Torneo Avvenire: presentata a Milano la 53esima edizione. Un Avvenire tutto da scrivere: l’edizione n. 53 tra storia e innovazione
Dal 10 al 17 giugno la prestigiosa rassegna under 16 al TC Ambrosiano di Milano: inseguendo la doppietta azzurra sulle orme di Borg, Del Potro, Hingis e Sharapova
Si riparte da Federico Arnaboldi. Si riparte dal trionfo dell’azzurro di un anno fa. Lo chiamano “il torneo che non sbaglia mai un pronostico” e in effetti da 53 anni l’Avvenire consacra e battezza quelli che saranno i campioni del futuro. In attesa di scoprire se sarà così anche per Arnaboldi (che quest’anno consegnerà la coppa al vincitore, in un vero e proprio passaggio di consegne), quest’anno il Tennis Club Ambrosiano di Milano apre ancora una volta le porte ai più giovani talenti del tennis mondiale, per quello che è il torneo under 16 più prestigioso al mondo: appuntamento dal 10 al 17 giugno. A parlare è l’albo d’oro, a parlare sono le foto dei vincitori del passato che accolgono soci e visitatori all’ingresso del circolo: da Borg a Lendl, da Capriati a Hingis, passando per Edberg, Ivanisevic, Del Potro…solo alcuni dei fenomeni che hanno alzato la coppa sui campi in terra rossa di Via Feltre 33. Per non parlare di Federer, Sharapova e tanti altri che hanno partecipato (senza vincere) prima di riscrivere da professionisti la storia di questo sport.
Una rampa di lancio verso il successo: il Torneo Avvenire coniuga la grande tradizione all’innovazione dei giorni nostri, con l’edizione più “social” di sempre grazie all’hashtag #tennismylife. Perché il tennis è la vita di questi giovanissimi atleti che si misureranno con coetanei da tutto il mondo. Perché il tennis è la vita del TC Ambrosiano, dei suoi soci e del nuovo management, che grazie a sforzi e sacrifici quotidiani non solo riesce ogni anno a garantire la perfetta riuscita dell’Avvenire, ma anche si prepara ad inaugurare il primo Museo del Tennis in Italia. Un fiore all’occhiello dello sport di Milano, città che si conferma sempre più capitale mondiale del tennis giovanile: a novembre di quest’anno, infatti, il capoluogo lombardo ospiterà la prima edizione delle Next Gen Atp Finals, la finale dei migliori tennisti under 21 del ranking Atp. E l’Avvenire è sicuramente un gustoso antipasto, una prima grande occasione per venire a scoprire chi, un giorno, potrà calcare i campi del Roland Garros e di Wimbledon.
“Ancora una volta un appuntamento immancabile. Il Coni, a livello nazionale, è orgoglioso che ci siano eventi come l’Avvenire. Milano è un’eccellenza italiana dello sport anche grazie alle società e ai circoli privati che investono risorse ed energie per queste manifestazioni” ha voluto sottolineare Claudia Giordani, delegato del Coni di Milano. A farle eco, Caterina Antola, presidente del Municipio 3 di Milano: “Una realtà del territorio importantissima, sarà l’inizio di una splendida serie di iniziative per investire sullo sport a livello locale e di quartiere”. Andrea Villa, direttore del torneo, è entrato invece nel merito dell’organizzazione: “E’ un lavoro quotidiano, fatto di sacrifici: ogni anno cerchiamo di organizzare il torneo come se fosse la prima volta, con la stessa passione, lo stesso entusiasmo. Stiamo crescendo, stiamo facendo un grande lavoro, vengono giovani da tutto il mondo e l’Avvenire si conferma sempre il torneo più prestigioso per tutti”. E da sempre, teatro del torneo è il Tc Ambrosiano. Il nuovo presidente del circolo, Filippo Grassia, ha voluto sottolineare: “Il tennis si dice essere uno sport individuale, ma dietro invece c’è un grandissimo lavoro di squadra. E la squadra è proprio il punto di forza dell’Avvenire e del Tc Ambrosiano. Sarà un grande torneo, un grande evento aperto a tutti, che fa da apripista all’inaugurazione del Museo del Tennis che sorgerà proprio qui in Via Feltre”. Poi, Grassia ha lanciato un appello alla Fit: “Quest’anno a Milano ci saranno le Next Gen Atp Finals, e allora perché non organizzare qui al Tc Ambrosiano, a ridosso dell’evento, un mini torneo per sperimentare le nuove norme di regolamento che verranno poi utilizzate a novembre?”. A chiudere è stato Stefano Pescosolido, ex Davisman dell’Italia e tecnico della Federtennis. “Vincere questo torneo è sicuramente di buon auspicio, sto seguendo parecchi italiani molto promettenti, sono ottimista per il futuro: abbiamo un ottimo vivaio, sia tra i ragazzi che tra le ragazze. A livello under 16 siamo messi bene, guardiamo col sorriso al futuro e continuiamo a sostenere iniziative così importanti come l’Avvenire” ha dichiarato, per poi lanciarsi in un pronostico: “Tra gli azzurri punterei su Furlanetto, Vianello, Zeppieri e Rottoli, hanno talento e possono fare bene”.
STATISTICHE – Avvenire e Slam: diciannove dei finalisti del Torneo Avvenire (tra maschi e femmine) hanno conquistato, in carriera, almeno un titolo del Grande Slam. Si tratta di Borg, Lendl, Wilander, Edberg, Ferrero, Ivanisevic, Noah, Panatta, Cash, Thomas Johansson, Del Potro e Cilic tra gli uomini. In campo femminile sono Hingis, Capriati, Sharapova, Novotna, Conchita Martinez, Mandlikova e Jausovec. Cinque giocatori e tre giocatrici arrivati in finale al Torneo Avvenire sarebbero diventati numero 1 del ranking mondiale: Borg, Lendl, Wilander, Edberg, Ferrero, Hingis, Capriati e Sharapova. Azzurri vincenti: otto maschi (Broggi nel 1965, Travia 1966, Matteoli 1967, Barazzutti 1968, Fontana 1969, Baldi 2012, Pellegrino 2013, Arnaboldi 2016) hanno vinto il torneo di singolare. Nove, invece, le italiane vincenti (Castellano nel 1965, Vido 1966, Casalino 1967, Albini 1968, Zoni 1975, Bonsignori 1983, Lapi 1986, Canepa 1994, Dentoni 2005).
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7 commenti
Museo del tennis !!!??? …..doveva essere pronto da anni come al solito in Italia …
Seguo l’Avvenire fin dalle primissime edizioni (abitavo nelle vicinanze), ho visto giocare tanti potenziali numeri uno. Da Milano sono passati tanti grandissimi giocatori ma, da una decina d’anni il torneo è decisamente scaduto. I migliori sedicenni ormai vengono ormai buttati nella mischia dei tornei ATP per farsi le ossa. La riprova è che nessun vincitore degli ultimi anni si è più sentito, compresi gli italiani dei quali si pronosticavano carriere straordinarie. La morale è che oggi il tennis italiano è ancorfa nelle mani di ultratrentenni (Seppi, Lorenzi, Fognini, Vinci, Errani)e purtropponon si vede chi li possa sostituire.
il tennis junior non esiste. sono tornei totalmente inutili.
buona domanda! siamo all’innovazione virtuale…. quella che non c’è ma si dichiara a prescindere.. del resto, vuoi mettere, a Milano ci saranno i next g(en)iochi senza frontiere…. w l’antennis (il tennis proTV che diverte i giovani e i meno giovani…)
Buonasera, innovazione?
milano si può considerare capitale mondiale del tennis junior