Annullata la squalifica di Camila Giorgi: Le motivazioni
Ecco le motivazioni della Corte Federale d’Appello che ha ribaltato il dispositivo di primo grado del Tribunale Federale, con cui Camila Giorgi era stata condannata a 9 mesi di squalifica e al pagamento di 30mila euro di multa per non aver risposto alla convocazione in Fed Cup nel match contro la Spagna dell’aprile 2016.
TAG: Camila Giorgi
Il tennis è uno sport individuale, le gare a squadre sono contronatura e un carrozzone pubblico di cui la FIT è il gestore, denaro dei contribuenti speso per il canale TV Supertennis ,per il Coni, per la FIT. Non esiste nulla di simile all’estero. Spero aboliscano sia la Davis che la Federation Cup.
Grazie per i chiarimenti.
Ora mi auguro che la cosa si risolva rapidamente in sede civile (per quanto possibile) e senza ulteriori crocifissioni pubbliche.
E anche che la questione economica non si riveli troppo pesante, specie in questo momento in cui la classifica e i guadagni latitano.
Ma spero altresì che i Giorgi imparino qualcosa da questa vicenda… a rispettare i contratti innanzi tutto, oppure a non sottoscriverli se non li vuole rispettare.
@ Carl (#1807001)
dal momento che mi sembri documentato ti chiedo un parere: oggi a pranzo un amico avvocato e appassionato di tennis, dopo aver letto sommariamente, insisteva sul fatto che potrebbe configurarsi l’ipotesi di un “contratto vessatorio” in particolare ma non solo per la durata dell’impegno e anche sul fatto che insisterebbe sul danno d’immagine in seguito alle dichiarazioni pubbliche di binaghi, palmieri e altri dipendenti fit.
che ne pensi? giusto per giocare a fare i “grisham de noaltri”…….
Era ora che la FIT la smettesse con questa cattiveria per un rifiuto di convocazione della Giorgi: l Italia al femminile ha bisogno anche di lei! La Vinci e la Schiavone vanno verso il ritiro e la sola Errani non basta…
@ maxi2 (#1806972)
Ha già risposto Fabblack con il n.41…
esatto e va quindi istituita qualche forma di sacrificio umano, affinché la DEa non si adiri e lanci la sua furia vendicatrice su noi peccatori 😀
Corretto, se non ha rispettato quella clausola specifica relativa al tesseramento del 2015 ha certamente commesso una infrazione, che però appare decisamente secondaria rispetto al corpo del contratto, e certamente non tanto grave da generare automaticamente una risoluzione dello stesso.
(Dò per scontato che si sappia la differenza tra risoluzione, conclusione e rescissione)
Se mai fosse stata ritenuta infrazione di particolare gravità doveva essere la FIT a denunciarne l’inadempienza e chiedere la risoluzione per colpa, ha avuto tempo dal febbraio 2015 (termine normale per il tesseramento) fino a tutto il marzo 2016 per questa contestazione.
Se non l’ha fatta vuol dire che anche dal loro punti di vista l’infrazione era marginale. Bisogna poi vedere che penali erano previste per l’infrazione della clausola specifica del tesseramento, al limite queste potrebbero andarsi ad aggiungere alla multa penitenziale.
Per valutare comunque correttamente anche questo (marginale) aspetto, faccio riferimento alla mia esperienza in fatto di rinnovo e/o sottoscrizione di tesseramenti, e penso che anche voi abbiate esperienze analoghe.
Faccio parte di diverse associazioni per cui all’atto dell’iscrizione mi sono obbligato al rinnovo annuale di una tessera, salvo il caso di mio recesso formale, di solito con raccomandata almeno sei mesi prima della scadenza.
Mi è capitato più di una volta per distrazione di non rinnovare puntualmente una tessera, col risultato di ricevere un sollecito dopo alcuni mesi, ed in caso di mia particolare pigrizia anche solleciti ulteriori, via via più pressanti.
Questo solo per dire che un mancato rispetto di un termine non essenziale di norma porta ad una contestazione formale specifica per il fatto contestato, ma non è mai motivo di automatica risoluzione di contratto.
Spero sia ironico perchè dati in mano è scarsetta e in quanto a bellezza beh..de gustibus…
Però se ho capito bene la comunicazione di voler rescindere il contratto risale al 2016, mentre il mancato tesseramento (ovvero l’inadempienza) è relativa al 2015…
Camila merita rispetto è forte e bellissimaflora, una divinità
Parlando di questioni sportive, a Biel gioca o si è cancellata anche lì?
@ jolly (#1806796)
L’eventualita di recesso unilaterale è sempre prevista in ogni contratto, dove può anche essere già definita la multa relativa, tipo la clausola detta rescissoria nel calcio.
Come precisato nel mio commento 28 all’atto della disdetta i Giorgi hanno implicitamente accettato la multa o penale relativa, quindi un corrispettivo sanno di doverlo pagare. Si tratta di vedere in fase di arbitrato se l’importo era predefinito o deve essere stimato dal collegio arbitrale, e se ci sono altre inadempienze di una parte o dell’altra che possono aumentarne o ridurre l’importo.
Binaghi nelle sue prime esternazioni aveva parlato di 130mila euro, ma non so quanto sia affidabile.
@ maxi2 (#1806820)
Se leggi il mio commento 21 vedi tutti i riferimenti alla comunicazione di disdetta del contratto che è stato il primo atto formale e pubblico fatto da Giorgi, antecedente ogni contestazione.
@ maxi2 (#1806820)
Ripeto (nr.32): la FIT, pur avendone i mezzi dal momento che è essa stessa che registra i tesseramenti, non avendo contestato tempestivamente il mancato adempimento (tesseramento), ha dimostrato una “carenza di interesse” (così si chiama tecnicamente) che potrebbe inficiare in parte il suo “diritto” a rimborsi.
Magari sbaglio io, ma era pieno di esperti di diritto che ci spiegavano che i 30000 euro di multa erano solo l’inizio. È rimasto solo Carl? 😀
Ma il contratto con la FIT era stato interrotto fin dal 31 marzo 2016, quindi non si può parlare d’inadempienza contrattuale.
@ Carl (#1806638)
Io per inadempienza contrattuale non mi riferivo al rifiuto della convocazione, ma al mancato tesseramento, che era uno degli obblighi previsti e disatteso sin dall’inizio del contratto, ovvero dal 2015.
Poi, sicuramente non ho la tua esperienza, ma non mi è chiaro quando si può parlare di inadempienza e quando di rescissione unilaterale.
Magari sbaglio, ma per rescindere un contratto non basta non rispettarlo, altrimenti l’inadempienza non esisterebbe mai…
Penso che ci voglia una precisa comunicazione al riguardo manifestando la volontà di sciogliere il contratto nei modi previsti (accettando ovviamente le penali previste dallo stesso), ma fino a conclusione avvenuta il contratto è in essere e violarlo è un’inadempienza.
Ma ripeto, magari sbaglio.
carl, ho aprezzato il tuo intervento in cui inviti alla cautela in ossequio al fatto che “non conta aver ragione ma aver rispettato le regole ecc ecc” sacrosanto.
Non fare esempio con higuain, li, lo sai benissimo, la risoluzione contrattuale, versando una somma prestabilita, era prevista, e vorrei aggiungere, era cio che il furbo de laurentiis voleva…(alla faccia dei poveri tifosi…).
Qui, non mi sembra che sia consentita la risoluzione contrattuale, e se è consentita, sicuramente presupporrà appunto il pagamento di tutte quelle cose che appunto abbiamo letto, restituzione di tutte le somme ricevute, dei premi vinti nei tornei ecc ecc
Insomma, cosi come per higuain la risoluzione non era gratis ed il furbissimo de laurentiis si è messo in saccoccia 100milioni di euro!!! bisogna vedere se i giorgi trovano una juventus che da loro quelle somme…al momento sembra che la risoluzione pretendano di farla gratis e questo mi sembra poco praticabile, non mi sembra che i capoccia fit siano tanto francescani 😛 (secondo me tra l’altro giustamente)… 🙂
Se paghi le penali di rescissione no.La Juve ha pagato al posto suo fior di quattrini per la rescissione del suo contratto.
Non vai in banca a dire che vuoi recedere unilateralmente dal mutuo, non paghi e ti tieni pure la casa.
@ Piero (#1806650)
Nessuno ha considerato che la FIT, pur avendone i mezzi dal momento che è essa stessa che registra i tesseramenti, non avendo contestato tempestivamente il mancato adempimento (tesseramento), ha dimostrato una “carenza di interesse” (così si chiama tecnicamente) che potrebbe inficiare in parte il suo “diritto” a rimborsi.
Poi c’è da considerare che un contratto chi si rinnova “automaticamente per dieci anni” non si è mai visto (max quattro) e tale clausola potrebbe essere considerata vessatoria.
Infine, Camila sotto contratto con la FIT dal 2007 (30/12/1991, aveva quindici anni) non l’avrei mai creduto.
Staremo a vedere.
P.s.: eventualmente, credo, sarebbero da restituire solo i soldi dal 2015 in poi, essendo gli altri relativi a contratti precedenti e rispettati.
Se tutto questo serve a tenere Sergio Giorgi in giro per tribunali e avvocati lasciando sua figlia con un coach serio, ben venga. Forse è la volta che Camila trova un po’ di equilibrio agonistico
Carl io apprezzo tantissimo il tuo sforzo. Ma è inutile…
Credo di essere stato uno dei pochissimi a leggere le pagine delle due sentenze. Ho letto e ho capito, ho solo chiesto che fine avesse fatto chi dava della “massa non pensante” a chi sosteneva che la prima sentenza contro la Giorgi fosse ridicola, oggi che la Corte d’Appello ha confermato che… la sentenza era ridicola.
Bisognerebbe leggere il contratto.
Se il contratto era annuale, cioè fino al 31 dicembre 2015, allora l’unica inadempienza da parte della Giorgi e che non si è tesserata per l’anno 2015 (si parla solo del 2015 e non del 2016), poi bisognerà vedere come la FIT porterà avanti il discorso dei 10 anni su un contratto di un anno
Come dice Carl non penso sia il caso di dare giudizi su chi avrà ragione nel processo o nell’arbitrato privato. O meglio a chi verrà dato ragione. E’ ovvio che ci sono aspetti che non conosciamo di tutta questa diatriba, però credo che sia evidente che l’aspetto tennistico, qui, c’entra molto poco, Insomma è chiaro che Camila non è che non abbia risposta alla convocazione perché pensava di non giocare, o perché si trovava male con le compagne (vi risulta che Panatta amasse Barazzuti e viceversa?) o per fare le qualifiche ad un torneo. PEnso ci siano state valutazioni da parte di Sergio evidentemente condivise o accettate dalla stessa Camila che hanno portato alla rottura. C’è stato un irrigidimento dall’altra parte, che però anche qui è difficile da valutare, è stata una questione semplicemente di tipo “padronale” oppure si sono resi conto che Sergio li menava per il naso?
Come diceva Socrate “so di non sapere” e se la Fit non viene rivalutata ai miei occhi però vengono svalutati sia Sergio (che già non era proprio al top del mio gradimento) e la stessa Camila.
Da “ignorante” mi spiace solo che questa vicenda non faccia il bene del tennis italiano e nemmeno della stessa Camila, che da allora, non ha dato più segni di vita (tennistica of course)
Spero solo che in qualche modo le cose si aggiustino e non si finisca nel disastro totale.è difficile, ma la speranza non costa nulla 🙁
@ Carl (#1806725)
Per ora Camila è vincente almeno sul piano sportivo,
La risoluzione per via extragiudiziale della controversia civile è già avviata da tempo, e non c’è correlazione alcuna con la sanzione inflitta dalla FIT.
Pagare o non pagare la multa non faceva finire niente, l’arbitrato va avanti comunque.
Questa ultima era un contestazione sul piano puramente sportivo sollevata dalla FIT, in aggiunta al litigio civile, e francamente visto il risultato prevedibile non si capisce perché la procura federale abbia voluto perseguirla.
Aver risolto a proprio favore almeno questo secondo punto alleggerisce il carico conflittuale, ed i 30mila euro risparmiati verranno utili per le le spese legali.
Chiariamo che a seguito dell’arbitrato sicuramente la Giorgi dovrà pagare quantomeno la multa penitenziale prevista nel contratto, c’è da vedere se saranno o meno previste ulteriori sanzioni in caso di non corretta procedura di recesso, o anche riduzione di detta multa qualora risultasse che la controparte, FIT o chi per essa, non sia stata totalmente ligia agli impegni sottoscritti.
LeLone salvaci tu!
Tutto rimandato in sede civile…OK!
Auguro fin d’ora alla beneamata Fit,che sicuramente ha giuridicamente ragione al 101%,di riuscire a prendere indietro anche un solo centesimo dal clan Giorgi…in bocca al lupo,cari!
Se per te recedere da un contratto vuol dire violarlo cedo le armi.
Quindi, passando sul lato più popolare del calcio, dove magari si ha più pratica, Higuain ha “violato” il contratto che lo legava al Napoli?
Camila si è cacciata nei guai. Poteva pagare la sanzione di 30 mila euro e finirla lì, ora la causa civile con arbitrato le costerà cara se perderà. L’unica è vendere tutte le proprietà in Italia (se ne ha), prendere la nazionalità argentina, fissare una residenza all’estero e non mettere mai più piede in Italia.
La “rescissione unilaterale” non la mette al riparo da nulla, anzi e’ ancora peggio perche’ viola l’intero contratto e non una parte.Fermo restando che gia’ non tesserandosi dal 2015 aveva violato il contratto come chiaramente riportato.
Chiedo scusa a tutti se intervengo così pesantemente su questi temi, anche se cerco di essere sempre equilibrato ed imparziale, ma naturalmente non sempre ci riesco.
Il fatto è che nella mia vita ho avuto a che fare con contratti, clausole, compromessi, innumerevoli volte, e volente o nolente sono stato costretto a barcamenarmi tra gli stessi, pur non essendo il mio mestiere.
Cerco solo di travasare quel po’ di esperienza che ho accumulato sula mia pelle anche a chi, per beata gioventù, magari in queste cose non è mai stato impastoiato.
Una lezione che ho imparato però ve la voglio trasmettere: ho imparato che in qualunque controversia mai e poi mai si deve discutere su chi ha ragione o torto.
Torto e ragione implicano valutazioni etiche, morali, di giustizia, che trascendono i nostri ordinamenti.
L’unica cosa che conta è se si sono rispettate le regole, le leggi ed i codici.
Le motivazioni che ci sono dietro, buone o cattive che siano, contano una cippa.
Io posso avere le migliori intenzioni, commendevolissime, ma se non rispetto le regole ho sbagliato.
Io posso essere un fior di farabutto, vendere obbligazioni tossiche ai vecchietti, ma se rispetto le regole nessuno mi può dire niente (non su questa terra, almeno).
E’ brutto, ma è così.
E le regole sono spesso scritte piccole piccole, sono oscure, sono illogiche, sono difficili, ed allora finché non si può leggere tutto, ma proprio tutto, è meglio astenersi da qualsiasi giudizio.
No assolutamente, il contratto è stato rescisso unilateralmente dai Giorgi prima che venissero fatte le convocazioni, e di questo ne hanno data notizia direttamente sul loro sito, il 31 marzo 2016
http://www.livetennis.it/post/237155/bufera-giorgi-fit-camila-giorgi-interrompe-i-rapporti-con-la-federazione-e-non-giochera-in-fed-cup/comment-page-1/#comments
La presunta inadempienza sarebbe scattata solo dopo la convocazione, diramata dalla FIT il 1°aprile 2016, e decorsi i termini perentori entro i quali la Giorgi doveva rispondere, e cioè il 5 aprile
http://www.livetennis.it/post/237541/fed-cup-spagna-vs-italia-arriva-il-no-ufficiale-di-camila-giorgi-convocata-la-knapp/
Pertanto fino al 5 aprile non c’era stata ancora nessuna infrazione contrattuale, se la Giorgi per quella data avesse accettato la convocazione tutto sarebbe rientrato.
Ma, come detto, il contratto era stato già disdetto unilateralmente
molto prima, ne abbiamo avuto notizia dal sito Giorgi la sera del 31 marzo, presumibilmente la comunicazione alla FIT è ancora precedente.
Resta da vedere se tutti i passi sono stati fatti correttamente.
Speriamo che la vertenza si chiuda a livello di arbitrato e la Fit non smuova la giustizia civile, se no c’è d’attendere fino alle prossime Olimpiadi ed oltre…
@ jolly (#1806603)
Parole sante!
Premesso che è esercizio inutile discutere sul contratto privato di cui non si conoscono completamente i termini, e che forse non si conosceranno mai, possiamo solo evincere qualche aspetto per le citazioni parziali presenti nella sentenza depositata.
Il riferimento citato da Perogassoso alla restituzione di “quanto guadagnato”, sempre con la cautela di cui sopra, non va logicamente a riferirsi ad i “prize money” guadagnati dalla Giorgi nella sua attività extra-FIT, semmai si può applicare ai premi di prestazione che la stessa FIT eroga ai tennisti meritevoli, come da tabella pubblicata.
Che la FIT possa chiedere la restituzione di detti premi può avere senso, salvo verificare in primis se li ha effettivamente versati, e quali sono le effettive previsioni contrattuali su quali premi restituire ed a fronte di quali condizioni.
Ma ripeto che esprimere un qualsiasi parere su un contratto complesso, di decine o centinaia di pagine, a fronte di qualche sporadica citazione è attività da perditempo.
Deve restituire qualcosa? Ahia è finita, quei soldi la fit (noi) non lo rivedrà mai, si dice che i Giorgi siano più indebitati della Grecia. 🙂
A questo punto fine della giustizia sportiva, probabilmente si andrà avanti in sede civile.
E qui le cose mi sembrano un tantino più complicate per i Giorgi…
Intanto non si può parlare di risoluzione unilaterale del contratto, ma bensì di inadempienza contrattuale.
E dopo questa figuraccia la Fit sarà ancora più determinata ad andare avanti…
Mi pare evidente che la Giorgi abbia violato un contratto e debba restituire parecchi soldini, non capisco come ci sia ancora chi difenda la Giorgi nonostante l’annullamento della squalifica federale
Annullamento giusto, ma resta l’obbligo di restituire le “somme erogate” oltre a “quanto “guadagnato””. Quantificabile in?
Insomma, a leggere il sunto del contratto, si capisce che in sede civilistica (che poi è quello che conta) la Giorgi sarebbe inadempiente e il danno economico per lei sarebbe clamoroso. Ora, mi associo a chi ha scritto che Sergio esce da questa vicenda come un disastro dal punto di vista manageriale, ma dico io, firmi un contratto cosi pesante che sostanzialmente in cambio di moltissimi benefit e soldi ti chiede una sola cosa “pesante” ossia di rispondere si alle convocazioni in fed cup (che poi semplicemente sono due settimane all’anno in cui sostanzialmente ti alleni in gruppo,ti può anche servire dal punto di vista tecnico e, se giochi, giochi due partite nel w.e.!!). sinceramente mi sembra un comportamento inqualificabile quello di Sergio (tendo a ritenere camila assolutamente estranea, dedita solo al campo, semplicemente vittima delle scelte del padre), firmi un contratto e non fai l’unica cosa che ti è chiesto di fare. andiamo su, dal mio punto di vista è indifendibile e merita di esser condannato a restituire tutti quei soldi.
Forse non hai letto o non hai capito o non vuoi capire quanto si mette male per la Giorgi nella causa civile. Dai contratti che secondo alcuni non esistevano a quelli che oggi esistono e che parlano chiaramente ora che i termini sono riportati per iscritto senza bisogno di interpretazione o possibilita’ di disinformazione.Rallegrarsi di averla fatta franca perche’ non tesserata e scoprire che non era tesserata per un suo inadempimento contrattuale e’ una pessima notizia.
Per ora della natura e contenuto del famoso contratto se ne sa poco o nulla, in questa sentenza c’è un qualche riferimento parziale, in cui però non si cita alcun prestito, si parla solo di rimborsi spese ed altre prestazioni accessorie, ma non era questo il luogo per discutere di questi aspetti, sono stati citati nella sentenza solo di sfuggita e per quanto poteva avere attinenza con la qualifica o meno di tesserata.
Non c’è dubbio che per la risoluzione unilaterale esercitata dalla Giorgi fossero previste delle penali già nelle clausole rescissorie del contratto stesso, la cui applicabilità ed il cui importo saranno oggetto del lodo arbitrale.
Probabilmente questa richiesta di squalifica ha anche frenato l’iter della risoluzione della pendenza civilistica, in attesa che si concludesse.
Ora che è definita (non credo proprio che la Procura Federale si permetta di contestare la Corte d’Appello della stessa FIT, quindi molto improbabile che ci sia un ricorso al CONI) , forse anche l’arbitrato potrà procedere un pochino più spedito.
Si prende solo atto che il contratto in oggetto è stato giudicato particolarmente complesso dalla stessa Corte d’Appello Federale, quindi la procedura arbitrale prevedibilmente sarà comunque non breve.
Poco ma sicuro…
Se non avete voglia di leggervi le motivazioni complete al link riportato, vi faccio un brevissimo riassunto:
“Meglio finirla qui, altrimenti andiamo a finir male e qualcuno ci lascia le penne!”
La Giorgi tra le tante cose presenti nel contratto, si impegnava a fare la tessera FIT, quindi non era tesserata perche’ non ha rispettato il contratto. Quindi annullamento giusto ma problema rimandato in sede civile dove dovra’ restituire il famoso prestito e rispondere di tutti gli adempimenti contrattuali, come ben descritto nelle motivazioni se lette per intero.
Grazie del sunto, però, a prescindere da come finirà questa vicenda, mi pare di poter dire che Il Signor Sergio GIorgi, forse non sarà un pessimo allenatore, sicuramente è un pessimo manager, se firmi un contratto capestro, forse fai meglio a non firmarlo. Credo eh…
Ricordo un sondaggio su questo sito in cui 406 utenti votarono “pro Giorgi” nella querelle su chi avesse ragione dopo la squalifica. Il 69%.
L’utente GI2 si espresse con questi termini: “La massa pensante non ha votato!”.
Ecco, sarebbe interessante sapere cosa ne pensa oggi, della massa pensante.
F A N T A S T I C O !!!
Io ISTO, è una vita che tento di farlo e ora è arrivato il tempo di farlo.
Che se la Federazione vuole avere ragione dovrà tentare la strada della giustizia ordinaria e non quella sportiva, per inadempienza del contratto
Pertanto non può squalificarla perché all’epoca del fatto non era tesserata per la Federazione Tennis.
La Corte ha ritenuto quindi :
– che Camila non era tesserata
– che quindi il regolamento federale non le si applicava
– che non essendo tesserata, non poteva neanche essere citata davanti ad una corte federale, che regola i rapporti fra tesserati
– che l analogia col calcio non sussiste, perché il calcio ha una sua specificità ed un suo regolamento
– che l unico legame FIT-Giorgi è il contratto firmato da entrambi, le cui violazioni vanno giudicate civilmente (arbitrato) e non davanti ad una corte sportiva federale
Squalifica annullata giustamente.
Se la FIT contesta la violazione contrattuale alla Giorgi, Camila rischia di dover pagare una montagna di soldi (contributi, premi, interessi).
@ sadario (#1806524)
Non puoi capire perché tu non hai mai istato per nulla. Fidati di me, ascolta un cretino, comincia a istare anche tu e tutto ti sarà subito chiaro! Nel frattempo io vado a disdire la mia tessera fit. Non si sa mai….
Non ci ho capito nulla…. qlk può spiegare in parole povere?