Matteo Berrettini tiene a galla l’Italia
Il romano, ultimo azzurro in gara a Bergamo, si concede un giorno in più: Matteo Berrettini tiene a bada Nils Langer e acciuffa i quarti. La notizia migliore è che i margini di miglioramento sembrano enormi. Venerdì sera super-sfida contro Andrey Golubev.
Matteo è sempre più una realtà. Contro Laslo Djere non aveva lasciato grandi sensazioni, ma il 6-4 7-5 contro Nils Langer conferma che Matteo Berrettini sta diventando un giocatore vero. Fermo per un infortunio al ginocchio che lo ha bloccato per quasi tutto il 2016, non avrà punti da difendere fino a settembre. Significa che ogni punto, ogni vittoria, gli consentirà di salire. I quarti al Trofeo FAIP-Perrel gli garantiscono una proiezione intorno al numero 339 ATP (oggi è n.372). Matteo sa che la piena maturità (fisica, tecnica, mentale) arriverà tra qualche anno, ma il suo modo di stare in campo è già da vincente. Contro il tedesco ha giocato con autorità, gestendo bene i passaggi a vuoto. Berrettini partiva bene (3-1), poi incassava il ritorno del tedesco ma trovava il break decisivo, a zero, nel nono game. Nel secondo poteva prendere il largo già sull’1-1, ma un servizio vincente teneva a galla Langer. Il romano giocava un pessimo game sul 3-4, ma Langer si “incartava” al momento di servire per il set. Matteo ne approfittava e, sullo slancio, azzeccava uno splendido break nell’undicesimo game, sancito da un bel dritto in corsa, incrociato. A parte il ranking ATP, favorevole al tedesco, Berrettini è parso superiore in ogni settore del campo: servizio (cinque ace contro nessuno del rivale), risposta e – soprattutto – scambio da fondocampo. Se aggiungiamo la personalità con cui gioca ogni singolo punto, il punteggio è servito. Anzi, il divario è stato più ampio di quanto dica lo score. E’ un buon segno: significa che Berrettini ha notevoli margini di crescita, soprattutto nella gestione del match. Accompagnato a Bergamo da Umberto Rianna e dal padre, oltre che supervisionato da Corrado Barazzutti, chiuderà il programma di venerdì contro Andrey Golubev in un match che promette spettacolo. Nell’ultimo match di giornata, Jerzy Janowicz ha confermato le sensazioni del primo turno. Il polacco ha avuto bisogno di 81 minuti per sbrigare la pratica Basic e ha centrato i quarti, dove è atteso da Egor Gerasimov. Jerzy si è imposto 7-6 6-2 e,non ha ancora perso il servizio nel torneo. Nel primo set si è fatto trattare dalla fisioterapista per un problema al piede sinistro: costretto al tie-break, lo chiudeva con una supersonica risposta di dritto. Nel secondo set era Basic a farsi trattare, stavolta per un problema muscolare alla coscia destra. Dal 2-2, ha perso quattro game di fila lasciando strada a Janowicz. Ottima risposta del pubblico: circa un migliaio di persone hanno affollato il PalaNorda nella sessione serale. Previsto ancora più pubblico per il weekend finale.
TAG: Challenger Bergamo, Challenger Bergamo 2017, Matteo Berrettini
Mi viene da ridere….Berrettini con 2 tornei 2 ha fatto quello che i vari Sonego,mager,eremin hanno fatto in un anno.
Ben fatto Matteo! Tra l’altro, l ‘articolo cita Barazzutti che supervisiona Berrettini.. l’informazione mi sembra inesatta dato che berrettini è seguito da Santopadre
Detto che dubito Berrettini venga a leggere il nostro forum, mi sembra un ragazzo con la testa sulle spalle e forse sente meno la pressione di altre (lo spero almeno).
Tornando al discorso slam, le quali non sono un “traguardo” nel vero senso della parola ma è anche vero che passare da futures/challenger alla possibilità di giocarsi un posto in un torneo dello slam potrebbe farlo crescere ulteriormente sopratutto dal punto di vista mentale (un po’ come successe a Donati al foro italico). Son belle esperienze formative.
Per il discorso terra, credo Berretto ci giocherà qualche torneo anche per preservare il fisico.
le pressioni non gli arriveranno certo dagli utenti di un forum..
In un panorama buio, Berrettini sembrerebbe l’unica seria possibilità di un nostro giocatore che nei prossimi due anni possa seriamente scalare le classifiche.
Forza MATTEO!
Anche secondo me sono pochi…speriamo che il servizio lo assista.
Lasciaci sognare Figol…… Le caratteristiche per l’erba sulla carta ce le ha. E’ vero poi che è una “questione di feeling”, e tutto parte dai piedoni!!!
Ieri non ha servito bene (a parte nei giochi decisivi), per i suoi standard intendiamoci. Molto meglio la seconda palla che la prima. Io ho notato un problemino tecnico che non avevo notato in occasioni precedenti: si scomponeva molto sull’impatto, quasi volesse spingere ancora di più. Ne ha messe, fin dal riscaldamento, una marea in rete. Vedemo oggi se rettifica.
Avendolo visto qualche volta, secondo me Matteo su terra ci sa giocare, eccome !! E non snatura il suo gioco d’attacco.
Le sue caratteristiche tecniche sono ovvie: giocatore da superficie rapida. Ma la terra insegna tante cose (tattica, spostamenti, resistenza ecc.) che gli verranno molto utili in seguito.
prima di paragonarlo a zverev non dimenticherei che finora a livello challenger ha vinto in totale soltanto otto incontri in totale. per affermare che abbiamo il nuovo raonic aspetterei che si cimentasse a livelli un po’ più alti
A parte Aprile e Maggio, non giocare mai su terra, mi raccomando MAtteo. Forza!
Anche Vanni avrebbe potuto dire la sua su una superficie su cui, parole sue, ha avuto poi difficoltà a trovare il giusto feeling.
L’erba e il veloce non sono sinonimi.
Berrettini potrebbe anche gradire il terreno verde ma al momento è meno che un’ipotesi.
Ma si, cominciamo a tirare fuori nomi tipo Zverev e riempiamolo di pressioni per urlare alla delusione ai primi fatali passaggi a vuoto.
Le solite cose.
spero solo che stia il più lontano possibile dall’Italia e soprattutto dai challenger sulla terra battuta!!!
Non torturiamolo con ranking e cose simili, lasciamolo crescere e sono certo che ci darà grandi soddisfazioni. Intanto un grosso ostacolo lo avrà stasera con un Golubev visto in versione deluxe…
Come mai Berrettini ha fatto solo 5 aces ieri? Non mi sembrano tanti per essere una partita sul veloce. In effetti ho letto da qualche parte che lui considera il dritto il suo colpo migliore e non il servizio. Chissà che invece a primavera non venga fuori che gioca meglio sulla terra che sul duro.
Spero in Quinzi ma sono sicuro di Berrettini. Affettivamente, lo seguo da adolescente, spero che Quinzi possa riuscire a trovare una dimensione più vicina alle aspettative che si avevano su di lui, non sarà facile, ma Ferrer senza essere un mostro di talento è riuscito a ad entrare e rimanere a lungo nei top ten. Discorso diverso per Berrettini. Il ragazzo non mi sembra distante, per tipologia di gioco e potenza dei colpi, dai vari grandi prospetti in giro (Medvedev, Shapolavov, Chung, Rublev e compagnia) e nemmeno così lontano dai già affermati Zverev, Coric. Se non avrà problemi fisici sarà presto lassú a giocarsela con tutti.
Resta il fatto che questo ragazzo il livello ce l’ha per giocare challenger….dimostra grande personalità ed è una qualità che spesso fa la differenza….
Non si tratta di un traguardo, difatti alcuni giocatori da challenger a volte evitano quelle dello slam meno congeniale; però c’è da osservare che incontri gli stessi avversari che becchi nei challenger stessi, ottenendo più o meno gli stessi punti ma guadagnando 10-20 volte di più.E con il gruzzoletto recuperato è piu facile, soprattutto per un giocatore da duro, pagarsi una trasferta asiatica o americana ( per i più coraggiosi!!!)…
Da qui l’importanza di stare nei 250 e poter avere un opzione in più. 😎
Grande!
Eccolo qui…..arrivano le immancabili qualificazioni slam…..ma scusate, mica è un traguardo quello! Un professionista lavora 12 mesi l’anno per aumentare classifica e vittorie partecipando a tornei sempre più importanti di conseguenza.
Se Berrettini saprà migliorarsi ed essere costantemente tra i 100 di slam ne giocherà 25, chissenefrega delle quali di Wimbledon 2017.
Io ve lo dissi pochi mesi fa quando ha battuto Chiudinelli e robredo mica due qualsiasi e in che modo….sempre tirando a 1000…2 aces a game….insomma si vedeva che aveva i numeri….saldezza di nervi…tutto….
A parte le attuali proiezioni di classifica, io terrei d’occhio il ragazzo per le quali a Wimbledon. Non avendo punti da difendere può scalare la classifica e avvicinarsi ai top 200-230 con cui normalmente si entra alle quali dello slam londinese. E per attitudine sul veloce potrebbe pure dire la sua
MATTEO BERRETTINI 372 ATP (andiamoci a prendere un nuovo best ranking)
DAJE
QF:339 SF:318 F:286 W:241