A tu per tu con Federico Arnaboldi: dagli Slam U18 al primo punto ATP…
Federico Arnaboldi, cugino del ‘pro’ Andrea, è sicuramente l’azzurro che si è messo maggiormente in mostra in questi primi tre mesi del 2017.
Il canturino, classe 2000, ha iniziato l’anno con il botto, raggiungendo subito una finale ad Oberpullendorf, in Austria. Successivamente, dopo un piccolo passo falso in Repubblica Ceca, altre finali amare ad Oberentfelden (Svizzera) e Oslo (Norvegia).
Nel quinto torneo stagionale è finalmente arrivato il tanto atteso successo: 6-2 6-2 al belga Theo Vandeweghe e best ranking al n.214 ITF.
La classifica, ora come ora, non permette al giovane talento del tennis azzurro di entrare nei tabelloni dello Slam, che rappresentano un chiaro obiettivo del 2017, come ci ha dichiarato egli stesso nell’intervista che trovate qui sotto.
Ora le qualificazioni di un torneo professionistico, a Sondrio. L’obiettivo è quello di accumulare la giusta esperienza per crescere mentalmente e tennisticamente: chiaramente si pensa anche al primo punto ATP, ma per quello non c’è fretta.
La stagione di Federico proseguirà poi in Croazia, con un torneo Under 18 di Grado 1, e in Italia, con l’ormai consueta lunga serie di eventi su terra battuta.
In primis, ci descrivi il tuo gioco, indicando i tuoi punti forti e i colpi sui quali devi migliorare maggiormente? La tua superficie preferita?
Mi reputo un giocatore abbastanza offensivo, mi piace fare gioco spingendo su ogni palla, cercando anche di variare per poi procurarmi la palla di chiusura o scendere a rete.
Non ho una superficie preferita, mi piace tanto giocare sul veloce ma mi difendo bene anche sulla terra battuta.
Arrivi da una vittoria in un G4 in Norvegia senza aver perso alcun set nel corso del torneo. Che settimana è stata?
Ho fatto due tornei in Norvegia, raggiungendo una finale a Oslo e vincendo, come hai detto tu, il G4 di Gjovik. Sono state due settimane positive, ho espresso un buon livello di gioco e sono riuscito ad essere sempre aggressivo, aiutato anche dal servizio, colpo che ha funzionato molto bene.
A Gjovik era la mia quarta finale su cinque tornei disputati in stagione: volevo e dovevo vincere!
Nell’ultimo torneo è andata bene anche in doppio, dove hai raggiunto la finale con Bosio. Giochi spesso insieme a Gabriele, come vi trovate in coppia?
Abbiamo caratteristiche diverse ma ci completiamo a vicenda. Io e Gabriele giochiamo spesso insieme e ci troviamo bene.
Ora stai riposando, quali saranno i tuoi prossimi impegni internazionali?
Giocherò le qualificazioni nel Future da 15.000$ di Sondrio, poi mi allenerò due settimane sulla terra battuta in vista di un torneo di Grado 1 in Croazia. Successivamente, farò la tournée italiana con gli Under 18 di Firenze, Salsomaggiore Terme, Prato e Santa Croce, per terminare col Bonfiglio.
Chiudiamo questo interessante colloquio con i tuoi obiettivi per la stagione in corso…
Vorrei giocare il prima possibile gli Slam Juniores. Inoltre, spero di conquistare il primo punto ATP!
Lorenzo Carini
TAG: Federico Arnaboldi, Italiani
6 commenti
Ma se si vince un torneo di grado 4 senza perdere un set e una finale, il dubbio che si stia giocando sotto livello non viene ?? I tornei sono formativi ricordate ??
Ha pure il prox anno da juniores..non un mostro di precocitá, anzi, percorso normalissimo, però speriamo bene xk anche la ’98 e ’99 si può giá dire fallimentare
Se è un buon giocatore lo capiremo presto, nell’anno dei 18 dovrebbe essere buono da passare qualche turno in futures e vincere tanti match in g2 e g1
Buon giocatore, buon talento
è un buon giocatore, peccato con questa voglia matta di fare i tornei under che non servono a niente se non a farti venire il braccino
Non lo conosco, adesso ne ha una cinquantina davanti nel ranking come età, speriamo che quest’anno sia già competitivo a livelli G1.
A me sembra un po’ indietro.