Daniele Capecchi: “non dimenticherò mai Giuseppe Malevolti, se gioco a tennis lo devo solamente a lui”
Daniele Capecchi, ventenne toscano di Vicchio (provincia di Firenze), si è messo in luce nel Futures di Frascati, torneo conclusosi domenica, raggiungendo la seconda finale in carriera (la prima nel luglio 2015 in Turchia). Lo abbiamo contattato due giorni dopo la finale per scambiare quattro chiacchiere con lui sul torneo di Frascati e non solo.
Ciao Daniele, innanzitutto volevo complimentarmi con te per l’ottimo Futures disputato settimana scorsa a Frascati, raccontaci le tue sensazioni ed emozioni per la conquista della seconda finale Futures in carriera.
Grazie mille Antonio per i complimenti. Ho passato una settimana veramente stupenda sia dentro che fuori dal campo. Sono contento perché ho rivisto tanti ragazzi che da tempo non vedevo e soprattutto ho avvertito buone sensazioni per tutta l’arco della settimana come non mi succedeva ormai da tempo. Sono veramente soddisfatto di questo risultato. Peccato per la finale ma sono comunque contento per la vittoria del mio amico Gianluca Di Nicola, il mio primo futures può aspettare.
Hai disputato solo cinque Futures in questo 2016. Quali sono i motivi che non ti hanno permesso di giocare con continuità?
È vero, ho giocato pochissimo quest’anno, purtroppo tre mesi fa è morto il mio allenatore storico Giuseppe Malevolti. È stato un periodo bruttissimo, non riuscivo più ad allenarmi e ho pensato addirittura di smettere di giocare a tennis, ma grazie alle persone che mi sono state vicine in questi momenti, ho trovato la forza per rialzarmi e continuare a lottare. Non smetterò mai di ringraziarle e adesso, che il peggio è alle spalle, mi auguro di giocare con più costanza.
Chi ti ha trasmesso la passione per il tennis e a che età hai iniziato a praticarlo?
Ho iniziato a giocare all’età di sette anni proprio con Giuseppe Malevolti, è stato lui a trasmettermi la passione per il tennis e per lo sport in generale. L’ho conosciuto per caso ad un corso di tennis alle scuole elementari e da lì ho iniziato a praticare questo sport nel Circolo Tennis del mio paese, Vicchio. Sono sicuro che lui è e sarà sempre con me, al mio fianco in campo e nella vita di tutti i giorni. Ricordarlo per la bella persona che è stata mi dà la forza per proseguire, non lo dimenticherò mai, se gioco a tennis lo devo solamente a lui.
Qual è il tuo staff attuale e dove ti alleni?
Mi alleno a Livorno con la Tennis 100% Junior Club. I miei maestri sono Claudio Galoppini, Fausto Criscuolo, Michele Quaglia ed il preparatore atletico Stefano Giovannini, con cui ho lavorato moltissimo durante la preparazione invernale sulla parte fisica.
Pregi e difetti del tuo gioco? Quali sono le tue caratteristiche e a quale giocatore ti ispiri?
Sono un giocatore “a tutto campo” che preferisce giocare sulla terra battuta. Mi piace variare il gioco e scendere anche a rete, il mio pregio è sicuramente la difesa e il colpo più incisivo è senza ombra di dubbio il rovescio, mentre un difetto è che a volte sono troppo passivo nel gioco. Devo continuare a lavorare molto sul dritto e sul servizio. Non ho un giocatore a cui mi ispiro particolarmente ma cerco di prendere il meglio da ognuno.
Scommesse e doping sono due temi scottanti del mondo del tennis. Qual è il tuo pensiero a riguardo?
Purtroppo ogni tanto salta fuori qualcosa, i casi di scommesse e di doping ci devono far capire che il nostro sport sta diventando sempre più schiavo del denaro, facendo perdere di vista i veri e propri valori che il tennis e lo sport in generale ci insegnano.
Che persona sei lontano dai campi da tennis? Hobby e passioni?
Sono una persona stravagante e intraprendente, non mi piace la monotonia. Appena ne ho la possibilità ne approfitto per uscire assieme ai miei amici, andare in discoteca, inoltre mi piace leggere, guardare serie tv e adoro pescare, attività che mi rilassa molto.
Qual è l’obiettivo per questo 2016? In termini di classifica e gioco.
Mi aspetto di essere nei primi 500 Atp entro la fine dell’anno, per quanto riguarda il mio gioco l’obiettivo principale è continuare a migliorare tutti i miei colpi, lavorando maggiormente su quelli dove sono più debole, ad esempio il dritto.
Qual è la programmazione per il prossimo mese? Giocherai solo Futures o proverai qualche qualificazione ai Challenger nostrani?
Le prossime due settimane giocherò i play off di serie B con il Circolo Tennis Firenze, poi giocherò Futures sperando di alternarli con qualche Challenger.
Siamo sicuri che Daniele non deluderà le attese e sarà una delle note più liete di questa stagione tennistica. Noi gli auguriamo di centrare i suoi obiettivi.
Antonio Galizia
TAG: Capecchi, Daniele Capecchi, Italiani
7 commenti
Ottima intervista ad un bravo ragazzo come Capecchi!!
Gran bravo ragazzo !!! Spero che diventi anche un buon tennista !!!!
Grande Daniele avanti così!
Bravo Daniele, speriamo che tu e Wave siate i prossimi a vincere un Futures!!!
Bella intervista, in bocca al lupo Capecchi
Giuseppe Malevolti è stata una delle figure storiche per lo sviluppo del tennis del Mugello, ed è un piacere anche per me ricordarlo. Nato a Borgo San Lorenzo, ma divenuto grande allenatore a Vicchio di Mugello, ha tirato su un bel po’ di ragazzini al circolo Terrarossa. Un maestro di sport e di vita, di grande umanità, molto concreto (come siamo noi mugellani).
Bella intervista, bravo Antonio