Rafa Nadal suona la decima sinfonia e si lancia nel…rosso
Per i tifosi di calcio non ci sono dubbi: la “Decima” è stata la tanto attesa decima Coppa dei Campioni (Champions League) per anni inseguita e desiderata dagli aficionados del Real Madrid, coppa e successo che si sono fatti realtà un paio di anni or sono con alla guida il tecnico italiano Carlo Ancelotti (è poi arrivata l’anno passato la Undecima conquistata con il tecnico francese Zidane). Proprio in Spagna però in questi ultimi giorni il termine “Decima” è tornato prepotentemente di moda, investendo questa volta l’ambito tennistico con il maiorchino Rafa Nadal assoluto protagonista: lo spagnolo di Manacor ha infatti compiuto una vera e propria impresa, qualcosa di incredibile, conquistando a Montecarlo il decimo successo in singolare.
C’è chi insegue per un’intera vita un successo tanto prestigioso: Rafa ha vinto il torneo 10 volte. Viviamo da anni un’epoca tennistica senza dubbio unica e speciale, rimpiangeremo tali protagonisti quando appenderanno la racchetta al chiodo. Per questo non possiamo far altro che godere lo spettacolo dei vari Federer e Nadal.
Si dirà che Rafa in quel di Montecarlo non ha incontrato grandi avversari, approfittando di assenze pesanti e giocatori lontani dalla loro forma migliore: che colpa dovrebbe avere però Rafa in tutto ciò? Non sono forse gli altri che stanno mancando occasioni su occasioni e non si fanno trovare pronti ai grandi appuntamenti? Il cammino di Rafa a Montecarlo non è certo stato complicato ma sulla sua strada non sono mancati insidie e giocatori temibili, per un torneo che lo ha sbloccato in questo 2017 dopo vari tentativi andati a vuoto malamente: un set ceduto all’esordio al britannico Kyle Edmund, un Alexander Zverev distrutto in maniera irrisoria, l’argentino Schwartzman ai quarti di finale, il belga Goffin in semifinale con acclarato favore arbitrale per arrivare in finale dove sconfiggere agevolmente il connazionale Ramos, un tennista evidentemente già appagato dal traguardo raggiunto. Peccato per l’andamento della semifinale, con David Goffin condizionato e non poco dalla chiamata assurda del giudice di sedia, ma anche qui…quali colpe vanno imputate a Nadal? Semmai bravura nell’approfittare il black out del giocatore belga.
Mentre Djokovic e Murray non attraversano il loro miglior momento (per il serbo leggeri miglioramenti a Montecarlo che fanno ben sperare), mentre Wawrinka e Thiem cercano la forma, mentre Federer prepara la stagione su erba, mentre i giovani (soprattutto su terra) sembrano ancora distanti dal livello top player, la stella rossa di Nadal risplende più che mai: da Montecarlo sembra essere partita l’ennesima cavalcata su terra battuta del maiorchino, tennista che alla vista del rosso si trasforma e che in passato ci ha abituato a una vera e propria egemonia. Barcelona, Madrid, Roma e poi Parigi: chi potrà fermare un giocatore che non va dimenticato, salirà di livello nelle sue prestazioni? Avversari cercasi.
Alessandro Orecchio
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7 commenti
@ Beh (#1823698)
Infatti se non sei un Campione puoi vincere quanto un paio di volte perché la fortuna bussa alla tua porta,ma quando si vincono 14 Slam (di cui 5 lontani dalla terra),si batte Federer su Erba a Wimbledon alla terza finale consecutiva tra i due,per non parlare delle altre innumerevoli vittorie di Rafa qui non si parla di un ottimo giocatore fortunato,ma bensì di un Fuoriclasse.
@ fabrizio (#1823520)
Concordo, e riguardo al Roland Garros l’anno scorso si sfasciò il polso altrimenti quest’anno staremo parlando di un probabile 11simo Rolando altro che decima. Per il resto Alex ha ragione quando dice che non bisogna considerare più di tanto gli avversari altrimenti oltre che i singoli tornei si dovrebbero considerare anche tutte le epoche dei vari giocatori, e non se ne esce più. Ad esempio si potrebbe obiettare sui tre slam consecutivi vinti da Federer per tre anni di fila, o sulle sue settimane consecutive da numero uno che i tifosi di Federer usano tanto per denigrare Nadal, o addirittura il discorso dei Master di fine anno, come se il valore di un giocatore dipendesse da questi tornei (io sinceramente ricordo che quando si parla di un qualsiasi giocatore presente e passato si fanno riferimento agli slam casomai, e non ai Master di fine anno, ma tant’è che per denigrare Nadal i tifosi calcistici di Federer hanno rovinato anche il tennis). Cosa dobbiamo dire quindi? Che Federer ha vinto quasi contro nessuno in quel triennio? Oppure che già il fatto stesso che senza Nadal avrebbe due grandi slam la dice lunga sulla concorrenza di allora? Quindi da qui si evince che se si guardano queste cose non se ne esce mai. L’unica cosa è godersi lo sport e non dire o commentare come certi soggetti, ma purtroppo i giornalisti giocano con la mente delle persone e sanno che gettando carne sul fuoco quest’ultimo si alimenta ancora di più. Comunque, come si dice, una rondine non fa primavera e poiché la maggior parte delle persone che commenta in giro per il mondo proviene dal calcio dove oggi se vinci sei un mostro e domani se perdi sei finito, io aspetterei perché per me ci vogliono conferme. Era certamente fondamentale per Nadal vincere qua, ma non è abbastanza. Vedremo se in questi due mesi saprà confermare i suoi risultati.
Credo però Alex che ha differenza dello scorso anno lui sia in una forma migliore e cosa altrettanto importante i suoi due avversari più pericolosi dello scorso anno Djokovic e Murray non sono allo stesso livello.
Quindi per quanto ho visto Djokovic in leggera ripresa non lo vedo in grado di battere Rafa sulla terra soprattutto 3 su 5
Gli avversari VERI che mancavano lo hanno fatto per loro scelta: Federer, Kyrgios e Del Potro. I restanti, vecchi e nuovi, c’erano tutti ai nastri di partenza e sono stati sconfitti. Lo stato di forma di Djokovic e Murray, o la discontinuità ben nota di Wawrinka, non possono sminuire i risultati degli altri, altrimenti bisognerebbe mettere in discussione ogni singolo torneo. Ad esempio, sarebbero da discutere tutte le vittorie di Djokovic nel 2015, o il Roland Garros e Wimbledon dell’anno scorso, quando furono Nadal e Federer a mancare per stato di forma e infortuni vari. Certo Vinolas è apparso poca cosa in finale, ma ha sconfitto Murray e un altro vincitore di slam come Cilic, la finale non gliel’hanno regalata.
Del resto mi pare che nessuno abbia parlato di mancanza di avversari ad Indian Wells, si sono solo lette parole di elogio per Federer!
Non sono invece convinto che Nadal possa crescere nelle prestazioni. L’anno scorso per esempio, dopo la vittoria di Montecarlo, non lo ha fatto. Forse in parte fu colpa del polso, ma io ho ancora in mente gli svariati set point sprecati nel primo set contro Djokovic a Roma, dove non fu il polso a frenarlo, ma i suoi dubbi!
Bisogna anche ricordare che nel 2015 era Nadal ad autoeliminarsi da solo. Il discorso vale per tutti.
Allora su wawrinka non sono d’accordo perché ha fatto semi agli AO e finale a indian wells.Per gli altri giocatori invece sono d’accordo con te ma che colpe ha nadal se giocano male e a dirla tutta se in un modo o nell’altro djokovic arrivava in semi a montecarlo non credo avrebbe avuto molte chance contro rafa stesso discorso per murray.Vedremo se a barcellona vedremo rafa e murray in finale
Il non avere incontrato avversari complicati in questo torneo è una costanza di tutti i tornei di quest’anno. Murray, Djokovic, Del potrò, Wawrinka sono in condizioni di forma pessime e si autoeliminano da soli in tutti i tornei da prima degli AO.