell’unico talento under 21 di cui dsponiamo, ha bisogno di un coach più esperto. Inoltre, è finito l’effetto novità/entusiasmo post infortunio.

Si ma quando Berrettini faceva 25 aces a partita l’allenatore era sempre Santopadre per cui per me anche lui ha la medicina! Forse ha pensato insieme a Rianna che la staracizzazione terraiola era un adattamento evolutivo importante per guadagnare agilmente i top 100 ma in realtà in prospettiva e nel tennis di oggi è un errore che ti porta al massimo nei 70 ATP.

Dobbiamo anche dire che Berrettini ha dichiarato lui stesso che “è cresciuto su terra”, è la “sua” superficie (testuale). Al momento sembra invece non credere al progetto Santopadre. Lo vedrei benissimo con un Sartori, fuori dalla sfera Rianna-Santopadre per evitare un altro Starace.

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Fabio Russo (Guest) 13-06-2017 17:45

Scritto da Tony_65 (Antony_65)

Scritto da biglebowsky
se avete qualche minuto, “accendete” su jarry-auger-alliassime.
sono battitori, forse superiori a berrettini, giocano a lyon su terra.
coach sprovveduti anche quelli?
la strada è dura, lunga, impervia.
ci vuole molta tranquillità e serenità.

Concordo con te come ho già scritto in precedenza per me questa sconfitta è solo salutare per il futuro

Siete della federazione?

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A (Guest) 13-06-2017 17:13

Scritto da Koko
@ Insalatiera76 (#1870776)
Più concreto di così! Ho dato numeri concretissimi. Semmai eccessivamente concreti e quasi da indovino ma la mia idea è che se non fai benissimo le cose che sai fare è come se viaggiassi con il freno a mano tirato. Il 70 ATP ha quel sapore di risultato discreto ma in fondo deludente che mi piaceva evidenziare!

“Semmai eccessivamente concreti e quasi da indovino” è uno splendido ossimoro!

141
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pablo (Guest) 13-06-2017 17:05

Travaglia ha un peso di palla superiore a Caruso che nonostante l’aiuto del pubblico non riesce a stare attaccato al match

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Tony_65 (Antony_65) (Guest) 13-06-2017 17:00

Scritto da IlCera
I nostri cagnacci da terra battuta vincono il confronto con la Spagna.

Speriamo continuino così anche contro Argentina e Brasile!..

139
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Cogito ergo sum; gli uomini hanno incominciato a filosofare a causa della meraviglia; io so di non sapere; l’uomo è una corda tesa fra la bestia e il superuomo (Guest) 13-06-2017 16:54

Bene Ceck e Gianna… un po’ deluso da Berretto.

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valter (Guest) 13-06-2017 16:41

travaglia perde il servizio decisivo…una costante

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Pollo (Guest) 13-06-2017 16:36

Il solito braccino di travaglia sul set point

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IlCera (Guest) 13-06-2017 16:31

I nostri cagnacci da terra battuta vincono il confronto con la Spagna. :mrgreen:

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Tony_65 (Antony_65) (Guest) 13-06-2017 16:12

Scritto da biglebowsky
se avete qualche minuto, “accendete” su jarry-auger-alliassime.
sono battitori, forse superiori a berrettini, giocano a lyon su terra.
coach sprovveduti anche quelli?
la strada è dura, lunga, impervia.
ci vuole molta tranquillità e serenità.

Concordo con te come ho già scritto in precedenza per me questa sconfitta è solo salutare per il futuro

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Koko (Guest) 13-06-2017 16:10

@ Insalatiera76 (#1870776)

Più concreto di così! Ho dato numeri concretissimi. Semmai eccessivamente concreti e quasi da indovino ma la mia idea è che se non fai benissimo le cose che sai fare è come se viaggiassi con il freno a mano tirato. Il 70 ATP ha quel sapore di risultato discreto ma in fondo deludente che mi piaceva evidenziare!

133
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Mattia B. (Guest) 13-06-2017 16:10

Scritto da lallo

Scritto da pibla

Scritto da andrea

Scritto da Koko
Il problema del servizio non più decisivo per lui è nella ambizione fallace di sostituire gli aces con un palleggione staraciano che non è nelle sue corde! E’ vero che si difende meglio di altri “fenicotteri” nel palleggio da fondo ma non si capisce perchè debba utilizzare per vincere la sua arma più spuntata! Nel tennis pro mica si gioca ad handicap per provare che si è bravini in tutto! Se hai certezze come la battuta sei un tipo di giocatore, se questa certezza scompare cadi automaticamente di almeno 200 posizioni come livello. In effetti è molto più importante massimizzare le proprie doti e capacità piuttosto che giocare con la spada spuntata di un punto debole strutturale che puoi migliorare solo di poco. E’ come se Donati e Bolelli se la giocassero sulla risposta: magari hanno una giornata positiva ma mediamente andranno a perdere. Bisogna capire al più presto perchè serve così male rispetto a prima anche di seconda, perchè cerca sempre il servizio esterno lungo da destra (li non è il fisico ma la testa tattica che è fallace a limite si serve un angolo stretto come fa Monfils), perchè non imita Raonic nel cercare la T centrale più spesso. Se non si risponderà in allenamento a questi dubbi amletici non si progredirà di molto.

Koko non è cosi. I giocatori fino a 25 anni sono in fase di “formazione”; vuole dire che sono ancora dei semilavorati e non dei prodotti finiti.
Per questi giocatori la programmazione non serve solo a massimizzare punti e soldi, ma serve soprattutto a “formare” il giocatore, ovvero a far crescere il suo livello di gioco.
Per fare questo, Berrettini sta giustamente giocando su terra, per migliorare su questa superficie, per abituarsi a vincere scambi lunghi, a servire kick, a usare la mano, per difendersi, per giocare la palla corta, per variare il gioco.
Il giocatore si “specializza” assecondando le sue inclinazioni naturali, solo DOPO aver terminato il suo periodo di formazione, ovvero dai 26 anni in su, quando è entrato nel periodo di prestazione massimale: lì ha senso impostare la programmazione privilegiando superfici e tornei per fare più punti e soldi possibile, perché si sta passando alla cassa per riscuotere e per raccogliere quel che si è seminato negli anni precedenti.
Un esempio è Fabbiano, che ha 28 anni, e che ormai ha una sua dimensione tecnica definita: sa che su terra è troppo leggero, e cerca di giocare il più possibile sul veloce.
Ma il punto è che se durante la sua formazione avesse giocato solo sul veloce, adesso sarebbe meno completo e forte, ANCHE sul veloce.
Nel caso specifico, Berrettini sta lavorando per essere competitivo sia nei punti giocati su 3 colpi, sia negli scambi che si allungano; per ampliare gli schemi e le armi a sua disposizione; per migliorare mobilità, difesa e resistenza.
Tutte caratteristiche che, a 25 26 anni, quando giocherà molto sul veloce, (se si sarà assestato fisicamente) gli serviranno per fare la differenza contro gli sparapalle standard da servizio e diritto che troverà a iosa in quei tornei.
In questo modo, potrà ambire a una classifica migliore rispetto a quella che avrebbe se adesso Santopadre desse retta a voialtri esperti da tastiera, commettendo l’errore più grave possibile nella formazione del tennista:
la specializzazione precoce.

Andrea, ottimo commento il tuo, lo quoto e lo sottoscrivo in tutto.
Quello che non va però, ma non nel tuo commento ma nel tennis in Italia in genere è che, come è, come non è, gli italiani giocano quasi sempre e solo sulla terra, quelli che sono specialisti perché sono specialisti, gli altri perché devono imparare a giocare su tutte le superfici, alla fine però non fanno altro che giocare sulla terra, quando la maggior parte dei tornei che contano si disputano su altre superfici e questo è un fatto.
Tu mi citi Fabbiano ed anche su quello concordo in pieno come esempio, diciamo però che Tommi c’ha messo come minimo due anni di troppo per capire che era più competitivo su altre superfici, anche secondo i parametri di età da te indicati e quelli sono due anni un po’ buttati.
La verità e bisogna avere una buona volta il coraggio e l’onestà di ammetterlo, è che da noi si gioca quasi solo su terra, la stragrande maggioranza dei campi sono su questa superficie e, per vari motivi, è più comodo a volte restare in zona a giocare che andare altrove dove si gioca su altre superfici; il risultato è che in media i tennisti italiani giocano e si allenano sulla terra molto più del necessario e poi quando ne escono, spesso finiscono per prendere bastonate, anche quelli che in teoria sarebbero portati superfici diverse.

a 25 anni un giocatore o è un pro con un dare\avere economico positivo o è meglio che cambi professione….

Concordo

132
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lallo (Guest) 13-06-2017 16:00

Scritto da pibla

Scritto da andrea

Scritto da Koko
Il problema del servizio non più decisivo per lui è nella ambizione fallace di sostituire gli aces con un palleggione staraciano che non è nelle sue corde! E’ vero che si difende meglio di altri “fenicotteri” nel palleggio da fondo ma non si capisce perchè debba utilizzare per vincere la sua arma più spuntata! Nel tennis pro mica si gioca ad handicap per provare che si è bravini in tutto! Se hai certezze come la battuta sei un tipo di giocatore, se questa certezza scompare cadi automaticamente di almeno 200 posizioni come livello. In effetti è molto più importante massimizzare le proprie doti e capacità piuttosto che giocare con la spada spuntata di un punto debole strutturale che puoi migliorare solo di poco. E’ come se Donati e Bolelli se la giocassero sulla risposta: magari hanno una giornata positiva ma mediamente andranno a perdere. Bisogna capire al più presto perchè serve così male rispetto a prima anche di seconda, perchè cerca sempre il servizio esterno lungo da destra (li non è il fisico ma la testa tattica che è fallace a limite si serve un angolo stretto come fa Monfils), perchè non imita Raonic nel cercare la T centrale più spesso. Se non si risponderà in allenamento a questi dubbi amletici non si progredirà di molto.

Koko non è cosi. I giocatori fino a 25 anni sono in fase di “formazione”; vuole dire che sono ancora dei semilavorati e non dei prodotti finiti.
Per questi giocatori la programmazione non serve solo a massimizzare punti e soldi, ma serve soprattutto a “formare” il giocatore, ovvero a far crescere il suo livello di gioco.
Per fare questo, Berrettini sta giustamente giocando su terra, per migliorare su questa superficie, per abituarsi a vincere scambi lunghi, a servire kick, a usare la mano, per difendersi, per giocare la palla corta, per variare il gioco.
Il giocatore si “specializza” assecondando le sue inclinazioni naturali, solo DOPO aver terminato il suo periodo di formazione, ovvero dai 26 anni in su, quando è entrato nel periodo di prestazione massimale: lì ha senso impostare la programmazione privilegiando superfici e tornei per fare più punti e soldi possibile, perché si sta passando alla cassa per riscuotere e per raccogliere quel che si è seminato negli anni precedenti.
Un esempio è Fabbiano, che ha 28 anni, e che ormai ha una sua dimensione tecnica definita: sa che su terra è troppo leggero, e cerca di giocare il più possibile sul veloce.
Ma il punto è che se durante la sua formazione avesse giocato solo sul veloce, adesso sarebbe meno completo e forte, ANCHE sul veloce.
Nel caso specifico, Berrettini sta lavorando per essere competitivo sia nei punti giocati su 3 colpi, sia negli scambi che si allungano; per ampliare gli schemi e le armi a sua disposizione; per migliorare mobilità, difesa e resistenza.
Tutte caratteristiche che, a 25 26 anni, quando giocherà molto sul veloce, (se si sarà assestato fisicamente) gli serviranno per fare la differenza contro gli sparapalle standard da servizio e diritto che troverà a iosa in quei tornei.
In questo modo, potrà ambire a una classifica migliore rispetto a quella che avrebbe se adesso Santopadre desse retta a voialtri esperti da tastiera, commettendo l’errore più grave possibile nella formazione del tennista:
la specializzazione precoce.

Andrea, ottimo commento il tuo, lo quoto e lo sottoscrivo in tutto.
Quello che non va però, ma non nel tuo commento ma nel tennis in Italia in genere è che, come è, come non è, gli italiani giocano quasi sempre e solo sulla terra, quelli che sono specialisti perché sono specialisti, gli altri perché devono imparare a giocare su tutte le superfici, alla fine però non fanno altro che giocare sulla terra, quando la maggior parte dei tornei che contano si disputano su altre superfici e questo è un fatto.
Tu mi citi Fabbiano ed anche su quello concordo in pieno come esempio, diciamo però che Tommi c’ha messo come minimo due anni di troppo per capire che era più competitivo su altre superfici, anche secondo i parametri di età da te indicati e quelli sono due anni un po’ buttati.
La verità e bisogna avere una buona volta il coraggio e l’onestà di ammetterlo, è che da noi si gioca quasi solo su terra, la stragrande maggioranza dei campi sono su questa superficie e, per vari motivi, è più comodo a volte restare in zona a giocare che andare altrove dove si gioca su altre superfici; il risultato è che in media i tennisti italiani giocano e si allenano sulla terra molto più del necessario e poi quando ne escono, spesso finiscono per prendere bastonate, anche quelli che in teoria sarebbero portati superfici diverse.

a 25 anni un giocatore o è un pro con un dare\avere economico positivo o è meglio che cambi professione….

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DelPo Fan (Guest) 13-06-2017 15:58

Scritto da Lucabigon

Scritto da DelPo fan

Scritto da Lucabigon
Vi invidio per le certezze di cui date sfoggio comodamente seduti sul vostro divano. Veramente.

Io so’ un drago a Virtua Tennis, posso di’ quel che voglio ahò!
Dai, basta con questo discorso, su un forum si esprimono opinioni, non è che bisogna essere stati top 10 per avere un proprio parere, giusto o sbagliato che sia.

Il parere è una cosa. Arrivare a giudicare la carriera o il futuro di un tennista che ha alle spalle 12 mesi scarsi di tennis professionistico è ben altra cosa!

Ma sì su quello hai ragione, le sparate ci son sempre state e ci saranno sempre, oggi non è buono neanche per il tennis club di paese, alla prossima vittoria torna a essere top 10, che ci vuoi fare. 🙂

Comunque in senso assoluto come dicevi anche tu la stagione su terra di Berrettini non è stata del tutto negativa e ha dimostrato che quando è al meglio se la può giocare con gente di buon livello, però con il proseguire dei tornei è sceso tantissimo, tanto come risultato quanto come gioco, per questo credo che la sua stagione su terra, per quanto utile, sia già durata anche troppo.

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cataflic (Guest) 13-06-2017 15:55

Scritto da andrea

Scritto da Koko
Il problema del servizio non più decisivo per lui è nella ambizione fallace di sostituire gli aces con un palleggione staraciano che non è nelle sue corde! E’ vero che si difende meglio di altri “fenicotteri” nel palleggio da fondo ma non si capisce perchè debba utilizzare per vincere la sua arma più spuntata! Nel tennis pro mica si gioca ad handicap per provare che si è bravini in tutto! Se hai certezze come la battuta sei un tipo di giocatore, se questa certezza scompare cadi automaticamente di almeno 200 posizioni come livello. In effetti è molto più importante massimizzare le proprie doti e capacità piuttosto che giocare con la spada spuntata di un punto debole strutturale che puoi migliorare solo di poco. E’ come se Donati e Bolelli se la giocassero sulla risposta: magari hanno una giornata positiva ma mediamente andranno a perdere. Bisogna capire al più presto perchè serve così male rispetto a prima anche di seconda, perchè cerca sempre il servizio esterno lungo da destra (li non è il fisico ma la testa tattica che è fallace a limite si serve un angolo stretto come fa Monfils), perchè non imita Raonic nel cercare la T centrale più spesso. Se non si risponderà in allenamento a questi dubbi amletici non si progredirà di molto.

Koko non è cosi. I giocatori fino a 25 anni sono in fase di “formazione”; vuole dire che sono ancora dei semilavorati e non dei prodotti finiti.
Per questi giocatori la programmazione non serve solo a massimizzare punti e soldi, ma serve soprattutto a “formare” il giocatore, ovvero a far crescere il suo livello di gioco.
Per fare questo, Berrettini sta giustamente giocando su terra, per migliorare su questa superficie, per abituarsi a vincere scambi lunghi, a servire kick, a usare la mano, per difendersi, per giocare la palla corta, per variare il gioco.
Il giocatore si “specializza” assecondando le sue inclinazioni naturali, solo DOPO aver terminato il suo periodo di formazione, ovvero dai 26 anni in su, quando è entrato nel periodo di prestazione massimale: lì ha senso impostare la programmazione privilegiando superfici e tornei per fare più punti e soldi possibile, perché si sta passando alla cassa per riscuotere e per raccogliere quel che si è seminato negli anni precedenti.
Un esempio è Fabbiano, che ha 28 anni, e che ormai ha una sua dimensione tecnica definita: sa che su terra è troppo leggero, e cerca di giocare il più possibile sul veloce.
Ma il punto è che se durante la sua formazione avesse giocato solo sul veloce, adesso sarebbe meno completo e forte, ANCHE sul veloce.
Nel caso specifico, Berrettini sta lavorando per essere competitivo sia nei punti giocati su 3 colpi, sia negli scambi che si allungano; per ampliare gli schemi e le armi a sua disposizione; per migliorare mobilità, difesa e resistenza.
Tutte caratteristiche che, a 25 26 anni, quando giocherà molto sul veloce, (se si sarà assestato fisicamente) gli serviranno per fare la differenza contro gli sparapalle standard da servizio e diritto che troverà a iosa in quei tornei.
In questo modo, potrà ambire a una classifica migliore rispetto a quella che avrebbe se adesso Santopadre desse retta a voialtri esperti da tastiera, commettendo l’errore più grave possibile nella formazione del tennista:
la specializzazione precoce.

andrea… a 25 anni un top player ha già vinto 4/5 mln di $
mi spieghi a che cosa servono i 3/4 anni di attività junior e i primi 2 da pro fino ai 20/21 se non a completare la parte tecnica?
Oppure dobbiamo avere dei 17enni belli impostati così vincono tanti u18 e poi ci dobbiamo lavorare di fino per 7/8 anni per completarli?
La stagione è fatta di 8 mesi di duro/veloce e 3 di terra.
Se parli di giocatori di seconda fascia sono d’accordo, ma perchè non si può fare diverso…è una presa d’atto e allora con tanto lavoro si può costruire un giocatore, ma non farne un assunto generale.

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Insalatiera76 13-06-2017 15:55

Scritto da Koko

Scritto da sasuzzo
Non è il giocare su terra in sé che sta rovinando Berrettini bensì la sua autostima in calo continuo: si è plafonato ad un livello intermedio in cui non sembra esserci margine di crescita tecnica. Ha una organizzazione di coach, per me, troppo provinciale e chiusa. Al servizio serve sempre e solo kick esterno a fotocopia (variazioni zero, per esempio al centro), lancio palla a campanile che non si adatta alla sua altezza. Gioco piatto e rischioso, aperture troppo chiuse per la terra. Poi, a mio modo di vedere, Santopadre, che rispetto, non può ESORDIRE come coach dell’unico talento under 21 di cui dsponiamo, ha bisogno di un coach più esperto. Inoltre, è finito l’effetto novità/entusiasmo post infortunio.

Si ma quando Berrettini faceva 25 aces a partita l’allenatore era sempre Santopadre per cui per me anche lui ha la medicina! Forse ha pensato insieme a Rianna che la staracizzazione terraiola era un adattamento evolutivo importante per guadagnare agilmente i top 100 ma in realtà in prospettiva e nel tennis di oggi è un errore che ti porta al massimo nei 70 ATP.

Più che i 100 direi i 103. E più che 70 ATP direi tra 69,8 e 71,4.
Ma che fai, il farmacista?
Ti rendi conto di come ciò che sostieni sia scollegato totalmente dalla realtà? A milioni di anni luce dalla concretezza?
Neanche Nostradamus potrebbe dire, oggi, se Berrettini (o Cappellini, o Coppolini) può arrivare a 100 o 50 o 25 perché sono troppe le variabili in gioco, e tu addirittura ti metti a disquisire tra i 100 e massimo 70?
Ma stai scherzando, ci prendi tutti per i fondelli? You cannot be serious!

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Koko (Guest) 13-06-2017 15:50

@ andrea (#1870712)

Si ma in questa visione paziente è implicito il fatto che il tennista combinerà poco fino a 26 anni! Una visone tipicamente nostrana. Pazienza giovani che c’è tanto tempo per migliorare. Esempio Fabbiano? Siamo sicuri che uno splendido juniores come lui capace di issarsi al n 6 del ranking ITF abbia la carriera che tutti speravano? Io per lui speravo i top 50 fissi con main draw 250 come minimo in sostituzione di un Seppi o di un Bolelli! Fabbiano non è arrivato in alto al momento opportuno ma forse un pò tardi! In ogni caso non è che se giochi su terra ti si deve legare un braccio per farti palleggiare di più ma giochi su terra a limite alla Isner con un gioco meno palleggioso e più arrischiato e potente. Non è che fai poco ma anzi puoi anche fare semi in master 1000 su terra. Isner magari non sa fare tutto tutto tecnicamente su terra perchè non sono stati pazienti e perfezionisti ma non si può lamentare!

127
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Elio 13-06-2017 15:47

Scritto da Elio
Sempre bello battere un terraiolo spagnolo Bravo “Ceck” e Forza Gianessi

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Mattia B. (Guest) 13-06-2017 15:45

FORZA STETO

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Lucabigon 13-06-2017 15:43

Scritto da pibla

Scritto da andrea

Scritto da Koko
Il problema del servizio non più decisivo per lui è nella ambizione fallace di sostituire gli aces con un palleggione staraciano che non è nelle sue corde! E’ vero che si difende meglio di altri “fenicotteri” nel palleggio da fondo ma non si capisce perchè debba utilizzare per vincere la sua arma più spuntata! Nel tennis pro mica si gioca ad handicap per provare che si è bravini in tutto! Se hai certezze come la battuta sei un tipo di giocatore, se questa certezza scompare cadi automaticamente di almeno 200 posizioni come livello. In effetti è molto più importante massimizzare le proprie doti e capacità piuttosto che giocare con la spada spuntata di un punto debole strutturale che puoi migliorare solo di poco. E’ come se Donati e Bolelli se la giocassero sulla risposta: magari hanno una giornata positiva ma mediamente andranno a perdere. Bisogna capire al più presto perchè serve così male rispetto a prima anche di seconda, perchè cerca sempre il servizio esterno lungo da destra (li non è il fisico ma la testa tattica che è fallace a limite si serve un angolo stretto come fa Monfils), perchè non imita Raonic nel cercare la T centrale più spesso. Se non si risponderà in allenamento a questi dubbi amletici non si progredirà di molto.

Koko non è cosi. I giocatori fino a 25 anni sono in fase di “formazione”; vuole dire che sono ancora dei semilavorati e non dei prodotti finiti.
Per questi giocatori la programmazione non serve solo a massimizzare punti e soldi, ma serve soprattutto a “formare” il giocatore, ovvero a far crescere il suo livello di gioco.
Per fare questo, Berrettini sta giustamente giocando su terra, per migliorare su questa superficie, per abituarsi a vincere scambi lunghi, a servire kick, a usare la mano, per difendersi, per giocare la palla corta, per variare il gioco.
Il giocatore si “specializza” assecondando le sue inclinazioni naturali, solo DOPO aver terminato il suo periodo di formazione, ovvero dai 26 anni in su, quando è entrato nel periodo di prestazione massimale: lì ha senso impostare la programmazione privilegiando superfici e tornei per fare più punti e soldi possibile, perché si sta passando alla cassa per riscuotere e per raccogliere quel che si è seminato negli anni precedenti.
Un esempio è Fabbiano, che ha 28 anni, e che ormai ha una sua dimensione tecnica definita: sa che su terra è troppo leggero, e cerca di giocare il più possibile sul veloce.
Ma il punto è che se durante la sua formazione avesse giocato solo sul veloce, adesso sarebbe meno completo e forte, ANCHE sul veloce.
Nel caso specifico, Berrettini sta lavorando per essere competitivo sia nei punti giocati su 3 colpi, sia negli scambi che si allungano; per ampliare gli schemi e le armi a sua disposizione; per migliorare mobilità, difesa e resistenza.
Tutte caratteristiche che, a 25 26 anni, quando giocherà molto sul veloce, (se si sarà assestato fisicamente) gli serviranno per fare la differenza contro gli sparapalle standard da servizio e diritto che troverà a iosa in quei tornei.
In questo modo, potrà ambire a una classifica migliore rispetto a quella che avrebbe se adesso Santopadre desse retta a voialtri esperti da tastiera, commettendo l’errore più grave possibile nella formazione del tennista:
la specializzazione precoce.

Andrea, ottimo commento il tuo, lo quoto e lo sottoscrivo in tutto.
Quello che non va però, ma non nel tuo commento ma nel tennis in Italia in genere è che, come è, come non è, gli italiani giocano quasi sempre e solo sulla terra, quelli che sono specialisti perché sono specialisti, gli altri perché devono imparare a giocare su tutte le superfici, alla fine però non fanno altro che giocare sulla terra, quando la maggior parte dei tornei che contano si disputano su altre superfici e questo è un fatto.
Tu mi citi Fabbiano ed anche su quello concordo in pieno come esempio, diciamo però che Tommi c’ha messo come minimo due anni di troppo per capire che era più competitivo su altre superfici, anche secondo i parametri di età da te indicati e quelli sono due anni un po’ buttati.
La verità e bisogna avere una buona volta il coraggio e l’onestà di ammetterlo, è che da noi si gioca quasi solo su terra, la stragrande maggioranza dei campi sono su questa superficie e, per vari motivi, è più comodo a volte restare in zona a giocare che andare altrove dove si gioca su altre superfici; il risultato è che in media i tennisti italiani giocano e si allenano sulla terra molto più del necessario e poi quando ne escono, spesso finiscono per prendere bastonate, anche quelli che in teoria sarebbero portati superfici diverse.

Berrettini inizio anno ha giocato sul veloce e credo farà la trasferta americana sul cemento. Non credo sia il caso di crocifiggerlo se ha deciso di giocare qualche torneo su terra anzichè andare sull’erba. E comunque sia Berrettini che Quinzi sono ALT al challenger di Ilkley.

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Mimmo (Guest) 13-06-2017 15:41

@ Marco (#1870755)

No, penso sia legato al prize money.. un conto è giocarlo in 127mila un altro ib un 43mile

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Koko (Guest) 13-06-2017 15:39

Scritto da sasuzzo
Non è il giocare su terra in sé che sta rovinando Berrettini bensì la sua autostima in calo continuo: si è plafonato ad un livello intermedio in cui non sembra esserci margine di crescita tecnica. Ha una organizzazione di coach, per me, troppo provinciale e chiusa. Al servizio serve sempre e solo kick esterno a fotocopia (variazioni zero, per esempio al centro), lancio palla a campanile che non si adatta alla sua altezza. Gioco piatto e rischioso, aperture troppo chiuse per la terra. Poi, a mio modo di vedere, Santopadre, che rispetto, non può ESORDIRE come coach dell’unico talento under 21 di cui dsponiamo, ha bisogno di un coach più esperto. Inoltre, è finito l’effetto novità/entusiasmo post infortunio.

Si ma quando Berrettini faceva 25 aces a partita l’allenatore era sempre Santopadre per cui per me anche lui ha la medicina! Forse ha pensato insieme a Rianna che la staracizzazione terraiola era un adattamento evolutivo importante per guadagnare agilmente i top 100 ma in realtà in prospettiva e nel tennis di oggi è un errore che ti porta al massimo nei 70 ATP.

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Marco (Guest) 13-06-2017 15:36

Giannessi ha portato a casa il primo set, ma onestamente non mi sembra in grande spolvero. A proposito, non vi sembra un po’ strana, la decisione di Alessandro di tornare a giocare il doppio?

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Mattia B. (Guest) 13-06-2017 15:35

Scritto da andrea

Scritto da Koko
Il problema del servizio non più decisivo per lui è nella ambizione fallace di sostituire gli aces con un palleggione staraciano che non è nelle sue corde! E’ vero che si difende meglio di altri “fenicotteri” nel palleggio da fondo ma non si capisce perchè debba utilizzare per vincere la sua arma più spuntata! Nel tennis pro mica si gioca ad handicap per provare che si è bravini in tutto! Se hai certezze come la battuta sei un tipo di giocatore, se questa certezza scompare cadi automaticamente di almeno 200 posizioni come livello. In effetti è molto più importante massimizzare le proprie doti e capacità piuttosto che giocare con la spada spuntata di un punto debole strutturale che puoi migliorare solo di poco. E’ come se Donati e Bolelli se la giocassero sulla risposta: magari hanno una giornata positiva ma mediamente andranno a perdere. Bisogna capire al più presto perchè serve così male rispetto a prima anche di seconda, perchè cerca sempre il servizio esterno lungo da destra (li non è il fisico ma la testa tattica che è fallace a limite si serve un angolo stretto come fa Monfils), perchè non imita Raonic nel cercare la T centrale più spesso. Se non si risponderà in allenamento a questi dubbi amletici non si progredirà di molto.

Koko non è cosi. I giocatori fino a 25 anni sono in fase di “formazione”; vuole dire che sono ancora dei semilavorati e non dei prodotti finiti.
Per questi giocatori la programmazione non serve solo a massimizzare punti e soldi, ma serve soprattutto a “formare” il giocatore, ovvero a far crescere il suo livello di gioco.
Per fare questo, Berrettini sta giustamente giocando su terra, per migliorare su questa superficie, per abituarsi a vincere scambi lunghi, a servire kick, a usare la mano, per difendersi, per giocare la palla corta, per variare il gioco.
Il giocatore si “specializza” assecondando le sue inclinazioni naturali, solo DOPO aver terminato il suo periodo di formazione, ovvero dai 26 anni in su, quando è entrato nel periodo di prestazione massimale: lì ha senso impostare la programmazione privilegiando superfici e tornei per fare più punti e soldi possibile, perché si sta passando alla cassa per riscuotere e per raccogliere quel che si è seminato negli anni precedenti.
Un esempio è Fabbiano, che ha 28 anni, e che ormai ha una sua dimensione tecnica definita: sa che su terra è troppo leggero, e cerca di giocare il più possibile sul veloce.
Ma il punto è che se durante la sua formazione avesse giocato solo sul veloce, adesso sarebbe meno completo e forte, ANCHE sul veloce.
Nel caso specifico, Berrettini sta lavorando per essere competitivo sia nei punti giocati su 3 colpi, sia negli scambi che si allungano; per ampliare gli schemi e le armi a sua disposizione; per migliorare mobilità, difesa e resistenza.
Tutte caratteristiche che, a 25 26 anni, quando giocherà molto sul veloce, (se si sarà assestato fisicamente) gli serviranno per fare la differenza contro gli sparapalle standard da servizio e diritto che troverà a iosa in quei tornei.
In questo modo, potrà ambire a una classifica migliore rispetto a quella che avrebbe se adesso Santopadre desse retta a voialtri esperti da tastiera, commettendo l’errore più grave possibile nella formazione del tennista:
la specializzazione precoce.

Ma per favore, che visione antica del tennis

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Mattia (Guest) 13-06-2017 15:34

Scritto da Lupen
Berrettini si E’ presentato come uno spaccapartite facendoci gridare al miracolo, poi e’sparito dai radar anzi e’ diventato Babbo Natale regalando partite a tutti……una delusione !!!!

Ma hai mai visto una partita di berrettini quest’anno?? Non dire di si perche passi da bugiardo

119
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pibla (Guest) 13-06-2017 15:33

Scritto da andrea

Scritto da Koko
Il problema del servizio non più decisivo per lui è nella ambizione fallace di sostituire gli aces con un palleggione staraciano che non è nelle sue corde! E’ vero che si difende meglio di altri “fenicotteri” nel palleggio da fondo ma non si capisce perchè debba utilizzare per vincere la sua arma più spuntata! Nel tennis pro mica si gioca ad handicap per provare che si è bravini in tutto! Se hai certezze come la battuta sei un tipo di giocatore, se questa certezza scompare cadi automaticamente di almeno 200 posizioni come livello. In effetti è molto più importante massimizzare le proprie doti e capacità piuttosto che giocare con la spada spuntata di un punto debole strutturale che puoi migliorare solo di poco. E’ come se Donati e Bolelli se la giocassero sulla risposta: magari hanno una giornata positiva ma mediamente andranno a perdere. Bisogna capire al più presto perchè serve così male rispetto a prima anche di seconda, perchè cerca sempre il servizio esterno lungo da destra (li non è il fisico ma la testa tattica che è fallace a limite si serve un angolo stretto come fa Monfils), perchè non imita Raonic nel cercare la T centrale più spesso. Se non si risponderà in allenamento a questi dubbi amletici non si progredirà di molto.

Koko non è cosi. I giocatori fino a 25 anni sono in fase di “formazione”; vuole dire che sono ancora dei semilavorati e non dei prodotti finiti.
Per questi giocatori la programmazione non serve solo a massimizzare punti e soldi, ma serve soprattutto a “formare” il giocatore, ovvero a far crescere il suo livello di gioco.
Per fare questo, Berrettini sta giustamente giocando su terra, per migliorare su questa superficie, per abituarsi a vincere scambi lunghi, a servire kick, a usare la mano, per difendersi, per giocare la palla corta, per variare il gioco.
Il giocatore si “specializza” assecondando le sue inclinazioni naturali, solo DOPO aver terminato il suo periodo di formazione, ovvero dai 26 anni in su, quando è entrato nel periodo di prestazione massimale: lì ha senso impostare la programmazione privilegiando superfici e tornei per fare più punti e soldi possibile, perché si sta passando alla cassa per riscuotere e per raccogliere quel che si è seminato negli anni precedenti.
Un esempio è Fabbiano, che ha 28 anni, e che ormai ha una sua dimensione tecnica definita: sa che su terra è troppo leggero, e cerca di giocare il più possibile sul veloce.
Ma il punto è che se durante la sua formazione avesse giocato solo sul veloce, adesso sarebbe meno completo e forte, ANCHE sul veloce.
Nel caso specifico, Berrettini sta lavorando per essere competitivo sia nei punti giocati su 3 colpi, sia negli scambi che si allungano; per ampliare gli schemi e le armi a sua disposizione; per migliorare mobilità, difesa e resistenza.
Tutte caratteristiche che, a 25 26 anni, quando giocherà molto sul veloce, (se si sarà assestato fisicamente) gli serviranno per fare la differenza contro gli sparapalle standard da servizio e diritto che troverà a iosa in quei tornei.
In questo modo, potrà ambire a una classifica migliore rispetto a quella che avrebbe se adesso Santopadre desse retta a voialtri esperti da tastiera, commettendo l’errore più grave possibile nella formazione del tennista:
la specializzazione precoce.

Andrea, ottimo commento il tuo, lo quoto e lo sottoscrivo in tutto.

Quello che non va però, ma non nel tuo commento ma nel tennis in Italia in genere è che, come è, come non è, gli italiani giocano quasi sempre e solo sulla terra, quelli che sono specialisti perché sono specialisti, gli altri perché devono imparare a giocare su tutte le superfici, alla fine però non fanno altro che giocare sulla terra, quando la maggior parte dei tornei che contano si disputano su altre superfici e questo è un fatto.

Tu mi citi Fabbiano ed anche su quello concordo in pieno come esempio, diciamo però che Tommi c’ha messo come minimo due anni di troppo per capire che era più competitivo su altre superfici, anche secondo i parametri di età da te indicati e quelli sono due anni un po’ buttati.

La verità e bisogna avere una buona volta il coraggio e l’onestà di ammetterlo, è che da noi si gioca quasi solo su terra, la stragrande maggioranza dei campi sono su questa superficie e, per vari motivi, è più comodo a volte restare in zona a giocare che andare altrove dove si gioca su altre superfici; il risultato è che in media i tennisti italiani giocano e si allenano sulla terra molto più del necessario e poi quando ne escono, spesso finiscono per prendere bastonate, anche quelli che in teoria sarebbero portati per superfici diverse dalla terra.

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Insalatiera76 13-06-2017 15:33

Scritto da andrea

Scritto da Koko
Il problema del servizio non più decisivo per lui è nella ambizione fallace di sostituire gli aces con un palleggione staraciano che non è nelle sue corde! E’ vero che si difende meglio di altri “fenicotteri” nel palleggio da fondo ma non si capisce perchè debba utilizzare per vincere la sua arma più spuntata! Nel tennis pro mica si gioca ad handicap per provare che si è bravini in tutto! Se hai certezze come la battuta sei un tipo di giocatore, se questa certezza scompare cadi automaticamente di almeno 200 posizioni come livello. In effetti è molto più importante massimizzare le proprie doti e capacità piuttosto che giocare con la spada spuntata di un punto debole strutturale che puoi migliorare solo di poco. E’ come se Donati e Bolelli se la giocassero sulla risposta: magari hanno una giornata positiva ma mediamente andranno a perdere. Bisogna capire al più presto perchè serve così male rispetto a prima anche di seconda, perchè cerca sempre il servizio esterno lungo da destra (li non è il fisico ma la testa tattica che è fallace a limite si serve un angolo stretto come fa Monfils), perchè non imita Raonic nel cercare la T centrale più spesso. Se non si risponderà in allenamento a questi dubbi amletici non si progredirà di molto.

Koko non è cosi. I giocatori fino a 25 anni sono in fase di “formazione”; vuole dire che sono ancora dei semilavorati e non dei prodotti finiti.
Per questi giocatori la programmazione non serve solo a massimizzare punti e soldi, ma serve soprattutto a “formare” il giocatore, ovvero a far crescere il suo livello di gioco.
Per fare questo, Berrettini sta giustamente giocando su terra, per migliorare su questa superficie, per abituarsi a vincere scambi lunghi, a servire kick, a usare la mano, per difendersi, per giocare la palla corta, per variare il gioco.
Il giocatore si “specializza” assecondando le sue inclinazioni naturali, solo DOPO aver terminato il suo periodo di formazione, ovvero dai 26 anni in su, quando è entrato nel periodo di prestazione massimale: lì ha senso impostare la programmazione privilegiando superfici e tornei per fare più punti e soldi possibile, perché si sta passando alla cassa per riscuotere e per raccogliere quel che si è seminato negli anni precedenti.
Un esempio è Fabbiano, che ha 28 anni, e che ormai ha una sua dimensione tecnica definita: sa che su terra è troppo leggero, e cerca di giocare il più possibile sul veloce.
Ma il punto è che se durante la sua formazione avesse giocato solo sul veloce, adesso sarebbe meno completo e forte, ANCHE sul veloce.
Nel caso specifico, Berrettini sta lavorando per essere competitivo sia nei punti giocati su 3 colpi, sia negli scambi che si allungano; per ampliare gli schemi e le armi a sua disposizione; per migliorare mobilità, difesa e resistenza.
Tutte caratteristiche che, a 25 26 anni, quando giocherà molto sul veloce, (se si sarà assestato fisicamente) gli serviranno per fare la differenza contro gli sparapalle standard da servizio e diritto che troverà a iosa in quei tornei.
In questo modo, potrà ambire a una classifica migliore rispetto a quella che avrebbe se adesso Santopadre desse retta a voialtri esperti da tastiera, commettendo l’errore più grave possibile nella formazione del tennista:
la specializzazione precoce.

Non so chi tu sia, ma GRAZIE.
Grazie perché hai ancora la pazienza di spiegare delle cose che io non ho più la pazienza e la forza di spiegare.
Adesso faccio un bel copia/incolla del tuo post e me lo riciclo all’occorrenza, se me lo permetti.

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Elio 13-06-2017 15:33

Sempre bello battere un terraiolo spagnolo ❗ 😀 😎 Bravo “Ceck” e Forza Gianessi 😉

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Becuzzi_style (Guest) 13-06-2017 15:25

se arrivi a punto a punto la tigna spagnoleggiante avrà spresso ragione…nei momenti caldi hanno quel qualcosa in più.

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Lucabigon 13-06-2017 15:22

Scritto da Lupen
Berrettini si E’ presentato come uno spaccapartite facendoci gridare al miracolo, poi e’sparito dai radar anzi e’ diventato Babbo Natale regalando partite a tutti……una delusione !!!!

Infatti, una vera delusione. Meglio ritirarsi adesso che è ancora giovane. 😉

Stento a vedere questi risultati così modesti. Quarti a Francavilla (dopo gli exploit sul veloce cinese) dove ha perso da uno specialista esperto come Cecchinato in tre set lottati, prima ancora sconfitto da Elias a Barletta e poi da Fognini al Foro e quarti a Vicenza (battendo Marterer e Ramirez Hidalgo nettamente superiori in classifica) dove ha perso da un top150 (Satral). Dove stanno le delusioni in una superficie che certamente non lo esalta?

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Lucabigon 13-06-2017 15:22

Scritto da Koko

Scritto da DelPo fan

Scritto da Lucabigon
Vi invidio per le certezze di cui date sfoggio comodamente seduti sul vostro divano. Veramente.

Io so’ un drago a Virtua Tennis, posso di’ quel che voglio ahò!
Dai, basta con questo discorso, su un forum si esprimono opinioni, non è che bisogna essere stati top 10 per avere un proprio parere, giusto o sbagliato che sia.

Se si esprimono opinioni è per dare a limite consigli personali per migliorare sulla base di una certa esperienza nel commentare su forum vari match di tennis visionati. Mica ci si vuole sostituire al tennista top 250 ATP! E’ più un: io che farei se avessi le sue doti tecniche?

Consigli personali? A chi? Al suo allenatore? Al giocatore stesso?

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Lupen (Guest) 13-06-2017 15:15

Berrettini si E’ presentato come uno spaccapartite facendoci gridare al miracolo, poi e’sparito dai radar anzi e’ diventato Babbo Natale regalando partite a tutti……una delusione !!!!

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poveri noi (Guest) 13-06-2017 15:12

Scritto da DelPo fan

Scritto da Lucabigon
Vi invidio per le certezze di cui date sfoggio comodamente seduti sul vostro divano. Veramente.

Io so’ un drago a Virtua Tennis, posso di’ quel che voglio ahò!
Dai, basta con questo discorso, su un forum si esprimono opinioni, non è che bisogna essere stati top 10 per avere un proprio parere, giusto o sbagliato che sia.

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Koko (Guest) 13-06-2017 15:02

Scritto da DelPo fan

Scritto da Lucabigon
Vi invidio per le certezze di cui date sfoggio comodamente seduti sul vostro divano. Veramente.

Io so’ un drago a Virtua Tennis, posso di’ quel che voglio ahò!
Dai, basta con questo discorso, su un forum si esprimono opinioni, non è che bisogna essere stati top 10 per avere un proprio parere, giusto o sbagliato che sia.

Se si esprimono opinioni è per dare a limite consigli personali per migliorare sulla base di una certa esperienza nel commentare su forum vari match di tennis visionati. Mica ci si vuole sostituire al tennista top 250 ATP! E’ più un: io che farei se avessi le sue doti tecniche?

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andrea (Guest) 13-06-2017 15:01

Scritto da Koko
Il problema del servizio non più decisivo per lui è nella ambizione fallace di sostituire gli aces con un palleggione staraciano che non è nelle sue corde! E’ vero che si difende meglio di altri “fenicotteri” nel palleggio da fondo ma non si capisce perchè debba utilizzare per vincere la sua arma più spuntata! Nel tennis pro mica si gioca ad handicap per provare che si è bravini in tutto! Se hai certezze come la battuta sei un tipo di giocatore, se questa certezza scompare cadi automaticamente di almeno 200 posizioni come livello. In effetti è molto più importante massimizzare le proprie doti e capacità piuttosto che giocare con la spada spuntata di un punto debole strutturale che puoi migliorare solo di poco. E’ come se Donati e Bolelli se la giocassero sulla risposta: magari hanno una giornata positiva ma mediamente andranno a perdere. Bisogna capire al più presto perchè serve così male rispetto a prima anche di seconda, perchè cerca sempre il servizio esterno lungo da destra (li non è il fisico ma la testa tattica che è fallace a limite si serve un angolo stretto come fa Monfils), perchè non imita Raonic nel cercare la T centrale più spesso. Se non si risponderà in allenamento a questi dubbi amletici non si progredirà di molto.

Koko non è cosi. I giocatori fino a 25 anni sono in fase di “formazione”; vuole dire che sono ancora dei semilavorati e non dei prodotti finiti.
Per questi giocatori la programmazione non serve solo a massimizzare punti e soldi, ma serve soprattutto a “formare” il giocatore, ovvero a far crescere il suo livello di gioco.
Per fare questo, Berrettini sta giustamente giocando su terra, per migliorare su questa superficie, per abituarsi a vincere scambi lunghi, a servire kick, a usare la mano, per difendersi, per giocare la palla corta, per variare il gioco.
Il giocatore si “specializza” assecondando le sue inclinazioni naturali, solo DOPO aver terminato il suo periodo di formazione, ovvero dai 26 anni in su, quando è entrato nel periodo di prestazione massimale: lì ha senso impostare la programmazione privilegiando superfici e tornei per fare più punti e soldi possibile, perché si sta passando alla cassa per riscuotere e per raccogliere quel che si è seminato negli anni precedenti.
Un esempio è Fabbiano, che ha 28 anni, e che ormai ha una sua dimensione tecnica definita: sa che su terra è troppo leggero, e cerca di giocare il più possibile sul veloce.
Ma il punto è che se durante la sua formazione avesse giocato solo sul veloce, adesso sarebbe meno completo e forte, ANCHE sul veloce.

Nel caso specifico, Berrettini sta lavorando per essere competitivo sia nei punti giocati su 3 colpi, sia negli scambi che si allungano; per ampliare gli schemi e le armi a sua disposizione; per migliorare mobilità, difesa e resistenza.

Tutte caratteristiche che, a 25 26 anni, quando giocherà molto sul veloce, (se si sarà assestato fisicamente) gli serviranno per fare la differenza contro gli sparapalle standard da servizio e diritto che troverà a iosa in quei tornei.

In questo modo, potrà ambire a una classifica migliore rispetto a quella che avrebbe se adesso Santopadre desse retta a voialtri esperti da tastiera, commettendo l’errore più grave possibile nella formazione del tennista:

la specializzazione precoce.

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Lucabigon 13-06-2017 14:59

Scritto da DelPo fan

Scritto da Lucabigon
Vi invidio per le certezze di cui date sfoggio comodamente seduti sul vostro divano. Veramente.

Io so’ un drago a Virtua Tennis, posso di’ quel che voglio ahò!
Dai, basta con questo discorso, su un forum si esprimono opinioni, non è che bisogna essere stati top 10 per avere un proprio parere, giusto o sbagliato che sia.

Il parere è una cosa. Arrivare a giudicare la carriera o il futuro di un tennista che ha alle spalle 12 mesi scarsi di tennis professionistico è ben altra cosa!

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Marcus91 13-06-2017 14:56

Scritto da DelPo fan

Scritto da Lucabigon
Vi invidio per le certezze di cui date sfoggio comodamente seduti sul vostro divano. Veramente.

Io so’ un drago a Virtua Tennis, posso di’ quel che voglio ahò!
Dai, basta con questo discorso, su un forum si esprimono opinioni, non è che bisogna essere stati top 10 per avere un proprio parere, giusto o sbagliato che sia.

Lo Sbagli è che condannate senza appello, qualsiasi giocatore alle prime sconfitte, anche inattese (è un discorso generale)

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DelPo fan (Guest) 13-06-2017 14:52

Scritto da Lucabigon
Vi invidio per le certezze di cui date sfoggio comodamente seduti sul vostro divano. Veramente.

Io so’ un drago a Virtua Tennis, posso di’ quel che voglio ahò! 😀 😀
Dai, basta con questo discorso, su un forum si esprimono opinioni, non è che bisogna essere stati top 10 per avere un proprio parere, giusto o sbagliato che sia.

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Koko (Guest) 13-06-2017 14:42

Scritto da gisva

Scritto da Koko
Il problema del servizio non più decisivo per lui è nella ambizione fallace di sostituire gli aces con un palleggione staraciano che non è nelle sue corde! E’ vero che si difende meglio di altri “fenicotteri” nel palleggio da fondo ma non si capisce perchè debba utilizzare per vincere la sua arma più spuntata! Nel tennis pro mica si gioca ad handicap per provare che si è bravini in tutto! Se hai certezze come la battuta sei un tipo di giocatore, se questa certezza scompare cadi automaticamente di almeno 200 posizioni come livello. In effetti è molto più importante massimizzare le proprie doti e capacità piuttosto che giocare con la spada spuntata di un punto debole strutturale che puoi migliorare solo di poco. E’ come se Donati e Bolelli se la giocassero sulla risposta: magari hanno una giornata positiva ma mediamente andranno a perdere. Bisogna capire al più presto perchè serve così male rispetto a prima anche di seconda, perchè cerca sempre il servizio esterno da destra (li non è il fisico ma la testa tattica che è fallace), perchè non imita Raonic nel cercare la T centrale più spesso. Se non si risponderà in allenamento a questi dubbi amletici non si progredirà di molto.

Se diventa un giocatore più completo, giocando e perdendo sulla terra, ne avrà comunque vantaggi il giocatore forte da cemento.
Alla stessa maniera Cecchinato dovrebbe fare qualche torneo sul veloce. Anche perdendo, migliorerebbe comunque le sue soluzioni di gioco

Si ma prima di essere completo devi avere qualcosa di saldo e imparabile su cui aggrapparti sempre! Io posso essere completo con tutto da 6 e non essere competitivo a certi livelli. Se serve in quel modo fa poco con la battuta anche su cemento! Personalmente segnalai una minore efficacia in questo fondamentale da inizio anno quando comunque vinceva ugualmente. Ma certe cose mi fanno scattare l’allarme rosso anche se si vince. E’ come vedere un Karlovic o più esattamente un Muller cominciare a palleggiare per vincere!

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Sottile 13-06-2017 14:40

Questo Samperi-Montana è un tennista mediocre. Cosa aspetta Cecchinato a sconfiggerlo?

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gisva 13-06-2017 14:39

Scritto da Koko
Il problema del servizio non più decisivo per lui è nella ambizione fallace di sostituire gli aces con un palleggione staraciano che non è nelle sue corde! E’ vero che si difende meglio di altri “fenicotteri” nel palleggio da fondo ma non si capisce perchè debba utilizzare per vincere la sua arma più spuntata! Nel tennis pro mica si gioca ad handicap per provare che si è bravini in tutto! Se hai certezze come la battuta sei un tipo di giocatore, se questa certezza scompare cadi automaticamente di almeno 200 posizioni come livello. In effetti è molto più importante massimizzare le proprie doti e capacità piuttosto che giocare con la spada spuntata di un punto debole strutturale che puoi migliorare solo di poco. E’ come se Donati e Bolelli se la giocassero sulla risposta: magari hanno una giornata positiva ma mediamente andranno a perdere. Bisogna capire al più presto perchè serve così male rispetto a prima anche di seconda, perchè cerca sempre il servizio esterno da destra (li non è il fisico ma la testa tattica che è fallace), perchè non imita Raonic nel cercare la T centrale più spesso. Se non si risponderà in allenamento a questi dubbi amletici non si progredirà di molto.

Se diventa un giocatore più completo, giocando e perdendo sulla terra, ne avrà comunque vantaggi il giocatore forte da cemento.

Alla stessa maniera Cecchinato dovrebbe fare qualche torneo sul veloce. Anche perdendo, migliorerebbe comunque le sue soluzioni di gioco

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Lucabigon 13-06-2017 14:38

Vi invidio per le certezze di cui date sfoggio comodamente seduti sul vostro divano. Veramente.

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Lo Scriba (Guest) 13-06-2017 14:37

Scritto da Alberto
Niente catastrofismi…ma anche niente “abbiamo il nuovo Federer” dopo tre vittorie in Cina.
Se vinci 5-1 e perdi mi spiegate cosa c’entra la superficie??? Era terra anche sul 5-1 o era erba che improvvisamente si è trasformata?

Infatti…
Il ragazzo ha giocato in fiducia perché non doveva dimostrare nulla, ora inizia il difficile.
A fine anno capiremo di che pasta è fatto. A mio parere deve arrivare nei primi 150 entro il 2017

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