John McEnroe: “Non avrei mai immaginato che a Wimbledon si sarebbero potuti vedere giocatori rimanere a fondo campo durante lo scambio”
Non servirebbe forse nemmeno essere un esperto di tennis, per affermare che negli ultimi trent’anni l’universo della racchetta abbia vissuto un’epoca di cambiamento e sviluppo incessanti. Se, poi, a dichiararlo è una leggenda vivente dello sport, tutto acquisisce un significato ancora più grande.
In un’intervista concessa a Mundo Deportivo, John McEnroe (nel circuito dal 1977 al 1992) ha passato in rassegna i cambiamenti che abbiano a sua detta segnato maggiormente il mondo del tennis rispetto al periodo in cui lui stesso era in attività.
Tra tutti, l’americano ha voluto sottolineare la vera e propria mutazione nel gioco di volo: “Non avrei mai immaginato che a Wimbledon si sarebbero potuti vedere giocatori rimanere a fondo campo durante lo scambio, anziché andare a rete subito dopo il servizio. Per me è una follia. Il modo in cui si gioca oggi è totalmente diverso rispetto ai nostri tempi, che usavamo ancora le racchette di legno. Adesso tutti adoperano strumenti fatti con i materiali più leggeri e, così facendo, riescono a colpire più forte ed allenarsi con maggiore intensità”, ha osservato l’ex-numero uno del mondo.
Edoardo Gamacchio
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Coraggio, non ti devi scusare di nulla, siamo in tanti ad aver pensato alla frase “scoperta dell’acqua calda”. 😆 😆 😆
Sono fierissimo di essere tra quelli.
A volte questi grandi tennisti dicono cose banali, prigionieri come sono del tennis delle loro epoche. E il narcisista numero uno non poteva che affermare questa perla davvero lapalissiana.
Mi disturberebbe tantissimo se l’avesse detto con il tono di chi ancora si incensa al solo pensiero, di aver giocato il tennis più bello del mondo.
Che palle pure lui! 😆 😆 😆
E come quell’altro 80enne italiano che dice che l’unico che oggi gioca a tennis è Federer, e gli altri non sono degni di un minimo di considerazione. Vecchio bacucco…. 😆 😆 😆 😆
Ho l’età giusta per dirvi che McEnroe paradossalmente patì incredibilmente il fatto che Borg smise di giocare.
Questo è quello che trapelava piuttosto nettamente all’epoca.
E dico anche che all’epoca non c’era questa smania di collezionare Slam. Ovviamente c’era ma non era ai livelli parossistici attuali.
Questo è certamente vero ma fino ad un certo punto. E’ chiaro che John non potrebbe comunque mai ammettere che l’avvento di gente come Becker, Edberg e Agassi e tutti gli adepti del corri e tira (Krickstein ecc…) lo ha certamente reso meno competitivo ad altissimi livelli. E’ anche vero che ha sofferto problemi personali e mancanza di stimoli dopo una stagione fantastica in cui ha vinto quasi tutto.
@ Lucabigon (#1704066)
ho letto il libro di mcenroe….dove si può intuire che il suo declino è legato piu a motivi personali e di mancanza di stimoli con conseguenti allenamenti quasi nulli piuttosto che ai nuovi materiali…infatti con i nuovi materiali mcenroe nel 1984 perse solo 3 partite di cui una già vinta e l’altra in davis quasi fatta apposta perchè nella squadra c’era pure connors
Quasi mi vergogno intervenire sulle dichiarazioni di un mostro sacro del tennis e mi scuso. Tuttavia mi sembra che ha scoperto l’acqua calda. Di nuovo perdono.
La realtà è che oggi vediamo dei match interi molto raramente, quasi sempre vediamo delle sintesi se va bene di 15/20 minuti, ma più spesso di 5, dove sono riportati solo i migliori punti o i più significativi e in un tennis più giocato è inevitabille che vengano fuori scambi interminabili con 5 capovolgimenti di fronte che sembrano chissà ché, ma il resto della partita è fatta di errori non forzati, palle scentrate e fuori in noiosi scambi da fondo.
Il fatto è che oggi sono tutti dei cani a rete, basta guardarsi una di quelle repliche che dici per vedere come una volée assolutamente normale di allora, oggi sembra una roba fatta dalla mano di Dio…anche Lendl sembra capace, mentre aveva una mano di pietra impressionante rispetto alla media.
A me piacerebbe che ci fossero pari opportunità tra un tipo di gioco e l’altro, mentre oggi consistenza e ritmo sono l’unico modo di vincere.
Una volta c’erano i Wilander che pallettavano intelligentemente sfiancando l’avversario, i Lendl/Agassi che aggredivano da fondo, i Becker/Sampras che giocavano a rete di potenza e gli Edberg che giocavano a rete di fino, oggi si assomigliano tutti.
Hai mai visto Borg-McEnroe?? Lo svedese scendeva spessissimo a rete sulla prima di servizio!
John, per il quale tifo in modo sfegatato dalla fine degli anni ’80 quando ero adolescente, scopre l’acqua calda. Con le velocità attuali nemmeno il Federer DOC poteva permettersi il serve&volley. Lo stesso McEnroe, dopo l’annata perfetta del 1984, e quella ottima del 1985 andò incontro ad un grande declino sfavorito principalmente dalle nuove racchette e dal nuovo tennis più potente. Infatti smise di lottare per il vertice e riuscì solo a rimanere sporadicamente nei top10.
Uno di questi, quando giocavi tu, ti batté in semifinale e poi vinse il torneo…
Neanche io!
Rischio di sembrare un profano, ma dopo aver visto le repliche di partite di Wimbledon degli anni ’90, tutte ace e serve&volley, mi tengo qualche scambio da fondo in più e qualche volee in meno.
Borg a wimbledon faceva serve&volley
Borg e Lendl, giocatori fondamentalmente da fondo campo, a Wimbledon sulla prima andavano a rete quasi sempre. Anche Jimbo, pur avendo una prima morbida, se non scendeva direttamente sul servizio comunque impostava lo scambio per arrivare rapidamente a rete. Si può dire che lo scambio oltre i dieci palleggi con i giocatori di fascia alta a Wimbledon praticamente non esistesse (il che, va aggiunto, non era sempre garanzia di spettacolo). Saluti!
Bellissimi.
Vedere Mc a Wimbledon era una delizia assoluta. A rete era ingiocabile. E’ stato l’ultimo a nobilitare anche il doppio nella cui specialita’ era un vero dio.
Borg e’ stato un marziano sceso sulla terra, mai nessun giocatore da fondo/terraiolo era riuscito ad adattarsi così sull’erba e vincere non una volta, bensi 5 e tutte di fila (più una sesta finale). Una delle più grandi imprese della storia dello Sport.
Però è anche vero che lo svedese pur viocando molto anche a fondocampo, a Wimbledon scendeva a rete e se la cavava discretamente.
Beh, neanch’io lo avrei immaginato guardando quelle partite e quel tennis che si giocava in quegli anni.
Penso che immaginare e, soprattutto, guardare nel futuro non sia una dote umana.
Chi avrebbe immaginato l’uso planetario di pc e telefonini e smartphone e mille altre cose che all’epoca non c’erano?
Anche lo sport cambia e non solo il tennis.
John ha ragione, quelle partite erano spettacolari, anche perché erano giocate nell’unico modo in cui si poteva giocare all’epoca.
In gran parte.
Wimbledon soprattutto era uno spettacolo unico ed esclusivo, si attendeva Wimbledon tutto l’anno per assistere a quegli incontri.
Ora Wimbledon si gioca come si giocano gli altri tornei, da un lato fa strano e dispiace, dall’altro è inevitabile, bisogna accettarlo ed adattarsi, bisogna capire che dopo 30/40 anni le cose possono cambiare, anche se la nostra immaginazione mai l’avrebbe immaginato.
Come per altre mille cose della vita.
@ Phoedrus (#1703750)
Beh, io Borg lo vidi in diretta TV ai tempi e per quanto giocasse da fondo campo più di altri (ma meno di Lendl, per fare un paragone) a Wimbledon quando era necessario attaccava. Si potrebbe fare un parallelo con Nadal che è anche lui giocatore da fondo campo (ma comunque meno di Ferrer) ma che quando è utile non si fà problemi ad andare a rete. Il punto è che giocatori come Lendl o Ferrer oggidì sono molto più numerosi e il gioco (al netto dello stile inimitabile) di McEnroe sempre più raro perché quasi sempre perdente.
No non si è dimenticato, proprio per questo quegli incontri con Borg erano spettacolari: passanti fantastici e volée incredibili
Spero tu stia scherzando, a sto punto aboliamo anche la risposta vincente
Fosse per me si potrebbe fare che se il vincente non viene fatto a rete il punto va all’avversario. Wimbledon necessita di una riforma antipallettari
Mac si scorda che Borg rimaneva a fondo campo piuttosto spesso.
E lo ha pure incontrato.
Concordo con te Antony_65.
Vedere giocare SUPERMAC era una delizia.
La finale di WIMBLEDON 1984 oppure i primi due set e mezzo con LENDL a PARIGI sempre nel 1984. Mamma mia che roba
Si era mai visto qualcosa del genere prima o dopo????
NOOOOOOOOOO!!!!!!!!!!!!
Certo per fortuna che c’è la divinità ROGER, ma purtroppo ha imboccato da tempo la parabola discendente.
Oppure del mitico RADEK (come già espresso tempo fa su questo sito) il WWF dovrebbe prendersene carico come specie protetta e in via d’estinzione.
Sulla seconda parte del tuo discorso, purtroppo a riguardo sono molto poco certo che tu abbia ragione, speriamo in bene…………….
Grande nostalgia di quei tempi e di quelle delizie….ma sono fiducioso che altri giocatori moderni possano ritornare alla spettacolarità del gioco di volo perchè comunque il livellamento del gioco dovuto all’evoluzione dell’attrezzo prima o poi metterà in evidenza le differenze tecniche tra i giocatori in misura più significativa facendo emergere maggiormente i più bravi