Wimbledon e l’aumento del montepremi per la Brexit. Per la prima volta ci sarà una diretta per le qualificazioni e l’ingresso non sarà più gratuito
Gli organizzatori del torneo di Wimbledon sono strati costretti a mettere in atto misure drastiche, in seguito alla sostanziale svalutazione della sterlina che è stata causata dalla Brexit. Nonostante fosse già stato pianificato di incrementare i premi in denaro spettanti ai partecipanti, l’aumento dei prize-money è stato forzatamamente più alto del previsto per via della necessità di compensare lo squilibrio creato dalla flessione di valore nella valuta britannica.
La sterlina vale infatti 0.16 dollari in meno rispetto a maggio dell’anno passato, pertanto c’è bisogno di corrispondere una maggiore somma di denaro al campione affinché il premio di quest’ultimo sia equivalente rispetto agli anni passati.
L’aumento dei premi in denaro rappresenta un provvedimento già per l’appunto intrapreso dai comitati organizzativi degli altri tre Grand Slam, sebbene non stretti dallo stesso vincolo con cui devono fare i conti a Wimbledon.
Grazie a un aumento del 12,5% si raggiungeranno i 31.6 milioni di sterline (oltre 37 milioni di euro) e i due vincitori si porteranno a casa un premio di 2.2 milioni di sterline, +10% rispetto alla passata edizione quando a trionfare furono Andy Murray e Serena Williams.
Il rinnovamento delle infrastrutture riguarderà anche il torneo di qualificazione, che si disputa sui campi di Roheampton.
Per la prima volta sarà previsto un biglietto d’ingresso dal costo di 5 sterline per assistere agli incontri, e uno dei campi sarà addirittura dotato di copertura televisiva.
La decisione sulle wild card per il tabellone principale e qualificazioni ci sarà il prossimo 20 giugno.
Arriva la prevedibile conferma riguardo alla messa al bando di Ilie Nastase dal Royal Box, dopo i fatti incresciosi che hanno avuto luogo durante la sfida di Fed Cup tra Romania e Gran Bretagna.
Edoardo Gamacchio
TAG: Wimbledon, Wimbledon 2017
Parola di un esperto di macroeconomia, geopolitica e finanza ovviamente. 🙄 😉
Ma che c’entra?
1. il referendum Brexit è stato proposto da Merkel? O da Juncker?
2. Merkel o Juncker hanno preso posizione per il SI?
Mi pare tutto il contrario.
Per carità, stiamo a discutere da anni se Camila Giorgi deve farsi affiancare da un allenatore professionista… figuriamoci se siamo in grado di trovare una posizione politica comune.
Quindi se tu entri in un ristorante e mangi per 100 euri, ti impegni a ridarne 10 a rate?
Tolti circa 30-40 sui progetti agricoli voluti dalla Francia e dalla Germania e non so dire se e quanto siano dovuti, gli altri sono impegni o finanziamenti già presi e pertanto vanno saldati.
Si e’ proprio cosi, la Merkel e’ quella che e’ stata piu’ fedele ai principii dei padri fondatori e dei primi trattati…come dire la storia siamo noi e la scriviamo come ci pare e piace!
100 miliardi NON è quello che gli ha chiesto la UE (nè nessun altro, che io sappia): è solo il conto, fatto da un grande giornale (inglese, peraltro) di quello che SECONDO IL GIORNALE IN QUESTIONE gli inglesi si erano impegnati legalmente a sborsare GIA PRIMA.
Detto questo, se anche fosse vera questa cifra (ma è tutta da verificare), non è NIENTE in confronto alle batoste che pioveranno sui portafogli degli inglesi (non della Gran Bretagna: intendo proprio i signori Smith della porta accanto) nei soli primi 10 anni fuori dal mercato unico, quindi assolutamente inutile scaldarsi per le monetine quando stanno per andarti in fumo banconote e conti in banca 😉
Te pareva che non si pagava pure questo
@ Luca Martin (#1831961)
Lega ad occhio… Maledetta Merkel che vuole svalutare Wimbledon 🙂
Non mi risulta che brexit sia stata voluta né dalla Merkel né da juncker
Le trattative per l’uscita della GB dall’Europa sembrano molto complesse. Credo che gli abbiano chiesto ‘una penale’ di 100 miliardi di euro. Se gliene danno 10 e a rate sarà già tanto.
Comunque Wimbledon rimarrà sempre ‘The Championship’, alla faccia di Merkel e di quella faccia da p*rla di Juncker.