Ashton Eaton parla del tennis: “Personalmente credo che il tennis, oltre al decathlon, sia lo sport che richiede maggior dispendio fisico”
Dopo Steve Johnson, anche Ashton Eaton, protagonista a Rio nel decathlon e vincitore di due ori olimpici, oltre che detentore del record del mondo, ha detto la sua su quanto sia complicato il tennis.
“Personalmente credo che il tennis, oltre al decathlon, sia lo sport che richiede maggior dispendio fisico. Ci sono match che vedono giocatori sfidarsi per tre o quattro ore.
È anche uno sport dove conta molto la tecnica e in cui servono agilità e fisicità.
Nel tennis ci sono due punti fondamentali, e le persone, la gran parte delle volte, dimenticano l’aspetto mentale”.
Lorenzo Carini
TAG: Ashton Eaton, Notizie dal mondo
@ Joe Metafora (#1675618)
non sapevo dove scriverlo lol …eaton la mente di ciò
Quotone
Non è che sei finito un filo pff-topic?
Non è che sei finito un filo off-topic?
Io capisco la passione per il tennis (che peraltro condivido), ma far passare i tennisti come i principali depositari della fatica mi sembra davvero esagerato.
Il tennis richiede atletismo, sicuramente..
In aggiunta, non sono l’unico a dire che il tennis richiede le più complesse capacità coordinative.
Per esempio anche il basket richiede notevoli capacità coordinative (più della pallavolo, credo, che ho praticato per un breve periodo, poi tennis e soltanto tennis) coinvolgendo molto sia le gambe che le braccia, ma il tennis ha una complicazione che sembra una banalità ma non lo è: tra il corpo umano e una palla da “trattare” c’è un attrezzo, la racchetta!
Quello che ha detto è assolutamente vero. Dovete partire dal presupposto dell’atleta medio per fare il confronto. Anch’io ho fatto e faccio calcio e tennis, a calcio se sei allenato ti fai tranquillamente 2-3 partite la settimana senza soffrire particolarmente. Il tennis è molto dispendioso, quelli che dicono il contrario mi fanno pensare che non hanno preso mai in mano una racchetta! Se giocate tanto per palleggiare è un conto, ma se giocate seriamente e correte su ogni palla per non farla rimbalzare più di una volta e rispedirla di là più forte di prima statene certi che è tutta un’altra cosa ed è super-stra-ipers-fiancante! Il tennis è sforzi brevi e intensi che caricano tantissimo le articolazioni, calcio ciclismo corsa sono pressochè lineari e costanti.
@ Salvo (#1675407)
non hai visto gli argenti in più di rio…e la posizione nel medagliere…
Caro Pallettaro, non ha detto una cagata. E comunque il tennis è in assoluto lo sport dove la fatica mentale, che ovviamente incide sul corpo perché la distinzione tra psiche e fisico è solo convenzionale, è nettamente predominante per un motivo fondamentale: in qualunque match, dall’Itf di Sezze Romano alla finale di Wimbledon il tennista è solo per ore, con la sola compagnia in campo del suo asciugamani. È solo e separato da una rete dal suo avversario, non c’è contatto fosse pure la gomitata del maratoneta avversario. È lì in campo, sotto al sole cocente o in palestre squallide, a rimuginare sul match point sprecato, sulla classifica che non migliora, quando non sul genitore coach che non gli perdonerà la sconfitta. (E non mi riferisco a Sergio Giorgi).Partite interrotte, una, due, tre volte per pioggia (in nessuno sport accade questo) che si prolungano per due o più giorni. Mediamente un tennista gioca almeno 40/50 partite all’anno, spalmate su 20/30 tornei distribuiti nei 5 continenti. 11 mesi su 12: non c’è sport che ha una stagione praticamente ininterrotta. I tornei ITF si giocano a Natale e a Ferragosto. Un maratoneta corre 3 o 4 maratone all’anno se va bene. Un nuotatore di fondo idem. Molti si spaccano: pensa all’Azarenka che ha confessato la sua depressione. È desolante che chi segue assiduamente il tennis non riconosca i sacrifici che i tennisti fanno. Lascia perdere le top 100, quella è la punta privilegiata dell’iceberg. Ma sotto questa casta ci sono migliaia di giocatori e giocatrici che inseguono un sogno rinunciando a tanto. Ed io ho rispetto per chi costruisce i sogni, meno per chi li demolisce.
Ps. 2 1 per me 😉
Male Ungheria?
Sei pazzo!
8 medaglie d’oro (come l’Italia) e due in piú di Londra….
Il canottaggio, Ashton, il canottaggio….
Il tennis si gioca per quasi tutto l’anno, da gennaio ad ottobre.
Si gioca quasi ogni settimana (dipende dai tornei che si scelgono), ci sono viaggi, spostamenti, fusi orari, il corpo è comunque messo a dura prova, non è una passeggiata.
I tennisti di vertice che giocano di più e fanno molte partite in un anno, sicuramente non sono da meno del maratoneta che disputa poche gare l’anno o del ciclista stesso che non gareggia certo in tutte le stagioni e in ogni dove.
E’ uno sport in cui il fisico e la mente vengono sollecitati e insieme, per tutto l’anno.
Non so (da non professionista) se sia davvero così faticoso ma penso sia bello tosto, seppure ricompensato lautamente (per chi ce la fa) a differenza di altri sport di “fatica”.
@ radar (#1675245)
Ah si????
Ha solo detto che il decathlon (lo sport che pratica lui!) e il tennis sono quelli che richiedono il maggior sforzo fisico!
Non ha detto che richiedono sforzo fisico, ha detto che sono i più faticosi! E’ un attimino diverso….
e quei poveri fondisti che fanno gare da 50km e che si scalano anche il cermis!!!!!!!!!!!!!!!!!!
i ciclisti finita la carriera professionista continuano a far i ciclisti
i tennisti finita la carriera spesso hanno da passare molte molte ore sotto i ferri per sistemare crociati, sistemare ernie, riparare legamenti, insomma cercare di avere una vita fisicamente normale e non menomata.
ashton parla di livello agonistico di altissimo livello
Il tennis per meccanismi legati alla classifica, calendario, spostamenti, stress fisico, mentale, “torneo” sei fuori o dentro, meccanismi del gioco in se stesso (vinci facendo meno punti), numero praticanti, sport individuale, battaglia sul campo, solo uno esce vincitore non c’è pareggio, tecnicismo al limite del prodigio ecc. ecc. è NETTAMENTE lo sport più duro e difficile che ci sia. E ve lo dice uno che ne ha fatti tanti di sport a livello agonistico….
Beh, nel tennis, Carl, c’è anche la componente aerobica (fiato negli scambi lunghi, pensa a borna Coric nel punto vinto con monfils a Rotterdam, non respirava più , e neanche io ieri l altro quando ho riprovato a fare un po’ di cesti !!
Ciclismo, sci di fondo, corsa su strada, sono tutti sport aerobici.
Tennis, calcio sono sport anaerobici, non sono confrontabili.
Da un punto di vista di dispendio energetico penso che il massimo non sia certo il decathlon, ma nell’intervista originale Eaton ha usato il termine “athletism”, che non sono sicuro sia interpretabile come “dispendio fisico”.
Come dispendio fisico penso che il massimo sia il triathlon, come dispendio mentale senz’altro la scherma.
Se invece interpretiamo “athletism” come livello di preparazione fisica e fitness, certo che il decathlon è al top, bisogna avere dei fisici perfetti e completi per essere grandi atleti (a proposito, di decatleti italiani ed eptatlete itliane si ha qualche notizia?).
Su questo piano magari il paragone col tennis maschile ci può anche stare, ma con quello femminile assolutamente no.
Vs bene, sarò di parte visto il mio nick…. ma sto ragazzo non credete sappia benissimo cos’è la fatica?
Quando fece il record del mondo nel Decathlon in almeno 5 discipline poteva essere campione italiano!!!
Mitico Ashton, atleta formidabile come pochi al mondo!!!!
@ pallettaro (#1675218)
Non mi pare che abbia detto cose strampalate.
È il dispendio fisico unito al dispendio mentale che porta il tennis ad essere tra gli sport più “faticosi” e più pesanti dal punto di vista energetico: il post di lallo è condivisibilissimo.
Ovvio che ciclismo, sci di fondo, la maratona sono lontani per l’esclusivo sforzo fisico richiesto.
Ma il tennis, come ho sempre scritto, non è certo solo fisico, anzi.
oltre i tapponi di ciclismo quando scalano gavia e mortirolo insieme, direi la 50km di marcia, diniz docet https://www.youtube.com/watch?v= https://www.youtube.com/watch?v=q9csot3e5W8
gli stati uniti sono forti in tutti gli sport e vantano 46 ori 37 argenti e 38 bronzi che fanno 121 medaglie ( mai cosi bene )… danno 19 ori a gbr e domniano in tutto o quasi.
gli usa ,dunque sono di un altro pianeta e secondo me ecco i loro 5 migliori atleti a rio 2016
1)s.biles ginnastica artistica 4 0 1
2)m.phelps nuoto 5 1 0
3)k.ledecky nuoto 4 0 0
4)basket femminile 1 0 0
5)lashawn merrit atletica 1 0 1
a livello di sport in miglioramento usa
da 10 = basket-atletica-nuoto
da 9 = ginnastica artistica-tennis
da 8 = pallanuoto-tuffi
da 7 = triathlon-ciclismo-boxe o lotta
da 6 = scherma-pallavolo
da 5 = rugby
difficile dire che usa si siano peggiorati negli sport e ,appunto negli sport sono la nazione più forte di sempre.
la delusione o le delusioni
sono cina e australia
la cina chiude terza nel medagliere,superata da gbr e spreca molte medaglie : a londra i cinesi presero 20 medaglie in più…e l’unica conferma arriva dai tuffi,e pensare che alla vigilia la cina doveva arrivare a 100 medaglie.
l’australia non conferma londra 2012,e forse il rammarico principale arriva dal basket ( vedi spagna australia ) e dal nuoto.
delusione come medagliere ( pochi ori ),almeno è sempre li in top ten.riconferma tra le deluse.
conferma mondiale : russia,germania e corea del sud
la russia ,senza l’atletica,disputa comnuque un ottima olimpiade e chiude quarta nel medagliere ,e senza il doping i russi avrebbero puntato a superare londra…fortunati anche perchè il doping ha rischiato di portagli via almeno 20 medaglie della 60 ottenute.
la germania chiude come a lomdra,nazione sempre tra le più continue,chiude a 43 medaglie e ,forse,delude un po coi tuffi.ma i tedeschi sono sempre li…
la corea del sud,beh che dire nazione non tanto grande ma dall’eccelsa cultura sportiva,chiude nella top ten del medagliere,e si si peggiora da londra,ma come medaglie si supera.nazione in crescita,vedremo a tokyo 2020
le più belle sorprese: gran bretagna e l’ottimo giappone
gran bretagna è in miglioramento nel medagliere da atlanta 1996 e dalle 15 medaglie alle 67 di rio,seconda nel medagliere e la più forte nel ciclismo.nemmeno tom daley si definisce delusione. c’mon !
giappone però e la sorpresa principale di un edizione piena di sorprese grazie a tantissime medaglie…e come onn mai si prende il sesto posto nel medagliere.
go to tokyo x la conferma insomma.
capitolo ITALIA…gli azzurri in positivo sopratutto in pallanuoto,nuoto,tiro con l’arco e tiro al piattelo.male nel’atletica ( si salva solo la palmisano ),nella scherma e nel tennis.ma il miglioramento c’è ,ricordando i nostri simboli da basile,a garozzo,passando per viviani,cagnotto,lupo ,le deluse farfalle el o zar d’italia o zaytsev se preferite.
bene anche canada,kenya,giamaica.
male anche ungheria,norvegia e argentina.
discrete brasile , spagna, svizzera .
infine voto alle olimpiadi: 7+
8 come spettacolo
6- come infrastrutture,escluso il velodromo
7/8 come sicurezza
6 come pubblico
@ controcorrente (#1675182)
Lascialo perdere, ha detto una cagata. Su sport che non conosce.
@ radar (#1675196)
Una persona della tua intelligenza che sottoscrive una cagata del genere?
Marcia, maratona non sono dispendiosi? Nemmeno dal punto di vista psicologico?
Poi ti dico.
Sono cresciuto giocando a calcio e a tennis.
Dopo 2 ore di tennis anche intense, di pieno agonismo, ero stanco, bello stanco.
Dopo una partita di calcio di 90 minuti non sapevo nemmeno più camminare nelle 4 o 5 ore successive.
Finiamola con queste cagate.
Le partite dispendiose nel tennis sono poche e riguardano quelle che si protraggano per 3 set duri. Il resto no.
Infatti si rivolgono spesso ad aiutini anche tecnologici come bici elettriche!
Da appassionato praticante di bici e tennis mi sento di condividere le affermazioni di Eaton. Un best5 tirato implica un affaticamento da concentrazione (che nel ciclismo su strada si nota solo nelle gare del nord, su stradine, dove l’attenzione è fondamentale ed infatti le corse fan sfracelli…) estremo. Certo lo sforzo puramente da resistenza non è paragonabile al ciclismo, ma le componenti anaerobiche e mentali (quasi assenti nel ciclismo) ne fanno una disciplina sicuramente equivalente e forse più dispendiosa nei casi di incontri mitici. Non dimenticherei poi l’impatto muscolare. Una delle fortune (e dei piaceri) della bicicletta è che non provoca grosse sofferenze muscolari (l’impatto della corsa, nel recupero di un triatleta è certamente maggiore di quello del ciclismo).
PS: Il ciclismo è durissimo. Farsi 4000mt di dislivello, magari sotto la pioggia, non è augurabile a nessuno. Stiamo comunque parlando di discipline estremamente dispendiose.
Sport da mussi (asini testardi, senza particolare necessità di talento) dopati. Con inevitabili ripercussioni sul fisico stremato e portato oltre le soglie della fatica possibile e naturale. Negativo.
Parole sante, che dovrebbero entrare nella zucca a tutti quelli che sostengono che nel tennis conti solo il braccio.
È invece lo sport in cui la testa ricopre un ruolo fondamentale, essendo un confronto-scontro tra 2 individui.
“Le debolezze del tuo avversario sono la tua forza” è la prima regola per vincere: individuarle ed accrescerle è il compito di ogni vero agonista.
😯
‘faccina di Ashton Eaton che legge il best-seller di Frank Falupa: “On Creators, Gunners and Baseline Players: technical, physical and mental skills in the Open Era of Tennis”.’
Mi piacerebbe sapere in quale posizione di questa particolare classifica il signor Eaton colloca il ciclismo, sport nel quale 3 o 4 ore di gara al giorno sono ordinaria amministrazione (anzi, vanno sovente ben oltre, magari scalando pure 4 o 5 montagne) e non episodicamente bensì, in una corsa a tappe come Tour, Vuelta o Giro d’Italia, quotidianamente e per almeno 15 giorni su 20. E le gare in linea di prestigio, ad esempio una Milano-Sanremo, veleggiano sulle 7 ore di durata…