Mirko Cutuli sorprende tutti in Qatar: “adesso gioco altri due tornei qui a Doha, poi mi fermo per la preparazione invernale. Spero di continuare ad ottenere risultati in questa trasferta asiatica”
“Sono abbastanza soddisfatto dell’ultimo torneo disputato, anche se ho un po’ di rammarico per questa semifinale, non mi sono espresso al meglio ma sicuramente mi servirà come lezione, complessivamente però è stato un buon torneo e spero di centrare altri buoni risultati qui in Qatar”. Il siciliano Mirko Cutuli, classe 1996 e n°1582 Atp, ha ottenuto la prima semifinale in questo 2016 (anche se i sei punti ottenuti a Doha varranno per la Race del 2017), recuperando posizioni e fiducia dopo una stagione non proprio esaltante, in cui il messinese non è stato continuo a causa di una serie di problemi.
Ciao Mirko, hai giocato pochi tornei internazionali in questa stagione, che non è stata di certo la migliore della tua giovane carriera. Cosa è successo?
Ciao Antonio, intanto ti ringrazio per l’intervista e saluto tutti i lettori di livetennis, sicuramente non do un voto positivo a questo 2016, ho giocato poco a causa di alcuni problemi fisici, inizialmente ho sofferto per la caviglia, successivamente sono stato fermo un mese per alcuni controlli dopo che ho avuto problemi di respirazione durante una partia. Onestamente devo ammettere anche che per un periodo non trovavo più stimoli, mostrando poco impegno negli allenamenti. Però adesso sono molto motivato a guardare al futuro.
Come è iniziata la tua passione verso questo sport? E a che età hai pensato che potesse diventare la tua professione?
Ho iniziato in un piccolo circolo praticamente sotto casa mia a Messina, ho sempre amato lo sport, non solo il tennis, mi piacciono tutti gli sport. Non c’è stata un età precisa in cui ho realizzato che potessi diventare un tennista, è passato tutto così velocemente, dai campionati italiani under 16, all’under 18 fino ad oggi, la cosa che mi ripeto sempre è che mi devo divertire, perchè se non ti diverti in campo non avrai risultati. Mi è capitato, come ho anche detto nella domanda precedente, di non avere stimoli per alcuni periodi, ma so che il tennis è la mia vita e se lo pratico da 15 anni un motivo ci sarà.
Che tipo di giocatore sei? Quali sono le tue caratteristiche tecniche e qual è la tua superficie preferita?
Sono un giocatore abbastanza aggressivo, mi piace manovrare con il diritto anche se il mio colpo naturale è sicuramente il rovescio, onestamente per quanto riguarda la superfice preferita non so cosa risponderti perchè ho sempre giocato sulla terra, ma credo che il mio gioco venga valorizzato di più sul cemento.
Attualmente in quale circolo ti alleni e chi è il tuo allenatore?
Mi alleno al Circolo Tennis Rocco Polimeni a Reggio Calabria dove gioco anche il campionato a squadre. Il mio allenatore è Nunzio Di Pietro, ma non posso non citare pure il preparatore Saverio Gira con il quale ho iniziato a lavorare seriamente nell ultimo mese. Se mi permetti vorrei ringraziare il circolo dove mi alleno da un anno e con cui ho disputato la serie A, per me è come se fosse una seconda casa, e la mia mental coach Alessandra Mattioni, con cui lavoro da circa 5 mesi e che sta diventando sempre di più un punto di rifermiento per me e per il mio tennis.
Oltre ad essere un giovane tennista sei anche uno studente universitario. Come concili le due attività, entrambe molto impegnative e dispendiose?
Purtroppo ho abbandonato dopo il primo anno perchè è veramente dura conciliare le due cose, ma spero in futuro di poter riprendere gli studi in Giurisprudenza, la mia è una famiglia di avvocati, e mi sarebbe piaciuto molto continuare ma dopo gli allenamenti che mi impegnano tutto il giorno, non riuscivo proprio a studiare.
Chi è Mirko nella vita di tutti i giorni. Quali sono le tue passioni e i tuoi interessi?
Sono un ragazzo abbastanza socievole e scherzoso, chi mi conosce lo sa, in questa settimana tantissimi amici mi hanno supportato da casa mandandomi un’infinità di messaggi, anche per queste piccole soddisfazioni è bello sapere di avere persone che ti vogliono bene e ci tengono a te. Amo il calcio, quando sono a casa mi piace molto giocare a calcetto con i miei amici e sono molto tifoso dell’Inter, e anche se in questo momento la mia squadra sta attraversando un brutto periodo, seguo tutte le partite e quando posso vado a Milano per guardarla dal vivo a San Siro.
Qual è la programmazione per questo dicembre e per gli inizi del 2017?
Adesso gioco altri due tornei qui in Qatar, poi mi fermo sicuramente dalle sei alle otto settimane per la preparazione fisica, abbiamo deciso di iniziare più tardi con la preparazione visto che fino ad adesso ho giocato molto poco, penso che il prossimo anno la mia programmazione sarà basata sui Future con qualche qualificazione in qualche Challenger, ma sicuramente vedrò più spesso il cemento rispetto agli anni passati.
Quali sono gli obiettivi per la prossima stagione?
L’obiettivo principale sicuramente è giocare con più continuità e confrontarmi sempre di più con gente valida, successivamente punto a migliorare il mio ranking. Il primo step sarebbe quello di entrare nei primi 700 al mondo, ma non mi dispiacerebbe se fra sei mesi saremo qui a parlare per un ulteriore step nella top 400.
Qual è il tuo sogno nel cassetto?
Il mio sogno più grande è giocare un torneo del grande Slam, sarebbe fantastico vedere la mia famiglia ed i miei amici nell’angolo a supportarmi e sarei felicissimo, soprattutto per mio papà che è il mio fan numero 1.
Antonio Galizia
TAG: Italiani, Mirko Cutulli
7 commenti
Mirko, prova a vedere se riesci comunque a preparare qualche esame.
Magari iscrivendoti ad una facoltà meno impegnativa tipo scienze politiche o qualcosa di attinente al tennis (scienze motorie o psicologia applicata allo sport). L’apertura mentale e la carica che ti dà il passaggio di un esame penso ti aiuterebbe molto anche nel tuo percorso sportivo.
Te lo dico perchè l’ho provato (studiare lavorando) e perchè sento comunque nelle tue parole un po’ di nostalgia quando fai riferimento ai tuoi studi abbandonati
Grande Nunzio e grande Mirkoooo…ma due Messinesi validi come loro perché lavorano a Reggio e non al centro federale di Messina…? Saluti a papà Cutuli…Grande calciatore
Conosco Di Pietro. Splendido giocatore che per mancanza di mezzi economici ha dovuto fare il maestro ed interrompere l’agonismo.
Formato da buoni maestri e da una grandissima campionessa siculo-francese
Evelyne Terras purtroppo prematuramente scomparsa.
Bravo Mirko continua così!
Grande Nunzio Di Pietro. Talento purissimo e stessa generazione di Di Mauro ma talento al cubo. Se avesse avuto un papa’ cn la stessa disponibilita di Di Mauro staremmo parlando di un ex tennista italiano da top100. Talento pazzesco
Bravo Mirko, conosciuto qualche settimana fa a Latina, ragazzo in gambissima anche se nel torneo pontino non ha fatto la migliore paerformance. Un abbraccio forte e in bocca al lupo!
Cutuli non è classe 86 ma bensì 96 😉