Sergio Palimeri duro verso Sergio Giorgi: “Camila è un corpo estraneo al mondo del tennis. Non ha amiche nel circuito, gioca, fa la doccia e scappa via col padre”
Il Messaggero di ieri ha ha pubblicato un’intervista a Sergio Palmieri, che ha parlato del Caso Giorgi.
Dichiara Palmieri: “Deluso, perché davanti a noi c’è un muro, una persona (Sergio Giorgi) che non fa mai autocritica. Parla di ricatto, ma quando firmi un accordo il tuo primo obbligo è rispettarlo. Secondo me Sergio Giorgi quel contratto neppure lo ha letto per intero.
Camila è un corpo estraneo al mondo del tennis. Non ha amiche nel circuito, gioca, fa la doccia e scappa via col padre. Poi accusa le compagne di non salutarla e dice che è colpa loro”.
“I Giorgi insistono sul fatto che alla Vinci era stato concesso di non giocare a Marsiglia contro la Francia. Ma le esenzioni come quella della Vinci sono state accordate a giocatrici come lei, o in passato alla Errani, alla Schiavone e alla Pennetta, che di Fed Cup ne hanno vinte 4 e hanno dato tantissimo al tennis italiano. Dire no alla maglia azzurra a 24 anni, oltre che un brutto gesto, equivale a chiudere con un ambiente che ne potrebbe favorire la crescita. Sara è diventata una Top 10 avendo quale modello proprio Francesca e Flavia”.
“Il grande difetto di Sergio è che non trasmette tranquillità alla figlia. È troppo invadente, la esaspera. Se c’è qualcosa che non va non la incoraggia, ma le urla contro e la demoralizza. Questo lui non lo capisce, dice che così la motiva ma sbaglia.
Sergio Giorgi mi ha detto che sa dove trasferirsi e allenare la figlia, ma non ne ho la più pallida idea. Non sarebbe la prima volta, hanno girato mezzo mondo. Lui ha 10 facce diverse, chissà qual è quella vera…”.
TAG: Caso Giorgi, Sergio Palmieri
@ antonios (#1565658)
Bellissimo commento. Bello davvero e ti faccio i complimenti.
Peccato che parta tutto da una premessa sbagliata.
Non è la Fit che ha voluto escluderla dal gruppo o da un gruppo.
E’ suo padre. Lui non ha mai permesso di esprimere le sue idee e di crearsi i suoi spazi nel tennis.
La finanziano, la allenano, la seguono, la consigliano.
E cos’altro dovevano fare se intanto arriva lui a decidere per tutti?
Fosse stato per qualsiasi politico o persona finanziata da soldi, tutto sommato pubblici, parlereste tutti diversamente.
è imbarazzante come, pur di attaccare la Giorgi, si faccia finta di non vedere che si stanno usando due pesi e due misure, le regole, se sono tali, vanno applicate sempre e comunque, anche se hai vinto 25 tornei dello Slam, anche se ti chiami Federer o Serena Williams. Purtroppo questo è uno dei vizi atavici del popolo italiano, la legge è uguale per tutti…ma poi per alcuni è più uguale che per altri. Ragazzi viva l’incoerenza 🙂
Mi sa che nemmeno le fa leggere i commenti. Chissà se le controlla il cellulare
Ha fatto bene a non mandargliele a dire il nostro Sergione al Sergio cattivo
che dispiacere perdere questa ragazza. Ecco cosa si intende quando si dice che le colpe dei padri ricadono sui figli.
Se la ragazza si svegliasse… ! ma ci pensate: tatiana garbin che la allena!
Perfetto, qs Sig. Palmieri non ha nessuno diritto ad intromettersi nella vita privata di una persona tra l altro cosi sensibile con la delicatezza di un pachiderma, ma credo che se glielo chiedessero lui direbbe che l ha fatto per il suo bene, insomma una prepotenza bella e buona
@ antonios (#1565658)
Grandissimo Antonios!
ma sei lo stesso che scriveva nel sito di Tafanus? perché se non sbaglio non apprezzavi molto Camila. Non travisare , non ti sto attaccando, anzi, hai un scritto un post che non fa una piega! chapeau
Non trovo nello statuto FIT il passaggio “la gavetta è una cosa importante e prima di ottenere concessioni bisogna dare”. Forse è una regola applicata ad personam a chi è italiana ma non troppo…
Sarebbe meglio non averlo?
Con tappa al Foro Italico, prima!
Ma è chiaro che la Fit agisce in questo modo…
Sei dei nostri? WC, inviti, sponsor, supporto, aiuti, medici, sparring! Non sei dei nostri (Camila prima del 2013)? Hai fatto ottavi a Wimbledon? Chi se ne frega, c’è la Burnett numero 136 del mondo che è allenata da una ex giocatrice e allenatrice federale, la WC va a lei!
Sei dei nostri? Viaggi, prestiti, aiuti, sponsor!!! Te ne vai? Non facevi gruppo, litigavi, non sei neanche tutta italiana… pussa via!
Al primo punto, metterei il contratto (nessuno l’ha letto, ma molti ne parlano): chi non lo rispetta ne paghi le conseguenze, se in calce specificate. Al secondo punto, direi che una buona dirigenza dovrebbe fare di tutto per trattenere i migliori: le parole lette nell’articolo vanno in altra direzione. Al terzo punto, suggerirei di non far passare la querelle come fosse una faida irreparabile: le vie della riconciliazione sono sempre aperte. Al quarto, sarei curioso di vedere Camila affiancata per un paio d’anni da Pistolesi: secondo me, sarebbe un binomio vincente. Al quinto, avanzo una proposta che accompagni alla pensione (anche dorata) i maggiori di 65 anni occupati in qualsiasi settore del paese. Un sincero augurio alle ragazze che giocano la FedCup ed a quelle che non la giocano.
Grazie della stima Daniel. Non credo che esista un solo essere umano che non voglia essere accolto,ascoltato,compreso, aiutato e reso parte di in gruppo. In tutte le comunità di giovani, formali o informali, scuola, università, parrocchia, gruppo sportivo, ci sono ragazzi che appaiono schivi, introversi, taciturni, talvolta aggressivi. Sono quelli più fragili, checsi sono costruiti una corazza per non soffrire, che non piangerebbero mai davanti agli altri, piuttosto si coprono la faccia con un asciugamani. In definitiva nessuno vuole veramente essere solo, anche coloro che lo dicono. Chi gestisce un gruppo deve avere nella sua formazione gli strumenti adatti ad integrare i casi difficili. Altrimenti vada a fare l’amministratore di condominio. Son tutti bravi a lavorare con chi rispetta le regole, sorride, ti segue ed è di compagnia. Ma la sfida è lavorare su chi si isola, si chiude ed è bellissimo poi, dopo essersi impegnati, assistere ad un cambiamento. Non credo fosse difficile. Camila io l’ho vista sorridere in campo da Cleveland in poi come raramente avviene nei tornei. Non ha la spigliatezza delle altre nel rapporto con i media e allora? Antognoni è stato uno dei più grandi talenti del calcio italiano ma le sue interviste erano una tragedia. Camila è stata lasciata sola, a parte che da Flavia e da Karin che a Marsiglia non c’erano. Ed oggi è stata lanciata in pasto al pubblico, da un uomo dai capelli bianchi che potrebbe essere il padre, con le sue fragilità raccontate sadicamente a tutti. Palmieri doveva limitarsi a parlare, se proprio non resisteva alla tentazione della vetrina, del contratto e degli obblighi relativi alla convocazione. Invece ha parlato della Camila donna descrivendola come una caratteriale. Ma che diritto ne ha? E si è posto la questione etica del come si possa essere sentita questa ragazza ad essere descritta come una problematica, senza amiche nel circuito? Chi tra noi, ad una persona sola, le griderebbe in faccia “sei sola”? Un pazzo, altro che Sergio Giorgi. Così si distruggono le persone ed è immorale. La Muguruza ha dichiarato che nel circuito tutte si odiano, la Bouchard non stringe la mano alle avversarie nelle conferenze stampa di presentazione. Nessuno delle federazioni canadese e sagnola è intervenuto per criticarle. E Camila non ha mai detto nulla di simile, non ha mai parlato male di una sua compagna di squadra, le stesse che ora tacciono. È una brutta storia, difficile da cancellare. Ma oggi Camila ha dato un segnale e sono certo che la rabbia dentro saprà tradurla in motivazione e voglia di vincere.
Calmieri che dice a un altro di avere 10 facce diverse:…
@ Gianmaria (#1565599)
spiegami, non ho capito.
La situazione dei Giorgi espressa da Palmieri non credo abbia sorpreso alcuno con un minimo di psicologia ed osservazione.
La pubblicazione dell’intervista potrebbe invece costituire un tentativo di creare nel tempo una incrinatura nel rapporto apparentemente monolitico tra padre e figlia
@ Daniel (#1565579)
Ti rendi conto che l’hai detta?
Serve che Camila diventi una donna e capisca che il padre con il suo tennis non deve piu’ immischiarsi. O così o chiudera’una carriera anonima. Il sig. Giorgi… per fare un passo indietro spontaneamente. Parlano i fatti.
@ brizz (#1565464)
Quando non parli di nadal siamo d’accordo 😉
Povera ragazza. Più leggo di lei e più la sua storia mi fa venire tristezza. Prima o poi farà il botto, uno di quelli grossi.
Forse sarà pure vero ( anche se ho il sospetto che sia l’ennesimo giudizio frettoloso dettato più dal pregiudizio che da una vera conoscenza del rapporto sergio camila).
Ma se le diciamo noi queste cose restano dove stanno, se le dice un dirigente della federazione dimostra volgarità e secondo me anche poca lungimiranza: i rapporti cambiano magari in un futuro prossimo potrebbero tornare buoni tra camila e federazione; ma certo se si spara a zero é più probabile che se ne vada all’estero che torni in davis…
Giusto.
Ma vaglielo a dire, all’Accademia americana, che decide tutto il suo saggio papà.
Eh sì, il carattere introverso di Agassi…
Per tacere dei risultati…
Penso abbia detto delle cose assolutamente corrette e vere e che la maggior parte degli appassionati già sapeva o intuiva. Che il padre fosse un tipo quantomeno particolare e che la signorina avesse, a causa della timidezza, seri problemi a relazionarsi con il prossimo non credo sia una scoperta di oggi….
@ antonios (#1565357)
Il tuo commento come al solito è da leggere, ma questa volta ti devo fare un appunto.
Come fai ad accogliere qualcuno che non vuole essere accolto. Camila o stá in mezzo al campo o stà col padre, come fai a parlargli, a sapere quelo che vuole, quello che pensa o di cosa ha bisogno. I rapporti all’interno di uno spogliatoio si instaurano grazie allo scambio di pensieri, di battute, di stupidaggini che in genere si dicono nei momenti di cameratismo, uomini o donne che siano, come fai ad instaurare un rapporto con una persona che prima di dire qualsiasi cosa guarda il padre per cercare il suo assenso.
Io non stò parlando di tennis ma di rapporti interpersonali che la Giorgi non ha, è questa la colpa più grande che attibuisco al sig. Giorgi. Non si può accogliere qualcuno nella propria casa se non è libero di entrarci.
Se la tua vita è diversa, sono molto contento per te.
Ma per quasi tutti gli altri funziona proprio così.
Investono in te, si aspettano qualcosa in cambio.
Buon lavoro.
il tennis italiano perde una potenziale numero 1 per colpa di un perfetto imbecille
Credo che Camila sia fondamentalmente una ragazza molto timida e troppo esigente nei confronti di se stessa.
Io non l’ho mai vista sorridere.
Bellissimo discorso, che condivido quasi in toto. Ho solo un paio di appunti da fare: primo, Camila non è più un’educanda e, secondo, soprattutto, ha già un suo educatore-padrone che esclude tutti gli altri possibili interventi.
Regaz ma siete davvero polemici senza motivo!
Lasciando perdere l’affetto e le aspettative per Camila, questo atteggiamento non sta ne il cielo ne in terra.
Si è vero, con le altre big sono state fatte delle eccezioni. Ma vogliamo ricordare cosa hanno fatto le 4 four per la nazionale, per il tennis e per lo sport italiano in generale?
Questo principio vale in nazionale come nella vita, in Italia come altrove. Ma quale stagista o neo assunto si permette di fare le bizze o di dire di no al proprio datore di lavoro? NESSUNO!
In più esiste un contratto (e vedendo i precedenti i Giorgi ne sono allergici), in cui la sola cosa che si chiede è di partecipare alle convocazioni e poco più, in cambio di soldi, tecnici, preparatori e logistica. Non mi sembra esattamente un contratto da regime!
La FIT ha sbagliato diverse volte ma non mi sembra questo il caso e visti tutti i precedenti di Sergio Giorgi…pagare come sempre sarà purtroppo Camila, che però a 24 anni una svegliata deve pure darsela.
@ bao.bab (#1565408)
Antonios, forse esageri con il paragone con Don Milani. Non lo scomoderei per un confronto con il mondo dello sport, eticamente ormai sprofondato in una palude, precipitato nelle sabbie mobili. Certamente hai ragione quando parli di aiutare chi ha bisogno di essere aiutato, ma va detto che in una squadra devi esserne parte, fare anche uno sforzo nella direzione di un lavoro di gruppo. Non so e’ vero che in USA stiano cercando Sergio per debiti, ma se fosse vero.. Vale la pena per Camila essere sola contro tutti, sempre in giro per il mondo anche per allenarsi magari, a discutere o a pagare penali, o merita tranquillità per fare il suo lavoro di tennista ! Magari di qualità ! Il padre dovrebbe meditare su questo, sul bene della figlia, più che quelli della Fit sui quali non sprecherei una sillaba. Ha fatto le scelte giuste e le sta facendo adesso ? Noi non possiamo rispondere di certo.
davvero il papi ha detto che sa dove far allenare la figlia?
fosse vero, così vanno fuori dai piedi (ho usato termini diplomatici)
Bravo, concordo pienamente. Se la Giorgi, o meglio il suo padre-padrone, decidesse di andare da un’altra parte….meglio, non perdiamo nulla! 👿
@ antonios (#1565357)
Ma Camila non ha colpe in tutto ciò, antonios, penso che questa è l’unica cosa per cui, tutti noi, potremmo essere d’accordo.
Il problema è che questa è una vicenda duplice, con due persone che poi sono la stessa, in pratica, ed è anche difficile valutare il tutto.
Penso che se Camila fosse stata Camila e basta, tutto ciò non sarebbe successo.
Ma non perché il papà sia “cattivo”, è che, talvolta, è magari d’intralcio (in Fed Cup naturalmente), una presenza ingombrante e che si fa sentire, anche troppo probabilmente.
Gli altri coach delle altre non penso siano così, accompagnano le loro atlete e basta. Non entrano nemmeno in queste diatribe.
Non è una situazione canonica, questa, di una Federazione contro una giocatrice…e, proprio perché è particolare, è ancora più difficile da valutare, da pesare, da districare.
Certo che dispiace per la giocatrice ma lei sta col padre, quindi la sua scelta l’ha fatta…ed è quella giusta, per lei.
Secondo me (l’ho scritto mille volte) se non fosse accaduto ora sarebbe accaduto alla prossima, forse loro stessi hanno pensato così e hanno troncato il tutto.
La Fed Cup non rientra nei loro progetti, basta, inutile nasconderlo e andare avanti inutilmente.
Magari Camila poteva (o può ancora) “camminare da sola” ma questo a me non interessa, perché lei sta bene col padre, sta bene solo col padre…e amen. E mi fa piacere, se a lei fa piacere.
Alla fine noi non è che possiamo fare più di tanto e cambiare le menti altrui, sono tutti adulti e vaccinati.
Ah! .. mi sa che sei un po’ troppo Curiosone!
Veramente ho detto 31 marzo, spero di non essermi sbagliato a digitare, cumunque la data è certa perchè i Giorgi hanno pubblicato il comunicato sul loro sito, lo può leggere chiunque.
Non sono ancora sicuro di che colore sarà il prossimo passaporto di Camila, però..
.. però mi ha sempre dato fastidio leggere sulla sua scheda ufficiale WTA “residenza: Francia”, e questo dato veniva sempre ripreso nelle presentazioni di tutti i tornei, anche quello attuale in Polonia.
Ora però un dubbio sorge spontaneo: e vuoi vedere che quei marpioni della WTA hanno la vista lunga?
E sarà un caso che, appena saputo dello strappo con la FIT, l’hanno messa nella cinquina che concorre all’hot shot del mese?
Prego prendere cum grano salis..
Quotone.come ha detto Roberta nell’intervista alla Gazzetta “dopo più di 10 anni dove ho privilegiato la Nazionale per una volta,nel mio ultimo anno, ho pensato a mè stessa”.Capito?Dopo più di 10 anni!!!e questo per arrivare alle top10, non per delle qualificazioni di un premier10. Ma poi,mettiamo caso che la FIT avesse voluto punire Roberta, cosa le avrebbe fatto?Privarle di strutture e staff della FIT che lei non usa? Al massimo non le avrebbe acconsentito di partecipare alle Olimpiadi..e capirete che la FIT sarebbe stata derisa in tutto il mondo se non avesse consentito alla n.8 del mondo di partecipare alle Olimpiadi. Insomma, questo per dire che dopo 10 anni e successi si ha una forza contrattuale diversa.com’è giusto che sia
@ io (#1565360)
concordo pienamente
Ha ragione solo in parte.. Sul padre, ha ragione!
Tempo fa ha chiesto ad un mio amico (non posso precisare altro) di mollare l’attuale occupazione e seguirlo nel,circuito. Lui, che ormai è scanzonato, ha deciso bene di rifiutare..!
Detto questo, lui conosce anche Palmieri, e non è che ne faccia un gran descrizione.. dire corpo estraneo non ha proprio senso.. Un conto è l’educazione, che non deve mancare ‘MAI nei comportamenti, ma non è che un tennista debba socializzare per forza nel circuito!
@ Fabblack (#1565395)
Io leggo la lettera esclusivamente come un atto d’accusa al padre che sta distruggendo anche umanamente questa povera ragazza… Il problema non è che non faccia gruppo ma il perché, umanamente parlando, non leghi con nessuno.
Se devo parlare della Giorgi credo che quelli tennistici siano veramente i suoi problemi minori!
@ antonios (#1565357)
Sempre per citare don Milani vorrei ricordarti quella lettera che scrisse agli ex combattenti (…ma guarda un po’ il caso) 50 anni fa e dove asseriva come l’obbedienza non fosse più una virtu’, per auspicare xhe la Giorgi si liberi finalmente di suo padre magari rispondendogli come Fiorenza apostrofo’ il mai tanto compianto Mario Brega in un Sacco Bello…
Redazione scrivo qui visto che si parla di federazione oggi è stato di nuovo assolto potuto starace attendo vostro articolo
Prima di scrivere, leggo sempre i commenti precedenti: ho notato che non molti lo fanno, solo i più accurati, quelli che non dicono mai banalità. chiedo scusa se qualcuno ha pubblicato qualcosa di simile a quanto segue mentre sono alla tastiera.
Tralasciando il fatto che se quanto prima il Messaggero non da il diritto di replica alla controparte, queste mie riflessioni le considererei basate sul vento (a ciò declasserei il Palmieri pensiero” in assenza di replica), noto che costui, Palmieri, dopo aver iniziato attaccando Giorgi padre (il vero obiettivo?), poi prosegue accusando Camila in sostanza di non “fare gruppo”! Ma si parla di sport professionistico, ai massimi livelli, o le trasferte di Fed Cup devono essere intese come gite scolastiche con tanto di cori sul pullman, gavettoni dalle finestre dell’albergo e quant’altro. per la gioia dell’accompagnatore di turno, lui si totalmente spesato?
Infatti conferma che nel gruppo c’è pure il nonnismo (le più anziane hanno più diritti).
E’ evidente che se qualcuno ha colpa della rottura degli accordi, ne risponderà come previsto dagli accordi stessi, che comunque non potranno mai essere “a vita”, massimo 4 o 5 anni, quindi buona parte trascorsi.
Ricordo ai più disattenti, non voglio pensare altro, che Camila non ha iniziato a giocare a tennis a giugno 2013 (accordo con la FIT), bensì già l’anno precedente era approdata agli ottavi a Wimbledon partendo dalle qualificazioni, terminando il 2012 al nr. 79. A Maggio 2013 non ha avuto la WC per Roma, concessa a Pennetta, Knapp e Burnett dietro di lei in classifica e poi ad agosto di nuovo ottavi partendo dalle qualificazioni, questa volta all’U.S. Open, chiudendo il 2013 al nr. 93.
Avercene!
Ammesso che come dici sia stato uno schiaffo, a volte secondo me può servire anche questo. Visto che non lo fa suo padre, bisognerà pur che qualcuno le dica come ci si comporta nel mondo?!!!
@ Carl (#1564819)
Caro Carl,
tu che sei così addentro alle vicende, puoi dirci chi sei? E’ da venerdì che parli con apparente certezza e cognizione di causa di contratti, clausole vessatorie e addirittura fornisci date (21 marzo) che nessuno conosceva. Non tenerci all’oscuro, dicci dove andrà ad allenarsi Camila e se ha intenzione di prendere un altro passaporto! 🙂
Ma scusate, come si fa a paragonare la concessione fatta alla Vinci con altre situazioni (tipo Camila)?????
Veniva da un’impresa galattica e si apprestava ad affrontare settimane decisive per raggiungere il sogno della top ten prima di ritirarsi a fine carriera. E tutto questo dopo una carriera senza risparmio dedicata anche alla fed cup…. La FIT era in debito con lei e ha trovato il modo di sdebitarsi. La Vinci ha raggiunto il suo scopo (top 10) ed ora infatti eccola qui di nuovo a disposizione per Barazza!
Ma di cosa stiamo parlando? Quali titoli ha la Giorgi per rivendicare pari trattamento? Non ha nessuna urgenza di carriera…. Non ha niente di niente, se non un padre dispotico che è la sua rovina. Ha raggiunto il best ranking proprio sotto l’ala della collaborazione con la FIT (che altrimenti col cavolo che arrivava dov’è arrivata), e adesso suo padre forse ha paura di perderla… E allora se la prende e se la porta via… verso il baratro.
……… della Giorgi, che si esprime per monosillabi nelle interviste, che ripete solo a macchinetta tre o quattro concetti che gli imposta il padre, quale che sia la domanda, che non riesce a legare con nessuno/a nella squadra e nel circuito (lapidarie in questo senso le parole di Palmieri, “è un corpo estraneo nel circuito”….), tutto questo la dice lunga su quanto suo padre sia la sua rovina: umanamente prima/più che tennisticamente. Non arriverà da nessuna parte se non risolve questo problema.
Amen.
Poi che la FIT sia alla canna del gas e non abbia di meglio che attaccarsi al caso disperato della Giorgi è anche un problema: ma è un altro problema. Qui è una lotta fra casi disperati.
ho sempre pensato a Sergio Palmieri come una persona discreta e tranquilla ..ma stavolta credo che abbia toppato di ingenuità. Quello che succede nello spogliatoio è e deve rimanere nello spogliatoio secondo me… i panni sporchi si lavano in casa. E di sicuro questo non può che allontanare sempre di più le parti!
“Se si perdono i ragazzi più difficili la scuola non è più scuola ma un ospedale che cura i sani e manda via i malati”. Che letture ha fatto nella vita Sergio Palmieri? Si è mai imbattuto, magari per sbaglio, in qualche scritto di Don Milani, il geniale animatore dei ragazzi della Barbiana, quelli rifiutati da tutti, per difendere i quali fu capace anche di mettersi contto la sua Chiesa? Mi direte: perché Sergio Palmieri dovrebbe conoscere Don Milani? Perché Sergio Palmieri è un educatore ecco perché e dovrebbe quindi avere come guida la frase di Don Milani che ho riportato. Chiunque lavora con i ragazzi è un educatore: gli insegnanti certo ma anche pediatri, allenatori sportivi, dirigenti scolastici e tecnici di federazione. Ogni adulto è un educatore ma chi governa una disciplina che conta decine di migliaia di affiliati, per lo più bambini e giovani deve conoscere non solo Don Milani ma Rousseau, Pestalozzi, Piaget e Freud. Invece Palmieri fa il bullo, manda via dala sua “scuola” Camila, la ragazza difficile, quella che fa la doccia e va via, quella che sta solo col padre e che non lega con nessuno nel circuito. Ecco qua il bullismo: un gruppo guidato da un leader che espelle l’elemento più fragile mettendone in piazza le difficoltà. Camila Giorgi è una caratteriale, depressa, ha delle fobie sociali? Via fuori da Tirrenia. Eppure è tra le tenniste più educate del circuito, l’unico appunto che le faccio è sul saluto finale all’avversaria. Mai una protesta, mai una sceneggiata, non chiede neanche il falco. Ma educare significa tirar fuori da una persona il meglio. E qui hanno fallito tutti: Binaghi, Palmieri, ma anche le anziane, manco fossimo in caserma, Pennetta esclusa che ha sempre avuto parole dolci per Flavia. Che silenzio assordante che viene da Francesca e Sara…Camila va via? L’ha voluto lei…con quel padre poi. La volgarità di Palmieri, la sua grettezza mentale, sta da un lato nel non sentirsi responsabile di questo fallimento, dall’altra di aver attaccato Camila sul piano personale. Poteva limitarsi a parlare di contratto e convocazioni, con serietà e dignità. Invece ha infierito come una comare: sta sempre col padre. Non è una colpa. O forse lo è per Palmieri? Forse lo invidia un rapporto così. Un insegnante di liceo che conosco era convinta che tutte le sue allieve fossero anoressiche: in realtà l’unica ad esserlo era la figlia. Da 40 anni seguo sport, raramente ho visto una storia peggiore. All’ingresso della scuola della Barbiana Don Milani aveva affisso un cartello: I care. Io spero che qualcuno si prenda cura di Camila e sono certo che avverrà. E le parole di Palmieri sarano solo flatus vocis.
Palmieri, rivelando che Camila non ha amiche nel circuito, le ha voluto dare uno schiaffo. Poteva benissimo limitarsi a criticare la “gestione professionale” della ragazza da parte del padre. Ma si sa, purtroppo, che la sensibilità non è prerogativa di tutti.
Non ho mai scritto nulla di simile, anche se capisco che faccia comodo inventarselo.
MA giro anche a te la domanda che ho fatto al tuo “compare”: quanti giocatori o giocatrici più giovani della Giorgi hanno vinto uno Slam? Quanti nati negli anni ’90?
Con questo NON dico che o vincerà, ma che mi fa ridere chi nega che lo possa vincere chi ha quell’età e quella classifica.
Poi se tu e quell’altro tipo volete ridere, vi vado a riuppare qualche post su Schiavone e Pennetta di qualche anno fa, prima delle vittorie Slam: magari li scrivevate anche voi sotto altri nomi.
A dire il vero parrebbe di no, visto che in questo articolo e nell’articolo su Napoli ci sono parecchi utenti che stanno scrivendo che a 21 anni devi essere tra i primi della classifica altrimenti non diventerai mai nessuno.
E trovo curioso che hai citato chi ha vinto (più di dieci anni fa…) il primo Slam da teenager ma ti sei “””””””stranamente dimenticato””””””” ( 😛 😛 😛 ) che una sola giocatrice nata negli anni ’90 ha vinto uno Slam.
Ad esempio: quanti giocatori, maschi o femmine, più giovani della Giorgi hanno vinto uno Slam?
Ti fornisco un aiuto, la risposta è facilissima.
Con questo NON dico che Camila vincerà uno Slam, ma derido la sicumera di chi lo nega, per lei come per chiunque nata in quegli anni con una classifica simile alla sua.
Forse sarebbe già tanto riuscire a farle provare una scuola, oltre a quella del padre. Punto.
quante Camile ha creato la federazione tra il 1982 e il 1997, cioè in 15 anni?
Punto!
Almeno avessero la capacità di calare le braghe invece che fare gli impettiti, che confronto a quanto sperperato a vanvera in 15 anni le pretese di papy Sergio sono sciocchezze.
Adesso capisco perché c’è stata la frattura. Questo Palmieri è del tutto inadatto a condurre una trattativa, troppo pettegolo, parziale, presuntuoso. Rivelando particolari e dettagli così personali non fa che scavare un fossato tra le parti mentre sarebbero necessari silenzio e diplomazia, come sanno bene tutti i politici.
non so chi lo abbia detto ieri…ma anche io ho iniziato a fare fioretto per sperare di poter vedere il rientro in 911 Carrera da Stoccarda a Macerata…
è molto probabile che abbia ragione sto palmieri.
ma trovo abbastanza di cattivo gusto questa intervista
Camila è molto timida.
Rimasi colpito quando vinse il suo secondo titolo in Canada, al momento della premiazione, dalla sua totale incapacità di profferire parola e dalla voglia di uscire da quel palcoscenico (che avrebbe dovuto essere di gioia).
Purtroppo non ha il carattere delle altre 4 e nemmeno la loro intelligenza tattica.
Questo è fuori di dubbio.
Il padre è sicuramente ingombrante e non sembra che questo l’aiuti a crescere, ma è la stessa persona che l’ha fatta arrivare fin qui.
Bisogna sperare che qualcuno riesca a fargli capire che per il bene della figlia è arrivato il momento di farsi un pelo da parte e lasciare che Camila cominci a camminare da sola.
Con il talento che si ritrova, con una conduzione tecnica corretta, può fare molto bene e crescere nei prossimi anni.
Deve ancora esprimere moltissimo!!!!
veramente Camila ha un buon rapporto con Flavia e Karin. Non credo che su instagram la foto che ritraeva Camila con Karin sia stata scattata da Sergio Giorgi. Qualsiasi dirigente di una federazione di tennis avrebbe stigmatizzato questo strappo, magari facendo qualche critica costruttiva e pertinente alla giocatrice. Il buon Sergio si è esibito in sproloqui stile “Uomini e donne”. A questo punto, tra i due, meglio il Sergio capellone.
Forse.. Ma gli americani sono fondamentalmente dei motivatori, è la giorgi ha bisogno di una rielaborazione a livello tecnico, su dritto e servizio.
A occhio, forse una scuola spagnola invece sarebbe utile
Ciao!
Sai che nel XVI secolo l’aspettativa di vita era 35 anni, mentre adesso è di circa 80…? 😀
@ Hector (#1565193)
Top ten entro fine mese?
Qualcuno avvisi Palmieri che a Katowice Camila e’ gia’ sotto la doccia.
E allora? Deve sorridere per finta per far piacere a Palmieri? Ora ognuno dice la sua per dipingerla come un mostro…
E’ evidente, sia da come gioca, sia dall’atteggiamento in campo e fuori campo, che Camila ha grosse difficoltà comportamentali e di relazione con il mondo esterno…….. Sicuramente il padre ha in ciò grosse responsabilità e francamente non credo che sia possibile, ormai, porre rimedio in qualche modo a questo problema, che, è evidente, incide assai negativamente anche nella sua condotta di gara e nella mancanza di flessibilità del suo gioco.
Il mio concetto era quello di potenziamento di un motore di buon livello portato al massimo negli USA. Che poi diventi la Capriati a livello di slam posso solo augurarlo ma ci credo poco. Non è che la WTA con il ritiro di alcune big sia impermeabile a nuove tenniste che vanno bene nei majors tutto è possibile. E’ come (inversamente) quando nella vela alcuni hanno comprato ad esempio America Cubed! Ottima barca un po vecchiotta ma che poteva essere un buon parametro per barche di nuova concezione. La Giorgi Americana ed ottima atleta potrebbe diventare questo! 😮
beh, si è giocata del tutto Rio.
@ behemot (#1565162)
ma sì, sì, sì, sì, sì, lo so, lo so, lo so, lo sanno anche i muri.
Si vince più tardi. Va bene.
@ pallettaro (#1565143)
Ti sei dimenticato: Kerber, 28 – Schiavone, 30 – Li Na, 30 – Pennetta 33
Quanto detto da Palmieri spiega molte cose.
Quando si ha un padre che ti sta così addosso, diventa assai più difficile tagliare il cordone ombelicale.
In tutta questa storia chi ci rimette, è soprattutto Camila! Probabilmente i dirigenti federali peccano ancora di dilettantismo perché la situazione potrebbe essere gestita meglio, ma è Sergio Giorgi il problema principale.
Mi auguro solo che, qualora Camila dovesse entrare in una fase di crisi da precipitare in classifica, la federazione sia pronta a riaccoglierla, a patto che lei si distacchi dal padre. Resto ancora convinto che Sergio Giorgi sia una brava persona, ma sia pure in buona fede, sta rovinando sua figlia.
@ Buon Rob (#1565104)
Ognuno il suo slam lo vince un pochino quando vuole, uffa.
Sharapova l’ha vinto a 17 anni.
Serena Williams a 18.
Capriati a 24.
Henin a 21.
Sanchez a 23.
Davenport a 22.
Giorgi a 40.
E va bene, ora si vince più tardi, lo sappiamo, lo sappiamo, abbiamo capito.
@ Shuzo (#1565129)
Anche io.
@ alby95 (#1565106)
Concordo su tutto!
E vai con la macchina del fango. E’ partita. Buuuuu!!!
Non sono un fan di Palmieri, ma la sua analisi mi sembra ineccepibile.
@ Buon Rob (#1565104)
E quindi?
Mi sfugge la teleologia del commento;o vorresti insinuare un paragone tra la Giorgi e la Capriati…???? 😯
La storia della Giorgi mi ricorda moltissimo quella di Timea Bacsinszky. Mi ricordo un’intervista rilasciata durante il torneo di Roma, in cui la svizzera dichiarava come fosse succube del padre e che non era in grado di prendere alcuna decisione. I padri nel tennis sono sempre stati ingombranti, alcuni hanno fatto benissimo, altri hanno distrutto delle carriere potenzialmente straordinarie, come la Dokić o la Lucic. Non ho mai reputato la Giorgi una tennista in grado di vincere slam o di raggiungere la top 10, ma sono molto dispiaciuto per lei, questa rottura con la FIT potrebbe significare l’inizio della fine o la fine di un inizio mai realmente cominciato.
Trovo molto curioso il paragone con la Capriati, visto che la stessa, pur essendo stata considerata un fenomeno già a 14 anni (età assolutamente IMPENSABILE nel tennis moderno), sai a che età vinse il suo primo Slam? Esatto, a 25 anni (24 anni e 10 mesi se vogliamo essere pignoli).
E si ritirò a 28 anni, età in cui, ad esempio, né Schiavone né Pennetta erano diventate vincitrici di Slam o avevano fato il best ranking.
Anzi, dato curiosissimo, la Capriati ha solo DUE anni più di Tommy Haas e tre più di Karlovic, nonostante sia ritirata da dodici anni.
Il fatto è che bisogna sempre parlare al plurale in questa storia e in generale: i Giorgi. E questa è comunque un’anomalia, almeno per l’Italia.
Le altre giocatrici sono loro stesse, al singolare.
Sergio Giorgi è una persona ingombrante, inutile fare gli gnorri, e le conseguenze sono visibili oltre che preventivabili.
E talvolta è già difficile gestire una giocatrice, figuriamoci un papà e una giocatrice (in quest’ordine).
A me dispiace per Camila, alla fine della fiera.
Ne sono state dette mille di cose, potere di internet e dei tempi moderni, ma di conclusioni ce ne sono poche e di vincitori nessuno.
Non vuole più impegnarsi a giocare per l’Italia? No problem, ormai è storia vecchia.
Nella prossima (eventuale) Federazione faranno quello che vorranno? Non so, glielo auguro, che devo dire.
Intanto pensiamo solo al presente dei Giorgi e in bocca al lupo a loro.
@ alex63 (#1565062)
mi ricorda Agassi per il rapporto difficile col padre e col tennis.
Camilla lascerà l’Italia e fa pure bene!
i due pesi e due misure sono evidenti, e si basano indubbiamente non su un fondamento giuridico, bensì su un elemento di sensibilità personale. Sensibilità personale che si perde completamente quando si parla con i Giorgi, per i quali, a parere della FIT, valgono soltanto i riferimenti giuridici. Da un punto di vista formale, ripeto, difficile dare torto a Palmieri e alla FIT (anche se ne avrei molta voglia). Però obiettivamente si dovrebbe anche quantificare l’impegno per la nazionale che giustifica la possibilità di rifiutare la convocazione.
PS Tutta la situazione nasce dal fatto che è in atto una compravendita folle di sportivi in tutti gli sport, in cui si fa a gara a chi offre di più per cambiare nazione e nazionale di appartenenza. Bisognerebbe che il comitato olimpico mettesse qualche paletto, qualche restrizione.
senza la FIT Camila non sarebbe mai arrivata al BR 30, chissà perchè fate sempre finta di dimenticarvelo. Anzi, a quest’ora Camila non giocherebbe più causa grave infortunio alla spalla. Anche questa cosa vi fa comodo dimenticarla. Se non fosse per il padre a quest’ora giocherebbe anche il doppio con Karin, ma ha pensato bene di allontanarla dalla compagna come dalle altre italiane. Isolamento ( a quale pro)
la cosa più importante detta da Palmieri,e in linea con il personaggio,come traspare dalle interviste e pure palesemente da come gioca la figlia,da robottino,cioè sempre nello stesso identico modo,a prescindere da tutto e da tutti,è che Giorgi sr è una persona che non fa mai autocritica
ha la sua idea,quella è,quella resta,e chiusa lì:in inglese si chiama recipe for disaster,e mi pare che la strada non porti molto lontano…
La vicenda è triste , ma inevitabile.
Qualche considerazione: Sergio Giorgi non doveva accettare soldi dalla federazione, perchè prima o poi qualcuno l’avrebbe fatto pesare…e adesso è successo.
Se vuoi far parte di un circo devi stare alle sue regole, altrimenti ti iscrivi per le isole Cayman.
Stiamo parlando di un gioco, dove solo pochi talentuosi hanno il previlegio di divertirsi e divertirci, è l’allegrezza che manca a sua figlia, e noi tutti ce ne dispiaciamo.
Fosse mia figlia sarei molto ma moolto preoccupato, qui si è perso ogni segno di serenità… Pensaci Sergio.
Penso alcune cose molto semplici. I giornalisti fanno il loro mestiere. Magari sbagliando. I dirigenti pure. Il padre/manager della Giorgin di mestieri deve farne due. Temo sbagli molto in entrambi.
Detto questo Camila ha 25 anni. Età in cui molti di noi che qui scriviamo già lavoravano o lavorano e magari hanno figli. Sarebbe bene parlasse lei. E basta.
Se no tocca dar ragione a Padoa Schioppa quando parlava dei “bamboccioni” italiani. Tutto qui.
Magari passa in USA in una accademiona e diventa top ten! Sarebbe uno schiaffo alla FIT (nella sua capacità di migliorare tenniste di prospettiva) ma per me a 24-25 anni il più è fatto e non sarà di certo la nuova Capriati. Magari però potrebbe essere migliore di quelle (non così eccezionali) che gli USA attualmente hanno da proporre dietro una Williams in fase di ritiro a breve. Colmerebbe magari un loro vuoto che si profila minaccioso. Un bolide di buona potenzialità acquisito che rielaborerranno al massimo.
hanno schierato palmieri in prima fila, con bolelli schierarono pietrangeli (ha sputato sulla bandiera! disse), con romina schierarono barazzutti (credevo fosse infortunata, disse pur di non dare una spiegazione).
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più difficile capire chi approva e vedo che sono tanti.
penso di potermi permettere di riportare un piccolo stralcio di un articolo della concorrenza, la persona è autorevole e onesta.
“Mi spiace di aver visto in tribuna la solita massa di dirigenti federali in… “viaggio premio”, con mogli e inutili accompagnatori al seguito. Non so quanti abbiano viaggiato in business a spese FIT (anche nostre quindi…) e quante camere siano state pagate al dispendioso Sofitel di Marsiglia. Molte e più del necessario naturalmente. Ma so per certo che, per un viaggio di meno di due ore, si è ritenuto che per alcuni viaggiare in economy fosse una diminutio capitis. Una caterva di persone. I soliti sprechi all’italiana sui quali nessuno si azzarderà mai a mettere becco. Tantomeno il CONI, sempre preoccupato di garantire massima autonomia ai presidenti elettori. Ma vi assicuro che, avendo fatto ormai il callo da anni a queste “trasferte gonfiate di dirigenti” se li avessi visti almeno rimanere vicini alla squadra quando a risultato acquisito (sul 3-1) la povera Sara Errani e l’esordiente Martina Caregaro, sono state “asfaltate” in 45 minuti dal duo Garcia-Mladenovic, beh avrei chiuso un occhio sulla solita dilapidazione di soldi pubblici (o parapubblici che siano).”
camila, offri il soggiorno a marsiglia a palmieri e mandali affantennis.
p.s.: da padre tralascio l’intromissione nel rapporto padre-figlia che è da denuncia.
A me sembra che stiano dando i numeri un po’ tutti quanti: Sergio Giorgi non è una persona troppo registrata ed è stato evidente fin dalla prima apparizione televisiva; dal canto suo Palmieri, quale perfetto rappresentante di una Federazione mai pronta a riconoscere neanche in misura minima i propri errori, si conferma personaggio arrogante e di parte. Le affermazioni di cui sopra non fanno altro che dare valenza a quanto fatto notare dai Giorgi: le eccezioni si fanno eccome, ma solo se ti dimostri simpatico, accondiscendente e in linea con la federazione. Per non parlare delle (disgustose) affermazioni sul carattere chiuso di Camila, come se essere (falsamente) sorridenti e compiacenti con tutti potesse rappresentare un requisito imprescindibile per giocare a tennis.
Sarà retorico ma mai come in questo caso mi sembra di poter dire che la verità sta nel mezzo, e il mezzo è Camila, il cui talento cristallino sta venendo gettato alle ortiche da un padre ingombrante e cocciuto ed una federazione permalosa che non riuscendo a fare breccia è pronta a disconoscerla alla prima futile occasione.
Concordo con Palmieri su tante cose in questo suo discorso, tranne quando cita tutte le altre nostre ragazze che credo vorrebbero restare fuori da questa vicenda.. metterle in mezzo e da irrispettoso, così come fare paragoni tra i casi di forfait avvenuti nella nostra federazione. .. poi se proprio dobbiamo fare una critica di paragone io sanzionarei l’ultimo forfait della Vinci.. quello si che non era il caso di rifiutare. .. tanto se sei predestinata all’entrata tra le prime 10 lo sarai cmq anche se decidi di metterci più tempo perché giochi in Nazionale. .. almeno io la penso così. .. cordialmente.