Spettatori Masters 1000: In calo i tornei americani. Bene Madrid e Roma
Questi gli spettatori presenti in questi prime cinque tornei Masters 1000 del 2016.
Da segnalare la minor presenza nei tornei americani.
In salute, invece i tornei di Roma, Madrid e Montecarlo.
2016
Indian Wells: 438.058 mila spett.
Miami: 300.952
Madrid: 244.660
Roma: 205.471
Monte Carlo: 135.652
2015
Indian Wells: 456.672 mila spett.
Miami: 308.486
Madrid: 221.386
Roma: 193.940
Monte Carlo: 134.795
2014
Indian Wells: 431.527
Miami: 306.842
Monte Carlo: 131.472
Madrid: 194.447
Roma: 175.697
TAG: Masters 1000
Se si legge obiettivamente il tutto, Roma non esce per nulla sconfitta.
Anzi, molto meglio delle mie più rosee aspettative!
Per niente.
si hai ragione. però indian wells e miami si giocano in praticamente due settimane e, inoltre, la capienza e il numero dei campi con tribune è maggiore sia di quello di roma, che di quello di madrd, per non parlare di montecarlo.
@ marco (#1603219)
Si ma il torneo dura più giorni
Roma ne esce sconfitta, al di là dei messaggi che si vogliono far passare.
incredibile in mezzo ai cammelli 400 mila persone,il doppio di roma
Caro Gianlu, l’impressione è che la gente vada alla Caja Magica più per gli eventi collaterali che per il tennis.
Madrid è sicuramente ben organizzato e vanta servizi per i giocatori di alto livello, grazie alla modernità dell’impianto.
Ma ha alcuni punti deboli strutturali molto gravi:
1. La scarsa visibilità e resa televisiva: le immagini sono di pessima qualità specie quando c’è il sole per il gioco di ombre e luci e per i riflessi metallici degli stadi;
2. La scarsa partecipazione del pubblico, che specie al mattino e per le partite femminili è agghiacciante e demotiva i giocatori;
3. l’altitudine: Madrid è a quasi 700 metri sul livello del mare e questo influenza le condizioni di gioco, rendendole troppo diverse dal Roland Garros, che resta il vero grande punto di riferimento e obiettivo più importante della stagione sulla terra. Ciò fa si che molti giocatori non vedano l’ora di andarsene e di arrivare a Roma per fare le prove generali al livello del mare;
4. il prossimo calo di competitività del tennis spagnolo: dietro Nadal e Ferrer, con tutto il rispetto per Bautista Agut, non si intravedono ricambi maschili dello stesso livello. Tieni presente che in Spagna, paese di cultura tradizionalmente “machista” il tennis femminile ha pochissimo seguito e non potranno essere Muguruza e Navarro a prendere il posto di Rafa nel cuore dei tifosi.
Per tutte queste ragioni, Madrid è un torneo che ha davanti a se ancora poche edizioni. Poiché il proprietario è Tiriac, ovvero un imprenditore privato, appena si accorgerà che il business non è più soddisfacente, smonterà tutta la baracca e la rimonterà in qualche altra location (probabilmente in Germania).
E tanti saluti alla tradizione. 🙂
Roma invece è organizzato da istituzioni pubbliche (CONI e Federazione): magari a volte sono un pò lente nello stare al passo con i tempi, ma restano una garanzia di continuità.
Se si riuscisse a realizzare il tetto mobile e l’ampliamento di capienza del Centrale e del Grand Stand, sarebbe molto difficile scalzare Roma dalla sua posizione, che in questo momento, a mio avviso, lo rende il settimo torneo del mondo in ordine di importanza, subito dopo i 4 Slam e i due 1000 americani.
Un risultato secondo me importante e superiore a quella che è la posizione complessiva dell’Italia nel G10 dei paesi più economicamente ricchi del mondo (dove siamo a malapena decimi).
@ Fabio (#1603151)
Ho passato due spendine giornate a Madrid e devo dire che era strapieno di gente, campi di allenamento incluso. Torneo veramente ben organizzato. In quanto alla partecipazione sia maschile che femminile mi è sembrata di un livello altissimo. Togliendo Federer che ha rinunciato per problemi fisici e Serena, che sinceramente ne faccio volentieri a meno, c’erano tutti.
Poi se volete parlare bene di Roma e male di Madrid fate pure…
Spagnoli gran furboni….
Non voglio parlare degli spettatori di MADRID chi ha occhi per vedere la sua valutazione l’ha già fatta!!! Ma non sarebbe meglio inserire due mini slam di due settimane? Uno in America che dai dati dovrebbe esser IW ed uno in Europa che a parità di introiti (circa) considerando il calore della gente e l’appeal dei tennisti sarebbe Roma!!!
Tolta Madrid, che come già segnalato è un bluff che andrebbe disaggregato (e non si dovrebbe continuare a far finta di niente), i dati di Miami, considerando che parliamo di un torneo bisettimanale, sono paragonabili , se non inferiori, a Roma. La qual cosa fa riflettere su tutte le menate che, a MIAMI, gli organizzatori fanno per poter ampliare l’impianto. Attualmente (e le immagini dall’alto di quest’anno erano lì a dimostrarlo, coi vialetti sempre tristemente vuoti), Miami è più che sufficiente così come è. Anzi è forse sovradimensionato. L’unica variazione intelligente sarebbe quella della superficie di gioco.
Andrebbero disaggregati i dati dei biglietti venduti da quello degli spettatori presenti, ammesso che sia possibile, o quantomeno dei biglietti effettivamente utilizzati, numero di ingressi.
E i giocatori lo sentono. A Madrid non a caso il livello di partecipazione dei top players è sempre stato inferiore a quello di Roma, nonostante il montepremi superiore
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@ sasuzzo (#1603134)
La conformazione delle tribune non c’entra un emerito tubo. Inoltre i campi secondari di Madrid non sono particolarmente capienti e per tutta la settimana sono rimasti desolatamente vuoti. In quanto al campo centrale, quello di Madrid ha una capienza di 12.500 spettatori, 2.000 circa in più rispetto a Roma e, per quanto grande, non è così immenso da far scomparire migliaia di spettatori (che comunque non c’erano).
Non è così: a Madrid considerano biglietti venduti anche quelli comperati in blocco dagli sponsor (a prezzi stracciati), che poi però in larga parte finiscono per essere inutilizzati e lasciano le tribune vuote.
Il modo in cui il torneo è “sentito”a Roma è totalmente diverso.
A Madrid sembra di stare in un torneo del sud est asiatico. Impianti moderni, ma grande freddezza.
E i giocatori lo sentono. A Madrid non a caso il livello di partecipazione dei top players è sempre stato inferiore a quello di Roma, nonostante il montepremi superiore.
Quest’anno, per dire, a Madrid Federer e Serena non sono andati, mentre a Roma c’erano entrambi e la Williams si è impegnata al massimo, vincendo il torneo.
E tra l’altro, gli stadi di Madrid dal punto di vista progettuale e architettonico sono anche riusciti male: la resa televisiva è orrenda.
Quando smetteranno Rafa e Ferrer, secondo me Tiriac riporterà il torneo in Germania, per cavalcare il fenomeno Zverev.
Dati di Madrid assolutamente non corrispondenti con il pubblico presente sugli spalti!
SE poi staccano biglietti per gli eventi serali (disco aperitivi feste extra, da contorno all’evento tennistico, ecc), e li contano come spettatori, furbi loro! MA il dato è falsato!
Forse gli stadi di Madrid sono + capienti.
Comunque a mio parere la risposta del pubblico di Roma è stata assolutamente soddisfacente (almeno quella).
Madrid, Roma e Montecarlo incrementano (anche se l’aumento di Montecarlo dal 2015 al 2016 è minimo, Miami un po’ in calo, che crollo invece per Indian Wells (forse l’uscita di Serena?).
ormai sta diventando un luogo comune i pochi spettatori di Madrid. La conformazione delle tribune le fa sembrare meno piene. Carta canta.
Beh, da quello che ho capito, questi dati includono anche gli accessi agli eventi serali nel circolo durante la settimana del torneo.
@ Goran2001 (#1603126)
Perche riescono a vendere praticamente tutti i biglietti e la capienza in generale é piu grande.
Che poi la gente non vada a vedere le partite, che rimanga fuori nei bar o nelle attrazioni é un’altro discorso…
E’ la capienza dei campi che è completamente diversa a Madrid sono già attrezzati per fare concorrenza a Indian Wells (che nonostante il calo si conferma il “quinto slam”)
Io non riesco a capire, non da quest’anno,i dati di Madrid. I Campi sono quasi sempre vuoti eppure fanno più spettatori di Roma.