La Grande Sfida scalda i motori
Presentata la tappa italiana dell’ATP Champions Tour alla presenza dei quattro campioni che si sfideranno nel weekend al Palaflorio di Bari: John McEnroe, Thomas Muster, Henri Leconte e Thomas Enqvist. Clima allegro e disteso, ma sul campo sarà battaglia: si parte sabato alle 21.
Il gran giorno è arrivato. La Grande Sfida Bari è iniziata con la conferenza stampa alla presenza delle quattro leggende del tennis mondiale che sabato e domenica si daranno battaglia al Palaflorio di Bari. John McEnroe, Thomas Muster, Thomas Enqvist ed Henri Leconte hanno monopolizzato l’attenzione dei (tanti) presenti presso la Sala Messapia del Palace Hotel di Bari, non distante dal lungomare del capoluogo pugliese. Camicia a quadri per McEnroe, tuta d’ordinanza per Muster, abito elegante per Leconte e completo casual per Thomas Enqvist, giunto in Puglia per sostituire Guy Forget (peraltro con un miglioramento in termini di qualità, visto che lo svedese è più giovane e ha un palmares migliore rispetto al transalpino). L’evento, organizzato in partnership da Manio Marrone Sport Eventi, MCA Events e Switch On comunicazione e media è stato presentato da Nicoletta Virgintino, vera e propria icona del tennis barese, alla presenza degli assessori allo sport della Regione Puglia e del Comune di Bari, rispettivamente Raffaele Piemontese e Pietro Petruzzelli. Il primo ha sottolineato come la Grande Sfida sia un evento cruciale per promuovere il turismo sportivo in questa meravigliosa terra, mentre il secondo si è augurato che la Grande Sfida possa avvicinare più giovani possibili al mondo del tennis, come peraltro sta succedendo con altre discipline. E poi, ricordando la straordinaria tradizione culinaria pugliese….ha invitato i giocatori a non mangiare troppo, almeno prima degli incontri. L’evento partirà sabato alle 21 con le semifinali: i primi a scendere in campo saranno Thomas Enqvist e Thomas Muster, poi a seguire ci sarà la sfida tra i talenti mancini John McEnroe ed Henri Leconte. Domenica le finali che stabiliranno la classifica definitiva dell’ultimo evento stagionale dell’ATP Champions Tour prima del Masters di Londra. I quattro hanno già testato il campo del Palaflorio e si sono concessi qualche battuta. Ecco le frasi più significative.
Thomas Muster: “Certo che mi ricordo il mio successo al torneo ATP di Bari nel 1989! Piuttosto, vorrei sapere come mai è stato cancellato dopo un mio successo…”
Thomas Enqvist: “Mi è già capitato diverse volte di affrontare Muster, quattro volte nel circuito ATP e poi anche nel Champions Tour…” salvo poi essere interrotto da Muster: “Ehi, tu stai ancora studiando, tra i due il professore sono ancora io!”
Henri Leconte: “Che fare per battere John McEnroe? Oh, facile: giocare bene ed esprimere un buon tennis. E’ sempre un piacere giocare con lui, più che altro sono curioso di vedere quale sarà il suo approccio all’incontro”.
John McEnroe: “Il principale cambiamento tra il tennis del passato e quello di oggi risiede nelle racchette e nell’attrezzatura. Oggi il tennis è molto più veloce, anche grazie alla potenza espressa dalle corde. E’ molto diverso e, sinceramente, mi sarebbe piaciuto giocare con l’attrezzatura a disposizione oggi. E sarebbe stato interessante se i giocatori attuali avessero provato le nostre racchette di legno, molto più pesanti e con l’ovale decisamente più piccolo”.
Tra i presenti in sala c’era l’ambasciatrice del tennis italiano Lea Pericoli, sempre impeccabile, nonché le più alte cariche dirigenziali del tennis pugliese: il nuovo presidente del Comitato Regionale Paolo Mantegazza, il quale si è augurato che la Puglia possa trovare un buon ricambio generazionale dopo gli straordinari successi di Flavia Pennetta e Roberta. Presenti anche Isidoro “Dodo” Alvisi e Donato Calabrese, rappresentanti pugliesi nel consiglio nazionale della FIT. Ormai non resta che attendere il verdetto del campo. Come detto, sabato sera ci saranno le semifinali mentre domenica (a partire dalle 17, diretta TV su SuperTennis a partire dalle 16.45) ci saranno la finale per il terzo e quella per il primo posto.
LA GRANDE SFIDA BARI – Il Programma
Sabato 19 novembre (ore 21)
Thomas Enqvist (SWE) vs. Thomas Muster (AUT)
John McEnroe (USA) vs. Henri Leconte (FRA)
Domenica 20 novembre (ore 17)
Finale per il 3° posto
Finale per il 1° posto
I BIGLIETTI
Prezzi abbonamenti – due giorni
Poltronissima parterre: 187 €
Tribuna inferiore numerata: 110€
Tribuna mediana numerata: 66 €
Tribuna superiore non numerata: 49,50€
Prezzi biglietti singola giornata
Poltronissima parterre: 110€
Tribuna inferiore numerata: 66€
Tribuna mediana numerata: 44€
Tribuna superiore non numerata: 27,50€
TAG: La Grande Sfida
4 commenti
Finalmente, dopo una marea di tempo, ci sarà un grande evento tennistico nella mia città, Bari… Domani ci andrò sicuramente 😉
L’attività è certamente benefica: benefica per i giocatori stessi, benefica per il pubblico pagante – che in genere non è masochista, né è costretto ad andarci -, benefica per il pubblico televisivo che assisterà, aggratis, all’evento e probabilmente benefica anche per gli organizzatori, i quali non sono certamente degli autolesionisti e non credo ci rimettano. Se non è attività benefica questa… Pertanto, non c’è motivo per essere tristi. A meno che uno non sia un ragazzetto che si lancia in affermazioni tanto per, o a meno che uno non capisca il valore affettivo del ricordo e della memoria nello sviluppo delle psiche umana. Detto questo, non sprecherei un centesimo, o nemmeno un secondo aggratis, per vedere due ex fabbri come Enquist o Muster (mi perdonino i fans di Muster che è stato comunque decisamente tutt’altra roba rispetto al più robotico/anestetico Enqvist- precursore dei soporiferi pallettari/picchiatori odierni).
Ma non dobbiamo farne un problema di tristezza: è un problema di formula e di personaggi; da questo punto di vista, certamente meglio l’ IPTL: uomini, donne, anziani, giovani promesse, singoli, doppi, nuove Regole, etc. etc.
Perché tristezza? Io sto partendo da Roma x vedere del vero tennis. La tristezza vera è il tennis di oggi. Servizio dritto, zero estro zero fantasia
Che tristezza.
Almeno fossero esibizioni per raccogliere fondi per qualche attività benefica.