Andy Murray #1: sarà interregno o lunga vita al re?
Il finale di stagione è stato scoppiettante e difficilmente pronosticabile solo alcuni mesi fa: Andy Murray nella seconda metà del 2016 ha iniziato una lunga rincorsa alla vetta e sulla linea del traguardo ha superato colui che sembrava imbattibile, quel Novak Djokovic che da anni era dominatore indiscusso della gara. Ma quanto durerà il primato dello scozzese? Difficile dirlo, se non impossibile, ma alcuni scenari vanno comunque analizzati.
Il rivale più vicino in classifica, appunto il serbo, sembra nel momento peggiore della sua carriera al vertice della specialità, fra cali di motivazione e strane figure di cui sembra circondarsi nell’ultimo periodo: i primi sei mesi del 2017 Novak avrà una caterva di punti in scadenza, partendo dall’Australia e arrivando dritto fino al Roland Garros. Impossibile incrementare i propri punti in classifica, probabile piuttosto perderne. Dietro di lui Wawrinka sembra godere a meraviglia nel suo status da uomo da grandi appuntamenti, con ben 3 Slam vinti con assoluto merito ma il suo tennis è caratterizzato anche da un’assenza di costanza che a questi livelli è la prima carta da giocarsi per poter ambire al numero 1 del ranking.
Roger Federer tornerà ma a tutti sembra ormai in calando, anche se potrebbe ancora piazzare delle zampate vincenti e importanti, rubando punti preziosi ai diretti interessati, mentre la sua più grande nemesi sportiva, lo spagnolo Rafa Nadal, probabilmente punterà soprattutto sulla terra rossa del Roland Garros. Difficile che i due possano attaccare la vetta, più facile che Djokovic dopo la prima parte della stagione provi a riprendersi ciò che reputa appartenergli di diritto. E tutti gli altri?
In molti pronosticano un 2017 alla grande per Nick Kyrgios e Alexander Zverev, i due migliori giovani ma sinceramente, reputo assai complicato che crescano a tal punto da poter mettere in crisi il numero 1 del britannico Murray, almeno nell’immediato futuro. Allora chi dovrebbe essere l’avversario più insidioso per lo scozzese? Risposta semplice quanto ovvia: Andy Murray stesso.
Il tennista di Dunblane ha sempre convissuto con la nomea di essere il meno forte dei Fab4 e proprio ora che gli altri 3 arrancano e da dietro nessuno spinge realmente forte per arrivare in cima, sembra avere la strada spianata verso una fuga solitaria. Resisterà alla tensione, tremerà, non tremerà, crollerà a partire già da Melbourne dove comunque deve difendere la finale del 2016…
Io punto forte su Andy, in pochi lo avremmo fatto mesi fa ma adesso che ha assaporato il sapore della vittoria assoluta sono sicuro che lo scozzese saprà rintuzzare gli attacchi dei nemici tenendo a bada le sue possibili insicurezze. Quindi…viva il re, lunga vita al re!
Alessandro Orecchio
TAG: Andy Murray, Notizie dal mondo, Novak Djokovic
Almeno fino a Wimbledon Murray dovrebbe rimanere comodamente numero 1 del mondo.
Volendo anche fino agli US Open potrebbe farcela a mantenere la vetta.
Da settembre 2017 in poi il britannico avrà tante cambiali pesanti in scadenza. Quindi da li in poi vedremo di che pasta é fatta Murray
Invece nel primo lustro degli anni 20 al momento si prevede un’era Zverev
Sarà al vertice per i prossimi 2/3 anni con magari qualche interregno vedi Nishikori o eventuale ritorno di Del Potro.Raonic raccoglie troppo poco nella stagione sul rosso,difficile per lui ambire al numero uno.
Riconosco i grandi progressi compiuti da Murray in termini di solidità mentale, tuttavia trovo che il miglior Djokovic gli sia ancora superiore. Pertanto dipenderà soprattutto dal serbo chi sarà il numero 1 nel 2017.
Probabile che lo scozzese crescerà ancora, soprattutto se continuerà a beneficiare anche della collaborazione di Ivan Lendl, ma l’impressione che il miglior Djokovic abbia una marcia in più rispetta al miglior Murray resta. Diciamo che Novak ha minore margine rispetto al passato, pertanto se non dovesse tornare veramente al top della condizione, non avrebbe chance.
Sono poi d’accordo con Maxi2 e Giuliano da Viareggio i quali vedono in Raonic il più accreditato terzo incomodo. Forse Wawrinka potrebbe vincere il suo quarto Slam, ma quanto sarà capace di crescere in termini di continuità? Comunque il dubbio continuità vale anche per il canadese, soprattutto se parliamo di diventare numero 1 del mondo. Diverso è il discorso di riuscire a vincere il suo primo titolo dello Slam.
Quanto a Kyrgios e Zverev, li vedo sicuramente tra i top ten (se non ci arrivassero, sarebbe un’annata deludente per loro), anche tra i top five, ma per vincere un titolo dello Slam mi sembra ancora presto.
@ Kriss69forever (#1738245)
Del Potro gioca quasi da fermo e con quel rovescino slice, ma dove vuoi che arrivi…
è vero che Djokovic i primi 6 mesi ha molti punti da difendere, ma anche Murray seppur ha vinto di meno è arrivato spesso in finale, quindi entrambi hanno molto da difendere…con i se e con i ma non si va da nessuna parte. Penso che a fine del prossimo anno comunque uno di questi 2 sarà il n1…Raonic spero proprio di no, è uno dei giocatori più “sgraziati” entrati in top 5.
Io penso che sia maturo per vittorie importanti, uno o più slam può sicuramente portarli a casa, ma fisicamente non credo che possa essere così continuo da raggiungere la vetta.
È troppo alto e pesante e si infortuna spesso, e se capita la giornata storta al servizio non ha la possibilità di remare da fondo.
Raonic non sarà mai n. 1! Almeno spero!
Non mi pare il tipo e non glielo auguro. Chi si sottrae alla contesa ha già perso! Vero è che gente come Rosberg e Casey Stoner rischiano la pelle ad ogni gara!
Io credo che il 2017 sarà l’anno di Raonic. Da come l’ho visto giocare nell’ultimo periodo, in considerazione anche della giovane età, ritengo abbia le carte in regola per ambire al traguardo massimo.
Allora è meglio la Repubblica. 😉
Se NOLE finisce la sua “vacanza” per il signor MURRAY non c’è trippa par gatti.
Esatto.
Al di là del l’analisi dei singoli colpi, il,nocciolo della questione è l’aspetto atletico, sia in termini di rapidità, sia in termini di resistenza alla rapidità, sia nel brevissimo termine (partita), sia nel breve termine (torneo), sia nel,medio termine (stagione sul cmento, su terra, o su erba), sia nel lungo (intero anno).
Gli altri due gli stanno sopra sotto questo aspetto (problema anche di federer, che quando era più giovane sosteneva anche scambi e sfide lunghe e ripetute facendo meno fatica), e anche se Delpo può compensare col grande servizio, è costretto a girare a mille per periodi troppo lunghi per il suo fisico.
Djokovic e Murray sono dei mostri dal punto di vista atletico (come lo è stato anche Nadal )
…… sarà tennis vero!! Ogni slam dai 32.esimi in avanti. Novak fa meno paura. Forse ha fuso il motore !!!!! grande lezione per chi vuole durare a lungo
“Lungo” nel senso che, per le ragioni che altri hanno correttamente portato, il ranking di Murray non mi sembra attaccabile in tempi brevi.
“interregno” nel senso che il suo nr.1 è causa di addormentamento o sparizione dei concorrenti, più che di dominio tecnico.
Va meglio adesso, o gli occhioni sono ancora sbarrati?
Ahimè, è ora di preparare la successione.
E non da adesso…
Il Re? 😯
Non nominate il nome del Re invano!!
Di Re ce n’è uno, tutti gli altri son nessuno. 😀
Murray devi fare come Rosberg così eviti brutte figure
Secondo me c’è un errore di fondo nella prima parte dell’articolo.
Non c’è stata nessuna rincorsa alla vetta, molto più semplicemente non c’era più nessuno in vetta. Sono quindi 2 concetti diversi.
Venendo alla domanda, sarà quasi sicuramente una breve parentesi ed usare la parola Re fa rabbrividire anche i non-federeriani.
La lunghezza della parentesi dipenderà da quando Novak uscirà dal stato di poca voglia/confusione/ecc, dipederà dai tempi di maturazione di Zverev e dell’odiato Nick, dipenderà dall’incognita Raonic, dipenderà (visto che ha 30 anni) da quando finirà lo strapotere fisico che ha dimostrato la scorsa stagione.
Insomma un nr.1 che dipende più da eventi esterni che dalle sue capacità reali non dovrebbe regnare a lungo.
per lo scozzese la pausa invernale capita a fagiolo per recuperare dopo la forsennata rincorsa alla vetta del ranking
ciò rende meno problematica la sua difesa dall’assalto del serbo sul quale gravano molti interrogativi
se il primo ha trovato il perfetto equilibrio con il proprio staff ,per il secondo la situazione appare più confusa con l’ingresso del “guru”,inoltre la sua nuova dimensione di fragilità potrebbe avere un effetto devastante sulla propria autostima
l’unico fra i giovani in grado di puntare la vetta è il tedesco che nell’ultima parte della stagione ha fatto un grande salto di qualità ,mentre ,per me ,l’australiano ha grandi mezzi tecnici ma manca di testa ,gli altri sono troppo acerbi
i due eterni rivali rientrando dai rispettivi infortuni ,doseranno con attenzione gli impegni,per cercare una vittoria di prestigio magari in uno slam,
😯
Fino a Wimbledon rimane numero 1. Dopo dipende da Djokovic e da lui stesso. Penso però che l’interregno non durerà oltre il 2017. Dopo ci sarà qualcun altro…
Io non lo credo.
È troppo debole e attaccabile dal lato del rovescio, che risulta spesso corto e senza peso: il dritto, per quanto letale, non può compensare una simile lacuna.
Ovviamente, il tutto, riferito a Djokovic e Murray, in grado di giocare tutta la stagione su picchi elevatissimi.
Certo Del Potro non ha punti in scadenza e può incamerarne tanti, ma per arrivare a lottare per la leadership deve accadere quasi l’imponderabile e che Andy e Nole si addormentino (il serbo s’è già concesso una bella pausa quest’anno..).
Del Potro serio concorrente per il no. 1, tennisticamente superiore a Murray e Djokovic, poi da vedere se il polso tiene e gli permette anche di allenarsi per i match-maratona.
Difficile che Murray possa perdere la prima posizione mondiale prima di Wimbledon.
“interregno o lunga vita al re?”
A mio avviso, entrambe le cose.
Sarà un lungo interregno.