Il ritorno di Enrico Dalla Valle: “dopo Sassuolo spero di poter giocare i tornei più importanti su erba a livello junior, compreso Wimbledon”
Enrico Dalla Valle ritorna nel circuito Futures, dopo la parentesi junior conclusasi prima del previsto a causa di un doppio infortunio che non gli ha permesso di inseguire il sogno Roland Garros. “Posso dire che è stato un periodo abbastanza sfortunato perché sono reduce da due infortuni muscolari, il primo al bicipite femorale durante l’ultimo torneo in Francia e dopo al sartorio durante il torneo di Santa Croce e ho dovuto, per questo motivo, saltare due tornei a mio parere molto importanti come il Trofeo Under18 di Salsomaggiore Terme ma soprattutto il Trofeo Bonfiglio a cui tenevo in particolar modo”.
Il 18enne ravennate è pronto al rientro in campo e debutterà al Futures di Sassuolo, dove ha ottenuto una wild card dagli organizzatori del Trofeo Bper 6°Memorial Rossini. “Giocherò il Futures di Sassuolo , dove l’anno scorso ho ottenuto i miei primi punti a livello Atp. Fu una settimana veramente speciale e colgo l’occasione per ringraziare gli organizzatori del torneo per avermi dato la possibilità di giocare il main draw grazie ad una wc . Da quest’anno gioco in questo circolo anche la competizione squadre di serie B e abbiamo conquistato la promozione in Serie A2 , è un circolo fantastico ed è diventato come una seconda casa per me. Dopo Sassuolo spero di poter giocare i tornei più importanti su erba a livello junior, entrando nelle quali del Roehampton e magari anche nel tabellone di qualificazione di Wimbledon. Sono fuori di alcune posizioni ma spero davvero di farcela”.
Ciao Enrico, come è nata la passione per questo sport? A che età hai iniziato a giocare e chi è stato il tuo primo maestro?
Ciao a tutti i lettori di livetennis. Ho iniziato a giocare a tennis all’età di 6 anni al circolo tennis Dario Zavaglia con il maestro Omar Urbinati e il suo staff. La mia passione è nata per puro caso quando mio cugino, un giorno, mi ha chiesto di provare a giocare a tennis e da quel giorno è nata la mia passione per questo sport.
Qual è il tuo staff attuale e su cosa state lavorando in particolare?
Da quattro anni mi alleno presso il centro della federazione a Tirrenia e attualmente mi alleno con Gabrio Castrichella sotto la supervisione del direttore del centro Eduardo Infantino. Stiamo lavorando sull’aggressività del mio tennis e sulla mia mobilità in campo.
Castrichella segue sia me che Andrea Pellegrino, mi trovo molto bene insieme a loro e ho un bel rapporto sia con Gabrio che con Andrea.
Descriviti come tennista. Colpi, pregi e difetti in campo, superficie prediletta.
Mi reputo un attaccante da fondo campo a cui piace però prendere il punto a rete, cosa su cui stiamo lavorando. I miei colpi preferiti sono il servizio ed il dritto, colpo con cui riesco a costruire il mio gioco. Sicuramente devo migliorare molto sul lato della gestione della partita e dei momenti chiave a livello emotivo. La mia superficie preferita è la terra perché sono cresciuto su questa superficie anche se non mi dispiace anche giocare su superfici veloci dove riesco ad adattarmi grazie alla mia tipologia di gioco.
Chi è Enrico fuori dal campo di tennis? Hobby, passioni, interessi?
Fuori dal campo sono un ragazzo molto tranquillo, mi piace trascorrere il mio tempo libero con la mia ragazza, i miei amici e la mia famiglia. Mi piace il calcio e sono un tifoso del Milan e amo ascoltare musica. Il mio cantante preferito da sempre è Luciano Ligabue, anche se ascolto un po’ di tutto, in particolare il reggaeton.
Tra i 1998, con Guerrieri e Moroni, siete quelli che state messi meglio in classifica a livello Atp. Che rapporto hai con loro e soprattutto pensi che ci siamo altri giovani italiani che faranno in breve tempo il passo dai junior ai pro?
Ho un bel rapporto con entrambi. Con Andrea siamo cresciuti insieme e abbiamo giocato tantissime volte contro a partire dall’under 10 e lo stesso anche con Gianmarco. In generale ho un buonissimo rapporto con tutti gli altri ragazzi con cui ho condiviso diverse trasferte e mi auguro un futuro brillante per tutti noi e di riuscire a centrare gli obiettivi prefissati. L’ultima trasferta in Francia con la Fit per me è stata molto significativa dove, oltre ad aver raggiunto buoni risultati, ho condiviso un’ottima esperienza e dei bei momenti con tutti i ragazzi, Giovanni Fonio, Corrado Summaria, Riccardo Balzerani, Jacopo Berrettini e tutti gli altri ragazzi, eravamo veramente tanti.
Quali sono il tuoi obiettivi per questo 2016?
Per quest’anno il mio obiettivo non è legato alla classifica, voglio solo esprimere il mio tennis nel migliore dei modi e mettere in pratica quello su cui stiamo lavorando. Il mio sogno nel cassetto è quello di diventare un giocatore di tennis e cercare di dare sempre il massimo qualunque sia il mio risultato futuro.
Antonio Galizia
TAG: Dalla Valle, Enrico Dalla Valle, Italiani
5 commenti
Ma stai scherzando vero ? Tirrenia e l’Istituto Superiore di Formazione R.Lombardi sono il fiore all’occhiello che tutti ma proprio tutti ci invidiano…..Non ti fossilizzare su chi è uscito da Tirrenia…su quelli che sono entrati con ottime prospettive e ne sono usciti da top 1000…. Questi sono inezie….Guarda i risultati…… 😯 😯 😯 …Aspetta che cerco almeno uno che sia entrato tra i top 100 frequentando Tirrenia….Ce li hai una ventina di anni?
nelle mani della federazione a tirrenia, mettiamoci una croce sopra…
un po’ piu’ seriamente:
vorrei sapere – oltre a binaghi che ci racconta come la vittoria della schiavo al RG sia dovuta al suo passaggio a tirrenia – chi e’ uscito veramente dal centro?
l’idea e’ anche buona per carita’ ma un centro di eccellenza si misura dai risultati e mi paiono scarsini al momento – ci deve essere qualcosa con i salari, il personale, le metodologie che non funziona.
Io sono fuori dal circuito italiano da tanto quindi non sono informato a dovere purtroppo, ma i confronti con la academy di bollettieri (per dirne una) sono impietosi ma basta andare in spagna per vedere molto di meglio
Spero che il ragazzo centri l’obiettivo Slam, è un prospetto molto interessante, dalla bella intervista del mio amico Antonio Galizia si evince che il ragazzo è molto umile e con voglia di progredire, speriamo ce la faccia ad arrivare nel tennis che conta…
Per me può farcela invece..
Molto molto difficile che entri a Wimbledon..
Io rimarrei nel circuito future