Luca Prevosto non si pone limiti: “le mie caratteristiche principali sono la grinta, la lotta e la voglia di arrivare. Sogno fin da bambino di diventare il numero uno”
“Questo inizio di stagione è stato difficile per me, ho iniziato malino in Spagna, Tunisia, poi dalla Sardegna ho iniziato a riprendermi, ma con ancora alti e bassi”. Inizia tracciando un bilancio della prima parte della stagione l’intervista al giovane sanremese Luca Prevosto, 18enne allenato da Diego Nargiso, che si sta mettendo in luce in queste ultime settimane. “Negli ultimi due mesi però sono soddisfatto del mio tennis, ho vinto diverse partite anche con giocatori di ottima classifica e con altri me la sono giocata alla pari, ma principalmente sono contento del livello di gioco espresso e dell’atteggiamento”.
Ciao Luca e benvenuto su livetennis. Come e quando è nata la passione per il tennis?
Ciao, un saluto a tutti. Ho iniziato a giocare a tennis quando avevo 6 anni al Tennis Club Solaro a Sanremo, vicino casa mia, con il maestro Andrea Icardi, perché dei miei amici andavano lì e così ho provato anche io, e devo dire che mi è piaciuto fin da subito.
Il tuo maestro è Diego Nargiso. Che rapporto hai con lui e il suo staff?
Con Diego ho un buon rapporto, ci tiene e crede davvero tanto in me, certe volte quasi più lui di me quando io sono sfiduciato, abbiamo iniziato questa collaborazione un anno e mezzo fa e sono migliorato davvero tanto con lui sotto ogni aspetto. Ogni tanto discutiamo, ad esempio sulla programmazione, ma sempre per colpa mia (ride, ndr).
Insieme a Diego sono seguito da un altro maestro, Stefano Volpara e dal mio preparatore atletico, che ormai mi segue da 4 anni, Riccardo Lorenzelli. Ho estrema fiducia in loro e mi trovo benissimo.
Dal punto di vista tecnico-tattico stai curando qualche aspetto in particolare?
Dal punto di vista tecnico devo migliorare il servizio, dal punto vista tattico le traiettorie soprattutto in difesa e la mie efficacia con il dritto, che deve fare sempre male all’avversario mentre ogni tanto “mi addormento” e non spingo come dovrei.
Quali sono le tue caratteristiche di gioco e la superficie che più ti si addice?
Le mie caratteristiche principali sono la grinta, la lotta e la voglia di arrivare. Per quanto riguarda il gioco posso dire di essere un giocatore solido da fondo e con il rovescio, mi piace spingere e attaccare con il mio dritto, corro tanto, e il servizio, come ho detto prima, è di sicuro il colpo da migliorare maggiormente, anche se con Diego è già migliorato tanto. La mia superficie preferita è ovviamente la terra, ma non disdegno giocare anche sul cemento outdoor.
Questo è il tuo primo anno da pro. Quali sono le differenze con le categorie juniores?
La difficoltà principale è sicuramente quella di cercare di dare una certa continuità ai risultati, mentre a livello junior era più semplice vincere diverse partite a settimana, nei pro è molto più difficile, e se non giochi sempre al massimo con chiunque puoi andare a casa subito. Proprio per abituarmi a questo livello, quest’anno con la mia famiglia abbiamo deciso di dedicare l’anno solamente al tennis, slittando al prossimo la maturità.
Come trascorri il tempo quando non sei impegnato con il tennis?
Nel tempo libero mi piace rilassarmi, infatti il week end che lo trascorro a casa a riposarmi, mentre la sera ne approfitto per rivedere i miei amici, trascorrere del tempo con loro e andare a mangiare qualcosa fuori.
Nel circuito invece chi sono i tuoi amici più cari?
Mi trovo molto bene con gli altri ragazzi della mia età, ho un buon rapporto un po’ con tutti. Ovviamente con gli altri ragazzi dell’Accademia Basso, Cugini, Ferrari e Luke abbiamo stretto un bel rapporto di amicizia.
Se avessi la possibilità di farlo, a chi ruberesti il servizio, il dritto e il rovescio?
Il rovescio senza dubbio a Murray perché è molto solido e la palla, come la mia, non ha tanto topspin. Il servizio lo ruberei a Thiem, mi piace davvero tanto un servizio così con un’alta percentuale, veloce ma non piatto che ti permette appunto di mettere un buon numero di prime in campo, e la seconda che salta altissima, infine, per quanto riguarda il dritto, tengo il mio (ride, ndr).
Cosa prevede la tua programmazione estiva?
Proprio prima di partire per il torneo di Padova abbiamo avuto una riunione con Diego. La programmazione la decide unicamente lui, io mi limito a dare il massimo sempre, quindi sinceramente non lo so cosa farò, so soltanto che ora gioco il torneo qui a Bergamo e poi andrò in Emilia per il Futures a Sassuolo.
Quali sono gli obiettivi stagionali?
L’obiettivo è quello di alzare il livello di gioco e la continuità, in modo da potermela giocare e andare avanti nei tornei ogni settimana a prescindere dall’avversario e dal tabellone.
Qual è il tuo sogno nel cassetto?
Il mio sogno/obiettivo è quello di entrare nei primi 100 e restarci il più tempo possibile, mentre il sogno che ho fin da bambino è quello di diventare il numero uno.
Antonio Galizia
TAG: Interviste, Italiani, Luca Prevosto
5 commenti
@ Andreyev (#1868983)
Solo al RG ❓ 🙄 Poi la vincitrice si chiama Ostapenko, non Ostia penko…Ostia ❗
Dice di avere le stesse caratteristiche che
sono proprie della Ostiapenko.
Prevedo una vittoria al Roland Garros
Fenomeno che sei
In bocca al lupo 😉
Se lo segue Nargiso, prevedo una carriera senza infamia e senza lode