Masters 1000 Miami: Nadal troppo solido, un Fognini meno brillante entra in partita solo nel secondo set ma non basta. Rafa per la quinta volta in finale
Rafa Nadal interrompe il sogno di Fabio Fognini. Bruscamente. Si sapeva che sarebbe stata una partita difficile, ma ci si aspettava “più partita”. Purtroppo il responso del campo è stato netto: troppo Nadal per il “Fogna” visto oggi in campo, e la sconfitta in due set è la corretta fotografia del match. Non puoi regalare un set ad un campione così grande, questo il difetto principale della prestazione dell’azzurro. E’ entrato male in partita, evidentemente teso e poco aggressivo. Tutto il contrario del rivale, che invece ha “pestato duro” fin dalle prime palle, tenendo ritmi alti e facendo sentire il “fiato sul collo” a Fognini, incapace di reagire e sciogliersi per tutto il primo set. Nei match dei turni precedenti, l’azzurro aveva incantato per la sua presenza in campo, la velocità dei piedi, come anticipava la palla e come questa usciva facile e veloce dalle sue corde, spesso vincente. Purtroppo oggi niente ha funzionato al meglio, a partire dal servizio. Numeri negativi, che hanno affossato tutto il suo gioco perché alla risposta non è mai riuscito ad imporsi e pungere Rafa. L’iberico ha giocato una partita non eccezionale, ma assolutamente positiva per continuità di spinta, intensità e lunghezza dello scambio. Inoltre ha variato bene al servizio, con palle mediamente molto lunghe e consistenti, spesso a pizzicare il rovescio di Fabio, oggi meno preciso.
Fognini ha stentato troppo a prendere ritmo nello scambio. Per tutto il primo set ed anche i primi due games del secondo non è mai riuscito a contenere la spinta di Rafa, e nemmeno cambiare ritmo. Senza la sua arma principale, Fabio ha subito, e per cercare di uscire dalla fase difensiva ha spesso affrettato i tempi, rischiando accelerazioni forzate anche da posizioni scomode, commettendo troppi errori. Solo dal terzo game del secondo set ha iniziato a prendere ritmo, ha allungato la gittata ed intensità nel palleggio, e ha trovato quelle accelerazioni vincenti che possono lasciar fermo anche un Nadal. Nel secondo set c’è stata finalmente partita, ha iniziato a rubare tempo al rivale, e prendersi punti importanti (spesso spettacolari) con i suoi cambi di ritmo, soprattutto lungo linea. Sono arrivati diversi vincenti col dritto lungo linea, appena uscito dal servizio, altra fase in cui aveva incantato in settimana. Purtroppo sul cinque pari ha giocato un bruttissimo game, di nuovo preda della tensione, ed il match è finito lì. Peccato.
La partita era molto difficile, Nadal è in discreta forma, ma il rammarico deriva per non esser riuscito ad entrare subito in partita e lottare fin dal primo game. Ecco la cronaca del match.
Si inizia sotto un bel sole con l’ex n.1 alla battuta, e tanto vento. Servizio al centro e via avanti a seguire il dritto, subito aggressivo Rafa. Con la prima insiste nella curva esterna a cercare il rovescio di Fognini, e la tattica paga, a zero muove lo score. Fabio esordisce con un doppio fallo, di lunghezza. Nei primi scambi è timido, al centro, e non così lungo, e Nadal non si fa pregare entrando a tutta col dritto. 0-30. Il primo punto di Fognini arriva con un taglio, una variazione. Si va ai vantaggi. Splendida smorzata col dritto di Fabio, che doma una risposta cross, e scambio ben condotto col dritto. Anche Fabio è muove lo score, ma oggi è tutta un’altra musica rispetto a mercoledì vs. Nishikori. 1 pari. L’azzurro non riesce a pungere alla risposta, le prime di Nadal sono lunghe e potenti. 2-1 Nadal. La prima di “Fogna” invece non prende ritmo, e deve contenere o prendersi un rischio eccessivo per imporsi. Un paio di errori per troppa foga gli costano lo 0-40, tre palle break per l’iberico. Apre l’angolo col rovescio Rafa, Fognini non ci arriva male ma il dritto in corsa è in rete, nettamente. Break, 3-1 Nadal, che segna un parziale di 12 punti a 2 e scappa via. 4-1 Rafa, molto più consistente nella spinta, pochissimi errori e tanta sostanza. Fabio si scuote, trova il primo buon game al servizio, prime solide e via a chiudere in avanzamento. Sul 40-15 l’iberico trova un rovescio in corsa lungo linea di quelli doc. Fabio accusa il colpo, da 40-0 di nuovo ai vantaggi, e la prima non lo assiste. Troppa fretta di chiudere, affossa un rovescio malamente, concedendo un’altra palla break, praticamente un set point. Se la gioca malissimo, affossando uno smash da tre quarti campo dopo aver tirato un bel dritto. 5-1 Nadal, troppa tensione e fretta per Fabio, incapace di reagire al pressing del rivale e di cambiare ritmo nello scambio. Come un treno, Rafa chiude in sicurezza 6-1 un set ampiamente meritato. Il dritto ha funzionato molto bene, come la prima di servizio. Fabio esce dal campo, cerca di fare un reset ed entrare in una partita in cui, finora, è stato quasi una comparsa.
Secondo set, Fognini alla battuta. Prova a martellare nello scambio il rovescio di Rafa, chiudendo quindi col dritto lungo linea, il tutto con parabole più arcuate, a dare meno ritmo al rivale. La tattica sembra funzionare, lo spagnolo commette un paio di errori (40-15), ma tira anche una risposta cross di rovescio pazzesca, segno di come oggi senta molto bene la palla. Forse quella risposta blocca di nuovo Fabio, rigido commette un altro doppio fallo. La prima viaggia sotto al 50%, e questo fa enorme differenza rispetto ai match precedenti. Palla break, che annulla con una prima forte al corpo. Si salva Fabio con tre punti col servizio, 1-0 Fognini, interrompe l’emorragia di cinque games di fila persi. Il ritmo di Nadal non si arresta, scambia solido, preciso e potente. A zero sale 1 pari. L’azzurro è rigido, i piedi non anticipano come nei giorni scorsi, scentra anche col dritto, sbaglia. Crolla 0-40, tre chance pericolosissime… Il servizio lo aiuta, 30-40, e lo aiuta anche Rafa affossando un dritto banale. Fognini lascia partire un dritto a tutta che però stecca clamorosamente, altra palla break. Di nuovo Rafa se la gioca male colpendo male. Il vento probabilmente non aiuta lo spettacolo, onestamente modesto. Finalmente arriva un gran punto di Fabio, attacco di rovescio seguito a rete e chiuso con un tocco basso in allungo bellissimo. Si infiamma anche il pubblico, fin qua sonnolento. C’è lotta, è un momento importante del match. Bravo a Fabio a trovare un altro attacco, stavolta di dritto, molto preciso. Adesso Fognini è almeno più aggressivo, ma Nadal c’è, e non concede spazio in campo, entrando alla prima palla più corta dell’azzurro. Annulla 4 palle break sale 2-1. Molto più comodo il game di Rafa alla battuta, tiene percentuali più alte e soprattutto Fabio non è incisivo, soffre, sbaglia o resta troppo corto. 2 pari. Il momento tecnico del match non è esaltante, più gli errori dei vincenti, e nemmeno l’intensità è altissima. Fognini smarrisce di nuovo la prima, ma almeno è aggressivo ed il dritto lungo linea funziona, ed anche qualche rovescio inizia a tagliare il campo veloce, imprendibile. Soffrendo resta avanti, 3-2. Il contrario di Rafa, che fa pochissima fatica nei suoi turni di servizio, imponendo i suoi ritmi. 3 pari. Finalmente anche l’azzurro trova un bel game al servizio, tra una smorzata favolosa (che addirittura fa perdere una scarpa a Rafa nella rincorsa!) ed altri colpi precisi. Fabio sembra entrato totalmente in partita, ma deve iniziare a pungere anche alla risposta… inizia a farlo nell’ottavo game. Prima una accelerazione imprendibile di rovescio cross, quindi un dritto in contro piede lungo linea che sorprende il rivale. Altro gran punto dell’azzurro, chiuso con uno smash acrobatico, per la prima volta è ai vantaggi alla risposta. Nadal intuisce il pericolo, si aggrappa alla battuta. 4 pari. Fognini adesso è veloce nelle soluzioni, esce bene dal servizio e chiude col dritto lungo linea, come nei match precedenti. Il quinto Ace gli vale il 40-0, chiude a 15 ancora col dritto in avanzamento. 5-4 Fognini, adesso la pressione è tutta su Nadal, che però – da campione – la regge benissimo, assorbendo anche una magia di rovescio di Fabio che fa sobbalzare lo stadio. 5 pari. “Fogna” serve, e qua gestisce male la tensione del momento. Sparacchia via, troppa fretta, e la prima non c’è più. 0-30, scatta l’allarme rosso. Gioca con attenzione, insistendo sul rovescio del rivale. 30 pari. Tenta una smorzata estrema col dritto, ma la curva esce di poco… palla break per Rafa, quasi un match point. Seconda di servizio… doppio fallo. Vola la racchetta di Fabio, ma vola soprattutto il match, ormai compromesso. Serve sciolto Nadal, chiude senza problemi volando alla sua quinta finale a Miami. Mai è riuscito a vincere il titolo della Florida, domenica troverà Federer o Kyrgios. Sarà la volta buona? Si chiude così il grande torneo di Fognini, dalla prossima settimana nella top30. L’augurio è che l’azzurro parta da Miami – dopo il weekend di Davis – per una campagna sul rosso importante. Se riuscirà a tenere questo livello di gioco e questa attitudine molto positiva, potrebbe togliersi qualche soddisfazione.
Marco Mazzoni
@marcomazz
TAG: Marco Mazzoni
2 commenti
Stai tranquillo sta volta c’è la farà , forza Rafa .
Da tifoso di Nadal , lo avevo detto che ci voleva un miracolo per battere questo Nadal , ma adesso arriva la prova del 3 , cioè terza finale del 2017 , riuscirà a vincerlo questo trofeo , intanto per Nadal e la 17′ vittoria quest’anno , nessuno come lui .