Andreas Seppi ed il consiglio ai giovani giocatori italiani: “”Sartori mi portava sempre a fare le quali Atp, magari perdevo però almeno stavo lì tre o quattro giorni, è lì che si vive il tennis vero”
Andreas Seppi ieri in conferenza stampa al Roland Garros ha voluto anche parlare dei giovani giocatori italiani con un suo pensiero.
“Di solito i nostri giovani giocatori giocano pochi Atp e tanti challenger, potrebbero tentare di giocare più qualificazioni nei tornei del circuito maggiore, ma preferiscono iscriversi ai tornei minori per fare i punti”.
“Sartori mi portava sempre a fare le quali Atp, magari perdevo però almeno stavo lì tre o quattro giorni, è lì che si vive il tennis vero, quello che conta. Consiglio sempre di provare i tornei più grandi perchè solo così si può crescere tanto”.
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Infatti, la preparazione di Berrettini mira a una crescita costante e non all’obiettivo immediato, tra poco inizierà a giocare su erba e poi passerà di nuovo alla sua superficie più redditizia,ma contanta esperienza in più! Il prossimo anno vedremo dove starà in classifica ne riparleremo…
Si però proprio pochi giorni fa Lorenzi ha detto che in passato andava a giocare altrove per problemi legati alla salute,preferiva giocare più in altura, avrà anche sbagliato però il valore del tennista non si discute, avesse iniziato prima a giocare ATP sarebbe già da in po cosi in alto…
🙂
@ Koko (#1862080)
Certo che per definire Escobedo caprone e Marterer futuro Thiem ce ne vuole caro Koko . Per affermare la tua teoria stai usando argomenti a dir poco discutibili : se un giocatore ha valore viene fuori comunque la programmazione non è così decisiva .
Inoltre dovresti ricordarti della classifica di Berrettini dell’anno scorso e tenere presente che è meglio una crescita graduale piuttosto che dover programmare tornei in tutto il mondo per arrivare nelle quali degli Slam . Continuando così comunque entrerebbe in carrozza nelle quali US OPEN 😉
Se leggi bene quello che ho scritto…..
Un aiutino: c’è scritto “nello slam” non “negli slam”.
Non è vero. L’altro giorno ha vinto per la prima volta al Roland Garros ma aveva già vinto turni in altri Slam. Informarsi prima di scrivere.
Esatto, o meglio se vinci un challenger prendi addirittura 125 punti.
E pensi sia più facile arrivare al terzo turno del Roland Garros o vincere un challenger giocando contro nessuno?
Pensa che in tutta la sua carriera Lorenzi ha vinto una sola partita nello slam, e proprio l’altro ieri, altrimenti ne avrebbe vinte 0 (zero).
Sartori grandissimo coach. Speriamo che quello che ha saputo “costruire” con Seppi lo rifaccia con un altro (o magari più d uno) giovane azzurro.
Pierangeli una volta vinse una semifinale a Montecarlo, la sera tornò a Roma per una partita di calcetto, il giorno dopo torno a Montecarlo e vinse la finale
@ Paolo (#1862211)
Ma se ha cominciato a giocare tornei veri meno di un anno fa dopo un infortunio… Che senso avrebbe fare questo confronto?
Criticare la perfetta programmazione di Berrettini è il top, ogni tanto giova andare a vedere l classifica a 365 giorni prima.
Hoila Seppi: Parole intelligenti del fenomeno, speriamo scriva una autobiografia con altri consigli per tutti noi, anche per la vita di tutti giorni. Il titolo potrebbe essere: la tattica della pantera nel tennis, oppure Hoila Seppi per vivere meglio, Il fenomeno che il mondo ci invidia, lo sport agonistico da uomo sposato, mangia sano anche in USA.
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Vediamoci tra tre anni. Se avrò avuto ragione la croce azzurra la chiamo per te! 😎 Bisogna ripensare tutto dei nostri metodi perchè non produciamo nulla di importante nel tennis da 40 anni ma io dico da sempre! Non è certo un Panatta con Parigi che ci rende ricchi di successo nel tennis o tennisti antidiluviani o nel femminile Lea Pericoli che ha vinto meno della Errani!
Ultimissima: Fabio Fognini:quello di Pietrangeli non era tennis, non erano professionisti!
Il problema dei nostri giovani è che non amano mettersi in discussione o gli danno la WC per partecipare ad un determinato torneo o preferiscono starsene a casa o cercarne un altro dove la WC gliela danno, basta vedere Roma.
Tu sei fuori di testa
@ Koko (#1862080)
No così era fin troppo esasperato, provare su tutte le superfici, terra compresa, gli fa solo bene, altrimenti se anche fosse arrivato a Parigi ci sarebbe arrivato praticamente senza aver mai giocato su terra… Va beh, avrà sicuramente il modo di rifarsi in vista degli US Open, e poi magari con qualche exploit tra erba e cemento raggiungerà la classifica per giocare sempre gli ATP e ci metterà tutti d’accordo. 😀
Facciamo il discorso Marterer come Thiem tra tre anni! Vi sembra assurdo? E no ma scherziamo Berrettini lo ha letteralmente stracciato…a Vicenza! Ma chi ci dice che il furbo Tedesco non abbia mollato la presa per meglio prepararsi per futuri tornei ebivori (magari li hanno anche un WC per lui ad.. Halle con Federer) e per le quali a Wimbledon? Talchè mentre il nostro Berrettini va a giustiziare nientemeno che Ramirez Hidalgo (fantasma ancora arzillo) su terra casalinga quello zitto zitto fa una esperienza 250-500 ATP e slam erbivora da pro incomparabilmente superiore. Risultato: si abitua al livello pro e negli anni stacca ulteriormente Berrettini se il nostro non si da una mossa seria nel viaggiare!
@ LuchinoVisconti (#1862023)
Fognini è al terzo turno di uno slam ed ha preso 90 punti
Per fare 90 punti devi vincere un challenger
@ LuchinoVisconti (#1862023)
Lorenzi le sa bene queste cose
Ma il programma che dicevo lo portava ad andare a qualificarsi anche a Parigi! Ha saltato sciaguratamente Trento indoor (errore iniziale di base per finalizzarsi alle quali slam con punti coprendo correttamente gli zeri immediatamente), è stato eliminato al primo torneo cinese in quali da un giovane Russo (zero in periodo delicato evitabile), al secondo challenger orientale è andato benissimo per poi rimpatriare con altro zeretto da viaggio! In europa su rosso ha fatto benino ma se rimaneva li su cemento faceva qualcosa alla Fabbiano abbastanza agevolmente. Risultato:quali sia di Parigi che di Wimbledon con largo anticipo. Il problema è che i giovani stranieri come strategia per salire e fare esperienza ad alto livello sono mostruosi rispetto ai nostri per cui a parità di livello e di forma si ritrovano minimo 100 posti ATP sopra come ad esempio uno sballottato di recente dai nostri come Marterer. Tra gli Americani superprogrammanti ci sono dei caproni come Escobedo nei 100 ATP tanto per dire!
@ Tennisaddicted (#1862002)
Ma giocare le quali a Ginevra o giocarle a Wimbledon non è proprio la stessa cosa, no? Per carità il discorso di Andreas di non fossilizzarsi sui challenger è giustissimo, però credo che per un giovane di grandissime potenzialità sia anche giusto porsi degli obiettivi di classifica ambiziosi (ma ovviamente sensati); e con un paio di piccole modifiche Berrettini a Wimbledon ci sarebbe andato in carrozza. Il fatto di sfruttare sempre ogni occasione per giocare al livello più alto secondo me non vale per chi è ragionevolmente certo di potere avere a breve altre occasioni simili, o migliori.
ovviamente un ex 18 del mondo dice una cosa giustissima (ossia che siamo provinciali) e noi che magari al massimo siamo stati C2/3 negli anni 90 siamo li’ a spezzare il capello pontificando sulle programmazioni.
Mah….un conto è giocare a Ginevra in quali e beccare uno straniero, ben diverso è giocare una vagonata di match in casa tutti contro italiani solo per avcedere a Roma…gli bastava attraversare la strada e se voleva allenarsi con qualche pro non ci voleva molto….Roma è un cacoo e pepe, Ginevra è una roba diversa.
La Race 2017 aggiornata ai risultati di oggi… C’è da congratularsi coi nostri…
NR
23 Fabio Fognini
40 Paolo Lorenzi
66 Thomas Fabbiano
81 Andreas Seppi
84 Marco Cecchinato
93 Luca Vanni
108 Stefano Travaglia
126 Stefano Napolitano
131 Alessandro Giannessi
142 Matteo Berrettini
159 Salvatore Caruso
173 Lorenzo Giustino
185 Simone Bolelli
205 Gianluigi Quinzi
223 Federico Gaio
237 Riccardo Bellotti
239 Andrea Arnaboldi
266 Alessandro Bega
270 Matteo Viola
348 Marco Bortolotti
351 Lorenzo Sonego
362 Matteo Donati
440 Lorenzo Frigerio
468 Omar Giacalone
471 Fabrizio Ornago
473 Riccardo Bonadio
485 Adelchi Virgili
496 Andrea Basso
520 Walter Trusendi
522 Raul Brancaccio
523 Edoardo Eremin
547 Gianluca Mager
549 Liam Caruana
556 Cristian Carli
558 Filippo Baldi
566 Alessandro Petrone
589 Julian Ocleppo
592 Claudio Fortuna
@ Shuzo (#1862015)
Verdasco specialista su erba ?
Ragionamento corretto da parte di Andreas…in effetti molti dei nostri top200 le hanno giocate quest’anno 😉
L’anomalia è dovuta al fatto che si danno troppi punti nei Challenger.
Vincere quattro partite contro degli “scarsoni” (per modo di dire, ovviamente) in un challenger sperduto nell’universo consente di guadagnare più punti che un terzo turno in uno Slam.
Semplicemente assurdo.
A mio parere avrebbe anche dovuto raccomandare di non limitarsi a specializzarsi sulla terra rossa. Mi ricordo che a inizio carriera Andreas variava anche molto il tipo di superficie dei tornei da giocare. Giocava indoor, sul cemento all’aperto, ovviamente sulla terra rossa e non disdegnava neanche l’erba. Ricordo quando sull’erba sconfisse Davidenko, che probabilmente avrebbe avuto più difficoltà a battere su altre superfici.
Lo stesso Fognini, nonostante continui a giocare troppi tornei sulla terra, gioca anche sulle altre superfici (erba inclusa dove ha sconfitto uno specialista come Verdasco).
Il sistema federale ha fatto sicuramente dei progressi, ma non sono ancora sufficienti.
E´ si discorso di alta scuola, quello della pantera. Pensate anche alla vita di tutti giorni, conviene ai giovani fare esperienza.
Stare vicino casa e´comodo, vi e´la fidanzata, la mamma. Se economicamente possibile bisogna andare fuori dal ovile, dove vi e´il branco per cacciare le prede più grandi. Solo così´si diventa e si ha la mentalità´vincente, quella della pantera appunto.
Ora Andreas e´sposato vuol tornare a casa, ma per i giovani e´ diverso.
Parole intelligenti del fenomeno, speriamo scriva una autobiografia con altri consigli per tutti noi, anche per la vita di tutti giorni. Il titolo potrebbe essere: la tattica della pantera nel tennis, oppure Hoila Seppi per vivere meglio, Il fenomeno che il mondo ci invidia, lo sport agonistico da uomo sposato, mangia sano anche in USA.
ma quindi berrettini non ha speranza di entrare a wimbledon neanche se vince il challenger di questa settimana?
Non è andato a Ginevra per perdere con Skugor, ma ovviamente l’avranno messo in conto.
Magari sceglieva Mestre e perdeva lo stesso al primo turno, senza poter accedere alle quali di Wimbledon e senza fare tutta quell’esperienza di cui parla seppi
Non bisogna avere fretta coi giovani, specie con un ragazzo che è al primo anno vero di professionismo e ha potenzialita. Evitiamo il quinzismo per favore.
Quest’anno i nostri tennisti hanno giocato molte quali, ottenendo buoni risultati. Negli ATP250 si sono qualificati Giannessi, Gaio, Cecchinato, Quinzi, Marcora, Caruso, Bellotti, potrei scordarne qualcuno, ma già questi non sono pochi.
Da quando ci sono le entry-list per le quali ed il tabellone a 16, fare le quali di un ATP250 è diventato quasi come giocare un challenger. I tennisti hanno maggiori informazioni del fatto che entrano o meno, vincere 1 match è come vincere il primo turno di un challenger, 2 è paragonabile ad arrivare nei quarti, 3 una semi. Spesso si incontrano gli stessi giocatori che si troverebbero nei CH.
I guadagni economici sono superiori.
E’ vero che in alcuni tabelloni di quali si rischia di non entrare, ma appena si ha la possibilità vale la pena provare. Ed i nostri lo hanno capito.
Lo sostengo da sempre, non ci si deve fossilizzare nei challenger se si vuol fare veramente il salto di qualità.
@ Koko (#1861986)
Ma no, per entrare a Wimbledon gli bastavano 20/25 punti in più, non c’era certo necessità di stravolgere il programma ma solo di giocare Mestre invece di Ginevra e magari non disdegnare uno o due futures in più.
Se avesse mirato agli slam in quali Berrettivi avrebbe semplicemente dovuto seguire Fabbiano su cemento orientale. Evidentemente vuole crescere con più gradualità evitando ricadute fisiche ed infortuni.
@ Tifoso degli italiani (#1861975)
Boh, per perdere un primo turno contro Skugor in un torneo minore si è giocato molto probabilmente la possibilità di andare a Wimbledon, non mi sembra proprio una grande scelta.
Giocare le quali dei 250 ATP quest’anno ha reso anche a Quinzi che in Africa ha fatto i primi risultati rilevanti. Certo devi scegliere un 250 particolare tipo quello Portoghese o Marocchino o Turco per poter fare le quali con una brutta classifica. In ogni caso se sei intorno al 200 ATP non penso che ci siano cut off particolari per le quali. La paura di non fare punti è relativa: con punti quali è primo turno fortunoso ne faresti abbastanza perché non è che i nostri giovani facciano 90 punti ogni settimana.
Concordo pienamente, infatti continuo a ritenere eccellente la programmazione di Berrettini: i tornei di Roma e Ginevra non hanno dato alcun punto al giovane azzurro ma l’esperienza accumulata è tanta e darà i suoi frutti (che poi è quello a cui punta il suo staff come hanno ripetutamente detto, anche a scapito di non riuscire ad entrare nelle quali a Wimbledon).
@ LuchinoVisconti (#1861955)
Ti sembra che Lorenzi giochi tanti challenger?
“Di solito i nostri GIOVANI giocatori giocano pochi ATP e tanti challenger, potrebbero tentare di giocare più qualificazioni nei tornei del circuito maggiore, ma preferiscono iscriversi ai tornei minori per fare i punti”
Non mi sembra che Lorenzi sia tanto giovane!
Magari il trucco è alternare
Da quando le qualificazioni ATP hanno il tabellone a 16 invece che a 32, per molti è semplicemente impossibile giocarle, non è questione di scegliere i tornei minori.
Il ragionamento è sostanzialmente corretto, però se poi si perde sempre al primo turno si scende nel rank e non si entra più neppure nelle quali
Bravo Andreas!