Caso Sharapova: Ecco la colpevolezza di Maria secondo le carte dell’ITF
Sono 33 le pagine del documento ITF riguardo la squalifica di 2 anni nei confronti di Maria Sharapova.
Ecco i fatti più salienti delle carte.
Nessuno conosceva di questa assunzione di Meldonium da parte di Maria, tranne suo padre, il dottore Skalny (che dal 2012 non lavora più con lei) e il suo agente Eisenbud dal 2013. Per tutti gli altri, coach, trainer o fisioterapista, tutta questa storia era sconosciuta.
Fatto questo decisamente strano.
Nei documenti portati in tribunale dalla Sharapova, solo quelli che vanno dal 2006 al 2010 sono a cura del dottore Skalny. Dopo il 2010, nemmeno l’ombra di quest’ultimo, e sempre dopo quell’anno non segnala più all’ITF che stava prendendo Meldonium. “Se non avesse nascosto il suo uso di Meldonium alle autorità anti-doping, ad alcuni membri del suo team e alla maggior parte dottori che ha consultato, allora la contravvenzione delle regole probabilmente sarebbe stata evitata. Lei è l’unica responsabile della sua sfortuna.”
La Sharapova assumeva Meldonium per tonsillite, diabete ed altre malattie. Ma se è davvero così, perchè nelle partite importanti aumentava la sua dose? Una domanda la cui risposta nei documenti ITF non c’è…
Più il torneo è importante, più la dose aumenta. A Wimbledon aveva assunto Mildronate 6 volte negli ultimi 7 giorni, e all’Australian Open 2016 5 volte negli ultimi 7 giorni. Nei documenti portati in udienza dichiara di aver assunto vitamina C, Omega 3, Biofenac e Voltaren, Veramyst e Melatonin (un’ormone). Nella maggior parte dichiara solo 2 di queste sostanza in modo che la lista non sia troppo lunga se avesse aggiunto Mildronate.
Il caso del suo Agente Eisenbud: L’agente afferma chiaramente che si prende la responsabilità di controllare le medicine della Sharapova che potrebbero andare nella lista dei medicinali proibiti dalla WADA. Qui la spiegazione dove ammette la sua colpa: nel novembre 2013 e 2014 stampa una copia della “black list” per l’anno successivo. Se la porta in vacanza ai Caraibi in modo che può con tutta calma controllarla, cosa che fa.
Nel 2015 però si separa da sua moglie, non fa la sua solita vacanza ai Caraibi e per questo problema riguardante la sua vita personale, non controlla la lista del 2016.
Questa pare decisamente una scusa più che una difesa.
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Ma sto Meldonium è un vero portento!!!
Cura proprio tutto…devo farne una megascorta…
Scusate, ma non riesco a ditinguere tra i fatti riportati nella sentenza ed i vostri commenti.
Solo una frase è virgolettata, quindi presumibilmente estratta dal documento.
E comunque nel documento ufficiale ci sono sia le accuse dell’ITF, sia le difese della Sharapova, sia infine le conclusioni e motivazioni della sentenza.
Penso che sia corretto focalizzarsi solo su queste ultime, ma non so da dove derivano quelle riportate in quest’articolo (lo so, sono pigro, ma dopo la decima pagina ho dato forfait).
E’ il tormentone dell’estate..mah..
Ci avviciniamo, come propose Stefano Benni qualche lustro fa, mi pare in “Il bar sotto il mare”, al campionato mondiale dopati!
Ma si, basta moralismi, puliti da una parte, dopati dall’altra, e che vinca il migliore!
Nin mi sembti perfettamente informato sul caso Agricola, fu condannato in prima istanza dal tribunale ordinario ma fra i farmaci che era accusato di aver far assunto ai giocatori c’era anche e soprattutto l’EPO, quindi un farmaco vietato, non un farmaco ammesso ( e quindi già non c’é alcuna attinenza col caso attuale…), successivamente fu assolto in seconda istanza ed infine in cassazione il processo si concluse con la prescrizione per scadenza dei termini, anche se dalla sentenza sembrerebbe evincersi che la corte pensava ad una sua colpevolezza.
Ma dalla giustizia sportiva che segue un altro iter sia lui che la juventus furono sempre assolti (con mio sommo dispiacere dato che odio la juve), perchè il fatto non sussoite non esssendo stata provata l’assunzione di epo ed essendo gli altri farmaci assunti non presenti nella lista di quelli vietati
In sostanza il fisico della Sharapova prima del 2016 e’ stato “legalmente dopato” perche’… diciamo che la Wada ha impiegato un filino tanto per capire che il Meldonium era doping…chissa come mai?
Invece dal 1/1/2016 il fisico della Sharapova e’ stato illegalmente dopato perche’….la Wada ha avuto un sussulto e ha detto si e’ doping
In sostanza fossi nella Sharapova mi sentirei di “benedire” la lentezza della Wada a dare il suo responso, li andrei ad abbracciare tutti uno per uno i ricercatori e i “decisionisti”della Wada.
Quindi la Sharapova dalla sentenza si e’ dimostrata una campionessa oltre che sul campo da tennis anche sulle pozioni magiche da adottare soprattutto prima delle grandi partite.
E’ evidente che non e’ e non era l’unica, ma questo non la discolpa neanche di un po’.
Personalmente vorrei sapere cosa hanno dichiarato di prendere e cosa hanno preso negli anni scorsi i vari giocatori, e’ una questione di serieta’e di rispetto verso noi tutti….ma gia’ che stupido…qui c’e’ un’industria da portare avanti…non lo faranno mai….perche’ piu’ la massa rimane ignorante meglio e’ per l’economia dei pochi sui tanti.
Io comunque penso che tutto questo processo sia una farsa, le parti tra loro sono tutte d’accordo. L’Itf propone una squalifica di 4 anni, il massimo, ricordate che la Wada disse che avrebbe fatto ricorso nel caso di una squalifica soft. Meglio che il ricorso lo faccia la Sharapova, piuttosto che la Wada che poi mette il naso nel nostro sport, a vita. Cosa si fa quindi? Io Itf nomino una commissione, questa decide di dare alla Sharapova l’attenuante della non intenzionalità, che di fatto vorrebbe dire fare ricorso… La Sharapova ovviamente andrà a fare ricorso e al max si beccherà sei mesi, poiché già si era stabilito che non era intenzionale, in più arriverà qualche referto a dimostrazione che lei il meldonium poteva usarlo e tutto a tarallucci e vino. I perculati come sempre saremo noi, che abbiamo creduto in una giustizia sportiva… Nike ed Head, già avvisate, hanno pensato bene di riprendersi Maria e sr lo sponsor torna significa che gli accordi soni già stati fatti…
Grosso modo la penso come te e cioè che la difesa non regge, così come è stata messa, fatto sta che gli è stata data la non intenzionalità ed è questo che stona con tutto. Io credo che uno straccio di prova, magari qualche referto nel corso di questi tre anni, lei debba averlo fornito, altrimenti l’intenzionalità di doparsi c’era e come. Immagina che per dieci anni pianifichi una frode che so ti consideri un’azienda in fallimento e non paghi il personale, fino al 2013 porti le carte e nonostante la forzatura sei nella piena legalità; poi per altri tre anni ti dimentichi di portare quelle carte, anzi la tua azienda va a gonfie vele, quindi dovresti ricominciare a pagare i tuoi dipendenti. Te ne freghi, poiché la legge te lo permette, non avverti nessuno, nel 2016 cambia la legge e tu commetti di fatto la frode… Ovviamente viene considerato anche il passato, seppur legale non in regola, alla fine ti accusano di una distrazione ma non hai commesso la frode volontariamente… Ti danno i domiciliari per due anni e il risarcimento dei danni recati ai dipendenti, ma la frode in teoria non l’hai commessa volontariamente. Capisci che è una cavolata… Ci deve essere per forza un qualcosa che noi non sappiamo ma che loro sí… Se le prove sono solo queste avrebbero dovuto darle quattro anni, a prescindere. L’esempio è estremo, ovvio!!! @ JQ (#1618998)
@ JQ (#1618998)
il punto 3) a qualcuno non entra in testa in nessun modo, fidati
E’ chiaro che legalmente è colpevole solo per l’assunzione post 2016; e che costituisce attenuante (non di più e non di meno) l'”inconsapevolezza” (accertata, secondo la sentenza), ossia il non aver saputo che il farmaco era stato inserito nella lista doping. Ci sarebbe da sanzionare anche la mancata “dichiarazione di assunzione” per un po’ di anni (cosa questa che pare molti trascurino). E questa è la legge. Poi ci sarebbe l’etica, ma questa è tutta un’altra storia.
Concordo e integro:
Il Meldonium fa parte di quei farmaci creati per aiutare chi ha gravi problemi al cuore, soprattutto nella fase iniziale post evento critico, in cui si è particolarmente vulnerabili a qualunque piccolo sforzo, anche di una semplice camminata o il dover salire una rampa di scale, favorendo la circolazione e l’afflusso di sangue e ossigeno ai tessuti, incrementa la mobilità muscolare, prolunga i tempi di resistenza allo sforzo prima che sia avvertita la fatica e protegge contro alcuni effetti dello stress, ossia incrementa e migliora fattori messi a dura prova dopo aver subito una criticità cardiaca.
I farmaci occidentali assimilabili non hanno come principio attivo il “Mildronate”, ma gli effetti sono comunque simili, ed in genere sono anche ad effetto quasi immediato, i miglioramenti si avvertono già dopo 20-30 minuti dalla sua assunzione.
@ ale85 (#1618961)
Ma se nessuno del suo staff, non il medico curante e neanche il coach sapeva del fatto che Maria prendesse il farmaco, come se lo procurava? in una farmacia russa senza ricetta? da uno spacciatore? su internet?
2) Perchè prendere un farmaco all’insaputa di tutti se si è in buona fede e convinti che non ci sia nulla di male nel farlo?
3) Se bastasse non essere a conoscenza del fatto che si sta commettendo un reato per non essere punibili, gli ignoranti sarebbero autorizzati a fare assolutamente tutto quello che passa loro per la testa, anzi più ignoranti sono meglio sarebbe, godrebbero di totale libertà in ogni campo.
Dispiace ma è palese che la difesa sostenuta dalla Sharapova non regge, si potevano studiare qualcosa di meglio.
Mi sembra poi improbabile che tutti fossero allo scuro della cosa, forse vista l’impossibilità per Maria di uscirne pulita si è preferito evitare di coinvolgere anche gli altri.
Il mio esempio sui 200 all’ora era per indicare che non ci si puo’ nascondere dicendo che altri lo fanno, come insinuato in altri post.
La Sharapova e’ stata punita per aver violato le norme del 2016.
Non andava punita ne’ e stata punita per aver violato norme negli anni precedenti.
Anche se personalmente trovo poco corretto usare un farmaco che non ti serve e nasconderne l’uso, anche se non e’ vietato.
E questo comportamento poco trasparente e’ stato considerato.
Poi comunque delle attenuanti le ha avute, visto che non ha preso 4 anni.
Pur rimanendo sulle mie convinzioni che in questa faccenda ci sia molto del ricatto geo-politico, ci sono altri aspetti che fanno riflettere.
Una di queste è che dal caso Sharapova emerge in modo palese che la tanto osannata “ricerca anti-doping” è indietro di almeno 10 anni rispetto alla “medicina sportiva”. Quindi nel frattempo chissà che razza di medicinali circolano che nemmeno risultano evidenti, o destino almeno qualche sospetto, durante i controlli.
Dire che “così fan tutti” non è qualunquismo ma realtà, così come penso che ormai tutti gli atleti non propriamente gonzi sappiano che le sostanze che assumono, lecite o no, alla lunga provocano degli effetti collaterali spesso devastanti. Evidentemente vista la posta in palio, e le scarse possibilità di essere beccati, vale la pena di correre il rischio.
Detto questo è evidente come la “lotta al doping” risultati alla mano sia una guerra persa in partenza, visto che al di la di qualche vittoria di Pirro il fenomeno non cala, anzi aumenta.
A questo punto sono sempre più convinto che il miglior modo per combattere il doping sia legalizzare ogni tipo di sostanza possibile e immaginabile. Tanto gli atleti sanno cosa prendono e cosa rischiano, ma fin che non toccano con mano non si rendono conto dei danni che subiscono. Legalizzando tutto avremmo sicuramente una corsa all’esagerazione, che farà inevitabilmente molto vittime, e solo in questo modo forse, dico forse, alla fine in tanti inizieranno a capire che è il caso di smettere o meglio ancora non iniziare nemmeno. Perchè anche qui come in tutte le cose, fino a che non ci si spacca il cranio contro il muro, non ci si rende conto che la strada è a fondo cieco, l’essere umano è fatto così.
@ gbuttit (#1618959)
Ribadisco nel processo alla Juventus il dr. Agricola fu condannato per abuso di farmaci leciti (antiinfiammatori, psicofarmaci) prescritti non in relazione a specifiche patologie ma al fine di falsare le prestazioni sportive (ossia doping)
Londra
Potrebbero farlo, da quello che so hanno ritestato anche i suoi campioni di L’onda, con esito negativo, però. In teoria dovrebbero farlo perché se un’atleta ti dice chiaro e tondo che non ha inserito per tre anni i farmaci che prendeva e non si è neanche informata se fossero dopanti o no, il tuo dovere deve essere proprio quello di ritestare i campioni della Sharapova durante il RG. Alla luce di questo, non capisco come le sia stata data ina non intenzionalità…@ bao.bab (#1618954)
Fino al 2013 ne ha fatto menzione, tanto è che l’Itf non solo le ha permesso di prendere il meldoniun, ma addirittura altri 35 farmaci, perché prescritti dal medico, secondo i referti. Già qui se ne potrebbe parlare per ore… Sia da una parte che dall’altra. Sui tre anni precedenti in cui non ha fatta menzione in realtà non è fregato niente a nessuno, poiché la sentenza ha dichiarato che la Sharapova assumeva un farmaco senza saperne gli effetti, senza sapere fosse doping. Anche qui possiamo parlarne per ore ma la sentenza dice che non ha infranto le norme antidoping. Per molti questa sentenza è giusta perché un’atleta è stata squalificata. Per me al contrario è vergognosa perché l’atleta in questione non è stata squalificata perché dopata, ma perché non si è informata… Questo cambia le carte in regola. La non intenzionalità non è un’attenuante, come molti sostengono è una conferma. Ad oggi la Sharapova risulta dopata non intenzionalmente ma squalificata per una distrazione. Questa è la cosa grave. Molti aspettavano una squalifica, che è arrivata sí, quello che non è arrivato è l’effettiva colpevolezza… L’intenzione, e diciamo che di prove per accusarla ce n’erano, quindi non capisco il perché di tale decisione…
Troverebbero che ha assunto dei farmaci allora legalmente utilizzabili… e finirebbe in una bolla di sapone… secondo me fate sempre confusione con il caso Armstrong, in quel caso rifacendo le analisi é stato dimostrato che assumeva farmaci già illegali all’epoca, ma la sua positività era stata nascosta, é un caso che non c’entra nulla.
Allora proviamo a fare i giacobini: In Francia il doping e’ un reato. Supponiamo che alla luce di questa squalifica, un po’ come fece Gariniello con la Juventus, il questore di Parigi apra un’indagine chiedendo di ritestare i campioni della Sharapova degli anni scorsi e per verificare se abbia praticato un utilizzo di farmaci con finalita’ di doping… tutto sommato e cio’ che accadde al dr. Agricola col processo alla Juventus, condannato per abuso di farmaci… Insomma non siamo proprio nel mondo della fantasia…
Se ti beccano a 200 all’ora vieni punito e giustamente non ha importanza il fatto che lo facciano anche altri… ed infatti la Sharapova é stata trovata positiva al controllo del 2016 e punita.
Ma se il mese scorso andavi regolarmente a 130 mica ti possono punire perchè ora hanno ridotto la velocità consentita in quel tratto a 110, quando sei passato tu il limite era 130 ed eri in regola… e quindi non puoi punire la Sharapova perchè ha usato il meldonium fino al 31/12/2015, anzi é proprio ridicolo discutere dell’assunzione di una sostanza allora lecita…
C’e’ un dettaglio non trascurabile: Lei prendeva il Meldonium senza averlo detto, anche in anni precedenti.
Tutti i tennisti sono tenuti a specificare quali farmaci (anche legali) prendono. Come mai non ne faceva menzione negli anni passati? Cosa aveva da nascondere?
Forse che prendeva un farmaco che non aveva motivazione? Coda di paglia?