Seconda vittoria nel circuito ATP per Andrea Arnaboldi che supera Trungelliti e accede al secondo turno dell’Atp250 di Bastad
Vittoria in rimonta per Andrea Arnaboldi nel primo turno del torneo Atp 250 di Bastad (€ 463.520, terra).
Il tennista comasco ha superato l’argentino Marco Trungelliti, 26 anni, Nr. 127 del mondo, con il punteggio di 2-6 6-4 6-3 in due ore e nove minuti di gioco.
Per l’azzurro è anche la seconda vittoria in carriera nel circuito maggiore., prima assoluta nei tornei ATP.
In precedenza aveva vinto lo scorso anno al primo turno del Roland Garros.
Al prossimo turno trova il russo Donskoy, avversario ostico, specie su questa superficie.
Bella vittoria per Andrea! Il tennista italiano ha saputo soffrire, lasciar sfogare l’avversario, prendere confidenza con l’incontro minuto dopo minuto per poi piazzare una splendida rimonta, coronata da un ottimo terzo set. Ora sotto con un avversario difficile ma non imbattibile!
Di seguito il dettaglio del match.
Primo set: inizio equilibrato di match, con i due contendenti che cercano di tenere il servizio senza concedere possibilità all’avversario.
Con il passare dei minuti è l’argentino a prendere campo e dominare lo scambio.
I pericoli per Andrea giungono già nel terzo gioco, dove deve fronteggiare una palla break insidiosa. Trungelliti spinge e passa nel quinto game. Break ai vantaggi e 3-2 per il sudamericano.
Arnaboldi non riesce a rispondere, l’avversario al servizio è praticamente ingiocabile in questo primo parziale, deve anzi cedere ancora il turno di battuta nel settimo gioco. Questo gioco è combattutissimo, composto da sedici punti e vede ancora spuntarla l’argentino alla seconda palla break a disposizione.
La fine del set è pura formalità, con Trungelliti che tiene agevolmente il servizio a zero e chiude il parziale per 6-2 dopo 41 minuti di gioco.
Secondo set: inizio faticoso per l’italiano, ancora in difficoltà sulle sfuriate avversarie.
Con il passare dei minuti Arnaboldi prende le contromisure e inizia a giocarsela alla pari: è così che si assiste a un botta e risposta tra il quarto e il quinto gioco, con Andrea che finalmente ottiene il break, subito imitato dall’argentino.
L’azzurro è in fiducia e tenta l’allungo decisivo nell’ottavo game, composto da sedici punti e cinque palle break annullate al tennista comasco. A questo punto ci si attende un crollo emotivo da parte di Andrea che, invece, continua imperterrito a spingere.
Ne consegue un turno di battuta tenuto agevolmente e il break decisivo nel decimo gioco, al primo set point a disposizione.
E’ 6-4 Arnaboldi in 48 minuti di gioco.
Terzo set: prova a scuotersi Trungelliti, brekkando subito l’italiano nel primo gioco.
Sarà un fuoco di paglia: i successivi tre giochi stabiliscono le vere gerarchie in campo. Andrea infatti controbrekka subito alla quarta palla utile, per poi ripetersi nuovamente nel quarto gioco, dove passa agevolmente a 15 e si porta a condurre 3-1.
L’azzurro acquista sicurezza al servizio e non soffre più nulla nei suoi turni di battuta.
E’ così che, al primo match point a disposizione, Arnaboldi può alzare le braccia al cielo. E’ 6-3 in 40 minuti di gioco.
La partita punto per punto
M. Trungelliti – A. Arnaboldi
02:07:34
5 Aces 2
9 Double Faults 3
54% 1st Serve % 58%
33/50 (66%) 1st Serve Points Won 37/56 (66%)
19/42 (45%) 2nd Serve Points Won 21/41 (51%)
9/13 (69%) Break Points Saved 4/8 (50%)
13 Service Games Played 14
19/56 (34%) 1st Return Points Won 17/50 (34%)
20/41 (49%) 2nd Return Points Won 23/42 (55%)
4/8 (50%) Break Points Won 4/13 (31%)
14 Return Games Played 13
52/92 (57%) Total Service Points Won 58/97 (60%)
39/97 (40%) Total Return Points Won 40/92 (43%)
91/189 (48%) Total Points Won 98/189 (52%)
127 Ranking 230
26 Age 28
Santiago del Estero, Argentina Birthplace Milan, Italy
Buenos Aires, Argentina Residence Cantu, Italy
5’10” (177 cm) Height N/A
172 lbs (78 kg) Weight 159 lbs (72 kg)
Right-Handed Plays Left-Handed
2008 Turned Pro 2006
2/3 Year to Date Win/Loss 0/2
0 Year to Date Titles 0
0 Career Titles 0
$359,867 Career Prize Money $550,967
Davide Sala
TAG: Andrea Arnaboldi, Arnaboldi, ATP Bastad, ATP Bastad 2016
@ Buon Rob (#1642047)
Non liquido Cecchinato. E’ entrato nei 100 con merito. E’ entrato giovane nei 100, gradualmente e con i challenger, quindi ci è entrato in modo diverso molto da Vanni, ma analogamente ci è uscito. Dimostrando, attualmente, di non avere il tennis per starci. Ci fosse stato o fosse migliorato fino alla top 50 allora avresti ragione a citarmi Bautista autore di un career breakthrough a 26 anni. Quindi per forza di cose fuori contesto dai tuoi riferimenti di età e risultati. Mi pare limpido. O meglio cristallino.
Quindi la regola dei 30 anni non esiste sempre. Vanni e Cecchinato lo dimostrano. Esiste, ma non sempre la tardiva maturazione è indice di qualità. Altrimenti nei top 500 avremmo 400 potenziali top 100 senza considerare mai che siano dei potenziali numeri 700 od 800 o ritirati.
Ripeto la mia regola di vita. Se hai problemi economici e a 29 anni sei numero 200 è giusto porsi delle domande.
Quando le eccezioni superano le regole, o comunque diventano molto numerose, non possono più essere chiamate “eccezioni”.
Se no, sono eccezioni anche Isner, Tsonga, Batista Agut (sui cui risultati, “stranamente”, non ti sei espresso).
E invidio le tue certezze assolute su Cecchinato.
Il più giovane italiano ad entrare nei 100 dai tempi di Fognini, ma tu già lo liquidi come uno che ha avuto una stagione fortunata.
Immagino i soldi che fai a palate con le scommesse.
@ frittella (#1641695)
Va beh. Cose che sanno anche i muri. Bene. Si migliora fino a 30 anni e più o si diventa anche più forti, ma la classifica conta meno di quanto pensi. Il grande malisse fu più debole di juan monaco?
@ Becu rules (#1641723)
Ma certo, abbiamo avuto il caso Vanni. Indicativo di come non sia vero molto di cui si afferma qui. Un conto è fare saliscendi, ma se non sei mai stato nel tennis che conta, ma finisci per andarci, il non rimanerci conferma le mie teorie e non quelle degli altri. Come ne è subito uscito cecchinato o fabbiano. Poi ci sono le eccezioni, ma il succo è sempre quello. Lorenzi ed estrella sono eccezioni da tenere ben presenti, ma sono eccezioni.
@ Buon Rob (#1641733)
Si, ma continui a basare molto del tuo ragionamento sul best ranking. Non sempre e indicativo se no gimeno traver sarebbe come lorenzi. Vero, hai perfettamente ragione sul fatto che si diventa più forti con qualche anno in più, ma non è detto che tutti saranno prima o poi nei 100. Capita e capiterà ma non deve da questo nascere una regola. Se a 30 anni sei numero 200 e hai problemi economici hai pure tutto il diritto di preoccuparti. Il dovere, forse
grande Arna!
Esatto, c’è UN SOLO giocatore under 25 nei primi 18 (Thiem, il secondo è Kyrgios) ad esempio.
E il vincitore Slam più giovane al mondo sono Cilic e Del Potro (entrambi settembre 1988, millenovecentoottantotto, nessun giocatore nato negli anni ’90 ha vinto Slam! E solo due tra le donne!!).
E tra le donne, che di solito vedevano frotte di teenager in cima alla classifica, le top ten sono: due under 25, quattro tra i 25 e i 30 anni, e quattro over 30 (rectius, tre sono over 33).
Robertina Vinci ha fatto il proprio BR quest’anno, a 33 anni suonati.
E io in due minuti posso uppare decine di post di dodici mesi fa (fa ridere ma è vero) che le consigliavano di ritirarsi e che affermavano che “non sarebbe mai più rientrata tra le 20” in quanto “vecchia”.
Lascio stare il post precedente, che è un delirio su Arnaboldi, visto che io ho scritto che è il giocatore italiano più divertente da vedere (e lo confermo) ma non ho MAI scritto che è un futuro campione.
Però ti faccio degli esempi, visto che a me piace parlare di fatti concreti.
Parliamo di Estrella: mai stato nei primi 500 a 27 anni, mai nei primi 200 32, e ora due volte vincitore di tornei ATP e top 100 stabile da due anni.
Parliamo di Feliciano Lopez: l’anno scorso, dopo più di tredici anni di onoratissima carriera, ha fatto il proprio BR, a quasi trentaquattro anni (non so se per te il n.12 al mondo ha “sfondato”: per me sì).
Parliamo di Benjamin Becker, l'”Agassi career-killer”. A 25 anni, nel lontano 2006, otteneva la vittoria per cui più sarà ricordato in carriera, ma il proprio BR lo avrebbe fatto nel 2014, a 33 anni e mezzo suonati.
O, infine, se vuoi, parliamo di Tsonga, Isner e Batista Agut e vediamo che classifica avevano a 22 anni.
Ecco. 😛
ps: magari Coric “sfonda”, come dici tu, e diventa n.1 al mondo per sei anni consecutivi, però, ad oggi, un Feliciano Lopez che ha fatto il BR a 34 anni è stato n.12 al mondo, Coric non sappiamo se arriverà o meno a quel livello.
Sono al 100 per cento d’accordo sull’analisi. A volte la sola classifica, o la singola partita, avulse dal contesto generale e dai risultati misurati nel tempo, identificano un expolit e non un valore assoluto. Con questo, senza volerne fare un campione che non è, sono felicissimo per Arna che tra i nostri è quello con il gioco più divertente, peccato sia un po’ leggerino e questo è il limite che si porta e si porterà dietro. Spero ance lui riesca a prolungare l’exploit il più a lungo possibile come successe a Vanni lo scorso anno
@ giuliano da viareggio (#1641605)
Condivido in parte perché a volte anche per Virgili che di certo non credo possa ambire ad entrare nei top 30, anche se glielo auguro, vi sono centinaia di commenti per un turno di future. È solo questione di simpatie che ci sono solo per alcuni tennisti.
concordo, anzi è dura trovare uno nato nei novanta fra i primi 50, forse non si arriva neanche a 10
si riesce a far polamica pure quando si vince….è chiaro che Arnaboldi è un giocatore da challenger e niente più…ha approfittato della settimana Davis per entrare in un 250 atp ed è riuscito a battere un giocatore del suo livello….non ha fatto di certo un miracolo ma ha pur sempre vinto e quindi gli faccio i miei complimenti….Bravo Andrea…
@ jade (#1641615)
Scusa, era legato al post precedente. In un post si parlava di “sfondare”. Mi sembra prematuro, ma anche fuori luogo iniziare con tali verbi nel caso concreto di Arnaboldi alla seconda vittoria atp a quasi 29 anni. “Sfondare” è più confacente alla scorsa prima annata di Zverev e Coric che in effetti “sfondarono” nei primi 100 e oltre, fornendo grandi prove.
@ jade (#1641615)
provaci ancora non è ddifficilissimo
@ pallettaro (#1641592)
Non sono riuscito dopo aver riletto 3/4 volte a seguire il tuo filo logico.
Raga, il problema della scarsità di commenti su questa vittoria di Arnaboldi è dovuto alla ricerca di noi tifosi e amanti di questo sport del campione da idolatrare. Per campione da idolatrare si intende almeno top 30. Oggi riteniamo forse a torto che Arnaboldi non potrà mai esserlo, per questo ci dedichiamo con tutto il nostro entusiasmo a seguire i giovani moschettieri dei quali non vi risparmio i nomi (Donati, Eremin, Quinzi, Mager, Sonego, Napolitano), si perchè riteniamo forse a torto che tra loro possa uscire il campione top 30. Questo non significa che non gioiamo ogni volta che uno della fascia intermedia racimola un grande risultato. Complimenti quindi ad Arnaboldi!!
Prox incontro fattibile, ce la si può giocare, nell'(eventuale) successivo con uno spagnolo bisognerebbe trovare il meno quotato dei contendenti, e allora chissà 😉
Bravo Andrea.
@ Buon Rob (#1641546)
Oltretutto quando si parla di sfondare. Sfondare è un verbo che fa ridere. Non so. Coric che sfonda, entra e sta nei primi 100, te ne da l’idea. O Zverev. Battere a quasi 29 al terzo TRungelliti o come si chiama, alla seconda atp non dovrebbe richiamare un ritardo nello sfondare.
Calma. Che sfondi? Hai vinto una partita, sfondare ed entrare nel tennis che conta è un altra cosa. O diversa, spero.
@ Buon Rob (#1641546)
Beh no, siamo alle solite. Ci sono percorsi umani e sportivi che è sempre meglio affrontare all’età giusta. Fosse tutto vero dovremmo avere ancora Vanni nei 100.
Mi dicevate che Vanni era da top 100? Dissi di no. Entrare 1 anno nei 100 quando ne sei stato per più di 10 anni fuori è un conto, parlare di Robert è un altro. Quindi andare nei primi 100 una volta non significa valerli del tutto. La tua normalità (Vanni) è stata quella di star fuori dai 100 per la quasi totalità della carriera, al di fuori di un grande exploit concentrato in un solo torneo.
Altrimenti il valore assoluto e la carriera di un Lorenzi è uguale a quella di un Gimeno Traver che è stato top 48. La risposta deve essere no, perché se no, parliamo di birre.
Ma vale anche per i giovani. Cecchinato è entrato nei 100, ma al momento ha dimostrato di non valerli, essendo stato per lo più strapazzato da giocatori qualsiasi (le sole vittorie su Damir e su Baghdatis, pregevoli, non sono servite a farlo uscire dai 100 la settimana dopo). Quindi i conti non tornano. Se il tuo livello sono i 100 come mai ne sei subito uscito?
Analogamente l’ottimo Arnaboldi è un grandissimo tennista, ma non il campione che lo si vuol fare apparire oggi con secondi fini di facile speculazione dialettica.
Questo perché?
Perché il tennis non è un gioco a premi, è uno sport a premi. Fai bene una settimana devi fare bene anche quella successiva.
Quindi fare i fenomeni alla ” io lo sapevo” alla seconda vittoria atp dopo più di 10 anni di professionismo suona anche ridicolo, ma ancora prima fuori luogo.
grande andrea
Questa vittoria merita 3 commenti:(.
Grande Andrea.
Peccato così poca attenzione sui giocatori che ne meritano davvero…
Bravo Andrea. Ed ora sotto contro il russo!!!!
Ottima vittoria del nostro tennista più divertente da veder giocare, il buon Arnaboldi.
Felicissimo per lui, che è un giocatore con una mano deliziosa.
“””””Stupisce””””” l’assenza di commenti dei “soliti noti piangenti”.
Invece, per il non richiesto Angolo delle Curiosità, va sottolineato il ritorno in top 70 di Stephane Robert, che conferma l’assunto preponderante dell’utenza per cui “dopo i 23 anni sei in fase discendente”.
E così, dopo Lorenzi che a 34 anni suonati sta ritoccando i suoi BR (molto probabilmente chiuderà la settimana al n.47, nuovo BR), Robert a 36 anni e 2 mesi avvicina tantissimo il proprio BR, che è al n.61 e dista dunque meno di dieci posizioni.
Trentasei anni.
Trentasei.
E noi consideriamo “ormai definitivamente in ritardo per sfondare” tennisti di vent’anni. 😛
Molto bene Arnaboldi….trungelliti non era avversario semplice
Bravo Arna
Bravo Arna. Dopo il primo set non ci speravo più.
grande andre!! dai che donskoy si può battere!!
29 anni,prima vittoria in un atp 250,ho detto tutto
Bella vittoria!
Ora sotto con il russo!
non è di cantù arnaboldi?
Donskoy non è troppo più forte di Trungelliti e Andrea ha il talento per poterlo battere. forza Arna!!!