A Mestre Julian Ocleppo sfrutta nel migliore dei modi la wild card ottenuta dalla Fit: “io e mio padre abbiamo un rapporto bellissimo. Lui è stato un grande tennista e metterei la firma per fare una carriera come la sua”
Il Challenger di Mestre ha visto ai nastri di partenza alcuni giovani italiani ancora teenagers, grazie soprattutto alle qualificazioni per il tabellone principale del Roland Garros che ha visto la presenza di molti italiani e non che solitamente frequentano i tornei nostrani. Così la Federazione Italiana Tennis ha deciso di dare le wild card di sua competenza a Pellegrino, Caruana e Ocleppo, 58 anni in tre. Soprattutto il 19enne piemontese, figlio del tennista azzurro Gianni Ocleppo, ex n°30 del mondo, si è messo in luce in Veneto vincendo due match di tabellone e perdendo solamente ai quarti di finale per mano del ceco Zdenek Kolar, n°290 del ranking internazionale, dopo un match giocato alla pari contro un tennista avanti circa quattrocento posizioni in classifica rispetto all’azzurro.
Ciao Julian, le ultime due sconfitte non cancellano una settimana molto positiva con il raggiungimento dei quarti a Mestre. Quali emozioni hai provato e ti aspettavi un risultato simile alla vigilia del torneo?
Ciao Antonio e un saluto a tutti i lettori. Sono davvero molto contento di come ho giocato, mi sentivo bene in campo e le condizioni per me erano ideali, sinceramente non mi aspettavo un risultato così positivo anche se a mio parere potevo dare di più nei quarti, soprattutto nel primo set dove ho avuto alcune occasioni per vincere il set. Questo un po’ mi dispiace, ma non cancella assolutamente una bella settimana.
Hai battuto Andrea Pellegrino, tuo coetaneo e amico, e il turco Ilkel. Raccontaci i due match.
Ho affrontato con grande convinzione i due match consapevole del fatto che potevo portare a casa entrambe le partite. Loro sono due giocatori che conosco bene, con Andrea ho giocato un buon match e potevo chiuderlo anche prima senza andare al tie-break nel secondo. Anche con Ilkel ho giocato molto bene, da fondo quel giorni ho avuto sensazioni molto positive e devo ammettere che anche il servizio mi ha aiutato molto.
Traccia un bilancio di questi primi cinque mesi del 2017.
Se mi avessi fatto questa domanda sette giorni fa ti avrei detto che non è stato un grande 2017 per me soprattutto dal punto di vista dei risultati ottenuti, ultimamente però ho iniziato a giocare un po’ meglio, diciamo che da quando ho giocato le pre-quali a Roma secondo me sono riuscito ad alzare il mio livello di gioco. Devo continuare su questa strada.
Sei, al momento, conosciuto più per essere il figlio di Gianni Ocleppo che per i risultati ottenuti. Racconta i tuoi inizi e la tua passione per il tennis.
Certamente mio papà è stato un grande tennista e metterei la firma per fare una carriera come la sua. Ho iniziato a Monte-Carlo dove abitavo da piccolo e mi è sempre piaciuto, quindi ho continuato a giocare fino ad arrivare dove sono oggi. Sono molto felice di quello che ho fatto fino ad adesso e continuerò a lavorare per cercare di ottenere sempre risultati migliori.
Com’è il rapporto con tuo padre? È un peso o un privilegio avere un papà ex tennista professionista?
Io e mio padre abbiamo un bellissimo rapporto. Sicuramente è un privilegio perché lui mi può capire al 100%.. sa cosa vuol dire entrare in campo e giocare.
Sono onorato e fiero di avere un padre così e non solo perché è stato top 30 anzi penso che quella sia proprio una delle ultime.
Che tipo di giocatore sei? Descriviti come tennista.
Mi considero un giocatore che cerca di imporre il proprio gioco senza cercare di subire troppo l’avversario. Penso di esprimermi meglio su superfici veloci dove il mio servizio mi aiuta molto di più, anche se sulla terra battuta me la cavo, nonostante le mie caratteristiche non siano le migliori per questa superficie. Sia il rovescio, che gioco a due mani, sia il dritto sono due colpi che reputo buoni, forse con quest’ultimo ottengo più vincenti.
Da chi è composto il tuo staff?
Mi alleno a Bra al Match Ball, vicino a casa mia, dove sono seguito da Max Puci e Dimitry Morolev. Entrambi sono molto bravi ed hanno molta esperienza e ogni tanto, quando è meno impegnato, viene mio padre a seguire gli allenamenti. Fisicamente invece mi alleno con Mauro Atencio che fino a poco tempo fa era a Tirrenia con la Fit. Secondo me è uno dei migliori in circolazione e con lui mi trovo benissimo, lo reputo una persona straordinaria. Sono molto contento del mio “staff” se così si può dire…
Quando non sei impegnato con gli allenamenti e i tornei, quali sono le tue passioni e interessi?
A dir la verità quando non sono impegnato con il tennis non faccio granchè, o resto a casa davanti alla Tv,e mi piace guardare moltissimo le serie televisive americane e la mia preferita è Prison Break, oppure qualche volta approfitto per incontrarmi con qualche amico. Oltre al tennis seguo il calcio e sono interista.
Hai amici nel tennis? Quanto è difficile stringere amicizie sincere in questo mondo?
Con molti colleghi italiani ci conosciamo da molto tempo. Penso a Pellegrino, Dalla Valle e Fonio che si allenavano con me a Tirrenia, oppure con Sonego che conosco da tempo e con cui mi sono spesso allenato, o ancora il mio amico interista Mirko Cutuli. Siamo tutti amici, forse però non come in altre realtà sportive e non perché nel nostro sport una volta che si scende in campo si è soli e si pensa solo a se stessi.
Qual è la programmazione per i prossimi mesi?
Dopo aver giocato qui a Vicenza penso di fare ancora un paio di Futures in Italia per via del campionato di serie B che gioco ad Alba, la città in cui vivo con Civarolo, Battaglino, Petrocelli, Cortese, Bonaffini, Genta, il bulgaro Grozdanov e il capitano Alessandro Boero. Una volta concluso il campionato a squadre decideremo la programmazione estiva.
A quale tennista ti ispiri?
Mi piace molto come gioca Murray. Lo scozzese è solido da fondo e aggressivo, oltre ad essere molto forte anche fisicamente. Un vero campione.
Quali sono gli obiettivi stagionali?
Sinceramente non ho obiettivi precisi, cercherò di fare il possibile per salire in classifica, cercando di alzare costantemente il mio livello di gioco man mano che passa il tempo. Poi a dicembre si farà un resoconto della stagione.
Qual è il tuo sogno nel cassetto?
Uno dei miei sogni è quello di vincere la Coppa Davis con l’Italia. Sarebbe magnifico.
Antonio Galizia
TAG: Italiani, Julian Ocleppo
Ritorna il nostro Galizia e lo fa con un’intervista super!!! Bravo Antonio, saluta Andonio!!!
E intervista Jimbo, accontenta questo lettore!!!
Redazione potete intervistare Jimbo Moroni? Queste interviste sono molto interessanti e analizzano il carattere, la predisposizione in campo e la programmazione dei nostri tennisti. Bravi!!
A te che impressione deve fare…
L’ho visto solo contro Pellegrino e invece a me ha fatto un’impressione notevole.
Un modo di affrontare il match molto sagace, come se fosse in grado di essere attore e regista allo stesso tempo. Capacità innate che nessun allenamento ti può dare.
Le riprese televisive però, non mi hanno fatto capire se fisicamente è all’altezza degli standard moderni. Forse, dal poco che ho potuto arguire direi di no. E qui probabilmente si dovrà concentrare ogni sforzo. Potenza = colpi vincenti…
Mauro Atencio uno dei migliori preparatori fisici in circolazione. E ovviamente la Federazione lo ha fatto scappare…
A me ha convinto e sorpreso ma se perde nettamente così spesso a Mestre ha probabilmente mostrato il suo aspetto migliore!
Una carriera alla Ocleppo padre sarebbe una fior di carriera pro…. e tanti soldoni al giorno d’oggi…
Boh, a me proprio non ha convinto, spero di cambiare la mia opinione su di lui col tempo e coi suoi risultati che gli auguro tanti e proficui…
Bella intervista con spunti interessanti. Forza Julian
Sinceramente l’ho visto giocare in un paio di occasioni e non mi ha fatto personalmente una grande impressione nonostante abbia vinto.
Mi sembra un pò troppo difensivo ed attendista coi colpi e la palla è ancora troppo leggera, soprattutto la seconda di servizio.
Ovviamente è ancora giovane ed ha tempo x cercare di colmare certe lacune e migliorare nei colpi ma attualmente paragonato al coetaneo Pellegrino nonostante la recente sconfitta nello scontro diretto ed il non buono stato di forma di quest’ultimo periodo reputo il biscegliese decisamente più futuribile.
Comunque in bocca al lupo ad entrambi.