Diario di bordo da Salsomaggiore: day 2 (Video)
Comincia presto la mia seconda giornata al Torneo Internazionale Giovanile di Salsomaggiore Terme.
Arrivo al circolo poco dopo le 9 e mi piazzo sul Campo 2, in una posizione strategica che mi ha permesso di vedere sia Riccardo Di Nocera-Manuel Mazza che Matilde Paoletti-Carlotta Nonnis Marzano.
Il primo match è stato vinto da Di Nocera, che ha giocato bene sfruttando qualche scelta sbagliata e diversi errori di Mazza, che non ha comunque sfigurato perdendo 6-2 6-3.
Sul campo accanto, Paoletti ha vinto 6-0 6-4 contro Nonnis Marzano: primo set a senso unico, con la portacolori del Castellazzo Parma ancora negli spogliatoi; nel secondo set, invece, Carlotta è riuscita ad entrare nel match, perdendo il break in un momento decisivo.
Matilde, una delle migliori promesse del tennis italiano, è davvero molto magra e non troppo alta. Cosa mi ha più colpito del suo gioco? Beh, sicuramente la profondità di palla. L’unico colpo che rimbalzava all’interno del rettangolo del servizio era proprio la battuta, non potentissima ma precisa.
Chiude Matilde e mi sposto sul Campo 3, in attesa di Luca Nardi. Il pesarese entra in campo contro Valerio Perruzza, passano dieci minuti e vado sul Centrale ad assistere a Tcherkes Zade-Pigato, uno degli incontri più attesi di giornata.
I primi due set scorrono via piuttosto velocemente, con una sola giocatrice in campo (6-1 Tcherkes, 6-1 Pigato).
Nel set decisivo, spinta dal 6-1 del secondo parziale, Lisa Pigato, seguita da papà Ugo allo Junior Tennis Milano, vola sul 5-3. È qui che ha tre match point con il servizio a disposizione ma non li sfrutta e regala il break ai vantaggi, complice un doloroso doppio fallo. Nel decimo gioco, 0-30 su servizio Tcherkes, Lisa non riesce a trovare il punto che la porta sullo 0-40 e letteralmente scompare dal campo, subendo il ritorno di Tcherkes, vittoriosa per 6-1 1-6 7-5.
In seguito, guardo qualche punto di Brian Bencic e Samuel Vincent Ruggeri; nulla di che e, dunque, vado a seguire Petros Tsitsipas, incredibilmente beffato da Gabriele Bombara per 7-5 al terzo. Prendo una pausa di circa un’oretta, una pizza e poi si ritorna al club.
Con la pancia piena, corro sul Campo 3 incuriosito, ancora una volta, da Federica Trevisan. La giocatrice che si allena a Mestre ha fatto partita pari con Giulia Peoni solo per un set, prima di cedere di schianto nel secondo (6-4 6-1 il finale).
Iniziano i doppi turni, si parte con Tcherkes-Tsygourova: bella partita in entrambi i sensi, sia per le ragazze in sè che per il gioco espresso. Quasi tutto esaurito sulle tribune, tutti a spingere Tcherkes Zade verso il successo, che purtroppo non arriva. L’allieva di Giorgio Galimberti alla STA perde 6-4 al terzo, mostrando nelle fasi finali dell’incontro molto nervosismo (tante volta racchetta a terra…).
Sul Campo 3 sta per iniziare la sfida tra Luca Nardi e Alessandro Ingarao; appena finito il match di Isabella volo’ ad assistere a questo ragazzo del 2003 che sta impressionando un po’ tutti.
Moritz Thiem e Lorenzo Vatteroni, sul Campo 2, giocano un match di rara bruttezza (scambi lunghissimi, manco nel torneo ITF femminile del Botswana): 7-5 7-5 per l’austriaco in TRE ORE! Sì, tre ore. Pazzesco, speriamo di non rivedere più una cosa così.
Alessandro Ingarao da Salsomaggiore di livetennisit
Tornando a Ingarao-Nardi, il siciliano parte forte strappando il servizio al 13enne di Pesaro. Vinto il primo set per 6-3, Ingarao si inizia ad innervosire, compromettendo anche il suo rendimento. Secondo set 7-5 Nardi, nel terzo è Ingarao a portarsi avanti ma diversi fattori pemettono al suo giovane sfidante di riaprire i conti. Sul 5-5, Ingarao cede il servizio; successivamente, Nardi tiene e vince il match, conquistando il main draw dopo aver messo a segno un colpo fortuito, steccato e terminato all’incrocio delle righe.
Veniamo al dunque: avete notato qualcosa di strano in queste quattro righe di racconto? L’atteggiamento di Alessandro Ingarao, classe 1999, è davvero incredibile. Santi e madonne sono stati all’ordine del giorno, purtroppo. Due palline fuori dall’impianto, una scagliata in modo fortuito alla quale poi ha fatto seguito la sgridata dell’arbitro, richiamato probabilmente dalle urla del tennista siracusano, una delle ‘teste calde’ di questa edizione del torneo salsese.
Comportamento completamente diverso, invece, quello di Luca Nardi, che ci ha promesso un’intervista esclusiva nella giornata di domani. Riuscite a resistere?
Sono quasi le 20 quanto termina il match fra Nardi e Ingarao. Dopo undici ore sui campi, decido di mettere fine alla mia giornata. Arrivederci a domani!
Da Salsomaggiore, Lorenzo Carini
TAG: Mondo Junior, Torneo Salsomaggiore
3 commenti
Il serbo è un gigante ma la strutturazione del fisico è un’altra cosa.
Giá molto formato fisicamente? Io ho visto la finale a le petits as ed era molto meno strutturato dell avversario
Molto forte Nardi ma già molto formato fisicamente. Comunque forte per battere ingarao sulla terra complice anche la giornata fresca. Con il caldo sarebbe stata più dura contro il siciliano. Vediamo il proseguo