Per Novak Djokovic è stata solo la settima sconfitta nel 2016. Può essere crisi?
Può essere in crisi un giocatore che ha perso soltanto sette partite nel 2016?
Questa è la domanda che ci poniamo parlando del n.1 del mondo Novak Djokovic che sembra però aver perso la sua grinta di sempre, aiuto fondamentale del suo gioco di potenza.
Con la sconfitta di ieri a Shanghai contro Bautista Agut, Novak ha appunto perso la settima partita del 2016.
In precedenza si era arreso a Del Potro alle Olimpiadi, a Wimbledon con Querrey, con Murray a Roma, Vesely a Monte Carlo, Lopez a Dubai e a Wawrinka nella finale degli Us Open.
TAG: Notizie dal mondo, Novak Djokovic
@ mauro (#1715020)
😆 😆 😆
@ Almas (#1714900)
Ps: gli amorfi sarebbero Federer e Nadal perché non scassano racchette quando gli gira male una partita???
Anche Djokovic ha un gioco dispendioso dal punto di vista fisico e mentale, anche se non logorante fisicamente come quello di Nadal! E comunque anche Federer dopo i 31 anni ha smesso di vincere slam e ha cominciato a patire acciacchi fisici! Novak ha al massimo 2 anni ad altissimi livelli davanti a se, se non avrà infortuni. La sua fortuna è che mentre Federer e Nadal calavano, esplodeva un grandissimo come lui. Se cala Djokovic non si vedono antagonisti più giovani di livello paragonabile.
escludo diatribe familiari. Nella visita al vecchio club diroccato in Serbia c’era anche Jelena ed era rilassata. Il fatto è che Nole non è tutto casa e tennis, ha altri interessi, tanti, ed ora ha figlio e top avversari spompati, sarà sicuramente meno cannibale.
LA COSA CERTA E’ CHE DJOKOVIC VINCERÀ LE OLIMPIADI FRA 4 ANNI.
Djoker non è più il dominatore del tennis mondiale.
Io mi fermerei a questa considerazione, azzardare altre teorie è presto.
Non credo nemmeno che i prossimi tornei saranno un banco di prova.
Secondo me è iniziata una nuova fase della sua carriera in cui, resosi magari conto di non poter più tenere lo stesso livello da gennaio a novembre, dovrà perseguire precisi obiettivi e di conseguenza programmarsi nel modo più specifico possibile per raggiungerli.
Quindi non è detto che una sconfitta agli AO sia un ulteriore segnale di crisi! Magari potrebbe non rientrare più nei suoi piani (in fondo l’ha vinto fin troppe volte) e (ipotizzo ovviamente) ritenere più opportuno concentarsi sugli slam ove ha ottenuto meno successi.
Io quindi non sono così pessimista e credo il 2017 vedrà Nole togliersi diverse soddisfazioni a patto di ritrovare gli stimoli necessari.
non sminuire troppo e cerca di avere un po di memoria piuttosto….te la rinfresco io ……da wimbledon 2015 a parigi 2016 MAI NESSUNO COME LUI …..questi sono dati inconfutabili del suo dominio………..
@ giuliano da viareggio (#1714840)
Concordo Giuliano,e Nole è il primo ad essersene accorto,nelle sue dichiarazioni dice che sta attraversando una fase di cambiamento nella sua vita.
Teoricamente sarebbero 6 dato che con Lopez si ritirò x infortunio dopo un set..poi perdere con Del Potro, Murray e Stan ci sta, non ci sta invece perdere da Bautista e Vesely o con Querrey in uno slam
Con Roger che ha limiti imposti dalla età, Rafa dal logorio fisico e Murray che cmq non è quei livelli è calata la motivazione e la fame di successi è scemata. Poi è palese che il nervosismo manifestato è dovuto quasi sicuramente a diatribe familiari, probabilmente per ora tenute a bada dal suo entourage per convenienza ma che a livello emotivo personale contano molto, specialmente per un sanguigno come lui che non è un amorfo come altri che tengono dentro le emozioni
Raga, non è crisi!! Semplicemente è iniziata la sua parabola discendente, quindi un fenomeno del tutto naturale che ovviamente chiude il “dominio assoluto” degli ultimi anni lasciando il posto a vittorie sporadiche di un top player come tanti altri.
Può essere l’inizio della crisi, ma se è crisi vera lo sapremo solo al Masters e soprattutto all’Australian Open.
Ancora è presto per dirlo.
Ha fatto un inizio anno formidabile e deve solo ricaricare le pile.
È in crisi perché lo dice lui per primo. E appare in crisi prima di tutto esistenziale che non tennistica. Sembra che si senta in una gabbia dorata. Numero uno, famiglia, tutti i sogni avverati…. Però….. Però…. In quei però io vedo la sua crisi
Novak in questa stagione pur vincendo molto non ha mai giocato al livello mostruoso degli scorsi anni. Dopo i tanti tornei vinti credo sia arrivato il momento di pagare dazio. A maggior ragione per un tennista che fonda il propio gioco sull’aspetto fisico.
Il grande nervosismo degli ultimi tornei, a volte oltre il limite della sportività, è la riprova che il momento è difficile e non credo risolvibile in tempi brevi.
Una crisi del tutto comprensibile! Fino al Roland Garros veniva da un anno e mezzo o più giocati a ritmo pazzesco. Dopo aver centrato l’obbiettivo che inseguiva da 4 anni, ha conprensibilmente staccato un po’. Ma tornerà!
7 sconfitteee ????!!!.. che scarso, è sicuramente alla frutta 🙂
A gennaio vincerà gli AO. Fuori dagli slam sospetto che non si dannerà più l’anima.
si è visto un djokovic a tratti svogliato…ma non credo possa essere crisi visto che dietro di lui c’è il nulla eccetto Murray,il quale comunque non dispone del gioco sufficientemente propositivo per metterlo in difficoltà e wawrinka che però i miracoli li fa solo in finale,ma prima ci deve arrivare!
l’annata va analizzata in 2 spezzoni.Nei primi 6 mesi è stata formidabile come nel 2015,dopo il RG c’è stato un crollo soprattutto per quanto riguarda la sua solidità fisica e mentale.
Diciamo che sono tre tornei di fila che non vince e questo ulimamente è molto strano per lui