Masters 1000 Shanghai: Murray supera Bautista Agut in due set, vince il sesto torneo in stagione ed insidia il trono di Djokovic (Video)
Quasi “tutto facile” per Andy Murray, che supera in due set Bautista Agut, regalandosi il sesto torneo in stagione e 13esimo Masters 1000 in carriera. Soprattutto Andy, approfittando del momento difficile di Djokovic, con i punti pesanti di questo successo si avvicina moltissimo in classifica al serbo. Da domani sarà a “portata di tiro”, mai è stato in carriera così vicino alla vetta, e con ancora un altro 1000 da disputare ed il Masters di Londra, il sorpasso in classifica non è più un sogno ma diventa per lui obiettivo possibile già in questo 2016. Del resto Murray, pur con i suoi alti e bassi, momenti di furia e smarrimento, è stato il tennista più continuo in stagione. Anche più di Djokovic, che dopo il grande successo a Parigi è calato, concedendo qualcosa in modo sorprendente.
La finale di Shanghai appena conclusa non è stata entusiasmante, e se ci sono stati dei momenti interessanti è soprattutto per merito di Roberto Bautista Agut, finalista a sorpresa, ma con estremo merito. Il torneo della vita il suo, costruito con un tennis estremamente solido, razionale, pulito e percentuale. Ha dato tutto anche oggi, riuscendo a tenere molto bene il campo nel primo set, approfittando di ogni momento di attendismo del rivale. Ha strappato molti punti con il suo dritto inside out, a tratti molto efficace, ma non è riuscito a reggere il confronto sulla diagonale di rovescio, dove Murray è molto più forte. Nel primo set Bautista è riuscito a far correre il suo dritto perché stazionava spesso al centro, riuscendo a girarsi e scaricare tutta la velocità in accelerazione. La musica è cambiata sul finale del primo parziale, quando Murray ha guadagnato campo e soprattutto ha impostato ogni scambio sulla diagonale di rovescio, alternando altezza dei colpi e velocità. Spostato sistematicamente da quel lato, il tennis dell’iberico ha perso di efficacia, mentre anche la prima dello scozzese ha iniziato a funzionare. Tutto pareva già finito sul 5-4, con Murray a servire per il primo set. Qua un improvviso black out ha rimesso tutto in gioco, ma solo per pochi minuti, perché nel tiebreak Andy è andato via dritto, deciso ed autoritario. Nel secondo set, eccetto una piccola pausa dello scozzese, la partita è scivolata via quasi in silenzio, regalando ben poco al pubblico. Applausi a Bautista Agut per il suo grande torneo, in cui ha fatto fruttare al meglio il suo tennis pulito, molto ordinato, anche se con qualche limite. Ecco la cronaca della finale.
Si inizia con lo spagnolo al servizio, si scambia, e si scambia tanto a ritmo non così alto. Bautista rompe gli indugi e scarica un paio di dritti cross a tutta, strappando il primo quindici. Con coraggio. Murray invece parte più lentamente, concede qualcosa col dritto (un po’ corto) nei primi punti, e con un errore di rovescio in avanzamento va sotto nello score, 1-0 Bautista Agut. Andy alla battuta, non trova il miglior ritmo, tanto da subire l’aggressività dell’iberico, molto pimpante e “centrato” nei colpi. Però i colpi difensivi dello scozzese sono perfetti, e gli attacchi respinti. 1 pari. Roberto continua a macinare il suo tennis poco appariscente quanto consistente. La prima è precisa e veloce, entra col dritto inside out e prende in contro piede Murray. 2-1 Bautista. La partita senta a decollare, non si vedono scambi lottati e spettacolari, nemmeno colpi offensivi di grande qualità. Andy continua a giocare consistente, cercando di muovere lateralmente Bautista per non fargli tirare il suo dritto anomalo, il colpo più pericoloso. Game Murray, 2 pari. Quinto game, lo scozzese finalmente sembra rompere gli indugi: avanza la posizione di un metro, e con i piedi quasi sulla riga di fondo lascia andare il braccio. Vola 0-30, la prima di Bautista non entra, ma rovina tutto con un paio di gratuiti. Primo game ai vantaggi. Arriva il punto del match: attacco splendido di Bautista, passante di rovescio in allungo di Andy spettacolare, ma Roberto tocca in allungo in demivolee quel tanto che basta per un vincente tanto casuale quanto bello. Gioco Bautista, sale 3-2. Muray non è felice del suo livello, esterna la frustrazione nelle pause al servizio, si va ai vantaggi anche sul suo servizio; ma appena l’iberico lo avvicina nello score, Andy si aggrappa alla prima di servizio, aumenta la lunghezza dei suoi colpi e non concede chance al rivale. 3 pari.
Settimo game, l’equilibrio si rompe. Murray è estremamente solido, dal centro del campo fa correre molto Bautista, che non riesce ad uscire dalla ragnatela e rischia una smorzata errata, e forza i tempi di gioco, sbagliando. 15-40, prime due palle break per Murray. Basta la prima: risposta precisa lungo linea, Roberto è timido ed il suo rovescio termina in rete. Break Murray, 4-3 avanti, che forte del break avanza e si va a prendere i punti di forza, inclusa una schermaglia sotto rete spettacolare, che finalmente fa esplodere il pubblico, fin qua molto sonnolento. L’iberico non molla, lascia partire il dritto, ma non basta. 5-3 Murray, che adesso è molto centrato col rovescio, alternando drive carichi e molto lunghi a qualche smorzata che taglia le gambe al rivale. Roberto resta in scia, sale 5-4, Andy va a servire per chiudere il primo set. La prima funziona, tra slice precisi e botte al corpo, Bautista non può molto. 40-15, due set point. Esagera sul primo, con un attacco poco consistente per essere vincente; affossa malamente un rovescio in rete, sulla risposta nemmeno così ficcante dello spagnolo. Un Ace al T gli procura il terzo set point, ma non chiude, sbaglia, si spegne e regala. Roberto, zitto zitto, approfitta dell’improvvisa pausa del rivale, strappa la palla del contro break sfruttando gli errori di un Murray improvvisamente confuso, in tilt. Il contro break arriva con l’ennesimo errore dello scozzese, 5 pari. Bautista non si fa pregare, tira quattro palle precise ed a zero sale 6-5, vincendo 7 punti consecutivi. Si scuote Andy, ritrova il servizio con qualche Ace, 6 pari. Il primo scossone arriva al quarto punto, Roberto prova ad uscire dallo scambio con un dritto improvviso lungo linea, che esce largo. Segue un altro dritto out, due errori gravissimi che mandano Murray avanti 4-1 e servizio. Si scambia di ritmo, ad alto ritmo adesso, troppo alto per l’iberico che in corsa sbaglia. 5-1 e 6-1 per lo scozzese, altri 5 set point dopo i tre non sfruttati sul 5-4. Con una risposta di rovescio cross fulminante chiude il set, ed archivia anche il momento di black out. Un set onestamente così così a livello di spettacolo, con un tennis fin troppo lineare per entusiasmare, “salvato” dal vuoto dello scozzese sul 5-4 che ha creato interesse.
Secondo set, Murray alla battuta. Serve bene e spinge, portandosi 40-0 (10 punti di fila). La striscia si interrompe qua, ma chiude il game salendo 1-0. Dal 6-5 Bautista, è evidente come Murray si sia scosso, abbia letteralmente cambiato ritmo, rompendo finalmente gli indugi e spostandosi sistematicamente per non far colpire col dritto l’iberico. In questo diverso contesto tattico, Roberto non riesce più a reggere come all’avvio, e sbaglia. Crolla 0-40, Murray lavora col rovescio, cambia ritmo e provoca l’ennesimo errore. Break Murray 2-0. Quando la partita pareva definitivamente spaccata in due, Bautista ha la forza per provarci ancora, rischia al massimo e trova un paio di dritti insidiosi, strappando due palle break sul 15-40. Non fortunato nella prima, con un passantino che muore sul nastro; più fortunato sulla seconda, con una “stecca” clamorosa di Andy colpendo un dritto in avanzamento. Contro break Bautista Agut, 2-1 e servizio, ed il servizio non va. Murray è aggressivo, doppio fallo, crolla 15-40, concedendo immediatamente la chance ad Andy per tornare avanti. Non regge la pressione lo spagnolo, altro doppio fallo e break per lo scozzese, che torna avanti 3-1. E’ un momento caotico del match, si sbaglia tanto da entrambi i lati del campo, ma Andy è più forte, e si vede. Ancora qualche errore, ma il n.2 del mondo consolida il break, salendo 4-1. Roberto ci prova, è encomiabile il suo restare in campo positivo, applicato, regalando pochissimo; ma ormai l’inerzia del match è tutta per Murray, che riesce a farlo muovere e trova anche un bel dritto vincente, che gli vale due palle break. Bautista tenta la smorzata a sorpresa, ma la rete dice di no. Break Murray, 5-1, serve per vincere l’ennesimo Masters 1000 della carriera. Forza col dritto, cerca e trova le righe, di prepotenza chiude il set 6-1, a braccia alzate.
Lo sguardo è fiero alla premiazione, forse stava già prendendo la mira su Djokovic… Nelle ultime stagioni gli autunni di Novak erano sempre stati dominanti, quasi inavvicinabile, per tutti. Oggi il n.1 è in evidente calo fisico e di motivazione. E’ la condizione ideale per tentare l’assalto. Sta ad Andy provarci, e regalarci un finale di stagione elettrizzante
Marco Mazzoni
@marcomazz
La partita punto per punto
R. Bautista Agut – A. Murray
01:36:44
0 Aces 8
3 Double Faults 3
65% 1st Serve % 52%
18/33 (55%) 1st Serve Points Won 28/34 (82%)
7/18 (39%) 2nd Serve Points Won 16/31 (52%)
0/4 (0%) Break Points Saved 1/3 (33%)
9 Service Games Played 10
6/34 (18%) 1st Return Points Won 15/33 (45%)
15/31 (48%) 2nd Return Points Won 11/18 (61%)
2/3 (67%) Break Points Won 4/4 (100%)
10 Return Games Played 9
25/51 (49%) Total Service Points Won 44/65 (68%)
21/65 (32%) Total Return Points Won 26/51 (51%)
46/116 (40%) Total Points Won 70/116 (60%)
19 Ranking 2
28 Age 29
Castellón de la Plana, Spain Birthplace Glasgow, Scotland
Castellón de la Plana, Spain Residence London, England
6’0″ (182 cm) Height 6’3″ (190 cm)
168 lbs (76 kg) Weight 185 lbs (84 kg)
Right-Handed Plays Right-Handed
2005 Turned Pro 2005
43/19 Year to Date Win/Loss 60/9
2 Year to Date Titles 5
4 Career Titles 40
$5,064,009 Career Prize Money $50,994,142
TAG: Andy Murray, Masters 1000 Shanghai, Masters 1000 Shanghai 2016, Roberto Bautista Agut
4 commenti
Deve essere stata una bella partita a giudicare da quanti commenti vedo…. 🙄
Sei prolisso nel Nick name e sintetico nei commenti…
Non impazzisco particolarmente per Murray ma è un campione coi controcaxxi e merita di essere numero uno almeno una volta in carriera. attualmente è il vero numero uno per condizione fisica, mentale e atletica. bravo Andy
Male Battista