Da Umago: Fabio Fognini “Non mi sento ancora al 100%, ma nove ore in campo e dodici set in due giorni lasciano il segno per forza”. Pennetta e Vekic, show con arbitraggio pazzo di Ivanisevic
Classe e bellezza, grazia e potenza, esperienza e gioventù. La bruna e la bionda. Il match esibizione tra Flavia Pennetta in Fognini e la croata Donna Vekic ha regalato ottimi sprazzi di tennis spettacolo e gustosi siparietti che il pubblico accorso ieri sera all’ATP Stadium di Umago non ha mancato di apprezzare.
Goran Ivanisevic, autentico padrone di casa (visto che il campo è stato intitolato a lui con una cerimonia andata in scena sabato scorso), è stato bloccato da un infortunio e, condizionato da una leggera zoppia, ha scelto così di disertare il campo per rivestire il ruolo di ‘arbitro guastatore’. Musica ad alto volume tra un punto e l’altro (dagli AcDc a Buster Poindexter), tanti sorrisi tra una finta protesta e un’esultanza ridanciana, colpi da maestre che hanno lasciato a bocca aperta gli appassionati. Agonismo poco o nulla, mentre la Pennetta (in tenuta bianco-salmone, apprezzata anche come calciatrice con tanto di stop, controllo e calcio a una pallina da tennis) e la Vekic (bianco-verde, dinamica e fantasiosa) si sono affrontate a viso aperto senza tener conto del punteggio. L’arbitraggio sui generis di Ivanisevic ha offerto penality point assurdi e regali imprevisti, oltre a una fuga precipitosa per andare in toilette (il suo posto sullo scranno arbitrale è stato preso per qualche minuto da un bimbetto, apparso a suo agio) e battute persino in italiano. Infine, spazio anche per due ragazze australiane palesemente fuori contesto e per due bimbetti dall’evidente talento che si sono ben esibiti insieme alle protagoniste della serata. Intanto, Fognini si godeva lo spettacolo a bordo campo.
Fognini in scioltezza, l’esordio è promettente
Parte con il piede giusto la nona partecipazione di Fabio Fognini al torneo umaghese. Nonostante le fatiche accumulate in Coppa Davis, il ligure ha preso progressivamente il largo sulla terra rossa dell’ATP Stadium da pochi giorni intitolato a Goran Ivanisevic, liquidando in due set (6-4 6-1 il punteggio) l’argentino Renzo Olivo che il giorno prima aveva superato al tie break del terzo set il brasiliano Andre Ghem. Il numero 34 al mondo e testa di serie numero 4 del torneo, già finalista ma sconfitto nel 2013 da Tommy Robredo, è sceso in campo poco prima dell’esibizione della ‘sua’ Pennetta e, dopo un inizio contratto condizionato anche dagli ottimi colpi del sudamericano, ha trovato il guizzo decisivo grazie a un break reso possibile da ben tre set point. Una passeggiata di salute, invece, il secondo set con cinque giochi consecutivi vinti dopo l’1-1 iniziale. Sul suo cammino, adesso, il bosniaco Damir Dzmhur che ha eliminato Thomas Fabbiano. “Non mi sento ancora al 100%, ma nove ore in campo e dodici set in due giorni lasciano il segno per forza. Sto giocando di nuovo bene e con tranquillità – spiega Fognini a caldo – Oggi ho trovato davanti a me un avversario difficile, capace di arrivare in semifinale ad Amburgo. Sapevo che c’era da correre e mi sono adattato. Sono stanco ma, intanto, festeggio il mio secondo quarto di finale dell’anno. Ora punto anche alla semifinale: è vero – aggiunge – la Davis mi ha sempre fatto bene, perché mi ha permesso di dimostrare quanto tenga al mio Paese. Adesso, però, voglio essere un po’ egoista e concentrarmi solo su me stesso per tornare il più in alto possibile in classifica. Cosa mi manca? – conclude Fognini – Recuperare ancora velocità di gambe e affrontare nel modo migliore questa umidità. Flavia? Sono felicissimo, la cosa più bella che mi sia capitata, ma vorrei parlare solo di tennis e concentrarmi sul campo per riavvicinare le posizioni che mi spettano”.
Seppi forfait, l’avventura di Fabbiano si ferma nel singolare ma prosegue nel doppio
Con il prevedibile forfait di Andreas Seppi dal suo esordio nel torneo di doppio a causa del noto problema all’avambraccio destro (avrebbe dovuto giocare insieme al tedesco Frank Moser contro la coppia composta dallo sloveno con passaporto britannico Aljaz Bedene e dal bosniaco Damir Dzmhur), i riflettori rimangono puntati su Thomas Fabbiano che, nel giro di poche ore, è costretto a scendere due volte sul campo del Grand Stand. Prima opposto al bosniaco Damir Dzmhur e, successivamente, anche nel doppio insieme al croato Franko Skugor (da lui sconfitto martedì) contro il duo composto dallo slovacco Andrej Martin e dal cileno Hans Podlipnik-Castillo (testa di serie numero 3). Nel singolare, nonostante l’ottimo avvio con il primo set conquistato per 6-4, arriva uno stop legato alla crescita dell’avversario che chiude i giochi con un 6-1 6-2. Nel doppio, invece, il pugliese trova energie incredibili e raggiunge i quarti di finale insieme al compagno superando gli avversari in tarda serata al termine di un match maratona in rimonta: sotto di un set (2-6), hanno preso il largo con i punteggi di 6-4 10-5.
La rinuncia di Seppi, invece, apre improvvisamente le porte del torneo ai connazionali Riccardo Ghedin e Alessandro Motti che, però, nulla possono davanti a Bedene e Dzmhur, vittoriosi con un secco 6-4 6-1.
TAG: Andreas Seppi, ATP Umag, ATP Umag 2016, Fabbiano, Fabio Fognini, Flavia Pennetta, Fognini, Pennetta, Seppi, Thomas Fabbiano
le esibizioni sono inutili e sono una presa in giro per chi paga il biglietto
Concordo.
@ il luminare veramente pensa quelle cose ma la sua priorità è conoscere la nuova ragazza (#1649278)
Vekic tutta la vita
@ Phoedrus (#1649440)
Guarda, non avevo pretese… Tra l’altro il prezzo doppio del biglietto perché c’era popò di esibizione era uno scandalo…
Ci sono andato perché mi hanno pagato il biglietto…
ho solo commentato per dovere di cronaca… Che nell’articolo ci fosse accenno a sprazzi di tennis spettacolo era pico realistico. E pure i siparietti… Poco divertenti. La parte più simpatica é stata quando vekic e pennetta hanno giocato contro due baminetti e con due dj…
Le esibizioni spesso finiscono che essere una noia mortale. C’e’ attesa di chissa’ quali colpi e giochi ad effetto e poi magari non c’e’ nulla.
Meglio una partita agonistica vera tra atleti ancora in pista.
Comunque fognini è numero 39 al mondo e no 34. Anche l’altro articolo sempre su umago,c’era scritto 34. 🙂
chissà se dal vivo è più bella la Pennetta o la Vekic 🙄
@ Ragazza cioè (#1649268)
Si è cancellata dal ranking ormai…
@ Ragazza cioè (#1649268)
non credo proprio, altrimenti non si sarebbe cancellata dal ranking
Flavia mi è sembrata davvero in forma… Chissà che non abbia già voglia di rientrare nel circuito almeno per difendere il suo miglior titolo?
La vekic e’una grande gnocca
che topa la vekic
“ottimi sprazzi di tennis spettacolo e gustosi siparietti che il pubblico accorso ieri sera all’ATP Stadium di Umago non ha mancato di apprezzare.”
Io non ho apprezzato… Per nulla. E come me quelli intorno. Tra l’altro lo stadio ad inizio esibizione era pieno e si è pian piano svuotato. Giusto per la cronaca…