Fed Cup: Jo Wilfried Tsonga difende la connazionale Caroline Garcia
In Francia, l’atmosfera è tutt’altro che serena. La sconfitta incassata in Fed Cup contro la Repubblica Ceca a Strasburgo ha di fatto portato Amélie Mauresmo alle dimissioni dal ruolo di capitano (data anche la gravidanza) ed alla successiva rinuncia, da parte di Caroline García, a disputare la competizione nel 2017. A questo proposito, Jo-Wilfried Tsonga è poi intervenuto con la stampa per spezzare una lancia in favore della propria connazionale.
“Bisogna rispettare la scelta che ha fatto”, ha detto il giocatore, apparso molto comprensivo nei confronti nella migliore tennista transalpina del momento.
“Il circuito è molto duro e difficile. Lei è reduce da un anno fantastico, in cui ha aiutato molto la Francia. Ha messo tutta se stessa per vincere la Fed Cup, anche se alla fine le cose non sono andate come avrebbe voluto. Bisogna rispettarla”, ha rincarato.
Edoardo Gamacchio
TAG: Caroline Garcia, Jo Wilfried Tsonga
5 commenti
La Garcia e Tsonga hanno ragione, è molto + importante la carriera individuale della Fed Cup, soprattutto x le giocatrici di alto livello.
@ utente non registrato (#1739608)
Nel tennis è sempre stato diverso, la coppa Davis ed ancor più la coppa delle Federazioni sono spesso state considerate un disturbo, a meno che non ci fosse una chiara possibilità di vincere la finale, o non fosse necessario “timbrare il cartellino” per poter essere convocati per le Olimpiadi.
Siamo chiari, queste coppe sono importanti per chi le vince, per tutte le altre nazioni contano una cippa (la Davis una cippa e mezzo, la Fed mezza cippa).
Ed il peggio è che troppo spesso, in tutte le nazioni, le convocazioni sono state gestite con risentimenti personali e veti incrociati, a cui neanche Del Potro si è sottratto.
Vedasi anche la difficoltà da parte degli USA a mettere insieme una squadra per la Fed Cup, tutte si defilano, e non solo le sorellone.
Quest’anno, appena iniziato il ciclo olimpico, ci sarà un fuggi-fuggi generalizzato da parte dei top players, ma naturalmente ci saranno alcune seconde linee saranno ben contente di avere un pò di visibilità.
e ci mancherebbe pure…giocare in nazionale e un onore, non un onere…io ci giochrei anche con una gamba se avessi talento in qualcosa….poi coi fior di milioni che prendono uno sforzo per la nazione lo possono e lo devono fare
In Italia non potrebbe mai succedere che un collega prenda le difese di un altro che ha rinunciato alla Davis andando così contro la Federazione ed al suo presidente/dittatore. 🙄
Sono un tifoso di Caroline. Mi piace il suo modo di giocare e la trovo molto simpatica e carina (anche se molti la trovano mascolina).