Paolo Lorenzi supera Sidorenko in due set e accede ai quarti di finale dell’Atp di San Pietroburgo
Bella vittoria per Paolo Lorenzi al secondo turno del tabellone principale del torneo ATP 250 di San Pietroburgo ($923.550, hard indoor).
Il tennista azzurro ha superato il francese Alexandre Sidorenko, 28 anni, Nr. 255 Atp, con il punteggio di 7-6(6) 6-4 in un’ora e 48 minuti di gioco.
Al prossimo turno affronterà Tomas Berdych.
Bravo Lorenzi! L’avversario odierno era molto più ostico di ciò che si prevedeva alla vigilia e il suo repertorio di colpi l’ha dimostrato. Come al solito, l’italiano è stato bravo a sfruttare le occasioni create, a tenere la calma nei momenti clou e a tessere la sua tela minuto dopo minuto.
Di seguito il dettaglio dell’incontro.
Primo set: inizia meglio il transalpino, potente al servizio e in grado di mettere in seria difficoltà Paolino anche da fondo.
Non è una sorpresa che le prime vere occasioni di break siano di Sidorenko: una palla break nel secondo gioco (sprecata con un rovescio in rete) e due palle break nel sesto gioco (cestinata la prima con un diritto lungo e annullata bene la seconda con un bell’attacco lungolinea di Lorenzi).
Passato il pericolo, l’azzurro inizia a tessere la sua trama, procurandosi un’insidiosa palla break nel settimo gioco, annullata dal francese grazie a una splendida palla corta (colpo a cui ricorre spesso e con ottimi risultati).
Si giunge così al tiebreak, un’altalena di emozioni e in grado di esaltare l’italiano.
Sidorenko parte meglio, tiene la rete senza problemi e si procura tre set point consecutivi sul 6-3. Qui entra in campo la qualità dell’italiano, abile ad annullare i primi due con degli attacchi di diritto e l’ultimo con una passante lungolinea. L’ago della bilancia pende ormai dalla parte azzurra e se ne trova conferma nei due punti successivi, vinti ancora da Paolino.
E’ un rovescio in rete di Sidorenko a chiudere la contesa. 7-6(6) Lorenzi in un’ora e sette minuti di gioco.
Secondo set: parziale che si apre con i break mancati nel set precedente.
Passa subito il francese, brekkando senza particolari patemi l’azzurro al primo game. Sidorenko fa, Sidorenko disfa: un suo doppio fallo, infatti, restituisce immediatamente il vantaggio conquistato. E’ controbreak Lorenzi.
I due avversari proseguono poi a braccetto: a una quasi decisiva palla break non sfruttata da Lorenzi nell’ottavo game fa da contraltare una palla break cestinata dal transalpino il gioco successivo.
Si giunge così al combattutissimo decimo game, game in cui Lorenzi mette in campo tutta la sua esperienza e qualità mentre Sidorenko non regge la pressione e commette qualche errore di troppo.
A fronte di un primo match point azzurro salvato grazie a uno splendido rovescio lungolinea, il francese commette un grave errore sul secondo, consegnando di fatto la vittoria a Paolo.
E’ 6-4 Lorenzi in 41 minuti di gioco.
La partita punto per punto
Davide Sala
TAG: ATP San Pietroburgo, ATP San Pietroburgo 2016, Lorenzi, Paolo Lorenzi
Ottima vittoria contro un avversario che è abbastanza mediocre ma che al tempo stesso qui a Mosca ha battuo Gabashvili e Ramos!
Ora con Berdych si parla veramente di partita ai limiti dell’impossibilità anche se Simone Bolelli qui battè il ceco se non ricordo male…
Coraggio Paolo si parla di un berdich non ancora a pieno regime e quindi una piccola speranza c’è anche perché quest’anno Paolino ci ha abituato a grandi sorprese
Statisticamente, è un’affermazione improbabile, e sto dicendo un enorme eufemismo.
Persino tra le donne, solo due tenniste nate negli anni ’90 hanno vinto Slam. La nuova numero 1 al mondo, assolutamente impronosticabile anche solo l’anno scorso, sta per compiere 29 anni.
Si può dire che sono tutte “coincidenze!!!undici!!!”, che peraltro si ripropongono in tutti gli sport (vedo che ad esempio su Brady non hai risposto), o, più probabilmente e semplicemente, è una regola.
Io tendo ad usare sempre il Rasoio di Occam.
Grandissimo…
E Fognini intanto si diverte con le esibizioni….
però li batte, sta qui la differenza.
ogni anno l’asticella sale e lui si fa sempre trovare presente, fa una programmazione oculata e una preparazione bilanciata, conosce i suoi limiti e le sue possibilità.
se parte favorito 99,9% delle volte vince.
il campione è questo.
fogna, giorgi ecc hanno più talento, ma in quanto a tattica, testa, fisico, piani B ecc paolino se li beve tutti.
Io non azzarderei mai previsioni su 21enni.
Meno di dodici mesi fa, un opinion maker del sito aveva scritto che Gaio non sarebbe “MAI!!!” entrato nei primi 170 del mondo.
E ora ha un B.R. al n.157 e, come direbbero gli anglofoni, “and counting”.
Tra l’altro Quinzi, per la serie “statistiche”, nonostante i numerosissimi problemi di guida tecnica, infortuni, e altro, è comunque tra i primi 30 under 21 al mondo nella classifica ATP.
Che di per sè significa zero, però non scommetterei mai che un 21enne che ha dimostrato ottime doti mentali e tecniche non possa diventare “più di”.
Magari ha già fatto il best ranking in carriera, ma magari fa come un Baker o un Johnson o un Pouille e esplode all’improvviso.
Per me sbagli.In questo periodo storico,semplicemente,i tennisti nati tra il 1989 e il 1996 secondo me,non sono affatto dei campioni,altrimenti qualche Slam lo avrebbero portato già a casa,e lo avrebbero fatto specialmente i tennisti che vanno dalle classi ’89 fino al ’92 all’incirca,e il fattto che non ci siano riusciti,dimostra solo che questi non sono campioni veri.Secondo me,è questa la ragione dell’affermazione,e di risultati notevolmente sorprendenti,da parte dei numerosi trentenni,presenti specialmente nei top 100.
Grande Steve!!!
Non esageriamo. Quinzi potrebbe benissimo riuscire a mettere la testa a posto e arrivare come minimo nei top 100. Non voglio dire che sicuramente avverrà ciò (i talenti sprecati sono molto più numerosi di quelli che sono arrivati), ma escluderlo a priori…
@ Phoedrus (#1699826)
Pensate cosa gli rimane fino a luglio prossimo prima di Kitzbuehel
Quinzi, Quinzi…..e basta dai! E’ mai possibile che da 7/8 anni si parli solo di lui, che si ripongano in lui tutt’e le nostre speranze? Di campioni junior di Slam ce ne sono decine e pochi sono arrivati veramente in alto…Quinzi è e rimarrà un buon giocatore da challenger destinato a restare nel limbo dei 150/300 atp…nulla più.
Ha fatto un sacco di tornei nel 2016 (la salute lo ha supportato).
Per questo ha tanti risultati buoni con cui si e’ costruito la classifica.
Ottimo Lorenzi, cinico a Piter e ormai ottimo regolarista atp, rognoso per chiunque, anche per i migliori. Sono curioso di vederlo all’opera contro Berdich al rientro che dispone di un tennis esplosivo, ma non sempre continuo, e qui la regolarità del toscano può far sentire il suo peso. Se entrambi si esprimono al massimo livello vince anche facile Berdich, ma se solo cala un attimo, il buon Lorenzi è pronto a “saltargli addosso”.
Speriamo quinzi non faccia la fine di sidorenko, anche lui vincitore di uno slam jr, ma che naviga intorno alla 250 a 28 anni….
Ovviamente obbligatori esclusi.
Paolo se continui così fra 3 anni sei nella top10!!
La realtà è che eccezioni lo erano i De Zolt e gi Zoff. Oggi i Totti, i Tom Brady, gli Horner e i Lorenzi sono la regola.
Il trentottenne Ramirez Hidalgo è persino rientrato nei primi 50 della classifica Race, e il trentasettenne Karlovic sta giocando come forse mai in carriera.
Persino uno sport tremendamente fisico come il football americano vede come suo miglior giocatore colui che, kicker esclusi, è il più vecchio giocatore di tutta la Lega.
Affermare che siano tutte coincidenze è irrealistico.
E il merito è sia della scienza medica, che della nutrizione (se qualcuno ha letto le parole di Todd Bowles in settimana, sa di cosa parlo), sia tecnologica, sia della predominanza che hanno oggi i fattori muscolari e mentali rispetto allo sport di vent’anni fa.
D’altronde, come è normale che sia, lo sport non fa che seguire le tendenze della società cosiddetta “civile”.
Paolino si può permettere di scartare un quarto di finale ATP ???? così risulta dal Ranking Live .. significa che ha 18 risultati migliori di questo ????
ESEMPIO
Devo essere sincero, quando ha vinto a Kitz. Pensavo ad un rilassamento da “ok ce l ho fatta” invece va avanti e continua a migliorare, tanti complimenti a lui e quguriamoglio almeno la top 20.. Forza!
Il fatto è che Paolino sta proprio giocando bene. E’ migliorato molto da un punto di vista tecnico, sia col servizio (ha una prima che fa male!) che col rovescio (spinge tanto e non ha paura di cambiare nel lungolinea) che in mobilità e resistenza. E’ in fiducia, quindi ha un approccio aggressivo nelle partite, cerca il punto, non sta lì a fare il gioco terraiolo da challenger (passatemi l’espressione) che tanti vorrebbero attribuirgli.
Insomma, tutto ciò per dire, che non vince questa partite di sola tenacia o cuore: vince perché è bravo e merita pienamente la classifica che ha. Ha fatto un bellissimo US Open e ha affrontato a testa alta il giocatore più forte del circuito, e questi risultati li ha ottenuti perché ha gli strumenti tecnico-tattici per ottenerli.
Sì, ma non viene definito snobisticamente giocatore da challenger nel settembre 2015, ma nel settembre 2016.
MA quali sarebbero questi fantomatici giocatori che invece “maturano presto”? Io non ne vedo.
Giusto Kyrgios e Zverev, o Fritz, ma sono mosche bianche e da qui a diventare campioni ne ha da passare di acqua sotto i ponti.
Non sono più gli anni ’80, non è il tennis di Chang e Becker.
Raga, attenti, Berdich deve batterlo Kutznetsov.
Si ragazzi, ma qui non si può dire ogni volta che il pincopallino #250 di turno sia un avversario ostico per esaltare la vittoria di uno dei nostri… Se ora Lorenzi è top40 tutti quelli sotto di lui sono sfavoriti, altrimenti l’etichetta di giocatore da challenger e le considerazioni di mcenroe non se le toglierà mai di dosso!
VAI FENOMENO VERO!
A differenza di altri per Paolo valgono i FATTI e non le parole, da anni e anni di essere chissà chi e poi invece…
Concordo, e a 45 anni sarà numero 1 del mondo…
Ahahahahah
Perché secondo te se riesce fare sti miracoli Lorenzi lo faranno tutti?
ma per favore..
E’ stato giocatore da challenger fino al 2015, erano dati di fatto.
La cosa pazzesca è il miglioramento continuo anno dopo anno dai 30 in poi. Ora ha uno standard di rendimento da top 50, cioè vince coi giocatori come Sidorenko e Zverev che sono ostici ma battibili.
Per vincere il torneo dovrebbe battere Berdych, Raonic e Wawrinka….
Io mi accontento che abbia sfruttato un tabellone amico fino ai quarti. Se poi in questo mese è diventato un top10 siamo alla magìa mistica, e Paolino diventa da studiare seriamente
sicuramente.
anche se arrivare ai quarti è una cosa, vincere tutt’altra cosa. se dovesse vincere un atp così importante l’entrata nei 30 sarebbe una conseguenza scontata e meritata, non solo per una questione matematica, ma perché sarebbe strameritata sul campo
beh se va avanti cosi’ possiamo stare tranquilli per Quinzi ha solo 20 anni tra 15 a 35 sara’ n.1 del mondo e’ evidente che gli italiani maturano tardi
Grande Paolino che sta diventando una garanzia a livello ATP… e domani fai il colpaccio con Berdych
nessuna esaltazione contro Berdych non ha chanches ha superato il nr 255 aTP.
Ancora una volta bravo Paolo! Ora sicuramente con Berdych è dura,ma non è una sconfitta certa…forza Paolino 😉
Prossima sfida sará molto dura ma Paolo sta giocando davvero bene. Bravo Lorenzi!
Grande Paolo! Ed ora concentrato! 😯
Più viene snobisticamente definito “giocatore da challenger”, e più vince negli ATP.
Se vincesse il Torneo, entrerebbe addirittura nei top 30.
Paolo è il giocatore che dimostra il cambiamento copernicano avvenuto nel tennis moderno, un tennis in cui ci sono diciotto (DICIOTTO) under 25 nei primi 100, di cui solo 7 nei primi 50.