Giochi dei piccoli stati d’Europa 2017. Si parte il 29 Maggio
Ritorna l’appuntamento con i Giochi dei piccoli stati d’Europa, la biennale manifestazione sportiva tra gli atleti dei nove paesi d’Europa con meno di un milione di abitanti, in rigoroso ordine alfabetico: Andorra, Cipro, Islanda, Liechtenstein, Lussemburgo, Malta, Monaco, Montenegro (dal 2011) e San Marino.
La diciasettesima edizione ritorna dove è tutto è cominciato nel 1985, a San Marino, inaugurando la terza serie della manifestazione, ospitata a rotazione dai paesi partecipanti.
Sebbene i budget siano ridotti rispetto al periodo d’oro della competizione e i nomi di richiamo internazionale sempre meno, l’appeal delle Olimpiadi in miniatura è rimasto immutato, a tal punto che sono già state annunciate le prossime edizioni in Montenegro (prima assoluta, nel 2019) e Andorra (2021).
6 giorni di gare (dal 29 maggio, data della cerimonia d’apertura già sold-out, al 3 giugno), 132 titoli da assegnare in 13 diverse discipline, tra cui non poteva ovviamente mancare il tennis, sempre presente ad eccezione della prima edizione. Gli incontri si disputeranno sui campi in terra battuta di Fonte dell’Ovo, già teatro di un apprezzatissimo torneo Challenger, con un campo centrale da 3.000 posti, palcoscenico che darà lustro all’intera manifestazione.
Saranno cinque i tabelloni: singolari e doppi maschili e femminili, più il classico doppio misto.
In campo maschile ci si aspetta grande battaglia per comparire in un albo d’oro che vanta nomi illustri del calibro di Gilles Muller (vincitore a Malta 2003) e Stefano Galvani, medaglia d’oro per San Marino, paese d’adozione, in Liechtenstein nel 2011, oltre all’egemonia monegasca con Sébastien Graeff, Benjamin Balleret, Jean-René Lisnard e Thomas Oger.
Per i padroni di casa, il capitano Giorgio Galimberti, direttore della San Marino Tennis Academy, ha optato per la linea verde, con il 2.5 Marco De Rossi (classe ’97 e primo titano nel ranking singolare ATP nel 2016) e i 3.1 Pietro Grassi (classe ’98) e Antoine Barbieri (classe ’99, nominato riserva). L’edizione 2015 ha visto il successo in singolare del francese residente ad Andorra Laurent Recouderc (br al 124 ATP) e in doppio della coppia monegasca Couillard/Oger, al terzo titolo consecutivo.
Ritorna invece dopo anni d’assenza la squadra femminile biancazzurra e lo fa col botto. Sfruttando la clausola del regolamento che consente la convocazione di stranieri a lungo residenti nel Paese, San Marino potrà contare su Gioia Barbieri, già seguita da Giorgio Galimberti alla locale academy e best ranking al 170 WTA che, nonostante l’addio dalla scena internazionale, sarà certamente tra le candidate a una medaglia. Il ct Francesca Guardigli, miglior giocatrice della storia sammarinese e icona della competizione con 8 medaglie, in attesa di poter contare in futuro sulla promettente figlia Giulia, ha invece scelto come seconda giocatrice Martina Agarici, ultima apparizione ITF datata 2005.
Nell’albo d’oro femminile compaiono, invece, tra le altre, le lussemburghesi Claudine Schaul (br 41) e Mandy Minella (66), Stephanie Vogt (137) del Liechtenstein e la montegrina Danka Kovinic (br 46 e vincitrice dell’ultima edizione). Nel doppio aveva invece trionfato la ben assortita coppia lussemburghese formata dall’esperta Schaul e dalla giovanissima Molinaro.
Nel doppio misto, che nel 2015 vide il successo dei ciprioti Chrysochos/Serban, San Marino schiererà la coppia De Rossi / Barbieri, chiamata a riscattare la transitoria edizione del 2015, dove fu l’unica edizione a chiudere gli incontri tennistici con uno zero nella casella delle medaglie.
Matteo Zanini
TAG: Giochi dei Piccoli Stati, Gioia Barbieri, Marco De Rossi
3 commenti
E in fatto di raccomandazioni dall’alto sarebbe messo bene!
La Barbieri me la ricordo quando si allenava a Chieti, gran bella ragazza
Brilla l’assenza dello Stato della Città del Vaticano, che pure col coach Nanni Moretti aveva dimostrato di poter mettere in campo una squadra di pallavolo degna del massimo rispetto.