Dal Foro Italico: Sono cinque anni che una giocatrice italiana non vince una partita nelle qualificazioni del WTA di Roma
Nastassja Burnett è stata l’ultima giocatrice italiana ad aver vinto una partita nelle qualificazioni del torneo WTA di Roma.
Era il 2012 e l’azzurra superò all’esordio la svedese Larsson per poi uscire di scena al turno decisivo.
Fu nel 2009, invece, l’ultima italiana a superare le qualificazioni.
Alberta Brianti otto anni fa approdò nel tabellone principale superando le qualificazioni.
Un Grazie ad Ardiz
TAG: WTA Roma, WTA Roma 2017
Grazie per queste preziose segnalazioni
OT (ma nemmeno tanto).
Segnalo che oggi, con la sua vittoria (a mani basse) nell’ITF 100K di Cagnes la brasiliana Beatriz Haddad Maja entra tra le top 100, in perfetto orario dovendo compiere i 21 anni tra due settimane.
La ragazza, dall’alto del suo metro e 84, negli ultimi 4 tornei su terra, 3 WTA (Stoccarda, Bogotà, Praga) e quest’ultimo ITF, ha vinto 12 incontri su 15.
Non ha partecipato alle qualificazioni di Roma perché, al tempo, non aveva il ranking, ma la vedremo alle qualificazioni del RG, dove prevedo possa fare benissimo.
Non mi stupirei di vederla a Roma l’anno prossimo direttamente nel MD.
La mia impressione è che siccome per due decenni le donne hanno fornito risultati di gran lunga superiori a quelle degli uomini, la FIT ha concentrato gli sforzi soprattutto per rilanciare il settore maschile. Il punto è che dietro ai risultati delle donne non c’è mai stato un lavoro della FIT sono state le tenniste azzurre che si sono rimboccate le maniche e si sono sforzate di migliorare ed evolvere il proprio tennis, soprattutto sul piano agonistico. Questo ha inciso molto sulle possibilità di un ricambio generazionale. Comunque mi sembra che adesso ci si stia impegnando per rilanciare anche il settore femminile. Infatti stanno uscendo fuori anche team che seguono giocatrici, tipo il team dei fratelli Piccari di Anzio.
É arrivato il maestro@ Pollicino (#1843852)
@ loki1875 (#1844054)
ma scusa cìè stata una moria nei precedenti anni ?hanno smesso ? si sono ammalate ? dove sono le altre ? ogni anno ci sono giocatrici che vincono il titolo italiano under er e under 18 giusto? e che fine fanno ? dove sono le finalise ? Ma non sarebbe più onesto dire che il movimento è di basso profilo e che chi lo conduce non è in grado di fargli fare il salto di qualità ? Basterebbe copiare dai cugini francesi
@ sasuzzo (#1843999)
le nostre seconde linee hanno da poco iniziato a vincere Challenger con regolarità, il movimento sta crescendo molto nell’ultimo periodo. Vedremo se qualcuno riuscirà a fare lo step successivo. Comunque come si sta’ vedendo in questo ultimi mesi il movimento nel suo complesso è importante. Lorenzi ci ha messo anni a passare da un livello Challenger ad uno atp, qualcuno dei nostri sono convinto riuscirà. Certo il top player non c’è, ma lì non credo che anche con una federazione ottima il discorso sarebbe diverso
questo la dice lunga sullo stato del ns tennis
assolutamente
questo la dice lunga sullo stato del ns tennis
Prego 😀
Mi è sfuggito l’invio, dicevo nelle classi d’età giovani (’94-’98)
Ma si checché ne dica Mirko.dlm che si aggrappa al ricordo del passato decennio femminile, situazione contingente che non si era mai verificata prima e credo mai più si verificherà, il tennis maschile attuale è almeno 2 livelli superiore a quello femminile, non tanto per i top 100 che (per ora) quasi si equivalgono, quanto: 1) per la vivacità dei maschi near 100 a cui si contrappone semplicemente una totale assenza in situazioni analoghe nell’ambito femminile; 2) una indubbia migliore classifica e trend di risultati dei maschi rispetto alle femmine nelle classi d’ eta
E’ importante che una Nazione abbia un Movimento ampio e di buona sostanza, ma che abbia anche dei picchi di Qualità.
A pochi giorni dalla dipartita di Robert Pirsig (‘Lo Zen e L’Arte della Manutenzione della Motocicletta’), direi che è utile ribadire la parola Qualità.
L'”ottima salute del tennis italiano” unito alla tua considerazione sul discorso degli italiani costruiti come terraioli ti fa cadere in contraddizione: se una federazione cresce i suoi giovani con movimenti da terra allora è una colpa non un merito (dell'”ottima salute” che tu dici”). Se si continua a vincere ancora SOLO a livello challenger allora è un grosso problema se non si riesce a fare lo Step degli ATP. La colpa del movimento italiano e anche quello spagnolo ( inteso come scuola sui giovani) è stata quella di inseguire lo stile Nadal (rotazione estrema, top spin, movimenti ampissimi). La Spagna dei giovanissimi infatti è in grossa crisi per lo stesso motivo.
Sconfortante!! 😥
@ ilpallettaro (#1843871)
La questione non è il merito o il demerito della federazione, ma il livello dei tennisti. Sono felice delle vittorie nei challenger, ma è un fatto che è dai tempi di Panatta e Barazzutti che non abbiamo un nostro rappresentante nelle semifinali dello slam. In questi ultimi 35 anni moltissimi paesi, di tutti i 5 continenti, hanno raggiunto almeno le semifinali slam, noi no. Ci siamo salvati con i risultati delle donne, che ora hanno concluso il loro ciclo vincente e non si vedono eredi all’ orizzonte.
Raga, non mescoliamo la lana con la seta…sono d’accordo se si parla di tennis femminile, ma ribadisco che : IL LIVELLO DEL TENNIS MASCHILE ITALIANO E’ ALTO!!!!!!
Per spiegare cosa intendo per livello alto mi rifaccio interamente al commento di ilpallettaro che ha analizzato perfettamente la situazione.
il tennis italiano è in ottima salute, la salute la dà la quantità di giocatori di livello medio non due e tre top che sono lì grazie al talento non certo per merito della loro federazione.
il movimento tennistico più importante del mondo è quello statunitense, che non esprime un top dai tempi di sampras. possiamo dire che la usta sono degli incompetenti?
abbiamo tanti giocatori su una fascia ottima, poi lì ci vuole la fortuna di pescare un goffin, un nishikori, un federer, un nadal. ma quelli te li da madre natura.
se si vuole parlare seriamente, un problema reale sono le superfici dei campi. i nostri migliori ragazzi hanno tutti movimenti da terraioli, molto ampi e lavorati. il circuito pro sta andando nella direzione opposta, con ovalizzazioni ridotte dovuta a superfici che frenano molto meno la palla a rimbalzo unite alla sempre maggiore velocità della palla e alla sempre maggiore potenza degli attrezzi.
questo è un problema reale, che rende difficilissimo per i nostri ragazzi uscire dalle secche dei future.
Idee un po’ confuse le tue e pressapochismo allarmante.
E poi: ottimo giocatore non significa ottimo allenatore. Panatta docet.
Speravo almeno nella dì sarra
Vedrete che presto da Tirrenia usciranno gìocatrici in grado di garantire prestazioni ultratirrenee.
Come del resto, sono circa 135 anni che l’Italia sia maschile che femminile non ha un numero1 mondiale. Se bisogna dire delle verità, allora diciamole tutte.
Disastro!
Federazione cieca e sorda nn si punta a valorizzare i giovani anche attraverso aiuti economici alle famiglie. Allenatori di basso livello: Ma chi sono gli allenatori che lavorano nelle scuole? Qualcuno di questi è stato ottimo tennista? Lo sapete quanto costa per diventare professionista? Non ci siamo@ Mirko. dllm (#1843716)
Il livello non è alto, questo è sicuro ma non è nemmeno quello espresso dai risultati a Roma.
È appunto l’eccezione che ho citato, 5 anni fa, ma è assolutamente un corpo estraneo al movimento italiano
Primo, ovviamente il mio post era ironico.
Secondo, sì, sacrificata, perché lei contava e meritava la WC per il MD, fare le qualificazioni sarebbe stato un sacrificio, che magari avrebbe anche fatto per i suoi tifosi, non certo per la FIT.
Non capisco questa statistica. Camila Giorgi c è entrata meno di dieci anni fa per la prima volta tra le 100
Come del resto, sono anche quasi quarant’anni che non abbiamo un tennista top 15 fisso,nel settore maschile.Se bisogno dire delle verita’,allora diciamole tutte.Per finire,sono anche quasi sei anni,che un nostro tennista non arriva ai quarti di uno Slam,e questo dato non indica di certo che il nostro movimento maschile sia in salute.
Sono passati solo i primi 10 anni da quando una italiana non entra tra le prime 100 (con una eccezione che conferma l’andamento).
E chissà quante altre decine di anni (non anni) passeranno prima che un’altra sfonderá la soglia.
La colpa è solo Della federazione perché altrove giocatrici italiane si qualificano E vincono anche tornei . ..Nel torneo della Repubblica Ceca le forti hanno fatto le quali e le giovani hanno ottenuto wc . Questo è un insegnamento per la federazione . Ma ci sarebbero tante cose da imparare . Ma i nostri vertici pensano solo alla loro carriera non a quella delle nostre tenniste . Vedi Giorgi. Di sarra .Brescia . Marchetti . Snobbate dalla Fit . Ma di cosa stiamo parlando . ..
Magari qualcuno qualche domanda potrebbe iniziare a porsela .. Magari chi lo fa di mestiere .. Così per dire, senza voler essere (troppo) polemici.
Livello bassissimo del tennis italiano
Benedette pre-quali che garantiscono 1 posto in tabellone 😆
Si fosse sacrificata..?
Il nostro tennis femminile è nella melma!
Beh, se la Schiavone si fosse sacrificata a giocarle qualche possibilità l’avremmo avuta.
Bisogna sempre aver fiducia nel futuro.