Open Court: Masters1000 al via, a caccia di novità (di Marco Mazzoni)
Marzo porta il grande tennis ad Indian Wells, nell’affascinante deserto californiano, dove scatta il circuito Masters1000. Fortemente voluto dall’ATP per “inseguire” gli Slam, il tour dei 1000 negli anni si è costruito una solida credibilità. Tornei ricchissimi, molto ben organizzati (in genere), che attirano pubblico – mediamente – crescente e interesse. Gli Slam tuttavia restano lontani, e non solo perché si giocano su due settimane. A soffrire sono i Masters troppo vicini agli Slam (…Roma?), o con difficoltà a rinnovarsi per problemi strutturali (Miami), o in luoghi potenzialmente fertili ma in cui il gioco stenta ad attecchire con forza (Shanghai). Più avanti nell’anno torneremo sulla categoria in generale, su come si potrebbe razionalizzare e migliorare il tutto, per dare più qualità e tentare di avvicinare ancora i Major per interesse e credibilità. Stay tuned.
Indian Wells oggi è una piccola isola felice, torneo amatissimo da giocatori e pubblico. 10 anni fa era addirittura a rischio, con l’allora direttore Charlie Passarell che virtualmente per qualche ora aveva perso lo status di Masters Series a favore dei messicani di Acapulco, che già avevano messo in fresco lo champagne… poi un colpo di coda clamoroso. Il torneo fu salvato con una garanzia bancaria arrivata fuori tempo massimo, quindi acquistato dopo poco dal guru di Oracle e trasformato in una vera oasi di spettacolo, tennis e divertimento. IW è in pratica il sesto torneo al mondo per importanza, dietro solo alle Finals ed ovviamente agli Slam. E’ diventato un punto di riferimento per tutti, con strutture costantemente migliorate e mille eventi collaterali a renderlo un happening a 360°. Provare per credere.
Il torneo quest’anno è davvero interessante, e non solo per il bizzarro sorteggio che ha creato un vero “mostro” nella parte bassa, dove sgomitano Djokovic, Federer, Nadal, Del Potro, Kyrgios e Zvererv! Sarà un bel banco di prova per questi campioni ed astri nascenti; ma anche per Murray, chiamato a confermare la propria leadership con un tabellone davvero generoso; ed occasioni ghiotte per il lanciatissimo Tsonga delle scorse settimane, o per Wawrinka, che ha un sorteggio per niente malvagio. Seguiremo il torneo nel suo sviluppo, sperando di assistere a tanti match intriganti.
In questo contributo vorrei invece parlare di prospettive e speranze per l’intera stagione 2017 dei 1000. Entrando sul sito ufficiale dell’ATP, campeggiano un paio di banner che ricordano una tendenza storica e che mi hanno fatto riflettere. “Big Four Dominance”: dal 2008 Djokovic ha vinto 28 eventi Masters1000, Nadal 19, Murray 14, Federer 10. Un dominio pressoché totale, con pochissimi “intrusi”. L’anno scorso è stato Murray il più continuo e vincente, con vittorie a Roma, Shanghai, Parigi e finali a Madrid e Cincinnati, oltre al successo al Masters di Londra.
Cosa è lecito aspettarsi nel 2017? Molti attendevano un segno di novità già a Melbourne, quando invece abbiamo assistito al superclassico. E che finale poi… Indian Wells vedrà ancora i soliti a contendersi il titolo? Oppure finalmente alcuni dei giovani della next-gen riusciranno a strappare il palcoscenico? Senza alcuna pretesa di trasformarmi in indovino, provo a spingermi in qualche ipotesi su chi tra le nuove leve potrebbe fare molto bene nei 1000 quest’anno, e dove.
Ad Indian Wells non mi aspetto grandi novità. La mia lente è soprattutto puntata su Novak, che continua nel suo incedere incerto. Nella bella partita vs. Del Potro ad Acapulco ha alternato momenti di qualità elevatissima a troppi momenti in cui restava passivo, poco in anticipo, poco incisivo con servizio e dritto. Un Djokovic “normalizzato”, un filo in ritardo su tutto. Tutti i big tengono molto a questo torneo, mi aspetto che giochino mediamente bene e non mi aspetto guizzi particolari dei nuovi in ascesa. Il torneo ci dirà. Mi aspetto un torneo più movimentato ed aperto a Miami. La condizioni di gioco sono più variabili, qualche big avrà già iniziato il lavoro propedeutico alla primavera in Europa, qualcuno magari salterà all’ultimo. Potrebbe essere il momento per Kyrgios, se mai trova una settimana in pace con se stesso ed il mondo… E’ stato impressionante al servizio vs. Djokovic in Messico, di fatto ingiocabile. Nick continua a camminare all’indietro su di un baratro, sospeso tra la grande impresa e la caduta nel burrone. Capirlo impossibile, ma il suo potenziale tecnico resta sterminato, il migliore su piazza. Se dovessi scommettere su di un nuovo vincitore di un Masters1000, lui è in cima alla lista insieme a Thiem, ma quest’ultimo sul rosso. Infatti credo che il tosto austriaco quest’anno potrebbe finalmente vincere un titolo pesante in Europa. Attenzione a Monte Carlo, feudo Nadaliano per eccellenza. Dominic sembra ancora migliorato al servizio, e con tempi di gioco leggermente più rapidi. Questo nel suo tennis è fondamentale: spinge tantissimo, lotta, ma è un tennis estremamente muscolare e dispendioso. Per quanto Rafa non sia più quello imbattibile sul rosso, perché Thiem riesca a strappare la corona del Principato al campionissimo iberico dovrà riuscire a chiudere molti punti più rapidamente, senza lottare su ogni 15 come se fosse l’ultimo. Thiem potrebbe essere la sorpresa anche a Parigi, ma vedo più probabile un acuto in un 1000, l’ultimo scalino prima di tentare l’assalto all’immortalità tennistica. Lui è ambizioso, e quest’anno si sta nascondendo di meno, parlando apertamente di Roland Garros come obiettivo a cui punta concretamente. Fa bene. Però dovrebbe razionalizzare i suoi impegni, continua a giocare fin troppo, col rischio di arrivare già stanco a fine maggio, quando invece dovrebbe essere al top.
Alex Zverev è l’altro candidato forte a far bene nei Masters1000. Col suo tennis può far risultato sia sul cemento che sulla terra, ma per lui ipotizzo un acuto in estate, sul cemento USA. Questo perché credo che il tedesco debba ancora crescere fisicamente, e potrebbe fare già un primo salto di qualità con mezza stagione alle spalle, e magari spiccare il volo proprio a US Open e negli eventi di fine stagione. Per gli altri, Pouille incluso, forse sognare un 1000 è ancora presto.
Non solo next-gen. Tsonga sembra il tennista più in forma, ed in passato ha dimostrato di saper vincere i 1000, come il suo clamoroso successo in Canada nel 2014, quando mise in fila tutti i big nella miglior vittoria in carriera. Se la salute lo assisterà, mi aspetto un bel risultato anche da Del Potro, magari a Miami, torneo che giocherà anche con un discreto supporto del pubblico. Juan Martin è mancato terribilmente in questi anni, tutti gli auguriamo di poter giocare finalmente una stagione piena.
Da seguire certamente Dimitrov, dopo la partenza clamorosa di questo 2017. Ne ho già ampiamente parlato, ma se Grigor saprà confermarsi così solido fisicamente, esplosivo e vincente con servizio e dritto, anche lui entra di diritto tra i candidati forti per la vittoria di un Masters1000. Dove? Ha giocato spesso bene in estate in America (vedi SF a Cincinnati dello scorso anno), ma anche a Monte Carlo. Meno bene nei due 1000 americani di primavera; sarà una bella sfida per lui, in questo ottimo momento generale, farsi trovare pronto e confermare il salto di qualità. Raonic salterà Indian, ma per il resto della stagione è di sicuro uno da prendere in considerazione forte, magari proprio nel Masters di casa; ed occhio a Bercy – unico 1000 indoor – se la superficie sarà rapida.
Ovviamente le mie sono analisi in prospettiva, astenersi scommettitori e simili… La certezza è che la vecchia guardia è lungi dal mollare la presa, tanto che i big 4 e dintorni (Wawrinka, Nishikori, ecc.) saranno ancora i veri favoriti. Però la speranza è che i giovani possano finalmente fare un passo in avanti e rendere i Masters1000 ancor più interessanti già dagli ottavi di finale, insidiando i campioni e portando novità ad un tour che ha bisogno di grandi match e grandi imprese. E magari condizioni rapide almeno quanto a Melbourne, dove ci siamo davvero divertiti…
Marco Mazzoni
@marcomazz
Main Draw – Parte Alta
(1) Murray, Andy vs Bye
Qualifier/Lucky Loser vs Lu, Yen-Hsun
Qualifier/Lucky Loser vs (WC) Tiafoe, Frances
Bye vs (30) Lopez, Feliciano
(21) Carreno Busta, Pablo vs Bye
Qualifier/Lucky Loser vs (WC) Opelka, Reilly
Monaco, Juan vs Mannarino, Adrian
Bye vs (16) Bautista Agut, Roberto
(11) Goffin, David vs Bye
(PR) Robredo, Tommy vs Khachanov, Karen
Dzumhur, Damir vs Harrison, Ryan
Bye vs (22) Ramos-Vinolas, Albert
(27) Cuevas, Pablo vs Bye
Klizan, Martin vs Monteiro, Thiago
Fognini, Fabio vs Kravchuk, Konstantin
Bye vs (7) Tsonga, Jo-Wilfried
(3) Wawrinka, Stan vs Bye
Haase, Robin vs Lorenzi, Paolo
Dolgopolov, Alexandr vs Troicki, Viktor
Bye vs (28) Kohlschreiber, Philipp
(19) Karlovic, Ivo vs Bye
Qualifier/Lucky Loser vs Qualifier/Lucky Loser
(WC) Fratangelo, Bjorn vs Tomic, Bernard
Bye vs (13) Berdych, Tomas
(10) Monfils, Gael vs Bye
Qualifier/Lucky Loser vs Qualifier/Lucky Loser
Thompson, Jordan vs Tursunov, Dmitry
Bye vs (20) Isner, John
(29) Zverev, Mischa vs Bye
Sousa, Joao vs Schwartzman, Diego
Qualifier/Lucky Loser vs Chardy, Jeremy
Bye vs (8) Thiem, Dominic
Main Draw – Parte Bassa
(6) Cilic, Marin vs Bye
Paire, Benoit vs (WC) Fritz, Taylor
Mahut, Nicolas vs Jaziri, Malek
Bye vs (32) Granollers, Marcel
(17) Sock, Jack vs Bye
Qualifier/Lucky Loser vs Coric, Borna
Medvedev, Daniil vs Youzhny, Mikhail
Bye vs (12) Dimitrov, Grigor
(14) Pouille, Lucas vs Bye
Qualifier/Lucky Loser vs Struff, Jan-Lennard
Young, Donald vs (WC) Kozlov, Stefan
Bye vs (23) Querrey, Sam
(25) Muller, Gilles vs Bye
Olivo, Renzo vs Vesely, Jiri
Brown, Dustin vs Evans, Daniel
Bye vs (4) Nishikori, Kei
(5) Nadal, Rafael vs Bye
Garcia-Lopez, Guillermo vs Pella, Guido
Herbert, Pierre-Hugues vs Bellucci, Thomaz
Bye vs (26) Verdasco, Fernando
(24) Johnson, Steve vs Bye
Anderson, Kevin vs Qualifier/Lucky Loser
Robert, Stephane vs Sela, Dudi
Bye vs (9) Federer, Roger
(15) Kyrgios, Nick vs Bye
Qualifier/Lucky Loser vs Zeballos, Horacio
Qualifier/Lucky Loser vs Bagnis, Facundo
Bye vs (18) Zverev, Alexander
(31) del Potro, Juan Martin vs Bye
Delbonis, Federico vs Kuznetsov, Andrey
Edmund, Kyle vs Elias, Gastao
Bye vs (2) Djokovic, Novak
TAG: Marco Mazzoni, Masters 1000 Indian Wells, Masters 1000 Indian Wells 2017, Masters1000, Open Court
7 commenti
Si, anche io mi aspetto una sorpresa..che possa essere Neymar ad alzare il titolo di indian wells?
@ Rodolfo (#1786383)
ciao 🙂 intendevo provate il torneo, è un evento davvero bello da vivere. saluti.
saranno appunto 10 15 anni che dite le stesse cose ma poi vincono sempre loro, perche’ sono dei fuoriclasse e gli altri no, semplice
Tutto vero…tutto bello…analisi lucida ed intelligente, la competenza Non si discute ma “provare per credere ” proprio non l’ho capita….
Articolo molto… articolato e completo, come del resto sono abitualmente quelli di Mazzoni. Condivido i complimenti al torneo di Indian Wells ma li estenderei anche a Miami: 2 Master 1000 che a mio avviso meriterebbero punteggio intermedio fra gli altri 7 e le 4 prove dello Slam (diciamo 1500 punti a chi vince, 900 al finalista, 540 ai semifinalisti etc. etc.), non fosse altro per il numero di partecipanti (96, appunto una via di mezzo fra gli altri Master 1000 e gli Slam). Quanto al vento di novità al vertice, qui farei qualche distinguo. Molti hanno pensato di sentirlo soffiare a Melbourne perché sono usciti presto sia Djokovic sia Murray, ma a ben vedere la finale (peraltro eccellente) è stata un clamoroso ritorno al passato, visto che ha opposto Federer a Nadal… Andrei quindi cauto a pronosticare nomi nuovi in grado di entrare, in modo non episodico, nel club dei magnifici 5 (ci metto pure Wawrinka, perché a molti non piacerà ma i risultati ottenuti in carriera parlano abbondantemente a suo favore): Thiem lo vedo più un gran piazzato che un vincente, Raonic è sovente infortunato, Zverev mi sembra ancora acerbo, Nishikori temo che il meglio l’abbia già dato, Cilic non ha continuità. Dovessi proprio sbilanciarmi, piuttosto mi affiderei a Tsonga e/o Dimitrov: nemmeno loro 2 campioni di costanza di rendimento, però talentuosi e, a giudicare da questo inizio 2017, di nuovo motivati e concentrati.
E’ così che guarda il tennis,da amatori di questo sport, da competenti, disinteressandosi della nazionalità e guardando solo alla bellezza del loro gioco: bravo Mazzoni.
Mazzoni ha ereditato il famoso pendolino di Mosca?