Novak Djokovic, la crisi continua?
L’ATP500 di Acapulco ci ha portato in dono considerazioni interessanti riguardo due super campioni degli anni 2000: se da un lato possiamo parlare di un Rafa Nadal in palla, ritrovato e in grado id proseguire con quanto di buono fatto in Australia, dall’altro però ci troviamo ad avere a che fare con la crisi di Novak Djokovic, sempre imballato, ancora sconfitto in fasi di torneo che per lui erano semplici formalità e messo alle corde da un numero crescente di avversari.
È vero che l’anno è cominciato con la vittoria a Doha (ma quanto ha rischiato con Fernando Verdasco?) ma cosa ha combinato dopo il serbo? A Melbourne l’incredibile sconfitta contro Denis Istomin al secondo turno e adesso l’uscita di scena ai quarti di finale del torneo messicano sconfitto da Nick Kyrgios. Per molti la versione messicana di Djoker ha già rappresentato un deciso passo in avanti per quanto riguarda le sue prestazioni, per un torneo in cui non va dimenticato ha comunque battuto Juan Martin Del Potro, giocatore che vale certamente più della sua attuale classifica. Imballato per i carichi ancora da smaltire e che dovrebbero dare i loro sperati frutti nella trasferta americana dei due Masters1000 di Indian Wells e Miami, tornei dove Novak difenderà la doppietta del 2016: una cambiale di punti pesantissima che, qualora non venisse confermata (almeno in parte), lo farebbe scivolare sempre più giù nel ranking ATP, lontano da quell’Andy Murray anche lui apparso ancora imballato (ma in quel di Dubai).
Difficile trovare un senso logico al calo di prestazioni di Novak Djokovic, con la versione odierna che ci presenta tutt’altro giocatore rispetto a quello che nemmeno 12 mesi fa sollevava al cielo l’agognato trofeo del Roland Garros: un calo di motivazioni è innegabile che ci sia stato, qualche disguido familiare a distrarlo dagli obiettivi anche ma tutto ciò non giustifica il fatto che la macchina schiacciasassi serba si sia trasformata in una bella macchina da guardare, ma non certo la migliore.
È il caso di parlare di passaggio di consegne? Nel tennis attuale, con l’età media dei tennisti aumentata, Novak con i suoi 30 anni da compiere a maggio, avrebbe ancora almeno 2/3 stagioni ad alti livelli davanti a sé in cui provare a rimpinguare il già pazzesco bottino di Slam e di Masters1000: probabilmente dopo Parigi, le sensazioni e le aspettative saranno diverse e, i pochi punti da difendere potrebbero rappresentare un forte incentivo per provare a tornare in alto. Deve recuperare principalmente la sua solidità mentale, quella forza psicologica che dava una grande spinta al suo tennis: quando Novak è apparso forte mentalmente, il suo tennis ne ha giovato in maniera esponenziale, portandolo a divenire quasi imbattibile.
Il futuro immediato presenta però Djokovic di fronte a un paio di mesi di fuoco e, come già detto, la prima cambiale dei due Masters1000 è davvero importante: cercare di resistere e sopportare i colpi per poi provare a ritrovarsi, in campo e fuori, mentalmente e fisicamente, perché non possiamo credere che Novak il grande non possa più lottare per un torneo del Grande Slam.
Alessandro Orecchio
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Allora le sorelle Williams ….. ? Se fosse per il cibo i nostri dovrebbero vincere ogni anno uno slam.
forse la dieta vegana non va d’accordo con lo sport a certi livelli
Se tutti stanno bene, secondo voi chi vince a Parigi ? grazie
Oltre al gioco, lento nei movimenti e nei recuperi, si fa sorprendere a rete, rimane fermo…ma soprattutto il servizio! Raramente oltre i 180..sembra quello della Vinci…
L’inarrivabile RoboNole è il passato anche per questioni anagrafiche. Ma concordo sulle prospettive
E’ in crisi , il numero uno si allontana, ma viste le alternative rimarrà numero 2 ancora a lungo
Tutto vero, l ultimo game con Kyrgios lo ha quasi buttato, credo che siano problemi familiari e poi è magrissimo, in affanno, lui che quasi non sudava nemmeno tanto era il margine che aveva. Spero che recuperi
@ panatta (#1784208)
Lo penso anch’io. Ha solo perso l’insuperabile concentrazione e parte della cattiveria agonistica. Il tennis c’è anche se il servizio è molto calato. Comunque forza Nole , risolvi i tuoi problemi . Lo dico da tifoso di Roger.
Contro un Kyrgios ingiocabile a tratti ha fatto partita pari. Non è più imbattibile ma con un po’ di fortuna per quanto riguarda il tabellone penso possa vincere il Roland Garros.
Ai posteri l’ardua sentenza…
Io ho visto la partita persa contro Kirgios in Messico e mi é parso di vedere un Nole triste,serio io credo che i suoi problemi siamo famigliari e poi per questo motivo ne risente anche il suo tennis killer nei momenti decisivi dei match………..
Questa é solo una mia ipotesi cmq….
Lui e Fognini in una incredibile spirale regressiva….
Si riprenderà, ma riassestarsi richiede tempo.
È passato un terremoto, per i motivi più vari, e il vecchio Nole non c’è più e non lo rivedremo più.
Il ritrovato Djokovic resterà comunque sempre una bella gatta da pelare per tutti, ma ben lontano dall’inarrivabile campione che fu.