Rafael Nadal: “Se l’80% dei tornei è sul cemento, è normale che i migliori giocatori siano specialisti dei campi sul duro”
Rafael Nadal ha parlato della diminuzione dei tornei su terra rossa e della possibilità di giocare la Masters Cup di fine anno cambiando ogni anno la superficie.
“Ci sono ogni giorno meno tornei sulla terra battuta e ovviamente ci sono meno giocatori forti su questa superficie.
Se l’80% dei tornei è sul cemento, è normale che i migliori giocatori al mondo siano specialisti dei campi in cemento. Quindi se mettiamo sempre più tornei sul duro, nessun top player sarà specialista sulla terra rossa e tutti vorranno giocare sul cemento. In passato c’erano più tornei sulla terra e tanti grandi e diversi giocatori come Gaudio, Ferrero, Coria, Carlos Moya”.
“L’ATP vuole sempre di più tornei in cemento. Se è questo che vogliono per questo sport allora va bene. Tra l’altro questi cambiamenti radicali accadrebbero quando io probabilmente non giocherò più, quindi parlo per il bene del tennis. È la stessa cosa della Masters Cup che si gioca sul duro ogni anno. Non capisco. Non capisco perché tutti gli 11-12 anni che mi sono qualificato per la Masters Cup ho dovuta giocarla sul cemento quando per qualificarmi ho dovuto giocare sull’erba, terra, cemento e indoor. Più tornei sul rapido ci sono, meno tornei sulla terra ci saranno, e per il fisico questa è la cosa peggiore possibile.”
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Sono anni che dico che le Finali ATP sono una pagliacciata perchè dovrebbero essere giocate a giro su cemento, sintetico, erba e terra rossa. Mi meraviglio che non sia giá stato fatto molti anni fa o forse non vogliono farlo ???!!!…fatto sulle 4 superfici avrebbe molto piú valore.
@ antonio (#1801261)
Star zitti a volte non sarebbe male 😉
@ pinkfloyd (#1801110)
Magari non l’han fatto, e basta, e questo riguarda poco il giusto nella scelta
Sputare nel piatto dove ha mangiato??? Sicuro di aver capito bene??? Mica ha detto che la terra gli fa schifo!!!
@ Stef (#1801377)
Ha detto Hard, lo sappiamo carissimo che ci sono 100 mila tipi diversi di superficie dure ma non possiamo specificarlo se no nessuno ci capirebbe più niente, anche Nadal 😉
Ma siete sicuri che Nadal abbia proprio detto “cemento”. Chi ha tradotto l’intervista.
Non ci credo manco morto che Nadal possa aver detto campi in “CEMENTO”!
Per caso, esiste una sola dichiarazione di Nadal nella quale dice che, senza l’omologazione delle superfici e/o dei materiali, non sarebbe probabilmente riuscito mai a vincere wimbledon e probabilmente avrebbe faticato molto di piú agli UO e AO?
Perchè queste sue considerazioni (frequenti e ripetute) sono innegabili e da un certo punto di vista sono persino affascinanti: sarebbe interessante un master itinerante ed in condizioni diverse: indoor, terra, erba, outdoor…tutto quello che venga in mente.
Peró ogni tot se ne esce con questo pianto e mai che nella stessa frase dica anche qualcosa del tipo “peró beh, è vero che io sul duro non faccio cosí schifo perchè le condizioni di gioco sono praticamente tutte uguali tutto l’anno”.
Senza contare che i campi in erba sono anni che non esistono più, neppure Wimbledon! Fra maschile, femminile e doppi, visto il numero dei partecipanti, si gioca su erba solo i primi turni, mentre le partite che contano, dai quarti in poi, praticamente si giocano su terra battuta, visto che di erba neppure l’ombra ne è rimasta.
E, se vogliamo dirla tutta, è solo per questo che Nadal è riuscito a vincere Wimbledon!
Aggiungo… avrebbe forse più senso fare delle Finals per ogni superficie?
Quando si dice “Sputare nel piatto dove hai (aggiungo quasi sempre) mangiato”.
Proviamo a togliere solo la metà dei tornei vinti sulla terra da Nadal, e suddividiamoli in parti uguali tra gli altri 3 giocatori top del periodo e vediamo cosa resta del palmares di Nadal.
Credo che tutti gli altri sarebbero d’accordo nel regalare qualche Final in cambio di qualche Slam.
Che taccia con questa storia una volta per sempre, non ha alcun senso.
Provo a fare un ragionamento.
Analizziamo la stagione ATP. Cemento outdoor all’inizio, febbraio libero (un 500 – Rio – su terra e uno/due 500 – Dubai + Acapulco – su cemento), marzo sul cemento americano. Fino a metà giugno ci si trasferisce in Europa per due mesi e mezzo su terra, poi un mese su erba (prima erano 3 settimane), di nuovo in USA fino agli US Open (cemento outdoor). Chiudono la stagione i tornei sul cemento indoor (Basilea/Vienna, Parigi e ATP Finals). In tutto fanno un mese di erba, un mese di indoor (poco più), due-tre mesi di terra e il resto cemento outdoor, superficie che io definisco “democratica” perché mette tutti (o quasi) d’accordo.
Ora, l’attuale formula delle Finals non mi piace e serve a poco (e pochi). A mio avviso sarebbe meglio fare una sorta di “Quinto Slam” di fine anno al termine della stagione sul cemento indoor. Tenerla così ruotando la superficie di gioco me pare na str***at’. Sicuramente si gioca troppo sul cemento ma questo va a discapito più degli erbivori che dei terraioli che hanno comunque a disposizione 3 mille e un certo numero di 500.
Discorso che non fa una piega. Solo chi è fazioso, o rogeriano, che spesso coincideno con la medesima persona, può negare l’evidenza. Conteggiare tutti i risultati per qualificarsi ad una competizione che si tiene solo su cemento non ha senso. Dovrebbero, per il beme del tennis, giocarlo su cemento, erba e terra. E, vorrei ricordarvi, che nadal è diventato un ottimo giocatore su cemento a differenza del passato. Non c’è cosa che amo di più che vedere nadal in difficoltà sull’erba e roger sulla terra. Preserviamo tutte le superfici per il bene del tennis
Anche tu sembri molto partigiano. Sminuire un giocatore perché ha colto la maggior parte dei successi su una sola superficie non ha senso. La terra rossa fa parte del tennis, e uno slam su terra non ha meno valore di uno vinto su altra superficie. Inoltre ha vinto slam anche su altre superfici. Se poi pensi che non abbia talento il problema è solo tuo!
Se è per questo ci sono3-4 settimane di erba e basta. LA vera essenza del tennis ridotta a mese scarso. Quando vinceva ed era primo non si lamentava però, si lamenta adesso che il cemento non è la sua superficie preferita, e vabbp! Basta allenarsi per giocare su più superfici diverse come fanno gli altri, sei un professionista puoi farlo! Poi se si vuole alternare master di fine anno un anno su cemento e un anno su terra si può anche fare ma per quel che conta il torneo finale, chissenefrega.
Su terra si gioca tutta la prima parte dell’anno in sudamerica e poi roma montecarlo roland garros e magari dimentico qualcosa, per me anche troppa!
@ Spero in Quinzi (#1801191)
Scusi sig.Nadal ma a fine anno vorrebbe giocare la Master cup sul rosso all’aperto con le giacche da neve ??? o vorrebbe i campi in terra rossa dentro l,arena di londra ?? O l,erba sempre al coperto e sempre a Londra ? La verita è che da buon arrotino che senza la terra rossa avrebbe 9 slam in meno e le rode non aver vinto fino ad ora una master CUP. I suoi tifosi sono partigiani arrotini , ma non disperate con il suo tennis di puro talento fino a 46 anni può ancora vincere una Master Cup. Il pretesto dell’equita delle considerazioni non regge, mio caro il sig. Nadal
@ Spero in Quinzi (#1801191)
Perché non dice niente allora della sparizione del Carpet? I tappeti velocissimi dove non avrebbe fatto un 15? O di introdurre un 1000 su erba? Ringraziasse dio che è nato in questa epoca perché negli anni 80-90 a parte la terra, con L erba e il cemento di allora Wimbledon e gli slam sul cemento li vinceva col binocolo.
@ Spero in Quinzi (#1801191)
Higueras…
Nadal è un grande interprete del rosso ma anche un campionissimo in assoluto è ha vinto tanto e su tutte le superfici .. e non sono un suo fan, ne riconosco il valore semplicemente. Ha diritto di esprimere le proprie opinioni soprattutto in un’ottica futura. In questo caso dice una cosa molto giusta. La varietà delle superfici è un elemento di valore del tennis e andrebbe preservato. Il tennis è nato sull’erba, oggi c’è solo Wimbledon e pochissimi altri tornei con questa superficie. Il rosso rischia questo tipo di percorso. Basta vedere i circoli intorno a noi .. i costi di gestione portano verso i campi in sintetico o cemento. Se il tennis di alto livello fosse solo superfici veloci sarebbe una grossa perdita e non ci sarebbe la varietà di talenti cui siamo abituati .. servizio e colpi pesanti da fondo per tutti, ancor più che oggi. Spero che le superfici morbide rimangano a tutelarci dall’ennesima globalizzazione appiattente.
……….in USA negli anni 70 c’era un numero mostruoso di tornei su terra compresi gli US Open per 3 anni ❗
Non ti lamentare rafa che senza uniformita’di superfici a quest’ora avevi 2/3 slam in meno come minimo.
Se i giocatori vogliono essere strapagati , devono giocare partite spettacolari e , quindi, con una prevalenza di vincenti sugli errori.
E’ evidente che il cemento è più consono a questo obiettivo.
Invece gli incontri fatti di 50 ace e di scambi fatti di un colpo e mezzo sono divertentissimo! Nadal fa un discorso logico,gli antinadaliani invece vedono solo le cose a modo loro.
Beh ha ragione io avrei messo almeno qualche masters 1000 in più non solo su terra ma anche sull’ erba
Concordo caro il mio Arrotino ! Inoltre non è giusto che i Campionati di Inghilterra si disputino sempre su erba….ogni anno bisestile bisognerebbe riempirli di terra…..
Una stagione con più erba e più terra sarebbe sicuramente più sana e questo secondo me lo sa anche l’atp che recentemente ha aggiunto una settimana in calendario sul verde. I tornei sul rosso si sono contratti a causa di problemi economico-organizzativi dei paesi che in passato erano soliti organizzarli come sud America e la stessa Italia.
Quando ti trattieni dall’antinadalite ti leggo con piacere! 😉
Ovviamente che la terra battuta sia una noia è un tuo personalissimo parere!
Sul discorso di Nadal la penso come LuchinoVisconti. Wimbledon è sull’erba, il Roland Garros sulla terra, il Masters di fine anno sul duro indoor. Tutti sanno che se non lo ha vinto è solo ler la superficie! E il fatto che non lo abbia mai vinto non cambia di una virgola il suo valore! È una piccola macchia su una carriera brillante!
Si è giocato su cemento, sintetico e erba, outdoor e indoor quindi è totalmente possibile anche un masters su terra. Si tratta ovviamente di trovare la location adatta in quanto a novembre in pochi posti al mondo si può giocare su terra all’aperto.
Ha totalmente ragione e mi dispiace essere cosi assolutistico ma chi la pensa diversamente in qst caso nn e’ in buona fede (parlando solo e semplicemente di sport intendiamoci, ci mancherebbe). Ai tempi disse anche che sarebbe giusto giocarlo anche su erba, a scanso di equivoci
Tanto si ritira nel 2016!
@ mauro (#1801138)
Ti salva il tuo essere juventino; cmq non so perche’ ma l’acronimo mi fa ridere
Il ragionamento di Nadal sarebbe anche teoricamente giusto se, e dico se, il Master di fine anno fosse una sorta di play off per stabilire chi è il giocatore più forte dell’anno.
Però così non è. E’ semplicemente un torneo molto importante (ma meno importante di uno Slam) a cui sono ammessi i primi 8 della Race e null’altro. La Radwanska non è certo diventata la migliore giocatrice al mondo dell’anno solo perchè ha vinto il Master. Essendo un torneo come gli altri (nel senso che non stabilisce nulla di più) ha la sua superficie e si gioca sul duro, come Wimbledon si gioca sull’erba e il RG su terra.
Che poi ci siano pochi tornei importanti su terra e troppi sul cemento secondo me Nadal ha ragione, e non sono certo un suo tifoso.
SFL,rigorosamente in maiuscolo, significa SUPERFENOMENOLEGGENDARIO.
Mah. Ci si focalizza sempre e solo su un aspetto e poi si fanno sparate in base alla logica del proprio cavaliere preferito.
A parte che la superficie del master è dettata anche dal periodo dell’anno in cui fa, non vedo questa levata di scudi sulla superficie più bistrattata dal calendario, l’unica a non avere neppure un misero master mille.
Comunque se questo discorso di cambio della superficie fosse stato fatto 30 anni fa potevo capirlo, quando non c’era l’omologazione di palline-superfici e dove i tennisti erano specializzati per davvero.
Ma oggi giorno, ben 3 giocatori in attività hanno vinto almeno uno slam su ogni superficie, molti giocatori hanno vinto almeno un torneo per ogni superficie (anche il nostro Seppi).
Per me si sta guardando il dito e non la luna che indica, ma questa resta solo un opinione
A me sembra una superficie ormai democratica. I tennisti sono polivalenti e non c’è la specializzazione di una volta. L’alternativa sarebbe o giocare su un’altra superficie, ma sempre indoor, oppure cambiare emisfero e giocare all’aperto in stagione quasi estiva (novembre). E’ fattibile?
giusto, per un po giochiamolo su erba
Ragionamento che non fa una piega… simpatie su Nadal a parte, ha ragione su tutti i fronti. Lui sarà l’ultimo terraiolo vincente, infatti spero vinca Il RG, così come spero che Federer o Dimitrov vincano Wimbledon… ormai tutto i tennisti si sono uniformati, proprio perché quasi tutto i tornei si giocano sul cemento, addirittura hanno uniformato anche le superfici… la terra non è più terra, così come l’erba… questo è davvero tanto triste; prima un tennista doveva fare i salti mortali per completare i 4 slam, ora con un po’ di intelligenza potrebbe farli tranquillamente. Vedere Wawrinka, per credere. Tennista fortissimo e dotato di una grande tecnica ma obbiettivamente nessuno avrebbe mai scommesso sui suoi tre slam… soprattutto perché le vittorie sono arrivate due volte con Nole e una volta con Nadal, non rimarrei stupita di vederlo vittorioso anche a Wimbledon, nonostante la superficie non sia proprio la sua…
@ Haas78 (#1801101)
Se non l’hanno mai fatto né nemmeno concepito vuol dire che proprio “giusto” non è.
Comunque per me non sarebbe un problema, anzi sarei contento di vedere un un altro grande torneo su erba (per giunta indoor) seppur a rotazione.
Però, ripeto, non lo vedo come un grosso problema, per me (ma non comando io) il cemento indoor va bene lo stesso, oltre ai 4 Slam giocati su superfici diverse (compreso il cemento, ma outdoor, australiano o americano).
@ pinkfloyd (#1801087)
Sarebbe giusta una rotazione di tutte le superfici, discorso dello spagnolo a parte
se vuole gli consiglio di fare buenos aires rio san paolo montecarlo barcellona madrid roma parigi baastad amburgo umago.11 tornei su terra ti bastano?
va la che se non rendevano uguali le superfici col cavolo che andavi 5 volte in finale a wimbledon,facevi fatica ad arrivare alla seconda settimana.negli anni 90 c’erano le specializzazioni ed infatti sampras edberg e becker non hanno mai vinto parigi,gli spagnoli a wimbleodn non andavano nemmeno poi hanno rallentato tutto.
forse un bel cambiamento per mischiare le carte potrebbe quello di fare 4 classifiche per superfice ,outdoor erba terra indoor e fare le teste di serie dei tornei con questa e poi tenere come adesso quella generale per entrylist e master.ci sarebbe unbel mischione e sarebbe un bel cmabiamento.come avviene nello sci
@ Lucabigon (#1801051)
Ha ragione, almeno in questo caso è un discorso inappuntabile
Rafa ha ragione su tutto. Soprattutto sulla superficie delle finals. Dovrebbero davvero far ruotare le 4 superfici ogni anno.
@ marco100 (#1801040)
In questo caso ha ragione,visto che non riesci a capirlo hai forse qualche problema di comprensione
Non vedo l’ora di vedere le Finals (maschili e femminili) su erba indoor.
Comunque ormai Nadal fra un po’ non ci sarà più (lo dice lui stesso) e penso che a nessun altro interessi questa cosa, quindi, parole inutili.
Certo dal suo punto di vista sono ineccepibili, lui da n°1 della terra battuta di tutti i tempi non può che esprimersi così.
Però il Master (maschile e femminile) si gioca indoor e su una superficie “democratica” quale il cemento, che mette d’accordo un po’ tutti.
La rotazione si potrebbe fare ma non perché è lui a chiederla, bisognerebbe pensarci perlomeno. Al maschile e al femminile.
Però penso che alla fine non se ne farà niente, perché in futuro non ci sarà nessun Nadal che avrà l’ardire e l'”arroganza” di chiedere una cosa del genere.
E giocheranno tutti e tutte tranquillamente sul cemento senza dir niente…d’altronde non fa così schifo il cemento…non devono giocare mica in un porcile…
@ mauro (#1801026)
Mannaggia un Nadaliano juventino ahiahia …
Questa volta ha assolutamente ragione. Non fa affatto bene giocare 15-20 tornei l’anno sul duro. Sia per una questione di infortuni sia per il tennis stesso. Ogni torneo risulta sempre più uguale all altro basta guardare chi è arrivato in fondo ai due masters americani. Ricordo che nei primi anni 2000 quando a contendersi la prima posizione erano in tanti Roddick(specialistà del duro), Safin, Ferrero(terraiolo), Hewitt(erbivoro) si assisteva nei vari slam a un’uscita precoce anche delle tds 1 e 2 perché c era una maggiore specializzazione dei tennisti. Perfino Sampras non è mai riuscito a completare il grand slam. Oggi invece chi è numero 1 vince ovunque perché non ci sono più gli specialisti dI una volta!
Il MASTERS di fine anno forse il signor NADAL non sa o non ricorda(visto ALEXALEX che lo chiamo così) si è sempre, ripeto sempre, sottolineo sempre, giocato su superfici rapide. Quindi come diceva un vecchio telefilm “CHE COSA STAI DICENDO NADAL?!?!?!?”.
Inoltre non è che negli anni indietro non c’erano gli specialisti della noia(ooops terra battuta), ricordo COURIER, Bruguera, Berasategui, tutti gli svedesi, i SUDAMERICANI, SANCHEZ Emilio, VILAS, DIBBS SOLOMON, bastano?????
La sua innegabile inclinazione al lamento pero’ non inficia la fondatezza di questa sua argomentazione…
Commenti come questo sono di parte. Io tifo Federer e Nadal non mi è molto simpatico. Ma il suo commento è inappuntabile. Come si fa a non concordare con lui ? E’ una questione di logica.
Un altro brontolone…
Sfl@ mauro (#1801026)
Sfl cosa significa
Che piangina. Si è sempre giocata su certe superfici anche quando la specializzazione dei tennisti era molto maggiore (anni ’80 e ’90).
Pensasse a servire entro 30 secondi
Ha assolutamente ragione, soprattutto sul masters
Potrà non stare simpatico a molti, ma ha perfettamente ragione.
Si lamenta sempre.se nn ti sta bene giocare sul cemento fatti la stagione sud americana su terra rossa e Anke a luglio ci sono tanti tornei… rafa
D’accordissimo con Nadal.
Probabilmente c’è l’equazione Giocare Indoor= Superfici Veloci.
Un automatismo molto semplice e diretto.
Quanto all’aumento delle superfici veloci. Anche qui c’è una specie di relazione inconscia. Federer= Superfici Veloci.
I tifosi sono schierati tutti da quella parte…
Commento come al solito inappuntabile…. Vergognoso che si giochi sempre al coperto sul duro. Comunque non è un dramma visto che questo Masters Cup non è’ un torneo, ma una ricca esibizione di fine anno. Lunga vita al SFL e alla Juventus.