Gioia Barbieri: quando è giusto dire addio
“Un amore folle, viscerale, inspiegabile”: Gioia Barbieri nel suo lungo e toccante messaggio social descrive così il suo rapporto con il tennis, richiamo difficile da non ascoltare, se non impossibile ma che lei ha deciso di mettere da parte per “esplorare nuovi mari”.
Classe 1991, 25 anni il prossimo luglio, la Barbieri saluta così il circuito professionistico per dedicarsi a qualcosa magari di meno stimolante ma senza dubbio vissuto con più certezze: da una foto a fine post si capisce la sua volontà di spostare i propri interessi nel mondo dell’azienda immobiliare di famiglia, una realtà che sicuramente sarà meno precaria del tennis pro, decisamente più precario a certi livelli. Personalmente non posso che fare un sentito applauso a Gioia, autrice di una scelta difficile ma che capisco perfettamente.
Arrivata al best ranking di numero 170 in singolare, la Barbieri può vantare nella sua già terminata carriera otto tornei ITF più una finale in doppio l’anno scorso con Karin Knapp a Katowice. Chi la conosce bene afferma che l’idea le ronzava nella testa da più di un anno, esattamente dagli Internazionali d’Italia 2015, quando all’indomani di una sconfitta aveva deciso di prendersi un break di 2 mesi.
Qui non si tratta di potenziale, di mezzi fisici o atletici sufficienti o meno per essere una professionista di buon livello: qui si tratta di un sogno cullato fin da bambina che francamente non può essere raggiunto. La top200 per Gioia non poteva diventare un nuovo obiettivo, lei che dopo le proficue esperienze con Galimberti e Pistolesi viveva da un anno e mezzo un periodo di involuzione e di crollo verticale in classifica (attualmente fuori dalle prime 350). L’ambizione di tornare vicina al suo best ranking forse non era così forte e sicuramente la posizione attuale non poteva renderla felice o fiera. Meglio guardare in faccia la realtà: troppo lontana dal tennis che conta, quel tennis che lei ha sempre visto come ideale punto di arrivo e che allo stato attuale dei fatti era impossibile raggiungere.
Da una parte la necessità di essere onesti con sé stessi e accettare una realtà, anche se fa male, dall’altra però il sogno che hai alimentato, che è cresciuto con te, che ti ha fatto faticare ogni giorno per ore sul campo da tennis e che decidi di prendere e riporre nel cassetto. La vita può essere dura, meglio lavorare oggi per il futuro, lavorare fra gli affetti e l’amore di chi ti aiuterà a superare l’addio al tuo amato, il tuo tennis. Buona fortuna Gioia, per te inizia adesso un nuovo capitolo di questo magnifico viaggio chiamato vita.
Alessandro Orecchio
TAG: Barbieri, Gioia Barbieri, Italiane
Da quando ha iniziato a collaborare con Pistolesi ed ha abbandonato Galimberti un vero disastro
Venticinque anni sono tanti per pensare di scalare…ha fatto bene.
Difficile dare una valutazione su un qualcosa di cui sai troppo poco. Mi auguro solo che l’idea di lavorare nell’attività di famiglia sia una buona scelta per lei. Spesso decisioni come questa nascondo tanti tranelli e insidie. In ogni caso auguro a Gioia di essere felice e di vivere una vita piena di soddisfazioni. Qualora poi la scelta di lavoro fatta non si dovesse rivelare azzeccata, le auguro di essere comunque in grado di trovare un’alternativa.
In bocca al lupo, Gioia!!!!!
Scelta da rispettare senza fare tanti commenti, troppi davvero fuori luogo.
Auguroni per il futuro.
Pistolesi? Ma con pistolesi è proprio iniziata la crisi… Non ha vinto più un match povera ragazza
Basta.ne abbiamo gia’parlato.buona fortuna.
Volendo può anche rimanere in tema ed insegnare partendo dai più piccoli. A volte sono quelli che danno soddisfazioni e t fanno amare questo sport.
Verissimo. e se dotati di vera passione è un lavoro che può dare grandi soddisfazioni.
Avra’ avuto i suoi motivi, d’altra parte un altro posto di lavoro ce l’ha per cui…Dispiace xche’ x me resta una brava e bella persona
Ma infatti..
a te il crederci sempre arrendersi mai ti fa solletico!…..cmq a parte le battute……se a 25 anni si pensa già’ che i propri sogni sono irrealizzabili : COMPLIMENTI PER IL CARATTERE 😉
Ma saranno pure cavoli suoi???
Cosa c’entra quinzi qui??sono 2 paragoni completamente diversi….e poi seguendo i ragionamenti di alcuni…la balducci e la gatto M.dovevano ritirarsi già da un sacco…
addio e tante belle cose
Ha cambiato perche per campare devi guadagnare
@ Tiziano p (#1625885)
decisione ineccepibile,perchè è la sua decisione ,ha capito che non avrebbe raggiunto i risultati che si era prefissa,bisogna saper fare i conti con la realtà,cosa ad esempio che non riesce a fare ancora Quinzi ,che tre anni or sono sognava di vincere uno Slaml,e invece non ha raggiunto nemmeno la finale di un Challenger ,.comunque ognuno è libero di fare come crede,brava Gioia
Però anche sta storia che un buon tennista quando finisce col professionismo muore di fame non credo sia vera. Dubito che se volesse una ex top 200 durerebbe fatica a lavorare in un circolo d’élite
concordo……se tutte quelle come lei dovessero ritirarsi giocherebbero si e no solo le top 100…..avere la pappa garantita dalla famiglia è il male dei giovani di questa generazione accompagnata da mancanza di spirito di sacrificio e modestia….
si sogna una vita da protagonista e ci si accontenta del nulla!….galimberti e pistoleri ringraziano per il tempo perso!…e pure io che da tifoso ho cmq creduto in un suo recupero fino a ieri!
Però il posto nell’azienda di famiglia non glie lo toglieva nessuno. Avesse voglia davvero poteva continuare altri 2-3 anni, ma evidentemente non ha più voglia. Ci sta anche questo.
Il tennis é uno sport professionistico, con ciò che guadagni ci devi campare ed inoltre doveresti riuscire a mettere qualcosa da parte perchè é una professione di breve durata.
Karin, nonostante gli infortuni, ha guadagnato più di 2 milioni di dolari, é normale che voglia riprendere a giocare… la Barbieri 136.000 dollari in totale, togli le spese (coach, trasferte ecc..) cosa resta? Praticamente nulla, anzi penso sia in perdita…. ed in più se giochi solo a tennis professionalmente non hai la possibilità di cercare alternative di lavoro… quindi direi decisione inevitabile, poi se ha la passione continuerà a giocare, ma non “professionalmente”.
@ Tiziano p (#1625885)
NON ha smesso di giocare a tennis, si è resa conto che non avrebbe potuto più progredire!Intraprenderà quindi una nuova strada a cui si dedicherà con tutta la passione di cui è capace!
Al suo Br…è finita la voglia di faticare…Non c è più davvero quella passione e amore te ci rimette ad esempio Karin tutte le volte che si infortuna e torna dopo mesi…..ovviamente è solo un mio pensiero…Non sapendo che magari ci potrebbero essere altri problemi..
Ma sinceramente ritirarsi non ancorà 25enne mi fa davvero pensare a se abbia veramente tutta questa passione per il tennis…la classifica attuale non è nulla di che ma con dei buoni risultati anche solo i tornei da 25.000 e 50.000 le avrebbe permesso do tornare nelle 200 o posizioni vicine al suo N
Leggendo l’articolo mi e’ venuto il diabete…