Quattro chiacchere con Marco Bortolotti: “dritto, rapidità e resistenza fisica sono i miei punti di forza”
Non è stata una settimana come le altre per il tennista 25enne Marco Bortolotti. L’atleta di Reggiolo, infatti, ha centrato, nel torneo Challenger di San Paolo in Brasile, il miglior risultato in carriera, raggiungendo i quarti di finale persi in tre set dalla tds n°4 Monteiro e migliorando il proprio best ranking, posizionandosi al n°355 al mondo nella classifica Atp. “Ovviamente sono molto soddisfatto sia del torneo che del best ranking” – racconta Marco Bortolotti – “ho fatto un lungo viaggio per avere la possibilità di giocare un challenger in main draw e ho disputato un ottimo torneo. C’è un po’ di rammarico per aver fatto scappare Monteiro nel terzo set, dopo aver giocato un ottimo secondo set”.
Inizia con il raccontar l’ultimo torneo disputato la bella chiacchierata con Marco Bortolotti, e prosegue parlando delle sue caratteristiche, obiettivi e progetti.
Ciao Marco e grazie per la tua disponibilità, come è nata la passione per il tennis e attualmente da chi è composto il tuo staff?
“Grazie a te per l’intervista e saluto tutti i lettori di livetennis. La passione per il tennis mi è stata trasmessa dal mio papà, amatore e appassionato di tennis, e dal mio primo maestro Andrea Artioli. Attualmente mi alleno presso la S.T. Bassano con i coach Tommy e Marco Moretto e il resto dello staff è composto dal preparatore atletico Stefano Tedesco, dall’osteopata Matteo Balladore, dallo psicologo Guido Bresolin e dalla nutrizionista Claudia Cocco”.
Il 2015, a livello tennistico, è stato l’anno della svolta. Hai guadagnato più di 300 posizioni a livello di ranking Atp e vinto i primi due tornei Futures in carriera. Quali sono i motivi di questo netto miglioramento nel tuo gioco e nei tuoi risultati?
“La stagione 2015 è stata sicuramente la stagione migliore della mia carriera.
Non c’è stato un miglioramento netto, ma c’è un percorso di crescita continuo fatto di costanza di allenamento, nel quale conosco sempre meglio me stesso e cerco di superare i miei limiti.
Parte dei meriti della mia crescita vanno a Tommy e Marco Moretto, persone speciali e allenatori molto preparati. Il momento più importante del 2015 è stata la tournée in Georgia, dove sono rimasto per un mese a giocare futures organizzati in modo pessimo, in un paesino sperduto in mezzo al nulla. E’ stata molto dura, ma sono tornato a casa con il primo titolo Futures in carriera, una finale ed una semifinale”.
Quest’anno stai alternando tornei Futures e Challenger. Traccia un bilancio su questi primi 4 mesi di stagione.
“A inizio anno pensavo di poter iniziare meglio il 2016, di arrivare a questo punto della stagione a ridosso della top 300. Anche il gioco che ho espresso non mi ha soddisfatto appieno. So che posso fare molto meglio e spero di confermare quanto fatto in Brasile”.
Quali sono i tuoi pregi e difetti in campo?
“Il mio miglior pregio è a livello mentale, non mi esalto per le vittorie e non mi abbatto per le sconfitte, continuo a lavorare per migliorarmi.
Dritto, rapidità e resistenza fisica sono i miei punti di forza, mentre i difetti li tengo per me (risata)”.
Come trascorri il tempo libero al di fuori del campo da tennis? Quali sono i tuoi hobby e interessi?
“Il tempo libero cerco di trascorrerlo il più possibile con Eleonora, la mia ragazza, che è parte importante della mia vita. Inoltre, appena ho la possibilità, torno a casa dei miei genitori a Reggiolo. Mi piace il calcio e sono un grande tifoso della Juve”.
Raccontaci qual è stata la vittoria più bella della tua carriera.
“La vittoria più bella è stata la finale del Futures di Telfs, in Austria, lo scorso anno contro Lenny Hampel. Nonostante fossi in condizioni fisiche precarie, ho vinto una vera e propria battaglia, salvando vari set point nel secondo set e aggiudicandomi il titolo con il risultato di 7-5 7-6. Un’altra vittoria che ha molto valore è quella contro Thiago Monteiro nei quarti del primo Futures giocato in Georgia la scorsa stagione, mi trovavo sotto 7-6 4-1 e ho ribaltato il match contro un avversario di tutto rispetto vincendo 6-7 7-6 6-2. E’ stata una grande iniezione di fiducia per il resto della stagione”.
Quali sono gli obiettivi per questo 2016, in termini di gioco e classifica e la programmazione per le prossime settimane?
“Il primo obiettivo è cercare di ottenere un ranking che mi permetta di giocare regolarmente i tornei Challenger evitando le qualificazioni, mentre la programmazione non è ancora ben definita perchè non so se potró giocare le pre-quali al Foro Italico, se non dovessi giocarle sarò al via del Challenger di Roma Garden, poi giocheró uno tra Bordeaux e Heilbronn e la settimana successiva sarò in Veneto per il Challenger di Mestre”.
A conclusione dell’intervista, abbiamo chiesto a Marco il suo pensiero sullo strano ritiro di Maximiliano Estevez nel match di secondo turno a San Paolo, quando l’argentino ha abbandonato il campo sul 30-0 e 5-2 a favore di Bortolotti. “Il mio avversario era nervoso sin dall’inizio della partita” – afferma l’emiliano – “ha cercato di infastidirmi in tutti i modi, ha chiamato il fisioterapista 4 o 5 volte per cercare di rompermi il ritmo. Sul cambio campo del 5-2 del terzo set ne ha dette di tutti i colori contro il mio coach che mi incitava, per questo motivo ha preso penalty point, ha risposto fuori e se ne è andato. Comunque a me non ha dato fastidio, ho semplicemente vinto poco prima del dovuto. Peró il giorno dopo l’argentino si è scusato con il mio allenatore. È stato un bel gesto, ha mostrato di non essere una cattiva persona”.
Antonio Galizia
TAG: Bortolotti, Italiani, Marco Bortolotti
Mi piace Marco dal pie’ veloce.
Speriamo di vederlo con piu’ continuita’ a livello Challenger
Estevez è andato a chiedere scusa al coach di Bortolotti, chissà cosa gli ha detto!!!
Che voglia andare in Brasile per un solo torneo 😯
Comunque è stato ripagato dai risultati. Bravo
Bortolotti è un ragazzo in gamba e con molta voglia di lavorare…ha 25 anni e quindi può e deve migliorare la sua classifica con impegno e dedizione…solo la fatica porta a risultati importanti se non si è fenomeni di natura…
Dato che è juventino, avrebbe potuto dire che di futures ne ha vinti 4 anziché 2 😈
Bella intervista a Bortolotti. Speriamo riesca ad entrare stabilmente nei 250 Atp così può giocare Challenger
Chiudete l’off topic. Grazie 🙂
@ Luca Milano (#1583690)
Si ma la Juve e’ molto fortunata, con la pessima partenza di quest’anno se il Napoli non avesse ceduto il passo non avrebbe vinto.Dall’anno prossimo lo pseudo dominio verra’ spezzato.
Bravo Marco, ragazzo tranquillo e con la testa sulle spalle. poi ha anche detto che forse sarà al via di vari Challenger se non dovesse fare le pre quali.Scelta intelligente per migliorare la classifica. Inutile sprecare tempo ad inseguire delle chimere. Questo per rispondere a qualche utente geniale di ieri! 💡 😆
34, 35 sul campo 🙂
Grande Marco, in bocca al lupo e…34 sul campo!