Fabio Fognini dice addio a Perlas: sarà un bene o un male?

03/11/2016 08:30 40 commenti
Fabio Fognini classe 1987, n.49 ATP
Fabio Fognini classe 1987, n.49 ATP

Le strade sportive di Fabio Fognini e José Perlas si sono separate dopo 5 anni ed è stato proprio il tennista ligure a comunicare la decisione presa sulle reti sociali ai fan: un secondo padre, sicuramente un allenatore che lo ha saputo portare vicino alla top10 ma da cui adesso ha deciso di separarsi per intraprendere una nuova sfida, fatta di nuovi stimoli e nuovi obiettivi.

Sicuramente una separazione che fa rumore e che spacca l’opinione dei tanti tifosi di Fabio: a differenza dell’altro addio che ha movimentato in questi giorni il tennis italiano (quello di Sara Errani e Pablo Lozano), tale rottura non convince appieno. Se per Sara Errani un cambio drastico appariva necessario dopo un 2016 terribile dal punto di vista dei risultati, nel caso di Fognini permangono dubbi su quanto il ligure possa trarre beneficio da una decisione del genere.
In un tennis sempre più mentale in cui il ruolo dell’allenatore è spesso decisivo, è superfluo affermare che i meriti di Perlas nella crescita di Fognini negli ultimi anni siano non pochi: l’allenatore spagnolo, che in passato ha allenato due fuoriclasse del tennis iberico come Moya e Ferrero, ha saputo infatti relativizzare i limiti di Fognini, soprattutto mentali e caratteriali riducendo i frequenti cali di concentrazione, ed elevare di contro le sue prestazioni.

Trapelano indiscrezioni riguardo l’allenatore che sostituirà Perlas (si parla di una pista argentina).
Circolano le voci più disparate, dall’ultimo coach della Pennetta (Navarro) a Franco Davin, recentemente separato dal bulgaro Grigor Dimitrov: ciò che è certo è che Fognini dovrebbe puntare forte su un allenatore in grado di risolvere i rompicapo psicologici in cui spesso si perde.

Per il momento però tali teorie restano affascinanti ma poco più che mere suggestioni: speriamo solo che Fognini ritrovi il feeling con il tennis che un paio di anni fa lo aveva reso grande, a fianco di chi in fondo a noi appassionati…poco importa.


Alessandro Orecchio


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40 commenti. Lasciane uno!

Lorenzo Manenti (Guest) 03-11-2016 23:01

Naturalmente Scherzavo sul coach di Gisela Sullo (mi pare fosse stata allenata dal fratello). La signora Flavia Fognini da top ten di singolo e doppio certo ha competenze più alte di noi e di altri. Se anche volesse tentare, perché il marito può allenare la moglie e non viceversa?

40
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Lorenzo Manenti (Guest) 03-11-2016 22:50

@ Thetis. (#1725125)

Semmai nasconde il nome che lei conosce già. X caso l’allenatore di Gisela Dulko?

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Sato (Guest) 03-11-2016 22:02

@ Gabriele da Ragusa (#1724907)

La sua voglia si manifesta proprio in questa scelta, che io approvo in toto.

38
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Sato (Guest) 03-11-2016 21:58

@ Mane (#1724969)

Alle soglie dei 30 anni che? Ma non vedi quanti giocatori danno il meglio di sé proprio dopo i 30, e un esempio eclatante lo abbiamo in casa!

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Sato (Guest) 03-11-2016 21:54

È un bene, sicuramente. Da tempo Fognini è fermo, soliti difetti e nessun progresso. E poi la condizione fisica, quella che gli ha consentito di sfiorare la top 10 con una grande fase difensiva, ora quasi mai ottimale. Qualche colpa anche Perlas l’avrà o no?

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Gabriele da Firenze 03-11-2016 18:48

Il giorno della liberazione per Perlas…sarà di sicuro da qualche parte a festeggiare con caviale e champagne… :mrgreen:

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Gerry (Guest) 03-11-2016 17:19

@ Thetis. (#1725125)

È palesemente una presa in giro alle voci che la vogliono come allenatrice, se leggi pure i commenti del padre di Fognini capisci che è così

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Antonella (Guest) 03-11-2016 16:59

Spero sia un bene per lui altrimenti sara’ un bel problema!

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Thetis. 03-11-2016 16:34

Guardate l’ultimo post su Instagram di Flavia Pennetta e i commenti alla foto… O sta scherzando oppure l si fa sul serio e sarà proprio lei la nuova coach!

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gisva (Guest) 03-11-2016 16:22

Scritto da controcorrente

Scritto da gisva

Scritto da controcorrente

Scritto da Koko

Scritto da controcorrente
Il problema non penso sia Perlas o chiunque altro lo alleni, ma Fognini che nel 2016, nei 13 classici tornei di spicco di una stagione (le 4 prove dello Slam e i 9 Master 1000), ha collezionato il seguente ruolino: 5 eliminazioni al 2° turno, 6 eliminazioni al 1° turno e 2 assenze. E nonostante questo molti continuano a considerarlo un tennista di vertice…

Proprio in questi tornei ha da sempre inciso poco il lavoro di Perlas. Qualche ottavo di finale, Nadal in crisi ma poi sconfitte umilianti contro mezze figure in turni precoci. Troppo poco.

Ma tu pensi che questo sia colpa più di Perlas o di Fognini? Fra i limiti di quest’ultimo, a mio avviso c’è proprio l’incapacità di reggere la pressione quando la posta in palio sale. Sarà un caso, ma il momento in cui si è comportato peggio in campo (e sono cominciati a calare anche i risultati) è stato nella primavera-estate 2014, vale a dire dopo aver raggiunto il best ranking (13), con il conseguente peso psicologico derivante dalla convinzione, che in quel periodo quasi tutti manifestavano, che sarebbe ben presto entrato nella top ten…

Dopo Montecarlo 2014 era cotto. C’era pressione ed attesa nei suoi confronti, ma sbroccava perché non riusciva a giocare come voleva, non perché non reggeva la tensione.

Mah, secondo me invece la tensione c’entra eccome. Altrimenti faticherei a spiegarmi perché rende così bene nelle condizioni tecnico-ambientali ideali (tornei Atp 250 con pochi avversari di forte personalità) oppure quando non ha nulla da perdere (vedi i match contro Nadal) e invece perde sovente la bussola negli incontri “medi”, contro rivali grosso modo del suo livello, esattamente quelli che devi vincere con costanza se vuoi abitare i piani alti del ranking.

Nadal lo ha battuto solo quando lui non era al top. Indipendentemente dal tipo di torneo. Contro i top non ha sufficiente fondo per competere. Il problema è che punta a giocare bene solo i tornei su cui è sicuro (generalmente febbraio e luglio) e raramente é al top nei torneoni sulla terra. Non ha mai battuto grossi nomi nei tornei che ha vinto.

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controcorrente (Guest) 03-11-2016 15:51

Scritto da gisva

Scritto da controcorrente

Scritto da Koko

Scritto da controcorrente
Il problema non penso sia Perlas o chiunque altro lo alleni, ma Fognini che nel 2016, nei 13 classici tornei di spicco di una stagione (le 4 prove dello Slam e i 9 Master 1000), ha collezionato il seguente ruolino: 5 eliminazioni al 2° turno, 6 eliminazioni al 1° turno e 2 assenze. E nonostante questo molti continuano a considerarlo un tennista di vertice…

Proprio in questi tornei ha da sempre inciso poco il lavoro di Perlas. Qualche ottavo di finale, Nadal in crisi ma poi sconfitte umilianti contro mezze figure in turni precoci. Troppo poco.

Ma tu pensi che questo sia colpa più di Perlas o di Fognini? Fra i limiti di quest’ultimo, a mio avviso c’è proprio l’incapacità di reggere la pressione quando la posta in palio sale. Sarà un caso, ma il momento in cui si è comportato peggio in campo (e sono cominciati a calare anche i risultati) è stato nella primavera-estate 2014, vale a dire dopo aver raggiunto il best ranking (13), con il conseguente peso psicologico derivante dalla convinzione, che in quel periodo quasi tutti manifestavano, che sarebbe ben presto entrato nella top ten…

Dopo Montecarlo 2014 era cotto. C’era pressione ed attesa nei suoi confronti, ma sbroccava perché non riusciva a giocare come voleva, non perché non reggeva la tensione.

Mah, secondo me invece la tensione c’entra eccome. Altrimenti faticherei a spiegarmi perché rende così bene nelle condizioni tecnico-ambientali ideali (tornei Atp 250 con pochi avversari di forte personalità) oppure quando non ha nulla da perdere (vedi i match contro Nadal) e invece perde sovente la bussola negli incontri “medi”, contro rivali grosso modo del suo livello, esattamente quelli che devi vincere con costanza se vuoi abitare i piani alti del ranking.

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luigi (Guest) 03-11-2016 15:44

Scritto da albcors84
Sei stai 3 anni un top 20 così tanto discontinuo NON sei!!! 2013 2014 2015..Andatevi a vedere nel dettaglio le annate! Ha avuto picchi di rendimentopiu periodi dell anno..e questa a casa mia si chiama continuità! Quest anno l infortunio lo ha penalizzato in un periodo a lui congeniale. Dire che il giocatorr è finito mi sembra prematuro! …e prendo come esempio monfils: che stagione ha fatto quest anno?? E se ce l ha fatta lui..che è clssse 1986..

Fognini è discontinuo non solo durante l’annata ma soprattutto all’interno di una stessa partita
direi che è l’emblema della discontinuità

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controcorrente (Guest) 03-11-2016 15:44

Scritto da Lucabigon

Scritto da controcorrente
Il problema non penso sia Perlas o chiunque altro lo alleni, ma Fognini che nel 2016, nei 13 classici tornei di spicco di una stagione (le 4 prove dello Slam e i 9 Master 1000), ha collezionato il seguente ruolino: 5 eliminazioni al 2° turno, 6 eliminazioni al 1° turno e 2 assenze. E nonostante questo molti continuano a considerarlo un tennista di vertice…

Molti? Ma chi? Credo che la sua attuale classifica parli chiaro. Tennista di vertice lo è stato per una stagione.

Io la penso come te ma credimi, di appassionati di tennis che invece continuano a considerarlo un fenomeno ce ne sono molti, anche su questo sito. Pensa che qualcuno, tempo fa, è arrivato a sostenere che, nei momenti in cui è particolarmente ispirato, Fognini esprime un tennis migliore persino rispetto a Panatta e Pietrangeli…

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luigi (Guest) 03-11-2016 15:42

un male

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gisva (Guest) 03-11-2016 15:17

Scritto da controcorrente

Scritto da Koko

Scritto da controcorrente
Il problema non penso sia Perlas o chiunque altro lo alleni, ma Fognini che nel 2016, nei 13 classici tornei di spicco di una stagione (le 4 prove dello Slam e i 9 Master 1000), ha collezionato il seguente ruolino: 5 eliminazioni al 2° turno, 6 eliminazioni al 1° turno e 2 assenze. E nonostante questo molti continuano a considerarlo un tennista di vertice…

Proprio in questi tornei ha da sempre inciso poco il lavoro di Perlas. Qualche ottavo di finale, Nadal in crisi ma poi sconfitte umilianti contro mezze figure in turni precoci. Troppo poco.

Ma tu pensi che questo sia colpa più di Perlas o di Fognini? Fra i limiti di quest’ultimo, a mio avviso c’è proprio l’incapacità di reggere la pressione quando la posta in palio sale. Sarà un caso, ma il momento in cui si è comportato peggio in campo (e sono cominciati a calare anche i risultati) è stato nella primavera-estate 2014, vale a dire dopo aver raggiunto il best ranking (13), con il conseguente peso psicologico derivante dalla convinzione, che in quel periodo quasi tutti manifestavano, che sarebbe ben presto entrato nella top ten…

Dopo Montecarlo 2014 era cotto. C’era pressione ed attesa nei suoi confronti, ma sbroccava perché non riusciva a giocare come voleva, non perché non reggeva la tensione.

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Lorenzo Manenti (Guest) 03-11-2016 14:46

Premesso che x il carattere di Fognini ci vorrebbe un severissimo Panatta, mi interesserebbe l’opinione della Pennetta che ho visto e origliato spesso sbottare coloritamente nei tornei in cui sono andato (3) a vede st’anno compreso la figura a Roma.. Navarro per me potrebbe essere..

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Lucabigon 03-11-2016 14:41

Scritto da controcorrente
Il problema non penso sia Perlas o chiunque altro lo alleni, ma Fognini che nel 2016, nei 13 classici tornei di spicco di una stagione (le 4 prove dello Slam e i 9 Master 1000), ha collezionato il seguente ruolino: 5 eliminazioni al 2° turno, 6 eliminazioni al 1° turno e 2 assenze. E nonostante questo molti continuano a considerarlo un tennista di vertice…

Molti? Ma chi? Credo che la sua attuale classifica parli chiaro. Tennista di vertice lo è stato per una stagione.

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Lorenzo Manenti (Guest) 03-11-2016 14:35

Eppure sapevo di contatti tra Davin e Del Potro se lui fosse guarito. Mi sembra strano. Che sia straniero, ma almeno reale!

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albcors84 (Guest) 03-11-2016 14:21

Sei stai 3 anni un top 20 così tanto discontinuo NON sei!!! 2013 2014 2015..Andatevi a vedere nel dettaglio le annate! Ha avuto picchi di rendimentopiu periodi dell anno..e questa a casa mia si chiama continuità! Quest anno l infortunio lo ha penalizzato in un periodo a lui congeniale. Dire che il giocatorr è finito mi sembra prematuro! …e prendo come esempio monfils: che stagione ha fatto quest anno?? E se ce l ha fatta lui..che è clssse 1986..

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controcorrente (Guest) 03-11-2016 13:53

Scritto da Koko

Scritto da controcorrente
Il problema non penso sia Perlas o chiunque altro lo alleni, ma Fognini che nel 2016, nei 13 classici tornei di spicco di una stagione (le 4 prove dello Slam e i 9 Master 1000), ha collezionato il seguente ruolino: 5 eliminazioni al 2° turno, 6 eliminazioni al 1° turno e 2 assenze. E nonostante questo molti continuano a considerarlo un tennista di vertice…

Proprio in questi tornei ha da sempre inciso poco il lavoro di Perlas. Qualche ottavo di finale, Nadal in crisi ma poi sconfitte umilianti contro mezze figure in turni precoci. Troppo poco.

Ma tu pensi che questo sia colpa più di Perlas o di Fognini? Fra i limiti di quest’ultimo, a mio avviso c’è proprio l’incapacità di reggere la pressione quando la posta in palio sale. Sarà un caso, ma il momento in cui si è comportato peggio in campo (e sono cominciati a calare anche i risultati) è stato nella primavera-estate 2014, vale a dire dopo aver raggiunto il best ranking (13), con il conseguente peso psicologico derivante dalla convinzione, che in quel periodo quasi tutti manifestavano, che sarebbe ben presto entrato nella top ten…

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deuce (Guest) 03-11-2016 13:44

Scritto da Giuseppespartano
Ovvio che dipenderà anche dalla “complicità ” e “interazione ” con chi deciderà di collaborare e lavorare. Ma dipenderà soprattutto da lui e basta. Se vorrà avere umiltà e dedizione. Se vorrà smettere di fare il bulletto in campo. Il giocatore arrogante e viziato. Questo ovviamente non lo deve fare per gli altri,ma per sé stesso. Se ha un approccio diverso anche il suo gioco,le sue partite possono migliorare. Non tanto per arrivare in top ten ( ci sono vari giocatori più forti e piu bravi di lui) o per fare risultati prestigiosi in slam,ma almeno avere più continuità nei risultati.

centrato in pieno il punto…..bravo parole giuste

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LuchinoVisconti (Guest) 03-11-2016 13:43

Ho lette da qualche parte che si sa già il nome del nuovo coach (un argentino) ma non ricordo dove.

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Ermanno (Guest) 03-11-2016 13:33

Per Perlas sarà sicuramente un bene.

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WAMOSSSSS FOGNA!!!!!!!!! (Guest) 03-11-2016 12:53

spero DAVIN……………

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gisva 03-11-2016 12:48

Prima di tutto vorrei ricordare che il 2016 senza l’infortunio non sarebbe stata un’annata opaca, ma non proprio nera.

Fabio con Perlas ha raggiunto il suo massimo.

Allenandosi come nel 2013-14 può stare nei 20, competere con i più forti quando è al massimo (purtroppo nella sua carriera raramente è stato al top al Rolando ed ancor meno nei master100 sulla terra), rimanere fermo sulle gambe quando l’effetto del super-allenamento finisce, ma non molto di più.
Forse se Fabio non si ammazza di allenamenti, può avere un rendimento più costante (anche se in basso) ed ottenere risultati e soldi anche dal doppio. Vivacchiando in posizioni da 25 a 50, senza arrivare a competere con i più forti. Tenendosi su con le solite fiammate nei tornei di febbraio e luglio.

In questa ottica la rinuncia a Perlas può essere vista come il passaggio verso un allenatore meno dispendioso, anche economicamente.

Io più che problemi psicologici vedo in lui l’incapacità di reggere fisicamente a lungo. Poi può darsi che se rimane concentrato vince tutti i match facilmente e non si stanca, oppure può cambiare tipo di allenamento e puntare a prepararsi di più per altri eventi.
Tuttavia ho seri dubbi che riuscirà a migliorare il suo Best Ranking.

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paoli (Guest) 03-11-2016 12:29

forse è perlas che si è separato dal “fenomeno”

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Koko (Guest) 03-11-2016 12:01

Scritto da controcorrente
Il problema non penso sia Perlas o chiunque altro lo alleni, ma Fognini che nel 2016, nei 13 classici tornei di spicco di una stagione (le 4 prove dello Slam e i 9 Master 1000), ha collezionato il seguente ruolino: 5 eliminazioni al 2° turno, 6 eliminazioni al 1° turno e 2 assenze. E nonostante questo molti continuano a considerarlo un tennista di vertice…

Proprio in questi tornei ha da sempre inciso poco il lavoro di Perlas. Qualche ottavo di finale, Nadal in crisi ma poi sconfitte umilianti contro mezze figure in turni precoci. Troppo poco.

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Gabriele da Ragusa 03-11-2016 11:47

@ controcorrente (#1724957)

Esatto

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Mane (Guest) 03-11-2016 11:33

Alla soglia dei 30 anni il meglio lo ha gia dato..inutile sperare rivederlo ai livelli di quelle 3 settimane di grazia vissute 3 anni fa.
Se riuscisse a stare nei top 50 ancora un paio d’anni sarebbe già tanta roba

12
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Rubik (Guest) 03-11-2016 11:16

Per me è uguale, ahimé

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controcorrente (Guest) 03-11-2016 10:53

Il problema non penso sia Perlas o chiunque altro lo alleni, ma Fognini che nel 2016, nei 13 classici tornei di spicco di una stagione (le 4 prove dello Slam e i 9 Master 1000), ha collezionato il seguente ruolino: 5 eliminazioni al 2° turno, 6 eliminazioni al 1° turno e 2 assenze. E nonostante questo molti continuano a considerarlo un tennista di vertice…

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Alecon (Guest) 03-11-2016 10:48

L’annata è stata mediocre, era quasi inevitabile la separazione. Io credo che anche Perlas non avesse più grandi stimoli, se non il ritorno economico, ad allenare Fognini. Soprattutto le due ultime brutte figure con sconfitte velocissime hanno fatto sicuramente accelerare la separazione.
Il problema di Fognini è oramai noto: è un tennista che mentalmente, tatticamente, non vale la top 50 e forse neanche la top 100. Se ci rimane è perchè sia pure senza continuità riesce di tanto in tanto a esprimere un ottimo tennis, dove tutto gli riesce facile e dove i limiti mentali e tattici non pesano. Quando invece il suo tennis cala, allora diventa un tennista mediocre, proprio perchè non ha risorse mentali, caratteriali e tattiche che lo sostengano nei momenti più critici dei suoi match.
E’ chiaro che il nuovo allenatore dovrà essere in grado di farlo crescere sotto quest’ultimo aspetto, altrimenti il cambio di allenatore non avrà ripercussioni positive. Tecnicamente il giocatore non può fare particolari progressi, può ancora farli sotto quell’aspetto, benchè fino a oggi le attese di miglioramenti da quel punto di vista sono sempre rimaste deluse.

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magilla (Guest) 03-11-2016 10:07

a prescindere dai risultati….io apprezzo il desiderio di fabio di volere qualcosa di più’,di non accontentarsi….che spesso è il limite dei tennisti italiani!…..se non altro ci prova!……

8
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giacomo (Guest) 03-11-2016 10:03

ovviamente e’ un bene……si per Perlas

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Ciozz 4.4 (Guest) 03-11-2016 09:26

E’ il terzo articolo in due giorni sullo stesso argometo.. basta!!!!

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Giuseppespartano (Guest) 03-11-2016 09:15

Ovvio che dipenderà anche dalla “complicità ” e “interazione ” con chi deciderà di collaborare e lavorare. Ma dipenderà soprattutto da lui e basta. Se vorrà avere umiltà e dedizione. Se vorrà smettere di fare il bulletto in campo. Il giocatore arrogante e viziato. Questo ovviamente non lo deve fare per gli altri,ma per sé stesso. Se ha un approccio diverso anche il suo gioco,le sue partite possono migliorare. Non tanto per arrivare in top ten ( ci sono vari giocatori più forti e piu bravi di lui) o per fare risultati prestigiosi in slam,ma almeno avere più continuità nei risultati.

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Gabriele da Ragusa 03-11-2016 08:53

dipende da lui e dalla sua voglia. Allenatori che trasformano cio che toccano in oro nn esistono se dall’altra parte ce’ poco

4
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Bibi (Guest) 03-11-2016 08:51

Servirebbe Freud

3
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fisherman (Guest) 03-11-2016 08:50

@ fisherman (#1724902)

Li può sciogliere solo il diretto interessato

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fisherman (Guest) 03-11-2016 08:49

I” rompicapi psicologici”come vengono definiti qua ..li l’io sciogliere so il diretto interessato che non credo ne verrà mai a capo del tutto perché lui è fatto così. .nel bene e nel male. .va preso così. Nel caso di Fabio Fognini non è un problema tecnico …è una resa media annuale nella media appunto non tale da portarlo a posizioni nel Ranking più elevate. .

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