Da Andria – Luca Vanni: “Adesso voglio rientrare nella top 100”
Due challenger atp conquistati in due settimane, prima a Brescia e poi ad Andria. Il 31enne Luca Vanni ha chiuso la propria stagione 2016 come meglio non poteva. “Sono arrivate due vittorie importanti perché venivo da un momento particolarmente difficile – spiega il tennista toscano -. Diciamo che con un po’ di fortuna sono riuscito a vincere sia Brescia che Andria. Due tornei in cui ho creduto sempre di più nei miei mezzi. Anche in Puglia, non ho mai pensato al successo del torneo, perché la superficie è molto veloce e ho affrontato ragazzi come Berrettini, Setkic e Galovic che avevano dalla loro la freschezza atletica e dei servizi da 200 km/h. In queste competizioni si vincono partite sul filo di lana e non è facile pronosticare il successo finale. Ce l’ho fatta perché non ho mai mollato”.
La finale tutta italiana contro Matteo Berrettini si è rivelata meno spettacolare delle aspettative. Primo set più equilibrato, poi Vanni ha preso il largo (6-7, 6-0, 6-3). “Credo che anche Matteo, come me, non abbia giocato il suo miglior tennis – continua Vanni -. Eravamo tutti e due abbastanza tesi perché una finale, è sempre una finale, a qualsiasi livello. Dopo mi sono sciolto e sono riuscito ad ribattere ai suoi servizi e alla sua pressione. Alla fine è andata sempre in crescendo e sono riuscito a spuntarla”.
Grazie alle ultime vittorie, Vanni ha migliorato di molto la propria classifica, raggiungendo la posizione numero 157. “Cosa chiedo al mio futuro tennistico? Subito sette giorni di riposo – conclude Vanni -. A parte gli scherzi, questi due tornei non hanno cambiato il mio obiettivo di due settimane fa, che resta quello di tornare nei 100 al mondo, e poi chissà se migliorarlo. Andria mi porta fortuna e spero di tornarci anche il prossimo anno con una classifica migliore”.
IL SINDACO – Bilancio positivo per la quarta edizione del challenger di Andria. “Il torneo è il punto di rifermento nello sport a livello provinciale e regionale – dice il sindaco di Andria, Nicola Giorgino -. La quarta edizione è stata quella della consacrazione. Questa manifestazione dovrà proseguire nei prossimi anni indipendentemente da chi governerà la città”. Ringraziamenti particolari: “Sono una piccola parte del torneo ma sicuramente importante – aggiunge l’assessore comunale allo Sport, Michele Lopetuso – i raccattapalle e i giudici di linea del circolo tennis, assieme ai ragazzi dell’istituto ‘Lotti’ sono stati presenti tutti i giorni fino a tarda sera, per la buona riuscita dell’evento, svolgendo a pieni voti il proprio compito. Anche così cresce la cultura sportiva del territorio”.
IL DIRETTORE – Inaspettata ma quanto mai gradita. “A dare lustro alla quarta edizione del challenger – dice il direttore del torneo, Enzo Ormas – è stata la vittoria di un italiano, in una finale tutta tricolore. Questa manifestazione cresce con gli anni, sia sul piano tecnico che organizzativo. Il torneo di Andria si è ritagliato una buona fetta di importanza nel tennis internazionale, diventando anche un’ottima vetrina per i giovani atleti azzurri, come in questo caso per Berrettini”.
L’ORGANIZZAZIONE – Superate anche quest’anno le diecimila presenze complessive durante i dieci giorni di gare. “La conferma arriva dal pubblico, sempre più numeroso e competente, che raggiunge Andria da ogni parte della Puglia – commenta il presidente dell’associazione Pro Tennis, Pierpaolo Marchio -. Altra conferma sono gli sponsor, grazie ai quali è possibile realizzare questo evento. E da domani, cominciamo a pensare alla prossima edizione”.
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7 commenti
Io direi che è stato costretto a farlo… ma è ovvio: in carriera ha vinto 4 challenger ed erano tutti sul duro… sono sicuramente più indicativi della finale di san Paolo, ottenuta in condizioni particolarissime.
ha fatto 2 anni a giocare quasi esclusivamente su terra…. se uno nn è in grado di cpire dove è più performante….
Che fa ad inizio stagione?quali atp tipo doha poi aus open e poi andrei in tournee sudamericana sia challenger in altura che quito abbordabile.
Secondo me sarà fondamentale alternare challenger e tornei atp (e non buttarsi a capofitto solo e soltanto su questi ultimi), tutti rigorosamente sul cemento (outdoor e indoor, a seconda del continente in cui giocherà) fino a primavera.. e così facendo arriverà ad affrontare la stagione sulla terra europea con una classifica interessantissima!
@ winter18 (#1737116)
Eccetto…nella terra di Lino Banfi si chiamano cosi
Ce la potrebbe fare. Non ho molto da difendere nei primi mesi, quindi con dei buoi risultati ce la farebbe pure…
..i “racchettapalle”… 😯