Natalia Vikhlyantseva studentessa a tempo pieno
Senza dubbio, Natalia Vikhlyantseva rappresenta una delle rivelazioni del circuito WTA di questi primissimi mesi di stagione. La diciannovenne russa si è infatti già resa capace di irrompere nella Top100, grazie al secondo turno centrato all’Open d’Australia (dopo aver superato le qualificazioni) ed alla sorprendente semifinale raggiunta al torneo di San Pietroburgo.
Come se non bastasse, la giovane tennista ha poi risposto alla convocazione in Fed Cup vincendo l’incontro che ha disputato ed ha destato ancora più grande sorpresa con le dichiarazioni rilasciate nel post-gara: “Studio a tempo pieno all’Università Statale di Volgogrado, perché mi piacerebbe diventare designer o architetto”, ha detto.
E’ piuttosto stupefacente, in effetti, che una giocatrice nella situazione della Vikhlyantseva mostri tanta determinazione nel perseguire obiettivi extra-sportivi, nonostante i presupposti di un futuro rigoglioso sui campi da tennis siano più che promettenti. Senza dubbio, comunque, Natalia possiede tutte le carte in regola per tramutarsi nel frattempo in modello da seguire per tutte le coetanee ed i coetanei che si trovino in circostanze simili.
Edoardo Gamacchio
TAG: Natalia Vikhlyantseva
chiedo scusa, ma ho letto solo ora il vostro messaggio. Vivendo in Russia da più di vent’anni e lavorando nel settore dell’educazione, conosco tutti i dettagli dell’ambito universitario in Russia, e temo per questo di risultare noioso. Se volete, la redazione ha il mio indirizzo di posta, posso raccontare tutti i dettagli via posta elettronica.
Vista giocare anni fa….testa dritta, passo molto simile alla Sharapova, deciso e un po’ meccanico, totalmente concentrata su quello che stava facendo, famiglia e coach attorno dediti a spianargli la strada che percorreva in maniera quasi altezzosa.
Probabilmente di giovani promesse così che spariscono nei 10k ce ne saranno bizzeffe, ma a me diede l’idea di una con un ideale alto da perseguire…condito con le mazzate che tirava….
Anch’io. Grazie
Come funziona?
Sono curiosa
Anche il tedesco Berrer .. una laurea in psicologia applicata allo sport o qualcosa di simile
grande sottile! Mi inchino anche alla scelta dei termini che denotano l’inutilità dei cosiddetti “giri di parole” !
mi sembra viviate in un altro mondo che purtroppo non c’è.
ormai, chi vuole avere chance di fare del tennis agonistico il proprio lavoro deve dedicarci tutto il proprio tempo e tutte le proprie energie psicofisiche.
la scuola tradizionale è inconciliabile con il tennis vero a partire dai 14 anni, quindi dalle medie superiori e forse è già tardi.
qualche isolatissimo caso altro non è che l’eccezione che conferma la regola.
un livello culturale adeguato, che se fa parte del bagaglio è meglio, va raggiunto in altro modo.
@ Sottile (<a
É anche gnocca a tempo pieno, il che non guasta
frequentare nessuna. Studiare e dare esami chiunque. Ancic ad esempio si è laureato nel 2015 (suppongo avendo studiato anche durante la carriera) e ora lavora come manager al creditsuisse.
Io non condivido. Il tennis è una partita a scacchi durante una maratona. La componente mentale va allenata anche con lo studio. applicazione di concentrazione e problem solving. E aggiungo che, un PRO, con tutte le pressioni e le decisioni che deve affrontare nell’attività collaterale al tennis, deve avere un ottima cultura di base. Naturalmente esistono i fenomeni che sono predestinati e che, a 15anni, sono già PRO e lanciati verso il successo. Ma sono eccezioni che non riguardano la media dei ragazzi che giocano a tennis ad alto livello. E non sono nemmeno tutti. alcuni non scelgono il tennis per il tennis. Pensiamo oggi a CC Bellis che ha finito Highschool prima di decidere se fare università o tennis (e comunque studia ancora) o McEnroe che apparve a 18 anni solo perchè prima studiava (e poi ci si domanda se lo studio non serve… basta pensare al leggendario ‘you cannot be serious’ :mrgreen:).
Non è tutto oro ciò che luccica…..un tennista full time che università può frequentare? Ma dai…
Confermo. Fonte ex fidanzata russa
C’è chi studia per corrispondenza dalle medie infatti per dedicarsi solo al tennis. Giusto? Sbagliato? Ai posteri
Questa non è una ragazza è una marziana.
Potrebbe pure fare la modella.
Speriamo metta ordine in tutto il suo talento perché potrebbe fare davvero ciò che vuole.
Dal punto di vista del tennis mi fa perfino paura. Tira legnate dall’inizio alla fine, come se il tennis fosse stato per lei il naturale sfogo dopo una giornata di studio! Paura!!
ho controllato sul suo profilo vk, risulta che stia studiando all’Istituto Superiore di cultura fisica di Volgograd, equivalente del nostro ISEF. Difficile che diventi designer o architetto, studiando lì.
Non é un problema tennistico ma di vita… a 14/15 anni per quanto talentuoso si possa essere non puoi avere nessuna certezza di sfondare nel tennis, mi sembra più opportuno completare gli studi rispetto ad andare a fare qualche punto in macedonia… (poi ovviamente se ti capita di fare un torneo fuori e perdi una settimana di scuola, nulla di male, altra cosa é girare per tornei a quell’età e rinunciare alla scuola).
Perchè poi se fallisci nel tennis e non hai neanche un titolo di studio sostanzialmente rischi di diventare un fallito…
in Russia studiare all’università e laurearsi è molto più semplice che in Italia. Molto spesso la laurea rappresenta una sorta di formalità irrinunciabile, che tutti i russi in qualche modo si procurano. Gli italiani che leggono questa notizia si immaginano che sarà sepolta sotto una caterva di libri, che spenderà mesi nel preparare esami, che sarà costretta a frequentare tutte le lezioni ecc. ecc. Siate certi che non è così.
@ lallo (#1771615)
Ciao Lallo, ti leggo spesso e apprezzo assai i tuoi interventi, si capisce che sei uno che segue profndamente le dinamiche non solo tecniche dei giovani tennisti, e che probabilmente devi essere uno del settore vista la tua competenza e saggezza. Detto ciò però stavolta sono d’accordo meno, se colgo l’ironia nelle tue parole. Perché una cosa non esclude l’altra: c’è chi trova stimoli maggiori nel distrarsi facendo anche la scuola come si deve e chi invece ha bisogno di puntare le proprie energie solo nel tennis, così come tanti invece prediligono lo studio tralasciando un pohcino lo sport pur essendo dotati e bravi. Ovvio che anche io apprezzo molto chi riesce in entrambe le attività però non getterei la croce addosso a chi invece a 15 anni magari va in macedonia a fare qualche torneo provando a fare punti europei. Sono 2 strade, si può discutere su quale sia migliore, però sono entrambe degne di rispetto. Come in ogni attivitàche riguarda lo sport il tutto vacontestualizzato e presonalizzato rispetto all’atleta e al suo entourage. Io posso avere 2 atleti entrambi di 15 annni e ad uno consiglio di focalizzarsi sul tennis, ad un altro di fare solo tornei in italia continuando a frequentare quotidianamente la scuola e non è detto che il primo sia il più talentuoso. Dimmi se sbaglio, e mi sono permesso di intervenire perché a mio parere questo è uno dei temi più siginficativi che si possa affrontare, assai più delll’impugnatura o della corretta esecuzuione del servizio, poiché va ad influire sulle motivazioni dei ragazzi e di chi li sostiene che è la cosa decisiva per provare a riuscire nello sport. In qualsiasi sport.
Concordo. Ha proprio tutte le carte in regola.. e che carte!!
PS: (serio) c’è chi studia essendo PRO e chi invece a 14\15 anni, in periodo scolastico, va a giocare torneini in luoghi ameni….
Questo me la fa apprezzare ancora di più, se riesce a continuare gli studi universitari complimenti a lei! Dimostra di avere le idee chiare sul suo futuro, che avrà tanto tennis ma che ad un certo punto chiederà qualcos’altro. Brava brava, ora a tutta birra negli internationals, dove può mettere su punti importanti per giocarsi i tabelloni principali dei premier nella seconda parte della stagione nel migliore dei casi (con un po’ di buona sorte)
Ma quanto è bella!?!?!