Diario da San Benedetto – Day 3
Terza giornata ricca di derby e di emozioni a San Benedetto, con tante soddisfazioni derivate dalla vittoria di Mager, a notte ormai fonda.
Il programma iniziava alle ore 16 con Lestienne – Nedelko, ma siccome il match non mi interessava più di tanto, sono arrivato al CT Maggioni intorno alle ore 17.15 con Nedelko avanti di un set e sotto 2-1 nel secondo. Il match è stato di discreto livello, ma il francese ed il suo grunting volutamente esagerato in alcuni scambi mi ha dato alquanto fastidio, ed infatti tifavo l’olandese per due motivi: il primo è che, qualora avesse chiuso lui in due set, sarebbero iniziati prima i match interessanti, mentre il secondo son questi versi fastidiosi che il francese emetteva durante alcuni scambi. Purtroppo, dopo tanti turni di servizio tenuti abbastanza agevolmente da Nedelko, quando si è ritrovato a servire sotto 6-5 gli sono entrate molte poche prime palle di servizio, Lestienne è salito di ritmo in risposta e anche grazie ad un bel dritto lungolinea sul 15-30 si è procurato due set point. Dopo aver sprecato il primo affossando un chop di dritto giocato con presupponenza in rete, al secondo ha chiuso, convincendomi definitivamente ad andare su un altro campo.
Sul campo 3, infatti, stavano iniziando a giocare Travaglia e Miedler, contro Menendez Maceiras e Neis. A seguire il match c’erano il coach di Travaglia e Leitgeb, allenatore di Quinzi e di Miedler, e io mi son seduto vicino a loro. Durante il riscaldamento stavano parlando appunto di Gianluigi, con il coach austriaco che, parlando del periodo di Giangi con Medica, diceva che é stato tempo perso poichè lui cercava di “costruire una casa senza mettere le basi”, e che adesso Gian si stava allenando con tanta intensitá. Ha continuato dicendo che GQ adesso é piú tranquillo, non pensa al fatto che Coric, Kyrgios etc prima fossero al suo livello ed adesso sono lì sopra, spiegando che per arrivare tra i top servono 2-3 anni di hard work e tanta tanta voglia. Riguardo la programmazione futura mi è parso di capire che adesso Miedler va in Austria, non so se Gian farà altrettanto, mentre poi torneranno in Italia per giocare a Biella.
Parlando adesso del match di doppio di Travaglia/Miedler, per quanto ho visto Steto sembra tornato in buona forma, ogni tanto perde troppo la misura col dritto ma il servizio viaggia a velocità elevate e ha giocato alcuni passanti di rovescio davvero pregevoli. Alla fine del primo set del doppio son tornato sul campo centrale, dove si stavano riscaldando Gaio e Giannessi. Lo spezzino era reduce da un match incredibile giocato il girono prima, dove sembrava che non potesse farcela a proseguire, dato che già nel primo set aveva iniziato a soffrire di problemi allo stomaco, ma poi grazie alla sua proverbiale grinta era riuscito a lottare e vincere ugualmente, nonostante si vedesse palesemente che non si sentiva bene. La partita è stata di livello non altissimo, Gaio ha servito molto peggio di quanto non avesse fatto lunedì ed è riuscito raramente ad imporre il suo gioco, così Giannessi, facendo il minimo sforzo sindacale, si aggiudicava il primo set grazie a tanti regali di Gaio nel nono gioco, con Alessandro che otteneva il break a 30. Nel secondo set il livello saliva leggermente ma era ancora una volta il servizio a tradire Gaio nel terzo gioco quando, con 3 doppi falli, cedeva la battuta e il match sembrava ormai compromesso. Nel game successivo tanti punti spettacolari con il nativo di La Spezia che, dopo un paio di scambi molto lunghi, si è seduto sui teloni e ha iniziato a dare i primi segni di cedimento fisico, confermando di non stare ancora completamente bene. La situazione è evidentemente peggiorata e, sotto 3-4 0-40, ha capito di non farcela più, e si è ritirato: dopo pochi minuti, mentre ero al bagno, ho sentito i responsabili del torneo molto agitati che cercavano il medico; mi è stato detto che Giannessi era privo di sensi, e, dopo pochi minuti, è arrivata un’ambulanza. In serata poi ho saputo che Alessandro stava meglio, per fortuna, resta da capire quale fosse precisamente il problema, ma l’importante è che sia passato tutto.
Quinzi e Caruso son stati colti di sorpresa da questo ritiro improvviso di Alessandro, il nativo di Porto San Giorgio si è affacciato al campo dicendo: “coosa? S’è ritirato?!” ed ha iniziato a riscaldarsi fuori dal campo. Anche Caruso, che stava tranquillamente con le cuffie fuori dal campo, ha iniziato tardi a riscaldarsi ed infatti si è fatto attendere per una decina di minuti da Gianluigi, che è sceso quasi subito in campo. Tra i due non c’è reciproca simpatia, anzi, Giangi spesso si lamentava delle perdite di tempo di Salvo, oltre che parlare di continuo con l’arbitro per una buca che c’era a fondocampo e che rendeva il campo, a dir suo, ingiocabile. Atteggiamento a parte, pochissimo da rimproverare al match del marchigiano: i miglioramenti al servizio son notevoli, col rovescio ha trovato dei passanti incredibili e comunque si nota sempre come sia il suo colpo naturale, col quale non fa alcuna fatica a tenere la palla profonda. Col dritto la palla viaggia molto di meno, è carica di topspin, però soprattutto nel primo set si notava come la velocità di palla di Caruso fosse notevolmente superiore, anche se Salvo ieri ha sbagliato veramente tanto, tantissimo, rispetto al match con Arguello. Nel primo set Quinzi ha ottenuto il break con una palla corta al salto di rovescio, per poi perdere immediatamente il servizio, in uno dei rari games dove non gli è entrata la prima palla. Il siciliano, dal quarto gioco, ha iniziato a soffrire di un problema, credo, al bicipite femorale, che si è portato avanti per tutto il match. Quinzi con il passare dei minuti è salito di livello, ha diminuito gli errori, trovato profondità costante ed anche buone soluzioni vincenti e, va detto, ha assolutamente meritato questa vittoria, alla quale io sinceramente non credevo più di tanto, vista la sua prestazione contro Casanova e vista, soprattutto, la gran partita di Caruso contro Arguello.
Erano ormai le 22 inoltrate quando è sceso in campo Mager, atteso da un giocatore molto ostico come Lopez Perez. Durante il loro riscaldamento ho visto il doppio di Gaio/Napolitano contro De Greef/Reuter, con questi ultimi che sembravano totalmente svogliati, tant’è che sul 6-0 3-1 40-30 Reuter ha colpito al volo una palla, che stava per rimbalzare, con i piedi fuori dal campo, affossando di proposito il colpo a rete. Intanto sul centrale Mager partiva sbagliando molto e subendo il dritto dello spagnolo, sempre profondo e arrotato, sul quale il ligure è andato in apertura molte vuolte fuori giri. Sotto 5-3 nel primo parziale però i ruoli si sono ribaltati, Gianluca ha cominciato a sbagliare molto poco e ad imporre il suo gioco, offensivo, iniziando anche a trovare qualche prima di servizio in più, e dopo aver annullato due set point allo spagnolo nel decimo gioco, ha mantenuto facilmente il successivo game di servizio portandosi sopra 6-5. A quel punto lo spagnolo ha iniziato ad innervosirsi e Mager col dritto ha giocato un game praticamente impeccabile, facendo muovere lo spagnolo da destra a sinistra, trovando poi una fantastica risposta tra i piedi sul 15-30 che gli è valsa due set point: sul primo, con lo spagnolo che prendeva in mano le redini del gioco, Mager si difendeva con un pallonetto che atterrava vicino alla riga e, sul colpo successivo, Lopez Perez andava fuori giri, spedendo un dritto lungo e consegnando il primo set all’italiano. Il secondo parziale è stata una lotta punto a punto, nessuno voleva mollare di un centimetro, tutti tenevano facilmente i rispettivi game di servizio, con Gianluca che andava a due punti dal match sul 5-4 30-30 ma l’iberico era bravo a mettere in campo due prime, facendo così proseguire l’incontro. Si arrivava dunque al tie break, nel quale lo spagnolo ha espresso un livello veramente incredibile: tanti scambi spettacolari, con Mager che si può rimproverare due colpi, un dritto inside out giocato sul 3-1 con poca convinzione e una steccata di dritto in risposta sul 3-4, ma per il resto son tanti i meriti dello spagnolo che ha giocato un tennis incredibile. Era ormai mezzanotte e non avevo ancora cenato, quindi sono andato a mangiarmi un hamburger continuando a seguire il ligure con lo streaming su telefono e, dopo 40 minuti, sul punteggio di 4-4 al 3°, dopo che Mager era stato per due volte avanti di un break, son tornato al circolo. Sotto 4-5 Gianluca ha giocato un game perfetto, senza il braccino che lo ha più volte contraddistinto, tenendo facilmente a zero. Più complicato è stato il game sul 5-6 dove Gianluca, a causa di due ottime risposte di Lopez Perez, si è ritrovato sotto 0-30: tre prime su quattro in campo, punti giocati in spinta, e verdetto rimandato al tie break, che è iniziato alle 01.02. Scambio di mini break in apertura ma poi allungo dell’italiano che sembrava veramente carichissimo, incitato di continuo da Rianna (Nargiso non c’era), bravissimo ad approfittare di ogni occasione concessagli dallo spagnolo. Sul 4-1 ha commesso, per la troppa fretta, un errore di dritto che temevo potesse riaprire il match ma poi sul 4-2 è stato bravissimo a tirare una prima a 210 sulla quale l’iberico non ha potuto nulla. Nei due punti successivi Enrique ha commesso due errori insoliti per uno come lui: dritto largo sul 2-5, smash sbagliato sul 2-6 e finalmente dopo quasi 3 ore di gioco braccia al cielo per Gianluca che vinceva uno dei match più lunghi e combattuti della sua carriera. Molto bella la scena finale con il coach di Lopez Perez, al quale vanno comunque fatti i complimenti poichè l’avevo visto giocare 9 mesi fa al Due Ponti contro Gabor Borsos e sembra tutto un altro giocatore, che era il primo ad andare a fare i complimenti a Mager e a Rianna, dimostrando grande sportività al termine di una battaglia davvero fantastica. Molto, molto contento per Gianluca nel quale ripongo da più di un anno grandissime speranze, e speriamo che match come questi possano dargli una convinzione tale per fare il salto di qualità, perchè i mezzi tecnici ci sono, eccome se ci sono.
Anche per oggi è tutto, domani mi vedrò il match di Napolitano con Rola (sperando che Stefano riesca a bissare il risultato di settimana scorsa) prima di partire in direzione Pesaro per tre giorni di Davis, ma da lì non penso che scriverò i diari siccome ci sarà gente molto più quotata di me a scrivere articoli, e anche perchè praticamente tutti gli utenti di questo sito vedranno i match. Forza azzurri!
Andrea Pellegrini (AndryREAX)
TAG: Challenger San Benedetto del Tronto, Challenger San Benedetto del Tronto 2016
È la strada che vorrei intraprendere, vediamo un po’ 🙂 Intanto grazie mille dei complimenti
Sirei di si, anche come l’antipasto, il primo, il secondo, il contorno, la frutta, il dolce, il caffe, l’ammazzacaffe, il sambuchino e l’amaro della casa.
@ AndryREAX (#1642986)
Se sei cosi’ giovane pensa seriamente al giornalismo sportivo che un nuovo clerici ci serve come il pane. E la stoffa c’e’
Djere meritava di perdere giá con Beck, non è in forma. Se Edo é concentrato ce la fa
@ Reax (#1642989)
Piuttosto come lo vedi Edo?
@ Reax (#1642989)
Appassiona…errori del simpático t9
@ AndryREAX (#1642922)
I miracoli accadono! Cerco di essere sempre obiettivo 😉 e il tuo diario mi appasiona
@ angelux79 (#1642961)
Da lunedì le mie vacanze son finite, tra questa settimana e Londra ho speso quanto avevo risparmiato in 9 mesi di lavoretti (faccio come aiuto-maestro dei bambini nel circolo dove mi alleno) 😉 Ancora son troppo giovane per lavorare comunque
bellissimo resoconto di giornata. scorre piacevolmente.
scusami la domanda, ma come fai a fare Sbdt, poi pesaro… sei in ferie? dormi in albergo? sei benestante??? 😆
Bravo Andry, bel report.
Speriamo possa arrivare il primo acuto challenger di un nostro giovane, anche se ci siamo andati vicini con Donati due volte,e con Napolitano settimana scorsa.
Ovviamente non menziono Cek che è un tennista che ha già dimostrato il suo valore,e confido possa migliorare ancora in futuro.
@ Head (#1642937)
Ieri Fede ha giocato maluccio, contro Jankovic match di livello. Sì in campo ogni tanto fa morir dalle risate, comunque é sempre educatissimo coi raccattapalle 😉
ho*
analisi abbastanza condivisibile quella sul match di quinzi, anche se a parer mio negli errori errori di Caruso c’è stato molto merito di Quinzi che ha giocato tatticamente un match perfetto che ha sorpreso lo stesso Caruso, reo secondo me di essere entrato in campo un po troppo “convintello” di fare suo il match.
Ps: non sono affatto sorpreso delle lamentele di Quinzi, in quanto le perdite di tempo di Caruso sono a dir poco scientifiche e irritanti e lo notai giâ nel match dell’anno scorso(ogni santo game tra un punto e l’altro bisognava aspettare
lui che con il piede doveva ripulire le linee del campo!! ) l
@andry
bei colpi gaio cmq fa dei pallonetti al bacio ieri ho cambiato idea su di lui avevi ragione 😉 un abbraccio e complimenti il top é stato quando all ennesimo rovescio lungo gaio ha urlato “voglio giocare a calcio” 😆
grande
Oops me l’ero perso! Speriamo bene, sia oggi sia nel weekend
Grazie a te che te li leggi e commenti praticamente sempre 😉
Grazie!
Fingers crossed! 😉
Grazie caro, un salutone
Miracolo! 🙂 Grazie anche a te
Bel diario, si fa leggere 😉
@ Elio (#1642854)
Grazie mille! 😉
Come sempre grandioso andry e speriamo bene per oggi
Praticamente sei entrato tu nel match di nedelko e sono uscito io 😆 poca roba quella partita..bell articolo
bravo Andry! preciso e scorrevole il diario
Sempre infintamente grato dei tuoi report.
Grande Andry come sempre!
Forza azzurri!
Bravo Andry ! Pero’ che maratona stai facendo ! 😉
Cmq, Mager sta crescendo di testa, (il braccino è questione mentale, xchè, anche grandi campioni, quando non sono in giornata, ce l’hanno)e come gioco. Concordo. Poi te la cavi alla grande come “reporter”, e te lo dice uno che di tennis ne ha macinato per 30 anni allenando giovanissimi e lavorando per qualche rivista Francese. Complimenti ! 🙂