Open Court: Roland Garros 2016, sarà l’anno di Djokovic o no? (di Marco Mazzoni)
5 giugno 2016: Parigi, Bois de Boulogne. Adriano Panatta, 40 anni dopo aver alzato il trofeo più importante della sua carriera, avrà l’onore di consegnare la Coppa dei Moschettieri al vincitore. Chi sarà? Troppo facile pensare a Novak Djokovic, alla sua voglia incredibile di completare il career Grand Slam, di imporre il suo tennis “infernale” anche nell’unica grande finale che ancora non è riuscito a vincere. Il n.1 è e resta il favorito per il titolo 2016. Lo dicono i numeri e la ragione, vista la sua superiorità sul resto della truppa nella stragrande maggioranza dei tornei. Però le sensazioni sono un filo diverse, non così nette, non così concordanti.
Intanto i 3 Masters 1000 su terra battuta hanno visto 3 vincitori diversi: Nadal, Djokovic, Murray. Cosa che non accadeva da tempo e che contribuisce non poco a rimescolare le carte in tavola. Chiaro che i tre campioni siano i favoritissimi della vigilia; che Wawrinka potrebbe ancora dire la sua, ma difendere il titolo forse no… Che potrebbe esserci qualche outsider pericoloso a sgambettare improvvisamente un big, …ma addirittura capace di issarsi sino alla vittoria? Molto, molto difficile. Per questo le azioni più sicure restano quelle di Djokovic, che dopo vari tentativi a vuoto potrebbe finalmente farcela. Ma non reputo la sua vittoria affatto scontata. Ecco perché.
Questi due mesi di tornei sul rosso hanno mostrato un film in chiaroscuro per Novak. Picchi di prestazione assoluti, in cui batterlo sembra impossibile, insieme a momenti di difficoltà fisica e tecnica. A Monte Carlo il vero Djokovic di fatto non c’era. Non poteva saltare il torneo di casa, è arrivato scarico ed ha preso quel che è venuto. Anche una sconfitta, che in fin dei conti non ha fatto poi così male. A Madrid riecco un Djokovic non perfetto ma in netta crescita, che in condizioni di gioco particolari (e molto diverse da quelle che troverà a Parigi – attenzione, non è affatto un dettaglio) ha vinto pur senza incantare, dando ancora sensazione di fatica in certi passaggi ed incontri. Roma è appena finito, tutti abbiamo ancora negli occhi le sue grandissime battaglie vs. Nadal e Nishikori. Partite splendide sul piano dell’agonismo e dell’intensità, che ci hanno confermato come il serbo sia duro, durissimo, ed odia perdere; ma anche quanto le sue energie fisiche e mentali non siano illimitate sul rosso. Tanto che alla domenica un Murray notevole è riuscito a batterlo, nettamente e con merito. Sommando l’esperienza 2016 a quelle del recente passato, incluse le annate Top di Djokovic (2011 e 2015, o lo stesso 2014 dove sembrava favorito su Nadal), abbiamo una discreta conferma che Novak sul rosso ha difficoltà a tenere la sua massima intensità per l’intera durata del torneo, col rischio enorme di arrivare stanco e scarico proprio all’atto decisivo, quando anche la tensione non aiuta a giocare libero e sicuro. E’ successo l’anno scorso vs Wawrinka. Un bel primo set, un copione che pareva già scritto, fino alla ribellione di Stan e la sua favola che diventa realtà, trasformandosi nel peggior incubo per “Nole”. Djokovic quest’anno dopo la tirata IW-Miami non è più parso al 100% della efficienza fisica. Grandi match (quasi tutti contro rivali che scambiavano poco), vari momenti di appannamento e fatica con chi è riuscito a tenerlo molto in campo. La mia sensazione è che Djokovic sarà campione di Roland Garros 2016 se riuscirà a vincere almeno 3 match consumando pochissime energie, incluso un quarto di finale (o meglio semifinale) non così “mortale” sul piano strettamente fisico. Se sarà costretto dal sorteggio a qualche match molto duro, magari già uno nella prima settimana, e avrà quarti e semifinali molto impegnative (come potrebbe essere una nuova sfida vs. Rafa ai quarti ed una semifinale contro Kei), allora la sua corsa al trono parigino potrebbe essere di nuovo a forte rischio. Per esprimere il suo tennis così completo e stordente, Novak ha assolutamente bisogno della massima intensità fisica e mentale, per tutta la durata del match, ancor più nei match più importanti. Su terra fa più fatica rispetto all’amato cemento, dove con il suo straordinario equilibrio e mobilità riesce ad appoggiarsi alla perfezione sulla palla del rivale e scaricare traiettorie precise, lavorando di meno col fisico. Inoltre su terra i rivali possono cambiare ritmo più facilmente, spezzando il suo pressing che generalmente ti stritola palla dopo palla. Sono piccoli grandi dettagli, che insieme a qualche mancanza e sfortuna (il miglior Federer mai visto a Parigi in semifinale nel 2011, o quello sciagurato smash vs. Nadal in semifinale…) non gli hanno ancora permesso di vincere a Parigi. Vedremo che accadrà quest’anno. Inizieremo a capirci qualcosa in più col sorteggio, per intuire quanto potrebbe essere duro il tabellone di Novak già dal 3° turno ed ottavi. Nella fase centrale del torneo evitare gente tosta come potrebbe essere un Cuevas, un Simon, o grandi lottatori che lo costringano a faticare di fisico, potrebbe essere la chiave decisiva per il suo successo finale.
I rivali? Mai Murray è arrivato a Parigi così bene, così in fiducia. L’anno scorso, fresco di matrimonio, aveva impressionato sul rosso, stroncando Nadal a Madrid e impensierendo anche Novak in semifinale a Parigi, ma non era comunque riuscito a battere il grande rivale, solo avvicinarlo. Quest’anno c’è riuscito, con un crescendo tecnico, fisico e mentale notevole. Più volte in carriera Murray ha fatto gridare al salto di qualità definitivo, per poi fare alcuni passi indietro e restare solo in scia e non affiancato agli altri big. Sta a lui confermare a Parigi, Wimbledon ecc di esserci riuscito. La mia impressione è che resterà sempre un gradino sotto al miglior Novak, ma di sicuro Andy negli ultimi due Masters 1000 su terra è parso in eccellente condizione fisica: veloce, potente, intenso. E visto che i cali d’intensità sono sempre stati il suo tallone d’Achille, se riuscirà a tenere questa aggressività e continuità di prestazione potrebbe anche sorprendere tutti, e regalare a Djokovic l’ennesimo boccone amaro al Bois de Boulogne. Murray inoltre a Parigi resterà sempre per definizione un outsider, senza niente da perdere, condizione mentale per lui ideale. Credo che l’ostacolo maggiore per lo scozzese sarebbe trovarsi Nadal in tabellone, magari ai quarti di finale. Storicamente ha sempre sofferto le rotazioni ed intensità di Rafael, ed anche se le palle dell’iberico non vanno più come ai bei tempi, il mix tra difficoltà tecnica, atletismo, presenza in campo e soprattutto su “Quel” campo potrebbe essere un muro troppo alto da superare per Andy, pensando che la motivazione di Nadal in questo RG sarà massima. Già, Nadal.
Come escluderlo del tutto dai potenziali vincitori? Impossibile farlo. Non sarebbe stato corretto l’anno scorso, quando il suo gioco era ancor più rarefatto e le coppe uno sbiadito ricordo, sarebbe ancor più delittuoso quest’anno, dopo una discreta vittoria a Monte Carlo ed un buonissimo match giocato al Foro contro Novak; un match in cui ha masticato amaro, ma che gli ha sicuramente reso fiducia perché lo ha fatto sentire più vicino al grande rivale. Il suo dritto non fa più così male, i suoi recuperi sono meno clamorosi, gli errori più frequenti. Non ha più l’intensità terrificante su cui ha costruito una carriera fantastica; fisicamente però sta piuttosto bene, tutto nel suo tennis sembra in ripresa. Mai dimenticare le 9 vittorie in questo splendido torneo, qua siamo letteralmente a casa sua. Se c’è un luogo al mondo in cui può tirar fuori il jolly, è lo Chatrier. Anche per lui credo che il sorteggio sarà molto importante: se potrà rodarsi strada facendo evitando primi turni insidiosi, e ritrovare sensazioni positive nella prima settimana, resta lo spauracchio per tutti dagli ottavi, Djokovic incluso. Rafa è consapevole che questo potrebbe essere “l’ultimo anno” per vincere un altro Slam a Parigi, e per quanto il suo gioco vada a sprazzi un campionissimo come lui può ancora indovinare la giornata top e mettere alle corde/sconfiggere tutti. Più difficile intuire oggi se sarà in grado di farlo 2-3 volte nel torneo… la sensazione quindi è che Rafa per alzare la decima coppa dovrà non solo alzare il suo livello attuale, ma anche essere un filo fortunato, evitando un tabellone minato (esempio: trovarsi nei quarti Wawrinka o Federer, che magari nemmeno ci arrivano, e sfidare Murray e non Djokovic in semifinale).
Capitolo outsiders. Non facile individuarli, la stagione sul rosso non ha dato segnali precisi in questo senso. Chissà che Monfils (se starà bene) non possa ripetere la grande settimana di Monte Carlo, magari sull’esaltazione del torneo di casa. Tuttavia scommettere su Monfils = perdere soldi. Nishikori non sarebbe affatto un outsider, semmai al primo posto nella seconda fila. Per lui l’incognita resta sempre quella del fisico, con l’infortunio o il problema dietro l’angolo, come il calo di intensità atletico. Wawrinka difende il clamoroso successo 2015, ma non arriva a Parigi molto bene, sia mentalmente che tecnicamente; ritengo molto improbabile un suo bis (piuttosto occhio al suo Wimbledon…). Federer è out, non è nemmeno certo che giocherà, o chissà come giocherà; semmai il suo slot in tabellone è di sicuro il più ambito per chi sogna di disputare un grande torneo. Come Dominik Thiem forse il vero outsider, quello che con un minimo di fortuna nel sorteggio potrebbe arrivare ai quarti a giocarsi una grande chance contro un campione. In stagione è il tennista che ha vinto più match dopo SuperNovak, è in netta ascesa, sta molto bene fisicamente ed il Roland Garros potrebbe essere (forse non quest’anno) il suo torneo, perché il suo tennis è perfetto per esaltarsi sul rosso. Citare altri giocatori come reali outsider equivale a scommesse pure, meglio vivere il torneo giorno dopo giorno, e lasciarsi trasportare dal momento. Consiglio di seguire alcuni giovani, come Zverev o anche Taylor Fritz, per la prima volta tra i Big in Europa, soprattutto per chi avrà la fortuna di essere sui campi secondari nei primi giorni del torneo. E’ un’esperienza eccezionale, che consiglio a tutti di provare. Buon Roland Garros a tutti.
Marco Mazzoni
@marcomazz
TAG: Djokovic, Marco Mazzoni, Murray, Nadal, Open Court, Panatta, Roland Garros, Roland Garros 2016, Wawrinka
State tranquilli da non tifoso vincera’ il signor nadal , perche’ battere 3 su 5 lo spagnolo e’ durissima , lasciamo stare il nadal dello scorso hanno questo a parigi diventa molto pericoloso e puo battere tutti , bisogna sudare 90 camicie , lo scorso hanno contro djokovic ricordate da 4.0 per nole a 4.4 , e nadal del 2015 era solo una ombra , bisogna veramente fare attenzione perche ‘ questo fa tanta paura e non lo dico da tifoso !!!!!
Come spesso accade le tue osservazioni sono lucide ed equilibrate; mi permetto solo di rispondere, in modo alternativo, alla tua ultima frase.
Il maggior ostacolo per Nole, in questo torneo, può essere proprio Nole! 😉
Djokovic esce al 1 turno contro vesely
Djokovic è il favorito indubbiamente ma come sappiamo benissimo, nel tennis se sbagli una partita sei fuori…
Io credo che il Djokovic visto in questo 2016 possa inciampare…poi chi sarà a fargli lo sgambetto non lo so
Djokovic 80% murray 15 nadal 3 goffin 2
Per Nole e’ un appuntamento in cui non puo’ fallire per questi motivi:
1) Se non vince anche quest’anno la sindrome da RG gli rimarra’ addosso nel futuro
2)DEVE per la sua superiorita’ generale sugli altri vincere quest’anno il grande slam o non ci riuscira’ piu’
3) Vedo quest’anno veramente come quello del crocevia, in cui saluta i grandissimo avversari del passato e si prepara a fare da “chioccia” e da termine di paragone per i grandissimi del futuro. Tenuto conto che del periodo che stiamo vivendo lui, Roger e Rafa sono i giocatori che rimarranno nella storia, come i McEnroe,Connors (il mio preferito), Sampras, Lendl (il mio piu’ odiato), Wlinader, Edberg, fino ad arrivare alle leggende di cui ho sentito parlare, ma che non ho mai visto (i vecci australiani e cosi’ via)
djokovic 50% -nadal 25% -murray 18% -wawrinka 5% -thiem 2%
No !!! Vince Goffin
La mente mi dice Djokovic, il cuore Federer !!! ( sempre che giochi )
Io penso che la parabola di Djokovic sia arrivata al culmine e ora sia iniziata la parte piana con la successiva discesa. E’ fatale per tutti quindi anche per il serbo che non è un robot. Pronostici per il torneo parigino: Murray, al di sotto di lui Djokovic, Thiem Kyrgios Nishikori sullo stesso piano, leggermente sotto Nadal.
@ alexalex (#1603259)
Hai ragione, nulla da eccepire.
Però l’insieme dei giocatori potrebbero metterlo in difficoltà. Anche Nole è umano e non invincibile. Un tabellone un po’ sfortunato e soprattutto non equilibrato potrebbe metterlo in difficoltà.
A differenza degli AO dove è di una superiorità imbarazzante al pari di Rafa a Parigi e Roger a Wimbledon, al RG incontrare consecutivamente giocatori difficili potrebbe essere un grosso problema per lui. Per vincere ci vuole anche un po’ di fortuna e secondo me per vincere il RG16 dovrà essere fortunato o meglio non troppo sfortunato nel sorteggio. Diverse volte ha avuto un tabellone “facile”, adesso che ne ha bisogno …
Io non vedo nessun chiaroscuro per Djokovic sulla terra… voglio dire, la sconfitta al primo turno a Montecarlo vogliamo considerarla un indizio di qualcosa? Quello è stato un semplice calo di concentrazione, che non si concedeva da più di un anno mi pare, e che può capitare se vieni da Australian Open, indian wells e miami vinti consecutivamente! Dopodiché, vittoria a Madrid e finale a roma, dove nadal è stato ridicolizzato nei punti decisivi, nishikori ha dovuto picchiare per più di 3 ore per farsi schiantare al tie break del terzo e murray ha dovuto fare una partita perfetta per sconfiggerlo in due set! E a Parigi ha già dimostrato come sia difficile batterlo. O si troverà contro il nadal con l’intensità di una volta e, soprattuto, il cinismo di una volta, oppure un altro che lo investa di vincenti per tre set come ha fatto wawrinka, altrimenti non vedo avversari capaci di domarlo! Se il nadal di parigi sarà quello che sciupa 5 set point a roma, novak può dormire sonni tranquilli! Che wawrinka non sarà quello dell’anno scorso mi sembra quasi certo! Murray ha dato delle belle dimostrazioni di tenuta mentale, il suo grande problema, a madrid e a roma, ma su 5 set cadere in una delle sue crisi di identità sarà molto più facile! Chi altro potrebbe ostacolarlo quest’anno???
Veramente un buon articolo: esaustivo e ragionato. Complimenti! Poco o nulla da aggiungere. A voler trovare il pelo nell’uovo, aggiungerei Kyrgios nei possibili protagonisti, anche solo di giornata (in grado cioè di provocare l’eliminazione eccellente), mentre mi sembra ancora un po’ acerbo Fritz, che ieri ha preso una stesa da Simon a Nizza.
Ottime considerazioni.
Io aggiungerei il fattore Olimpiadi.
Chi è in Super-Condizione difficilmente lo sarà alle Olimpiadi.
E’ vero che le Olimpiadi non interessano a tutti, ma a qualcuno sì.
Se è probabile che per il Roland Garros Nadal giocherà tutte le sue carte e che anche Murray lo sta facendo, non sono sicuro che Djoko sarà in condizione Super-Top; e per vincere a Parigi deve esserlo.
Infine c’è da tenere conto del fattore Wawrinka. Ha già dimostrato che quando sta bene può battere tutti. Ma dall’esterno non è facile prevedere quando ciò succederà.
Più ci si avvicina, più ho la sensazione che anche questa volta non sarà quella buona
Ottime riflessioni.
Ho seguito gli ultimi due 1000 e ho visto una situazione cambiata o in cambiamento.
Al termine della scorsa stagione e l’inizio di questa c’era una supremazia evidente tra Nole e il resto del gruppo tanto che si leggeva nei vari blog “Nole non ha avversari all’altezza, Nole gioca contro nessuno …” e non si capiva chi e come avrebbe potuto fermare Nole. Ad oggi invece mi è sembrato (anche se la Race dice il contrario) che dietro hanno fatto un passo in avanti di condizione e di tennis. Murray, Nishi e Nadal in primis stanno giocando alla grande e in crescendo torneo dopo torneo, impensabile.. Thiem e Kyrgios stanno facendo molto bene.
In realtà ho visto un Wawrinka in crescita che, secondo me, avrà il massimo della condizione nella seconda settimana di Parigi.
Quindi una situazione diversa dagli ultimi Slam che renderà incerto fino alla fine questo RG. Si è alzato il livello generale del tennis.
Nole sarà lo stesso Nole sono gli altri che hanno migliorato rispetto al recente passato, finalmente!!!
Buon sorteggio!!!