La generazione 96 e la difficoltà d’esser Grandi
Capita per passione di avere il piacere di guardare tennis e la mia curiosita’ va spesso verso il nuovo che avanza,i giovani emergenti o detti tali, ne controllo(da vero maniaco) i risultati e prestazioni e ho il piacere di vederli giocare a distanza di tempo;qualcuno di quei giovani magari lo ammireremo poi sui palcoscenici maggiori,qualche altro invece si arena un po’ nel percorso di crescita,altri arrivano quasi al vertice e poi stazionano in posizioni piu’ basse per lungo tempo o addirittura rimbalzano indietro.
Andando a controllare le classifiche del ranking in particolare dei classe ‘96 che ormai quindi hanno 20 anni e molti dei quali ho visto giocare dal vivo,si nota come a parte alcuni casi di tennisti in costante progressione,si ha per contro una flessione di classifica e risultati per tennisti che erano tra i piu’ quotati e che non solo a livello junior hanno ottenuto significativi risultati in piu’ giovane età anche nel circuito Atp.Lungi dal dispensare giudizi tombali riguardo a ragazzi di cosi’ giovane età,c’è forse pero’ da cominciare a chiedersi se per trovare un nuovo numero uno o comunque dei top assoluti non si debbano aspettare le classi dalla ‘97(Thiem e Kyrgios se smette di essere se stesso,permettendo) in poi che paiono piu’ sfrontate ed anche con i risultati stanno imponendosi all’attenzione,Zverev innanzitutto poi gli americani Fritz,Tiafoe,Kozlov,Paul, o il fenomeno Shapovalov e il giovane Aliassine e poi i russi Rublev e Safiullin solo per fare alcuni nomi.Discorso che meriterebbe un approfondimento in toto,qui ci limiteremo ad osservare il percorso del giocatore tramite best ranking,ranking attuale,visione datata e recente delle prestazioni dei ragazzi della classe 1996.Nota bene che qui si cerca il possibile top player,tutti questi ragazzi magari arriveranno in alto,glielo auguriamo,ma i progressi possibili vanno valutati anche sotto l’aspetto delle potenzialita’ non ancora espresse e dal livello di migliorabilita’ delle stesse,dall’essere o meno soggetti a frequenti infortuni,dalla guida o progetto tecnico scelti,dalla disponibilità a migliorarsi degli stessi atleti.
Solo i freddi numeri non possono darci indicazioni equidistanti,bisogna tenere conto del livello al quale le vittorie sono state ottenute,valutare il percorso di crescita dei giocatori,un periodo di assestamento nel tennis che conta ci sta,ma a 20 anni a parer mio il possibile vincitore Slam si deve già vedere a questa età,se si fa tanta fatica nel tempo a migliorare nel ranking e nel proprio gioco,si perde automaticamente lo status di “Crack”e questo ti rilega (tranne in casi eccezionali)nel non disprezzabile dei casi a grande piazzato,intendiamoci,tutti in Italia vorremmo avere un Monfils o un Ferrer ad esempio,uno capace di arrivare a piazzarsi almeno nei primi 8 degli slam ma nella lista abbiamo esempi di giocatori che erano considerati predestinati per varie ragioni ,a ragione o a torto non importa e che ora sono in flessione quando non in grande difficolta’ almeno in relazione alle aspettative fin qui poste su di loro.
Chiaro che piu’ bassa è la classifica ,piu’ velocemente il giocatore la scalerà,ma in questo,non sempre il numero di vittorie è una fattore cosi’ decisivo,si pensi agli esempi in tabella di Garin,Majchrzak e Quinzi che pur con una buona discriminante vittorie/sconfitte non sono saliti in in classifica per fare un salto importante,avendo ottenuto molte di queste vittorie a livello Future o qualificazioni challenger.Proprio da questi tre,osservandoli negli anni,sono venuti meno miglioramenti nel gioco,Garin anche per questioni fisiche non ideali e il polacco e Gianluigi perché ogni volta che li vedo(piu’ Gianluigi),mi sembra di rivedere piu’ o meno gli stessi giocatori di 3 anni fa.
In evidenza tra i piu’ in crescita ci sono i russi Khachanov e Medvedev seppur a livelli diversi per il momento con il primo che è una promessa da quando sorprese tutti in età giovanissima con le sue prime vittorie Atp nel torneo di casa a Mosca dove battè Ramos e Tipsarevic arrivando ai quarti da sconosciuto con una wild card,il potente russo ha impiegato poi quasi 3 anni per entrare nei 100,non ripetendo subito quegli exploit ma crescendo molto soprattutto dal punto di vista mentale.Salgono anche gli statunitensi Rubin ed Escobedo che spesso hanno tempi di crescita piu’ dilatati a causa degli impegni negli college,vedi Escobedo americano dotato di un gran servizio e fondamentali solidi.A livello piu’ basso salgono anche il belga Geens e l’australiano Mott,il primo in virtu’di un buon percorso nei Futures culminato con la finale nel challenger di Poznan,per Mott invece un exploit isolato nel challenger amico di Launceston disputato ad inizio anno e poco altro lungo la stagione.
Si puo’ notare in definitiva che il solo Khachanov quest’anno abbia fatto un salto di continuita’ di prestazioni importanti,per quelli che già giocavano a livello piu’ alto,è un’annata di stasi o in qualche caso di vera e propria flessione.
Borna Coric:
Pareva il piu’ pronto assieme a Kyrgios per il salto definitivo ai piani altissimi del tennis che conta,non che sia andata cosi’ male quest’anno(finali a Chennai e Marrakesh),ma forse da Coric ci si aspettava qualcosa di piu’,la sua intensita’ mentale e baldanza si sono un po’ affievolite, forse perché il ragazzo ha capito che per ottenere risultati migliori,dovrà migliorarsi in maniera ulteriore sul piano tecnico,non basta sentirsi potenziale numero 1 a certi livelli,aiuta certo,ma poi quel posto te lo devi conquistare battendo i migliori,dovrà migliorare quel dritto che ancora non gli da troppe certezza quando affronta un top-Rimandato
Hyeon Chung:
4 challenger vinti nel 2015 piu’ altre 2 finali ,con questi numeri l’occhialuto coreano irruppe nei 100 del ranking,sfiorando i primi 50;i punti di forza del coreano,un timing impressionante sulla palla,grande velocità di piedi e un tennis alla ricerca di angoli impossibili…tutte queste caratteristiche facevano presagire un’annata in crescendo…invece Chung s’è fermato ed anzi è rimbalzato fuori dai 100 con il miglior risultato fermo ad un quarto nel torneo di Houston.Per ora Chung non pare possedere il livello per giocarsela alla pari dei piu’ forti a livello Atp e probabilmente il giocare spesso a casa nei challenger asiatici,lo ha portato ad un rapido miglioramento di classifica,ma non gli ha davvero permesso di confrontarsi cosi’ spesso con situazioni tecnicamente piu’ scomode necessarie da affrontare per la crescita graduale di un giovane.Un punto importante della sua stagione passa attraverso il cemento americano,che come caratteristiche gli si addice,vedremo…-Lost outside Asia
Elias Ymer:
La speranza della Svezia tutta riposta in questo ragazzo di origini etiopi che, nel 2015 ha potuto vantarsi di uno speciale record,passando tutte le qualificazioni dei quattro tornei dello Slam e avvicinandosi moltissimo al traguardo dei primi 100 del mondo,dotato di buona elasticità e rapidità non mi ha colpito però in maniera particolare anche visto dal vivo,in quanto dotato si di buone variazioni,ma non di un colpo risolutore con il quale possa spaccare le partite o battere gente molto piu’ quotata,penso che difficilmente sarà uno da semi Slam.
Speranze di famiglia anche sul fratellino Mikael,classe 98,finalista lo scorso anno a Wimbledon Juniores.-Fratello sbagliato?
Thanasi Kokkinakis:
Sub judice , nel senso che saltando tutta l’annata per un grave infortunio alla spalla non è passibile di giudizio… o forse si… nel senso che lo sfortunato aussie sarebbe stato destinato ad essere almeno vicino,se non sopra i “Bad boys” Tomic Kyrgios,ma appunto un altro brutto infortunio ne ha fermato la crescita che si era consolidata in precedenza raggiungendo il numero 69 del ranking.
Kokkinakis paga a mio giudizio il tennis estremo da lui stesso messo in atto.Non è la prima volta che l’australiano di origini greche subisce un grave infortunio,in pratica fin ora dai sedici anni,ha praticato tennis solo per un paio d’anni,essendo stato gravemente infortunato per il resto del tempo.Un vero peccato dunque ,perchè le potenzialità sono primissimo livello,forse le migliori in assoluto della classe ‘96.-Virgiliano?
*Nicolas Jarry:
L’intruso tra i piu’ futuribili?Lo ammetto Nicolas jarry è un ‘95 e non è mai entrato nei 150 Atp ma tra tutti i ragazzi visti giocare,Jarry due anni fa fu quello che mi impressiono’ piu’ di tutti,gioco’ un match meraviglioso contro Cuevas a Montevideo e galvanizzo’ davvero un pubblico tutto ovviamente schierato con l’idolo di casa.Un servizio bellissimo dall’alto dei quasi 2 metri d’altezza,nonostante questo,buone gambe e velocità di base negli spostamenti,dritto e rovescio a due mani con i quali da fondo teneva sotto pressione l’avversario,spedendo palle tagliate che su terreni fuori dal rosso avrebbero anche avuto maggior fortuna…quello con Cuevas fu l’ultimo match di quel 2014 di rivelazione,poi il ragazzo si è perso,è anche spesso in Italia per tornei ,ma negli ultimi 2 anni ha finora raccolto pochissimo ed è sprofondato in classifica,le ragioni di tanto spreco mi sono ignote.-U.F.O.
Danilo Carboni(Potoandavi)
TAG: Classe 1996
Ma se Tomic si è già fatto superare da Kyrgios…92 può sembrare un’annata giovane, ma in realtà sta li coi pro da na’ vita
mmm kyrgios potrebbe invece dominare sul veloce, infortuni a parte
Ritengo che appena caleranno i fab four, per Tomic si aprirà un’autostrada! Lui, Raonic, Thiem e Nishi, in attesa di Kyrgios e Zverev!
Su Tiafoe penso sia un bluff all’altezza di Young, Fritz non mi fa impazzire anche se il fatto che sia già sposato lo dovrebbe mettere al riparo di una carriera alla Feliciano.
Shapo ancora troppo giovane per dire che sarà un grande. Al momento solo molto precoce (come Fritz).
Anche il Greco è forte ma non li vedo come pro maturi più forti di tanti altri giovani. Per me il post Big four sarà comunque magro ed incerto senza grandi dominatori assoluti.
Djoko e… Murray, l’avrò cancellato, come ho sbagliato waw ’85 e non ’84
@ pafort (#1663877)
Mi hai saltato l’87 Murray!
@ pafort (#1663877)
Perchè metti Tomic? c’è gente che ha fotto molto meglio nelle altre annate (top10 stabili) che non hai nominato. Ma anche Kyrgios lo vedo come uno che magari farà Top10 giusto perchè tanti stanno per andare in pensione.
Escluso Kock the cock, gli altri saranno dei mediocri top40.
La classe ’96 è un flop come la ’94.
La ’97 promette bene anzi benissimo, ma fino a quando non calano i Djokove i Murray non ci sarà trippa per gatti!
Federer ha annichilito 3 n1 del calibro di Safin Hewitt e Roddick tutti e 4 classe ’81!
Classe ’82-’83 non pervenuta, ’84 con Waw uscito a 30 anni, poi arriva Nadal e subito dopo Djokovic e dalla classe 87′ a oggi unico lampo Cilic ’88, Nishi ’89 e Raonic ’90. ’91-’92-’93-’94-’95 ridicole (tolti Tomic, Thiem e Kyrgios).
Su Dimitrov caliamo un velo pietoso
Quanto vorrei vedere un nuovo Mario Ancic…
Il punto è che i giovani più sono giovani più sembrano bravi, poi quando crescono e si scontrano coi professionisti veri (dai challenger in su) arrivano le difficoltà.
é normale che dopo l’entusiasmo iniziale da professionista ci sia una più o meno lunga fase di assestamento. Si incomincia a guadagnare tantissimo all’improvviso, tante ragazze intorno, si esaurisce la spinta del Niente Da Perdere, gli avversari esperti incominciano a conoscerne i difetti nel gioco. Questo non toglie che a parte qualcuno che si perderà per strada, non reggendo questi ritmi e distrazioni, qui stiamo parlando di chi 7 8 su 10 saranno i top 10 del domani. A meno che non si arriverà ad un livellamento medio alto stile tennis femminile (senza Serena ovviamente) dove ci sarà molta alternanza di giocatori.
Tra i grandi infortunati c’è anche mikael ymer, classe 98 finalista US open anno scorso.
Da buon svedese nn poteva farsi mancare un infortunio serio.
Ma gli scandinavi ne hanno avuto uno sano?
Beh, guardando un po’ più avanti…(nella gioventù)… Fritz, Tiafoe, Shapovalov, questo Opelka…
no dai ha davanti solo Khachanov
mettetevi in testa che di fuoriclasse nei 96′ non c’è nessuno… mi vien quasi da dire che Quinzi è il più forte tra questi…
Mancano valutazioni per Halys e per Donaldson (che ha recentemente fatto fuori Fognini…)
Secondo me hai esagerato con questo articolo…se vogliamo hanno difficoltà ora è ci può stare,è solo il 2o3 anno sul tour è già stanno facendo bene,immaginiamo tra altri 2o3 anni….saluti
Molto bravo ad aver messo nella lista anche Jarry.È davvero forte,forse è anche discontinuo,però quest’anno poteva far meglio anche se ha avuto sfortuna nei sorteggi.
Mancano Bahamonde e soprattutto, purtroppo, Baldi, il quale ha grandissime difficoltà a livello pro, nonostante da junior era tra i più promettenti.
I nostri hanno sempre problemi in questo delicato passaggio, perdendo anni importanti, che poi si rivelano determinanti per acquisire quella consapevolezza di poter gareggiare a grandi livelli; consapevolezza che è mancata negli anni a Gaudenzi, a Fognini (nonostante carriere importanti, ma ci si aspettava di più), e che mancherà probabilmente anche a Donati, Napolitano e Quinzi. Consapevolezza che invece non mancherà a Kyrgios oppure a Zverev, in quanto hanno acquisito sin da giovani la certezza interiore di poter essere grandi. Non c’è mai un italiano molto promettente, fateci caso, che a vent’anni è già tra i primi 100 oppure 50, nonostante abbiamo avuto giovani juniores di grandi prospettive negli ultimi 20-25 anni, Gaudenzi, Trevisan, Quinzi e Baldi su tutti. Mentre gli altri paesi sono sempre riusciti a far si che alcuni dei loro giovani più promettenti non subiscano contraccolpi in questo delicato passaggio. Noi siamo uno dei paesi con i giovani più promettenti a livello giovanile, ora ad esempio le nuove generazioni, dopo i ’95- ’96 (annate eccezionali, le migliori al mondo a livello junior, ma già molto indietro rispetto altri paesi a livello pro) abbiamo già la generazione dei ’98-’99 che sembra molto buona, non al livello dei precedenti ma cmq ottima, e già scalpitano i 2001: Furlanetto, Moroni, Quinzi junior. Il problema è i passaggio da junior a pro. La frase storica: i nostri maturano dopo non regge. Maturare dopo significa perdere quelle esperienze, fatte a 19, 20 anni, che ti permettono di affrontare la carriera, da un punto di vista psicologico, con la convinzione psicologica di essere un campione invece di un buono-ottimo giocatore……così è scritta meglio
Mancano Bahamonde e soprattutto, purtroppo, Baldi, il quale ha grandissime difficoltà a livello pro, nonostante da junior era tra i più promettenti.
I nostri hanno sempre problemi in questo delicato passaggio, perdendo anni importanti, che poi si rivelano determinanti per acquisire quella consapevolezza di poter gareggiare a grandi livelli; consapevolezza che è mancata negli anni a Gaudenzi, a Fognini(nonostante carriere importanti, ma ci si aspettava di più), e che mancherà probabilmente anche a Donati, Napolitano e Quinzi. Consapevolezza che invece non mancherà a Kyrgios oppure a Zverev, in quanto hanno acquisito sin da giovani la consapevolezza di poter essere grandi. Non c’è mai un italiano molto promettente, fateci caso, che a vent’anni è già tra i primi 100 oppure 50, nonostante abbiamo avuto giovani juniores di grandi prospettive negli ultimi 20-25 anni, Gaudenzi, Trevisan, Quinzi e Baldi su tutti. Mentre gli altri paesi sono sempre riusciti a far si che alcuni dei loro giovani più promettenti non subiscano contraccolpi in questo passaggio. Noi siamo uno dei paesi con i giovani più promettenti a livello giovanile, ora ad esempio le nuove generazioni, dopo i ’95- ’96 8eccezionale, la migliore al mondo a livello junior, ma non confrontabile con altri paesi a livello pro) abbiamo già la generazione dei ’98-’99 che sembra molto buona, non al livello dei precedenti ma cmq ottima, e già scalpitano i 2001: Furlanetto, Moroni, Quinzi junior. Il problema è i passaggio da junior a pro. La frase storica i nostri maturano dopo non regge. Maturare dopo significa perdere quelle esperienze, fatte a 19, 20 anni, che ti permettono di affrontare la carriera, da un punto di vista psicologico, con la convinzione psicologica di essere un campione o un buono-ottimo giocatore.
kokkinakis se non si infortuna piu puo´tranquillamente essere n 1 😉
Complimenti per l’articolo a Danilo.
Ogni appassionato di tennis ama seguire e scoprire giovani talenti.L’annata ’96 effettivamente è stata un pò deludente quest’anno (anzi ora addirittura la considero sopravvalutata,vedasi Coric e Chung che non mi entusiasmano e non vedo futuri top5).
Sono contento di vedere che è stato nominato Nicolas Jarry, che ho visto dal vivo più volte,e mi ha lasciato una grande impressione.Si è un pò perso ma come qualità uno dei migliori del 96.
Tutti citano e seguono i giovani americani (Fritz,Kozlov,Tiafoe etc) ma nessuno nomina mai Escobedo (mi ricordo la sua vittoria su Tiafoe a Lexington),tennis completo come colpi anche se acerbo dal punto di vista tattico (per quel poco che ho visto).
Concludo con Quinzi che rappresenta il nostro 96,e ad oggi come tanti non ha fatto i progressi sperati,e putroppo è ancora lontano dal livello dei suoi coetanei citati (Coric,Chung,Ymer,Khachanov etc).Kokkinakis è ingiudicabile,spero si riprenda al meglio. Il belga Geens sinceramente non l’ho mai visto giocare…
Kokkinakis per me della 96 resta tutt’ora il migliore
Anche chung è stato a lungo infortunato quest anno… infatti da come si vede dalla tabella ha solo 24 partite… cmq in questa lista vedo al max giocatori che possono diventare top10..