C’è spazio per un quinto Slam?
Esiste una possibilità tutt’altro che remota che i tornei del Grande Slam diventino cinque, allargando il cerchio della tradizione al cambiamento, in un mondo del tennis da sempre piuttosto restìo alle novità e che spesso si lega a doppio filo al vessillo dell’immobilismo in nome dell’equilibrio.
Ammesso che purezza e rispetto delle regole possano trovare una nuova chiave di lettura alla luce del nuovo che avanza, la domanda cardine è se ci sia davvero bisogno di un quinto appuntamento Major e soprattutto se ci sia spazio in un calendario che di per sé è già alquanto fitto e genera spesso malumori in seno al gruppo dei giocatori e delle giocatrici professionisti perché sfiancante.
Bisogna innanzitutto considerare che se si arrivasse a un nuovo Slam, la superficie prescelta sarebbe probabilmente la terra battuta, dato che il cemento outdoor è già il teatro dell’Australian Open e degli Us Open e che fra il rosso e il verde dell’erba probabilmente si propenderebbe per il primo, relegando a Wimbledon il titolo di torneo più prestigioso dell’anno forte anche della sua unicità una volta per tutte riaffermata. Dove collocare però tale appuntamento?
Messo da parte momentaneamente il discorso relativo alle ambizioni di Roma e Madrid di diventare un mini Slam vedendo innalzare il proprio livello, appare piuttosto complicato il discorso relativo alla collocazione di un quinto Major: fra l’Australia e Parigi di spazio sembra essercene piuttosto poco fra la doppietta Indian Wells-Miami, la stagione sul rosso sudamericano e la stagione europea, così come fra Wimbledon e New York, con l’estate americana a farla da padrone. L’unica casella possibilmente libera sembra essere quella di fine anno, fra le Finals e le esibizioni tutte quattrini, a meno che il calendario non venga rivoluzionato, con tornei che vedrebbero mutare la propria collocazione e vuoi o non vuoi anche la propria storia tennistica.
Sono d’accordo con i cambiamenti che tengono conto del tempo che passa e che il rispetto delle tradizioni non sempre sia una linea guida da mantenere fedelmente ma con questo calendario attuale non vedo come si possa inserire un quinto appuntamento Major, a meno che Roma o Madrid non si convertano davvero in un vero e proprio torneo Slam, lasciando da parte una volta per tutte il titolo di mini Slam tanto ambito, ovviamente spostando la propria data, perché dopo di loro attualmente incombe il peso del Roland Garros. Ma secondo voi c’è davvero bisogno di un ulteriore Slam o la stagione sta bene così?
Alessandro Orecchio
TAG: Quinto Slam
Concordo con chi dice che gli slam devono restare 4. 😆
Binaghi vorrebbe fare una specie di scambio, trasformare Madrid in Premier5 e Roma in Mandatory a 96 player stile Indian Wells, ma mi sembrano solo fantasie.
Se mai faranno un quinto Slam sarà in Cina, ma credo sia ancora un pò presto.
Nel settore femminile darei un pò più prestigio alle Finals, aumentando i punti da 1.500 almeno a 1.800 (anche per rimarcare la differenza con il Master B), e facendo giocare le giocatrici ogni due giorni come negli Slam.
Anche no!
L’idea dei minislam è bruttissima, vanno benissimo le suddivisioni odierne ossia slam, master1000 atp500 e 250..andrebbero solo riviste le date e ridare equilibrio al rapporto cemento-terra, ora troppo dominato dal cemento.
Per il quinto slam non se ne parla..la terra verde andrebbe bene su qualche atp ma nulla di più..non è male ma se si volesse fare uno slam su terra verde devi creare la stagione di tornei sulla medesima superficie prima dello slam (cosa che ha attualmente per davvero anche l’erba)
Non condivido. La terra verde è molto interessante. E dovrebbe essere la superficie di Key Biscayne.
C’è spazio? NO!
Piuttosto io farei 3 o 4 tornei mini slam, sopra i master 1000 ma sotto gli slam. Cina, USA e uno o due in Europa
Nell articolo viene menzionato che il tennis è’ restio alle novità allora che senso avrebbe fare un quinto slam su terra rossa?per non parlare che se veramente introducessero un quinto slam cosa a mio avviso pressoché impossibile e senza senso pensa i big o i giocatori al vertice quanti tornei snobberebbero per potere arrivare in una condizione accettabile a questo fantomatico quinto slam troppe condizioni avverse per farsi che venga introdotto un torneo del genere dai non scherziamo
Anche se ci fosse spazio, sarebbe un’eresia ! 😈
Il quinto slam sarebbe una esagerazione. Io prolungherei la stagione Australia, inserendo un 1000 e posticipando lo Slam. Forse ci starebbe anche un 1000 non obbligatorio su erba.
Qualora ci fosse un quinto Slam sarebbe su cemento i qualche paese ricco, emirati, Cina …
La terra verde fa schifo, esteticamente e televisivamente inadatta. Sarebbe piuttosto stimolante invece cercare delle superfici alternative oppure riproporne alcune vecchie (come ad esempio il carpet).
Ma se esistesse (mi auguro, mai), si dovrebbe fare in un altro Paese !
No.
non c’è possibilità ,programma troppo compresso.
Ma non era gia’ certo Napoli? Per la collocazione credo gli altri 4 slam non abbiano difficolta’ a fare un passo indietro…
Niente terra rossa, cemento o erba, se si dovesse inserire un quinto Slam io non avrei dubbi: la mitica terra verde.
Sia per variare e dare completezza e sia per recuperare una superficie dimenticata (oggi resta praticamente solo più Charleston..) su cui è stata scritta la storia del tennis.
Prima di Flushing Meadows lo Slam americano si disputava a Forest Hills: la location non sarà forse più recuperabile, ma il blasone resta intatto.
Difficile trovarne la collocazione temporale, ma non sarebbe impossibile: di certo sarebbe una novità-retrò interessante e affascinante.
Già così è difficilissimo fare il Grande Slam: chi realizzasse l’impresa di vincerne 5 in un anno e su 4 superfici così diverse entrerebbe di diritto nell’empireo.
no
No non è giusto mettere un altro slam sono quelli hanno una storia e quelli devono restare
ambizioni di roma per essere il 5° slam?
ahahhahahahahhahahahahaah
Intanto non si capisce come Roma possa essere in competizione con Madrid che è un Mandatory (forse solo nella testa di Binaghi).
Poi c’è già Melbourne che secondo me è mal collocato, troppo ad inizio stagione.
Giusta l’osservazione che nel caso sarebbe sul cemento e potrebbe essere, con questo calendario, solo Indian Wells.
gli slam sono da sempre 4 e 4 dovrebbero restare. tutte queste elucubrazioni per modificare uno sport che è fantastico così com’è, proprio non le capisco.
Ma che cavolo di 💡 è questa 😕 🙄
Come Bertolucci dice sempre, le settimane sono 52 e nessuno ha intenzione di aumentarne il numero
NO!
Il discorso qui proposto si fonda su un postulato quanto meno discutibile, cioè il fatto che la ITF, qualora dovesse inserire un altro Slam, lo metta in terra: secondo noi italiani avrebbe senso, ma vi ricordo che all’estero non si gioca poi molto in terra, privilegiando invece superfici dure e veloci.
Secondo me un quinto slam sarebbe probabilmente ancora sul cemento, e quindi uno dei due che potrebbe accaparrarselo è Indian Wells (nettamente più moderno di Miami), magari invertendo la data con il torneo di Key Biscane.
In ogni caso la vedo dura che ci sarà un nuovo Slam.
Le regole che io proporrei in calendario e in generale sul tennis sono:
– Un Master 1000 sulla terra a febbraio in sudamerica
-Un Master 1000 sull’erba a giugno
-Coppa Davis obbligatoria con punti ATP anche migliori anche per le partite non solo del world Group
-ATP finals con sede a rotazione e superficie diversa
-Togliere il tie-break al 5 set a Ny
-Togliere i 3 su 5 nel 3 turno di quali a Wimbledon
-Uniformare le settimane negli slam (evitando ad e esempio come a Parigi un 1 turno spalmato in 3 giorni, ecc..)
-Amentare la copertura TV: ad esempio anche al primo giorno a Monte-Carlo, Madrid e Roma oppure nelle qualificazioni dei vari tornei ATP (magari in streaming)