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Caso Sharapova: La Wada “salva” Maria?

13/04/2016 13:50 107 commenti
Maria Sharapova classe 1987, n.9 del mondo
Maria Sharapova classe 1987, n.9 del mondo

Potrebbe essere addiruttura salva Maria Sharapova e tutti gli atleti coinvolti nello scandalo doping legato al Meldonium.

La WADA, Agenzia Mondiale antidoping, ha fatto sapere che il termine utile per poter usufruire di questa Amnistia sarebbe quello di non superare il limite di 15 microgrammi per millilitro di Meldonium nel test anti-doping effettuato sugli atleti prima del 01 marzo.

Vedremo se tutto ciò possa agevolare o meno la posizione della tennista russa, ancora in attesa di un’eventuale squalifica per doping.

il Ministro dello Sport russo Vitaly Mutko dichiara:“Accogliamo con favore la decisione presa dalla Wada, hanno dimostrato di voler comprendere la situazione che si è creata. Saranno le federazioni però che decideranno caso per caso a seconda della quantità di Meldonium trovato nel sangue di ogni atleta.”


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107 commenti. Lasciane uno!

pinkfloyd 14-04-2016 11:40

Scritto da bao.bab

Scritto da pinkfloyd
Comunque bisogna ancora aspettare la fine di queste indagini e i risultati dei singoli casi.
Per questo, forse, ci stanno mettendo tutto questo tempo per deliberare.
Questo vale per tutti gli atleti coinvolti (che sono centinaia e non solo la Sharapova).
Non penso sarà una vera e propria “amnistia” generale (cioè la cancellazione del reato per tutti) sarà, più che altro, una valutazione più elastica, in un certo senso, proprio perché ci sono stati questi inconvenienti per chi si è trovato a cavallo tra dicembre 2015 e gennaio-febbraio 2016 (quando il farmaco è diventato illegale).

La mia impressione e’ che stiano di fatto si stia rendendo ufficiale la procedura del silent ban. difatto la Sharapova ha gia’ scontato 3 mesi di squalifica.
Mi sembra si stia cercando il miglior compromesso possibile per evitare un caso politico con la Russia (…e non solo con la Sharapova)

Può essere pure, chissà, sicuramente un compromesso ci sarà e sarà questa specie di “condono” (per qualcuno).
La vicenda politica non so sinceramente, più che altro sembra un pasticcio ma probabilmente la Russia si sarà fatta sentire, questo è sicuro.

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bao.bab (Guest) 14-04-2016 11:32

Scritto da pinkfloyd
Comunque bisogna ancora aspettare la fine di queste indagini e i risultati dei singoli casi.
Per questo, forse, ci stanno mettendo tutto questo tempo per deliberare.
Questo vale per tutti gli atleti coinvolti (che sono centinaia e non solo la Sharapova).
Non penso sarà una vera e propria “amnistia” generale (cioè la cancellazione del reato per tutti) sarà, più che altro, una valutazione più elastica, in un certo senso, proprio perché ci sono stati questi inconvenienti per chi si è trovato a cavallo tra dicembre 2015 e gennaio-febbraio 2016 (quando il farmaco è diventato illegale).

La mia impressione e’ che stiano di fatto si stia rendendo ufficiale la procedura del silent ban. difatto la Sharapova ha gia’ scontato 3 mesi di squalifica.
Mi sembra si stia cercando il miglior compromesso possibile per evitare un caso politico con la Russia (…e non solo con la Sharapova)

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Luca Martin (Guest) 14-04-2016 11:13

Io mi occuperei del VERO doping quello che trasforma gli atleti in cavalli. Faccio anche un esempio.
Lo sprinter giamaicano Yohan Blake che prima sfrecciava a 9″69 con il sorriso durbans sulla faccia e ora fa 10″21 con vento a favore di 1,2m/s e 21″57 sui 200.
Questi sono scandali, non quello di Sharapova o giocatori come Volandri (sospeso per aver preso 10,5 spruzzini di ‘Efedrina’ anziché 10!!!)
Ok mirko.dllm?

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pinkfloyd 14-04-2016 10:58

Comunque bisogna ancora aspettare la fine di queste indagini e i risultati dei singoli casi.
Per questo, forse, ci stanno mettendo tutto questo tempo per deliberare.
Questo vale per tutti gli atleti coinvolti (che sono centinaia e non solo la Sharapova).

Non penso sarà una vera e propria “amnistia” generale (cioè la cancellazione del reato per tutti) sarà, più che altro, una valutazione più elastica, in un certo senso, proprio perché ci sono stati questi inconvenienti per chi si è trovato a cavallo tra dicembre 2015 e gennaio-febbraio 2016 (quando il farmaco è diventato illegale).

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isyde 14-04-2016 10:27

Scritto da gbuttit

Scritto da isyde

Scritto da bao.bab

Scritto da pinkfloyd

Scritto da Carl
Che titolo è, “La WADA salva Maria?”, quando è evidente che è la Sharapova che fornisce alla WADA una scappatoia per non essere sommersa da una valanga di danni da pagare, si limita a perdere la faccia, se mai ne hanno avuta una.
Masha non chiederà i danni alla WADA, ma si “accontenterà” di chiederli a tutti glii sponsor che l’hanno scaricata senza giusta causa.
Alè!

Ma la Wada sta andando incontro agli atleti, cerchiamo di capire la questione.
Lo stesso Ministro dello sport russo se ne compiace.
La Wada ti dice “io ti salvo” perché non abbiamo ancora stabilito quanto tempo ci mette il Meldonium ad essere smaltito.
E fissa quella soglia, per salvaguardare in buona fede chi, magari, prendeva questo farmaco a dicembre 2015 (ed era legale) e il farmaco era ancora in circolo a gennaio o febbraio quando sono stati effettuati i test antidoping.
Non ti scagiona, fa un pasticcio ma non ti scagiona, è solo un bug “sul tempo di smaltimento”.

leggendo l’articolo del Guardian direi che non ci siano problemi relativi allo smaltimento: testualmente afferma che il cut-off a 15 ug/ml fino a marzo vale per quegli atleti che hanno ammesso di aver assunto dopo il 1 gennaio.
Wada said in its briefing document that doping cases should be pursued in the case of athletes who admit having taken meldonium on or after 1 January, in cases where the concentration of the drug is above 15 micrograms per millilitre, or where the concentration is between 1 and 15 millilitres and the test was after 1 March.
Ergo se la sanatoria vale per chi ha ammesso l’uso i problemi direi non siano relativi allo smaltimento…
Il titolo la WADA salva Maria mi sembra abbastanza appropriato!

La sanatoria “varrebbe” per chi ha ammesso l’uso prima dell’1 gennaio ( ma che è risultato positivo entro l’1 marzo)
La sharapova ha ammesso l’uso ” nel periodo in cui il farmaco era vietato”, cioè durante gli Ausopen. La russa non entrerebbe nei casi in cui il farmaco non è stato smaltito. Per sua stessa ammissione, ha usato il farmaco in pieno DIVIETO ( pur negando d’essere a conoscenza di questo , causa non apertura mail)

Ma allora insisti… non ha ammesso proprio nulla nella conferenza stampa di cui parli ed anche se per assurdo lo avesse fatto legalmente quell’ammissione avrebbe valore nullo.

Scritto da gbuttit

Scritto da isyde

Scritto da bao.bab

Scritto da pinkfloyd

Scritto da Carl
Che titolo è, “La WADA salva Maria?”, quando è evidente che è la Sharapova che fornisce alla WADA una scappatoia per non essere sommersa da una valanga di danni da pagare, si limita a perdere la faccia, se mai ne hanno avuta una.
Masha non chiederà i danni alla WADA, ma si “accontenterà” di chiederli a tutti glii sponsor che l’hanno scaricata senza giusta causa.
Alè!

Ma la Wada sta andando incontro agli atleti, cerchiamo di capire la questione.
Lo stesso Ministro dello sport russo se ne compiace.
La Wada ti dice “io ti salvo” perché non abbiamo ancora stabilito quanto tempo ci mette il Meldonium ad essere smaltito.
E fissa quella soglia, per salvaguardare in buona fede chi, magari, prendeva questo farmaco a dicembre 2015 (ed era legale) e il farmaco era ancora in circolo a gennaio o febbraio quando sono stati effettuati i test antidoping.
Non ti scagiona, fa un pasticcio ma non ti scagiona, è solo un bug “sul tempo di smaltimento”.

leggendo l’articolo del Guardian direi che non ci siano problemi relativi allo smaltimento: testualmente afferma che il cut-off a 15 ug/ml fino a marzo vale per quegli atleti che hanno ammesso di aver assunto dopo il 1 gennaio.
Wada said in its briefing document that doping cases should be pursued in the case of athletes who admit having taken meldonium on or after 1 January, in cases where the concentration of the drug is above 15 micrograms per millilitre, or where the concentration is between 1 and 15 millilitres and the test was after 1 March.
Ergo se la sanatoria vale per chi ha ammesso l’uso i problemi direi non siano relativi allo smaltimento…
Il titolo la WADA salva Maria mi sembra abbastanza appropriato!

La sanatoria “varrebbe” per chi ha ammesso l’uso prima dell’1 gennaio ( ma che è risultato positivo entro l’1 marzo)
La sharapova ha ammesso l’uso ” nel periodo in cui il farmaco era vietato”, cioè durante gli Ausopen. La russa non entrerebbe nei casi in cui il farmaco non è stato smaltito. Per sua stessa ammissione, ha usato il farmaco in pieno DIVIETO ( pur negando d’essere a conoscenza di questo , causa non apertura mail)

Ma allora insisti… non ha ammesso proprio nulla nella conferenza stampa di cui parli ed anche se per assurdo lo avesse fatto legalmente quell’ammissione avrebbe valore nullo.

Scritto da gbuttit

Scritto da isyde

Scritto da bao.bab

Scritto da pinkfloyd

Scritto da Carl
Che titolo è, “La WADA salva Maria?”, quando è evidente che è la Sharapova che fornisce alla WADA una scappatoia per non essere sommersa da una valanga di danni da pagare, si limita a perdere la faccia, se mai ne hanno avuta una.
Masha non chiederà i danni alla WADA, ma si “accontenterà” di chiederli a tutti glii sponsor che l’hanno scaricata senza giusta causa.
Alè!

Ma la Wada sta andando incontro agli atleti, cerchiamo di capire la questione.
Lo stesso Ministro dello sport russo se ne compiace.
La Wada ti dice “io ti salvo” perché non abbiamo ancora stabilito quanto tempo ci mette il Meldonium ad essere smaltito.
E fissa quella soglia, per salvaguardare in buona fede chi, magari, prendeva questo farmaco a dicembre 2015 (ed era legale) e il farmaco era ancora in circolo a gennaio o febbraio quando sono stati effettuati i test antidoping.
Non ti scagiona, fa un pasticcio ma non ti scagiona, è solo un bug “sul tempo di smaltimento”.

leggendo l’articolo del Guardian direi che non ci siano problemi relativi allo smaltimento: testualmente afferma che il cut-off a 15 ug/ml fino a marzo vale per quegli atleti che hanno ammesso di aver assunto dopo il 1 gennaio.
Wada said in its briefing document that doping cases should be pursued in the case of athletes who admit having taken meldonium on or after 1 January, in cases where the concentration of the drug is above 15 micrograms per millilitre, or where the concentration is between 1 and 15 millilitres and the test was after 1 March.
Ergo se la sanatoria vale per chi ha ammesso l’uso i problemi direi non siano relativi allo smaltimento…
Il titolo la WADA salva Maria mi sembra abbastanza appropriato!

La sanatoria “varrebbe” per chi ha ammesso l’uso prima dell’1 gennaio ( ma che è risultato positivo entro l’1 marzo)
La sharapova ha ammesso l’uso ” nel periodo in cui il farmaco era vietato”, cioè durante gli Ausopen. La russa non entrerebbe nei casi in cui il farmaco non è stato smaltito. Per sua stessa ammissione, ha usato il farmaco in pieno DIVIETO ( pur negando d’essere a conoscenza di questo , causa non apertura mail)

Ma allora insisti… non ha ammesso proprio nulla nella conferenza stampa di cui parli ed anche se per assurdo lo avesse fatto legalmente quell’ammissione avrebbe valore nullo.

She’s acknowledged that she was taking mildronate at the time of the Australian Open because she was unaware that it had just been put on the ban list on January 1st

“Ha riconosciuto che stava prendendo mildronate al momento degli Australian Open, perché lei non era a conoscenza che era appena stato messo sulla lista l’1 ° gennaio”
(Dichiatazioni avvocato della Sharapova il 7 marzo)

l’avvocato lo dice, non io.

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radar 14-04-2016 09:04

Masha ritroverà il suo posto per le Olimpiadi e in casa Russia si rimescolano le carte: sicura la Kuz, gli altri 2 posti se li giocano Makarova, Pavlyu e la giovane Kasatkina.
Più difficile per la Gasparyan.

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gbuttit 14-04-2016 08:26

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Scritto da Carl
Che titolo è, “La WADA salva Maria?”, quando è evidente che è la Sharapova che fornisce alla WADA una scappatoia per non essere sommersa da una valanga di danni da pagare, si limita a perdere la faccia, se mai ne hanno avuta una.
Masha non chiederà i danni alla WADA, ma si “accontenterà” di chiederli a tutti glii sponsor che l’hanno scaricata senza giusta causa.
Alè!

Ma la Wada sta andando incontro agli atleti, cerchiamo di capire la questione.
Lo stesso Ministro dello sport russo se ne compiace.
La Wada ti dice “io ti salvo” perché non abbiamo ancora stabilito quanto tempo ci mette il Meldonium ad essere smaltito.
E fissa quella soglia, per salvaguardare in buona fede chi, magari, prendeva questo farmaco a dicembre 2015 (ed era legale) e il farmaco era ancora in circolo a gennaio o febbraio quando sono stati effettuati i test antidoping.
Non ti scagiona, fa un pasticcio ma non ti scagiona, è solo un bug “sul tempo di smaltimento”.

leggendo l’articolo del Guardian direi che non ci siano problemi relativi allo smaltimento: testualmente afferma che il cut-off a 15 ug/ml fino a marzo vale per quegli atleti che hanno ammesso di aver assunto dopo il 1 gennaio.
Wada said in its briefing document that doping cases should be pursued in the case of athletes who admit having taken meldonium on or after 1 January, in cases where the concentration of the drug is above 15 micrograms per millilitre, or where the concentration is between 1 and 15 millilitres and the test was after 1 March.
Ergo se la sanatoria vale per chi ha ammesso l’uso i problemi direi non siano relativi allo smaltimento…
Il titolo la WADA salva Maria mi sembra abbastanza appropriato!

La sanatoria “varrebbe” per chi ha ammesso l’uso prima dell’1 gennaio ( ma che è risultato positivo entro l’1 marzo)
La sharapova ha ammesso l’uso ” nel periodo in cui il farmaco era vietato”, cioè durante gli Ausopen. La russa non entrerebbe nei casi in cui il farmaco non è stato smaltito. Per sua stessa ammissione, ha usato il farmaco in pieno DIVIETO ( pur negando d’essere a conoscenza di questo , causa non apertura mail)

Ma allora insisti… non ha ammesso proprio nulla nella conferenza stampa di cui parli ed anche se per assurdo lo avesse fatto legalmente quell’ammissione avrebbe valore nullo.

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