Italiani a Rio: un buon collettivo senza l’acuto
La spedizione azzurra del tennis a Rio ha ben figurato, in generale con buone prestazioni offerte dai nostri atleti ma anche con alcuni grossi rimpianti. La medaglia non era infatti utopia ma davvero fattibile: forse è mancato un pizzico di fortuna, forse la condizione fisica di alcune stelle, sta di fatto che torniamo a casa con alcuni quarti di finali (ben 3) nelle diverse competizioni disputate e un sogno infranto.
Fabio Fognini: voto 7,5. Onore al nostro alfiere, impegnato senza sosta su 3 fronti. Contro Estrella Burgos e Paire sono arrivate due vittorie in rimonta, conquistate con un tocco di immancabile follia mista a un incredibile attaccamento alla maglia azzurra. È al terzo turno contro il futuro campione olimpico Andy Murray che Fabio sfiora l’impresa, con un cospicuo vantaggio nel set decisivo e la sensazione che con un solo punto le cose sarebbero potute andare decisamente in altro modo e sorridere all’italiano. Resta comunque la magra consolazione di un “parzialone” inflitto a un campione non solo dei cinque cerchi ma anche Slam. In doppio con Andreas Seppi è arrivato a un passo dal sogno contro il duo canadese Nestor-Pospisil, cadendo forse per la troppa stanchezza degli impegni ravvicinati: la medaglia sarebbe stata comunque difficile ma il prestigio di una semi olimpica sarebbe stato un gran traguardo. Anche nel misto con la Vinci sono arrivati quarti e uno scalpo eccellente (i francesi Mladenovic-Herbert), ma poi contro Venus Williams e Ram le pile sono finite in modo inequivocabile. Sarebbe bastato davvero poco per poter ambire al podio olimpico.
Andreas Seppi: voto 6+. Tanta, troppa fatica contro Marchenko al 1T e impalpabile contro Rafa Nadal al secondo. La sua media la salva il doppio con Fognini ma questo Seppi 2016 che non lotta e non incide con le sue geometrie (non per nulla è precipitato in classifica) non convince assolutamente: Rio è stato solo l’ennesimo esempio di una stagione in cui vengono svolti i compitini ma manca lo step successivo.
Paolo Lorenzi: voto 6,5. Grande Paolino! Contro Lu è arrivata al 1T una vittoria sofferta, in rimonta e dai tanti significati. Il suo è un anno d’oro e Rio la ciliegina sulla torta: contro Bautista Agut era effettiva durissima ma Lorenzi non ha comunque smarrito la sua voglia di lottare, vero marchio di fabbrica del campione italiano. Lui a Rio non è andato in gita.
Thomas Fabbiano: voto 4. Ecco chi a Rio ci è andato davvero in gita. Dove è finito il Thomas di inizio anno capace di entrare nei top100? Poco importa che sia terra rossa o il più congeniale cemento, Fabbiano sembra scarico ed essersi smarrito. Peccato perché Rogerio Dutra Silva non era certo un top5 contro cui esordire alle Olimpiadi.
Roberta Vinci: voto 5. Se il voto dovesse essere legato esclusivamente a quello che ha raccontato il campo sarebbe decisamente più basso ma a scusante della tarantina vi è una tendinite fastidiosa che sta addirittura mettendo in dubbio il prosieguo della stagione sul cemento americano. Rio ha raccontato di una Vinci poco convincente nel doppio ritrovato con la Errani, cui si è totalmente affidata. Non pervenuta in singolare, dove riesce a far resuscitare la Schmiedlova, autentico disastro 2016. Allo strenuo delle forze nel misto. Ma se c’era questa tendinite così preoccupante, perché forzare la mano e giocare 3 gare? In un momento così complicato, New York sarà il suo ultimo Slam?
Sara Errani: voto 7. Bentornata Sarita! Ancora troppi turni di battuta concessi ma a Rio abbiamo finalmente rivisto la lottatrice che tanto ci è mancata. Autentica trascinatrice nel doppio femminile cui è mancato davvero un piccolo passo per arrivare a una meritata semi e poter lottare per la medaglia, Sara è apparsa in crescita anche nel singolare: Bertens e Strycova sono avversarie di buon livello e anche contro l’arrembante Kasatkina Sara ha avuto le sue chances. Che sia Rio un nuovo punto di ripartenza?
Karin Knapp: voto 6. Contro la Safarova era dura, obiettivamente dura: buon incontro giocato però dalla tennista altoatesina che ha ceduto alla più quotata avversaria, già finalista Slam, solo alla distanza. Nel suo caso Rio appariva come un amuleto contro la sua sfortuna: che la sua ennesima rinascita si sia materializzata proprio in terra brasiliana?
Alessandro Orecchio
TAG: Giochi Olimpici Rio 2016, Giochi Olimpici Rio De Janeiro
Si sono fatti un supplemento di ferie!
per me,nessuno degli italiani merita un voto superiore a 7. appunto 7 a fognini,non di più. gli altri e le altre chi con giustificazioni, chi senza, dal 7 – in giù 😆
Voti piuttosto larghi direi…. 😐
su questo sito quasi tutti davano Errani fuori al primo turno in singolo e anche contro Petko/Kerber, quindi il 7 suo è più che meritato. In doppio il motore trainante è stato lei, semmai è la Vinci la grande delusione sia in singolo (topten!) che in doppio. Personalmente speravo nella partecipazione di Flavia con Sara e nel doppio misto Fognini/Errani.
OT) Un commentino di Murray sui giochi:
Murray sent a typically forthright message in the direction of the Rio absentees. “After watching the Olympics, I hope some of them regret their decision not to go,”
https://www.theguardian.com/sport/blog/2016/aug/17/andy-murray-monica-puig-olympic-tennnis?CMP=share_btn_tw
proprio come un challenger:
http://www.elgraficochile.cl/prontus_elgrafico/site/artic/20160816/imag/foto_0000001120160816205050.jpg 😛
@ Alex81 (#1671776)
O forse normalità?Pregasi guardare classifiche
Non abbiamo sfigurato anzi. In complesso spedizione positiva.
PS: le olimpiadi? Contano come un challenger…
https://pbs.twimg.com/media/CqDsetaVUAAgfV1.jpg
Stai scherzando vero?
Mi permetto di criticare aspramente questo giudizio. Perchè 4 a Thomas Fabbiano esordiente assoluto, che comunque affrontava un Rogerio Dutra da Silva beniamino di casa e giocatore egocentrico dal gran carattere, e 7,5 a Fognini e 7 alla Errani? E un 5 alla Vinci che da numero 8 del mondo perde malamente al primo turno contro una disastrosa Schmiedlova?
Parliamoci chiaramente, le possibilità di medaglia c’erano sia in singolo con la Vinci e con l’Errani, a maggior ragione dopo alcune uscite premature di campionesse illustri, sia in doppio (Fognini/Seppi non era facile ma ci sono andati vicini, Errani/Vinci dovevano portare almeno un bronzo a casa, Fognini/Vinci tecnicamente poteva e dico poteva essere una coppia interessante, anche se poco o mai rodata).
Il finale ha detto, Vinci fuori al primo turno, Errani fuori contro una giovane che d’esperienza soffrendo Sara non ci perdeva mai, un doppio maschile che ha fatto il suo ma contro la coppia canadese ai quarti è stata impallinata.
Sicuramente la delusione più cocente è stata il doppio Errani/Vinci, forzatamente e stupidamente rimessa insieme a forza da una Federazione miope, completamente assente e vergognosa nella gestione.
Il risultato è figlio di una forzatura che appariva a tutti gli appassionati di tennis una disfatta già prima di iniziare.
E credo sia stata scritta la pagina finale di questa che in passato è stata una meravigliosa coppia di doppio. Ci tengo a dirlo.
Si esalta Fognini che contro il quasi 37enne Estrella Burgos ha rischiato di perdere, ha vinto un match combattuto contro Paire perchè Paire ha fatto il Fognini, e si denigra Seppi per aver perso un set contro comunque un buon Marchenko? Poi un Seppi con milla problemi quest’anno ha perso contro Nadal, mica contro me? E anche un Seppi al meglio con un mancino ostico come Nadal, ci perde sempre, per tipo di gioco, esperienza, caratura tecnica.
Rimango molto perplesso, questa è stat una spedizione molto deludente.
Chiudo facendo comunque i complimenti a due grandi lottatori, come Super Paolino Lorenzi, nostro numero uno d’Italia, e Karin Knapp (anche lei tra mille difficoltà fisiche, anche gravi), che hanno dato tutto, questo chiede loro l’Italia del tennis.
Non si può più dire “è mancato un pizzico di fortuna”. È giusto, invece, ammettere che la condizione fisica di alcuni elementi è approssimativa.
Sono stati tutti molto bravi e abbiamo sfiorato l’impresa
Peccato nessuna medaglia ;(
Sono in sintonia con Orecchio.
Per me è un 4 per tutti, solo 6 a Fognini per l’impegno profuso. Senza una medaglia in ogni specialità vuol dire disastro.
@ panattaforever (#1671735)
Perché questo é quello che ha dichiarato leí. Adesso dice di stare molto meglio e gioca. Orecchio non é il suo portavoce o addetto stampa: riporta dichiarazioni e info
Infatti. E’ evidente che fisicamente non ha problemi. Tecnicamente non ne ha mai avuti. Restano testa e condizione fisica. Entrambi settori attualmente carenti.
PS. come detto prima del misto, è un peccato che con Fognini non abbia giocato Saretta. Vero che con quel servizio è spacciata ma è altrattanto vero che in misto, mediamente, le donne subiscono il break e quindi il resto dei fondamentali di Sara poteva risultare decisivo.
Una domanda, solo per capire. Se è vero come scrive Orecchio che la Vinci ha una “fastidiosa tendinite”, come mai gioca Cincinnati e la prossima settimana New Heaven invece di riposare e ritornare agli Us Open dove sappiamo cosa dovrebbe difendere in termini di punti e di prestigio?