Le conseguenze del caso Moore
Il polverone sollevato dalle dichiarazioni di Raymond Moore riguardo la disuguaglianza fra il tennis femminile e quello maschile e su quanto le donne dovrebbero essere grate ai colleghi uomini per svariate e incomprensibili motivazioni, era destinato a generare molteplici conseguenze: era solo questione di tempo infatti prima che si verificasse un vero e proprio effetto Domino e se in un primo momento erano arrivate scuse e parziali smentite da parte del direttore del torneo di Indian Wells, in un secondo momento sono cominciati a fioccare anche i pareri dei vari protagonisti dei rispettivi circuiti, tanto quello ATP quanto quello WTA (strane e certamente non di circostanza le parole del numero 1 Novak Djokovic…), fino alla più ovvia conclusione, ossia le dimissioni da direttore e amministratore delegato del torneo combined di Indian Wells da parte di quel Raymond Moore divenuto in un attimo ugualmente popolare quanto impopolare.
Ci sono vasi di Pandora che nascondono tante verità, alcune delle quali scomode, alcune sospettate ma molte altre che nessuno ha il coraggio di rivelare o di cui farsi portavoce: io personalmente credo che Moore abbia cavalcato il malcontento di molti tennisti uomini e bisogna stare attenti a strumentalizzare parole che possono anche contenere verità, per quanto queste possano essere scomode o mal dette.
Non si tratta di diritti tutti al femminile, di battaglie per la parità dei sessi all’insegna della lotta alla discriminazione: si tratta “semplicemente” di un malcontento, insito nella maggior parte (per non dire totalità) dei tennisti uomini, che soprattutto a livello Slam sono stanchi di non guadagnare di più, molto di più, rispetto alle donne impegnate negli stessi tornei ma su distanze differenti (3 set su 5 non può per forza di cose avere lo stesso valore di 2 su 3). Pertanto Moore sarà stato sgraziato, maleducato, becero, ignorante, tutto quello che volete, ma forse soprattutto incosciente: ha perso il suo posto al sole, un posto dal quale avrebbe potuto farsi portavoce di quel pensiero imperante nel circuito maschile e che in tanti non hanno il coraggio di portare nelle sedi appropriate. Invece ha sbagliato modi, tempi e maniere.
A mio avviso una netta differenza deve esserci, ma solo per quanto riguarda i 4 tornei del grande Slam: nei combined, tanto Masters1000 quanto Premier Mandatory, non vedo invece un singolo motivo valido per dover porre un netto segno di demarcazione fra le tenniste e i tennisti. Nel frattempo Moore si starà mangiando le mani, lui che di repente ha lasciato il porto sicuro della diplomazia e ha cavalcato l’onda sbagliata. Attenzione però come detto alle facili strumentalizzazioni.
Alessandro Orecchio
TAG: Caso Moore
Non esisteva esempio più sbagliato
Non c’è nulla di più ipocrita di pretendere uguaglianza laddove non la si vuole…
parole sante !!! 😀
Bravo !! 😎
@ I love tennis (#1554590)
La Pennetta si sta sposando e vuole una famiglia dopo anni di carriera brillante,e non gliel’ha imposto nessuno,già questo smonta la tua tesi precaria.La Clijsters,dopo essere diventata mamma,tornò a giocare.Adesso con questo femminismo imperante le donne si sono convinte che la maternità impedisca di lavorare.Quante baggianate.Vi hanno fatto proprio il lavaggio del cervello.
@ isyde (#1554133)
Ma che discorsi sono? Quelle donne non sono mica tenniste,è ovvio che i tennisti possono continuare a fare la loro carriera,le mogli non devono mica girare il mondo a fare tornei.Troppo comodo sto ragionamento.E poi oggi sempre più uomini si mettono in paternità per permettere alle mogli di continuare a lavorare,se la mettiamo sul piano che i tennisti non crescono i figli e badano alla casa,scadiamo nel qualunquismo più becero.E non ha senso nemmeno dire che per guadagnare di più ci vuole questa conditio sine qua non,non credo si rifiuterebbero a trovarsi all’opposto.
Non c’è nulla di più ingiusto che far parti uguali tra diseguali (don Lorenzo Milani)… Forse l’unico modo per commentare sparate come questa!
c’è un concetto che mi pare sfugga a tutti…..
attualmente le donne NON giocano il torneo ‘maschile’ (o meglio un torneo misto). Dunque non c’è OGGETTIVAMENTE alcuna uguaglianza (che si manifesterebbe in una competizione alla pari tra i sessi), ma una gradita disuguaglianza che produce una netta sproporzione dei premi a SFAVORE delle centinaia di giocatori maschi che asfalterebbero anche le primissime al mondo in caso di tabelloni misti.
Le donne non perseguono affatto un uguaglianza (che prevederebbe un fattore meritocratico assoluto e non relativo al sesso) ma una discriminazione che sia favorevole alle stesse.
Il vero motivo per cui certi tornei si giocano COMBINED è che gli organizzatori non riuscirebbero mai a coprire i costi di quei tornei femminili se svolti da soli: quindi li uniscono per ottenere quelle che si chiamano “economie di scala”. Un 1000 o peggio ancora uno SLAM costano milioni di dollari e se il femminile venisse svolto separatamente dal maschile non sarebbe economicamente vantaggioso, a prescindere dai giudizi di merito sulle singole partite.
Quindi non credo sia sbagliato affermare che il settore maschile “trascina” quello femminile, anche se è pur vero che certe partite di primo o secondo turno maschile sono meno spettacolari di certe finali femminili.
Da qui a uniformare i guadagni ce ne passa pero!
Il problema poi, ripeto, è ancor più sentito nei tornei di livello inferiore dove non giocano solo i top players: vedere cecchinato e Fabbiano giocare non è lo stesso che vedere le nr. 70 -80 al mondo femminili, ma queste ragazze guadagnano di più dai tornei !
Naturale
Provino a giocare il prossimo anno i tornei dello Slam divisi: 2 settimane gli uomini e 2 settimane le donne, o viceversa. Si calcoli quanto profitto hanno portato gli uni e gli altri e poi si divida il montepremi tra le 2 categorie in proporzione ai profitti ottenuti
@ _Carlo (#1554234)
Serena Williams è una di quelle che non ce la farebbe probabilmente perché non ha una tenuta fisica invidiabile…La Wozniacki avrebbe già vinto uno Slam, fossero stati 3 su 5 probabilmente, visti i suoi trascorsi da maratoneta… 😆 ..
pure io…
T@ stedoni (#1554276)
Io ho confrontato due numeri uno, te i due uomini più noiosi con le uniche due donne che giocano un tennis vario. La vinci la guardo sempre, non è che schifi il tennis femminile… Ma la niculescu nelle prime trenta mi pare un segnale abbastanza chiaro su quanto sia diverso il livello medio
Invece, secondo me, quelli più cattivi e perentori su questo argomento sono proprio quelli che evitano a priori il tennis femminile, lo considerano un altro sport, non lo seguono, lo disprezzano e anche perché praticato da donne e già questo è inconcepibile, per loro.
E’ un “parere” a monte, aprioristico.
Secondo me.
Invece chi segue entrambi (e si vedono e si conoscono qui dentro) compreso me (che guardo tennis dall’80 e per me è tutto uguale e valido o brutto o bello, ma comunqe senza farne pregiudizi e categorie) avrà un atteggiamento meno “cattivo” e meno settario dell’argomento.
Per me c’è anche una predisposizione, facilmente individuabile e poi, ripeto, i nostri sono solo pareri e non sono quelli che cambieranno il mondo.
Io sposterei il discorso anche e soprattutto sui tornei “minori”: è giusto che IL 300 al mondo vinca un 10.000 e guadagni (lordi) 1800 euro e che lo stesso faccia LA 300 al mondo? quando IL 300 al mondo offre più spettacolo di almeno il 99% delle partite femminili, slam compresi?
@ stedoni (#1554302)
Continuo i dire che, sul tema di cui parliamo, la discriminazione tra sessi c’entra come i cavoli a merenda.
@ Ale73 (#1554271)
Nella sostanza concordo.
Se sono io uno di quelli che “chi ritiene assolutamente non rilevante la differenza tra il tre su cinque e il due su tre” preciso che intendo non rilevante in termini di retribuzione, giacché la retribuzione di uno sportivo dipende da quanto vale il suo incontro (biglietti, diritti TV, spazi pubblicitari ecc.) che non è esattamente commisurato alla durata.
Poi, visto che te lo chiedi, tornei 3 su 5 ne ho giocati, ma tanto di quel tempo fa che neanche mi ricordo com’era, ma era normale, si faceva anche al Foro Italico dalle semifinali e a Montecarlo la finale, e insomma lo facevamo anche noi ragazzini per imitazione. E parlo comunque di un altro tennis, con la Maxima in legno e corde di budello vero… penso che oggi al 5° neanche Djoko riuscirebbe a colpire la palla abbastanza forte da buttarla di là!
Visto che sei così erudito nelle citazioni filosofiche e affermi che le discriminazioni tra i sessi appartengono al passato, ti invito a consultare i dati dell’ ISTAT e della UE sul mondo del lavoro, ma non quelli di 30 anni fa, gli attuali. Poi, ovviamente resta pure della tua opinione è torna a leggere Voltaire.
Aggiungo che gia’ oggi i top player contrattano i bonus per partecipare al torneo X o Y.
Ma vi rendete conto di cio’ che scrivete? chi gioca a calcio, pallavolo, basket ha il suo bel contratto con la squadra di appartenenza che lo paga in funzione del suo valore. Messi, Beckham, Cristiano Ronaldo prendono il loro salario da un’azienda privata. Gia’ oggi Federer e’ pagato a peso d’oro dai suoi sponsor molto piu’ di altri atleti. Qui si sta parlando dei premi che la federazione internazionale deve dare agli atleti per la partecipazione o vittoria ad un evento. Secondo la vostra logica Tomba, Montano, Rosolino avrebbero dovuto avere premi e medaglie olimpiche piu’ grandi di Compagnoni, Vezzali o Pellegrini…
@ I love tennis (#1554091)
“Per capire chi vi comanda basta scoprire chi non vi è permesso criticare” (Voltaire)
Inoltre gli spettatori che scelgono un incontro non possono spostarsi a vederne un altro fino alla fine se no fanno sballare tutti i conti!
E tu un Bautista-Lopez a un Vinci-Aga?
Condivido totalmente. Articolo molto equilibrato.Il discorso si pone solo in riferimento agli Slam. I combined, così come sono strutturati, non possono prevedere diversità di trattamente economico tra tennisti uomini e tenniste donne.
Leggo anche che c’è chi ritiene assolutamente non rilevante la differenza tra il tre su cinque e il due su tre. Evidentemente c’è chi scrive senza aver vissuto esperienze di tennis giocato che lo abbiano portato a sperimentare il tre su cinque, che proprio per il forte logoramente fisico che comporta, è stato ormai ridotto ai soli slam e davis, come tutti sappiamo.
Da una quindicina d’anni circa si sta diffondendo nel cosiddetto Occidente un’idea sbagliata della parità tra i sessi, quasi che le discriminazioni del passato prevedano oggi una compensazione. Molti sono vittime di questo modo di ragionare senza rendersene neanche conto.
@ livio (#1554217)
No,no ma i gusti sono gusti è ovvio. Esisterà anche chi preferisce il calcio femminile al maschile. Però non si può dire che siano due spettacoli paragonabili. Per alcuni versi mi diverto più a vedere la pallavolo femminile della maschile ma non per questo dico che la pallavolo femminile è più bella o che la prestazione fisica sia paragonabile
@ _Carlo (#1554233)
Cioè mi volete dire che se potete scegliere tra Federer e la Wozniacki vedete la danese?
Se il guadagno deve essere commisurato alla durata degli incontri, il montepremi dovrebbe essere assegnato in base al minutaggio. Djocovich che vince 6/1 6/2 6/2 in 55 minuti contro pincopallo al primo turno di uno slam dovrebbe prendere un terzo del compenso di un qualsiasi match femminile di primo turno che finisca 7/6 6/7 8/6 della durata di 3 ore. Invece prende uguale, buon per lui no?
Se invece il guadagno deve essere commisurato a quanti spettatori ci sono, Djocovich al primo turno lo mettono sul centrale con 10mila paganti (in uno slam al primo turno parlo), mentre le 2 ragazze di prima che lottano 3 ore sono sul campo 24 che non ha la tribuna e ci sono 10 spettatori. Ergo devono prendere 1000 volte di meno il compenso di Novak, giusto? Ma la stessa cosa si applicherebbe ai turni maschili senza nomi importanti messi sul medesimo campo 24 senza tribuna e con 10 spettatori. Giocano 3 su 5 ma sempre 10 spettatori hanno, quindi diamogli un millesimo del compenso di chi sta sul centrale.
Se invece il guadagno deve essere commisurato all'”appeal”, quanto diamo a Ana Ivanovic rispetto a Bautista Agut? (entrambi n°18 del ranking). Ivanovic ha fior di sponsor, attira sicuramente più gente allo stadio di Bautista, la intervistano molto di più… quindi che facciamo diamo più soldi alla Ivanovic o a Bautista? Bautista gioca 3 su 5, ma non ha appeal, non se lo fila nessuno, le interviste e i servizi fotografici sono per Ana, giusto che prenda un decimo rispetto alla Ivanovic no?
Se invece il guadagno deve essere commisurato all’impegno profuso (3 su 5 è sicuramente più impegnativo di 2 su 3) urge dotare almeno i 4 slam di un “Sudometro”. Diamo il montepremi in base al sudore spillato durante la partita dai giocatori/trici. E fu così che Federer improvvisamente divenne povero. 😆
@ pinkfloyd (#1554239)
Secondo me la formula 3su5 negli slam è da conservare, ma DAGLI OTTAVI DI FINALE IN POI !! giocare i primi turni 3 su 5 è una cosa ridicola, e distruttiva per il fisico dei tennisti…
I 2 su 3 anche nel maschile sarebbe più che altro un auspicio.
Non è la lunghezza che fa lo spettacolo (o almeno nel tennis attuale, quasi tutto atletica, fisico e….).
Datemi, oggi, un 3/5 tra due McEnroe-Edberg che finisca 16-14 al quinto e potrei morire in pace.
Chi disprezza il tennis femminile lo fa anche per preconcetti, pur sapendo che le rappresentanti femminili, nel mondo, sono conosciute eccome, talvolta tanto quanto i maschi e talvolta di più, e lasciamo perdere la solita barzelletta del “calcio femminile” che c’entra niente ed è imparagonabile e forse nemmeno esiste (non vedo tv che lo trasmettono né sponsor che si accapigliano per prendersi le calciatrici).
E’ un discorso anche di cultura, come dice qualcuno, messo in atto solo in pochi tornei, tra l’altro, quelli importanti che guardano tutti. Un discorso ormai dibattuto per anni e chiuso, a questo punto, nel 2016 d.c.
So che in alcuni Paesi (come il nostro), fintamente emancipati e liberali, queste questioni sono ancora tabù.
Ma mi auguro, almeno, trattiate bene (e senza pregiudizi atavici) le vostre donne (se ne avete), le vostre mogli o sorelle o mamme.
Mi auguro che le vostre figlie siano migliori di voi, in qualche caso.
Ho voluto allargare la questione, magari sbaglio, ma forse è meglio essere più rilassati, prenderla con più tranquillità, pretendere di avere per forza ragione non ha senso, anche perché, in queste cose come in altre, noi non decidiamo nulla e non abbiamo deciso nulla.
La vita non è fatta solo di pareri, ci sono anche le decisioni da prendere, per fortuna.
Per una volta mi trovo (parzialmente) d’accordo con Orecchio.
Leggo commenti senza senso, tipo (solo qualcuno, per esempio):
-Io mi diverto solo a vedere il tennis femminile
-l’anno scorso, per quanto mi riguarda, i match migliori sono stati femminili
-la parità dei sessi non deve essere mai messa in discussione
Tutte affermazioni condivisibili, in sé, ma non attinenti al tema. Qui non si tratta di gusti personali di Tizio o di Caio, e neanche c’entra la parità dei sessi(che giuridicamente ma anche logicamente non significa trattare tutti nello stesso modo, ma trattare in modo uguale situazioni uguali ed in modo diverso situazioni diverse).
Il punto è che il movimento sportivo maschile, in tutti gli sport (forse esclusi alcuni sporadici) muove più soldi, e DI CONSEGUENZA genera più utili per i suoi attori.
Ho scritto ieri su un altro articolo che queste sono le regole del nostro sistema economico capitalistico, che può non piacere (a me non piace) ma è quello che è e va preso come un dato di fatto. In tale sistema il monte premi uguale tra uomini e donne è una distorsione delle regole di base dell’economia, è come se si pretendesse che una Skoda costi quanto una Volkswagen perché appartengono allo stesso gruppo e i dipendenti hanno lo stesso orario. La tedesca costa di più perché il pubblico è disposto a pagarla di più, indipendentemente da quanto vale.
A parti inverse, credo che le ballerine classiche guadagnino mediamente più dei colleghi uomini e nessuno se ne lamenti. Sta nella logica delle cose, l’etoile è donna 9 volte su 10 (ovviamente esiste qualche eccezione, come nel tennis esiste la sharapova).
Ciò su cui dissento da Orecchio è il 3 su 5 che a mio avviso è ininfluente.
Per favore, non diciamo sciocchezze… Una donna NON CE LA FAREBBE MAI a giocare 3 su 5, tranne forse Serena Williams (e non ne sono affatto sicuro…)
(E io preferisco il tennis femminile al maschile, e quindi non sono certa di parte…)
Anche io…
siamo sempre di più…
d’accordissimo… 😎
Oh ma sei de coccio…….. tu esprimi la tua opinione, gli altri la propria. Io seguo quasi solo il tennis femminile, esclusa la Coppa Davis e alcuni incontri tra i Top Player, perché trovo quello maschile attuale estremamente noioso…… una gara solo a chi tira più forte. E inoltre con poco equilibrio e troppo divario tra i più forti e gli altri. E ci sono moti altri utenti su questo sito che si sono espressi nello stesso modo. E allora? Ammazzateci tutti perché non la pensiamo come il sig.ago
@ isyde (#1554133)
Sul serio? Sai quante commesse o impiegate conosco che non vanno in maternità perchè c’è il rischio concreto che poi vengono lasciate a casa comunque o che vengano riassegnate ad altro ruolo? Se non vuoi giocare più a tennis vai pure in maternità non ti obbliga nessuno a giocare! Senza contare che a 35 anni sei già bello che finita/o in quasi tutti gli sport. Se vogliamo farne un discorso sessista femminista dopo tutti gli anni che la donna ci ha messo per equiparare il loro ruolo nella società è sbagliato oltre a non c’entrare nulla. Altrimenti andiamo a prendere anche il ruolo del maschio in una famiglia coi suoi diritti e doveri!
Sport femminile e maschile sono 2 mondi diversi e non vanno paragonati, è ovvia la differenza. Ognuno poi ha i suoi gusti personali ma basti pensare anche a questi benedetti 3 su 5 che fanno la differenza nello sport del tennis maschile al contrario di quello femminile. Gli slam sul campo da gioco per le donne sono un torneo qualunque come fosse un ITF qualsiasi, cambia solo per il prestigio cui vogliono dare. Se la mattina si svegliano con la luna storta è facile prendere 2-0 mentre giocando 3 set forse dico forse hanno la forza di raddrizzare la partita e che vinca il più forte. Bisogna differenziarli questi tornei!!!
@ ago (#1554135)
Io non arrivo neanche a capire perchè fai la domanda!
Il Tennis maschile soffre dello stesso problema della Pallavolo maschile.
Cosi come è , non è piacevole da vedere rispetto all equivalente femminile. Alcuni campioni, alcuni giocatori , alcune partite lo sono, la media no
La colpa ? Ovviamente dell’altezza relativa della rete.
Altezze definite un centinaio di anni fa. Ora l’italiano medio è alto 176 CM, mentre nel 1874 era alto 163cm.
Alziamo la rete di 13 cm, cioè tanto quanto si è alzata l’altezza media dei giocatori? Scommettiamo che Raonic non è piu nei 10 ?
…Altrimenti perche’ limitarci alle differenze di genere: i tennisti bianchi hanno piu’ pubblico e sponsor di quelli di colore? paghiamoli di piu’…
si, su supertennis tv
pessimo articolo senza portare un solo dato significativo come dovrebbe fare chi vuole esporre una tesi, non dico un giornalista che non se ne vede l’ombra; addirittura demenziale la tesi secondo la quale il guadagno dovrebbe essere commisurato alla durata della competizione.
Concordo. I match maschili sono noiosi e scontati. Quelli 3 su 5 poi non ci provo nemmeno a guardarli perche’ tanto mi addormento.
@ stedoni (#1554146)
Tomba vinceva, il tennis italiano donne qualcosa vince, il calcio donne italiano cosa vince? Quante italiane pattinano o fanno scherma e quante tennis?
@ io (#1554131)
Veramente, visti anche i risultati delle donne italiane rispetto a quelli degli uomini italiani, è anche giusto così.
@ benux (#1554172)
Ti porto un esempio contrastante. Proprio qualche giorno fa ho letto l’intervista del direttore del torneo di Auckland…Beh…Non ha avuto problemi nel vendere i diritti televisivi del torneo femminile a prezzi alti mentre per quello maschile non ha raggiunto i risultati sperati. Questo per 3 anni di fila. La verità è che il tennis maschile è cosi seguito per via di Roger e anche di Rafa…il resto è appiattimento totale.
@ io (#1554131)
Io ho parlato di sport dove a gareggiare sono le donne. Il più seguito è il tennis. Poi sono i tornei ad aver deciso di dare lo stesso montepremi e non è settore di competenza nostro o di Djokovic o dell’inutile Stakhovsky…la Wta è in una situazione economica ottima quindi chi se ne frega?
Anzi aboliamo i tornei combined, vediamo come si riempiono gli spalti per i tornei femminili basta ricordare Roma dove neanche con i biglietti gratis c’era gente
il problema è che sei l’eccezione o comunque chi la pensa come te è una minoranza
De gustibus…
Io mi diverto solo a vedere il tennis femminile. Quello maschile ormai assomiglia ad una sorta di ping-pong da come martellano. Se la velocità della pallina vuol dire bellezza, mah, contenti voi.
E poi i tennisti fanno troppa scena, si sentono dio in terra, sono diventati stucchevvoli.
Secondo me l’imprevidibiltà dei match WTA non hanno prezzo. Ti tengono sulle spine fino all’ultimo. Nell’ATP è quasi sempre risultato scontato e poi con i loro sevizi così fondementali non ci sono quasi mai breck.
Secondo me il pregiudizio sessista non è degli addetti ai lavori che giustamente devono far quadrare i conti dei tornei e quindi se la WTA porta meno spettatori dicono che le donne allora devono guadagnare meno.
Il pregiudizio sessista sta negli spettatori stessi che sono convinti che uno sport per essere bello deve essere per forza muscolare e quando vedono due tenniste giocare cambiano canale, o se rimangono è solo per guardare le coscie.
Il tennis maschile oggi puo’ essere paragonato al ping pong su un campo di 24 m piuttosto che su di un tavolo… se pensi che a quanti e quanto ci si sia dispiaciuti del ritiro di Llodra che tutto sommato era poco piu’ di un buon tennista che aveva l’enorme pregio di conciliarti con l’essenza di questo sport… Per quel che mi riguarda ho ancora gli incubi ripensando alla finale 2012 degli AO 5h30min di noia mortale.
Io, mi è concesso?
Vorrei anche sottolineare che il numero di spettatori è un dato secondo me enormemente influenzato dai mass media, oltre che dai risultati dei campioni. Ai tempi di Luna Rossa tutti erano appassionati e spettatori della vela, ai tempi di Tomba dello sci, etc. etc. Se i mass media avessero da decenni martellato sul calcio femminile al posto di quello maschile per tutto il tempo attualmente dedicato, secondo me sarebbe più seguito quello femminile, come lo è per esempio il pattinaggio artistico con la Kostner o il fioretto con la Vezzali e le altre.
Ma anche l’anno scorso, per quanto mi riguarda, i match migliori sono stati femminili. Serena Vicka a Wimbledon fu fantastica, e per mezz’ora ci fu un tennis spaziale
Sono d’accordo con Orecchio in tutto. Per me, però, il problema dei guadagni negli slam va risolto portando gli uomini 2/3
Io non capisco la maggior parte dei commenti. Qualcuno di voi preferisce veramente il tennis femminile al maschile? O ritiene veramente i due eventi paragonabili? A me pare evidente che lo spettacolo del tennis maschile sia infinitamente migliore rispetto a quello femminile (fatto salvo quelle 3-4 giocatrici che sanno fare altro oltre a remare)
OK… adesso metto pure io tutte le carte in tavola.
la parità dei sessi non deve essere mai messa in discussione portando “NUMERI E INCASSI ”
Vorrei ricordare, a tutti questi tennisti strapagati e MAI SAZI, che le tenniste (e le atlete in generale), rinunciano a formare una famiglia… oppure abbandonano lo sport per crearsene una.
TUTTO A VANTAGGIO DEI SIGNORI UOMINI! ( portatemi la controprova di un tennista che abbandona la carriera per sposarsi e generare figli).
se i lorsignori “possono permettersi di girare il mondo, guadagnare e nel frattempo avere la serenità di una famiglia”… è perché c’è una donna, a casa, che glielo permette!
( avrei voluto federer arrivare a 35 anni con due pancioni ed accudendo tutti quei figi…e lo stesso vale per djokovic)
quando saranno capaci di fare tutto questo, senza il contributo delle donne… allora si, potranno pretendere di guadagnare più di loro.
Beh adesso….
Se lo è (e direi che è tutto da dimostrare), è anche perchè i diritti televisivi del circuito femminile costano di meno… (e così Supertennis ci propina il doppio degli incontri WTA rispetto a quelli ATP, per dirne una, e così il ‘vantaggio mediatico’ va paradossalmente verso il femminile).
Ripeto: non scambierei nessuna delle recenti partite che ho visto del circuito APT con l’ultima, strepitosa, partita Aga-Vinci. E questo per me chiude ogni discorso. Tutto il resto sono chiacchiere inutili.
Senza contare che la logica della parità tra maschile e femminile avvicina il tennis a una pratica sportiva; la logica dei biglietti venduti di Nole [sic] avvicina il tennis a uno spettacolo di intrattenimento. E io sono per lo sport ovviamente (che diventa spettacolo di intrattenimento in quanto tale).
Ancora con la solfa dei 3 su 5 vs 2 su 3??? Infatti il campione olimpico di maratona (42 km e rotti) guadagna 421 volte quello che prende Bolt per correre solo 0,1 km… mi sembrano i soliti discorsi da maschietti su quanto contino le dimensioni…
Il punto va necessariamente posto sui profitti dei singoli circuiti. se nel 2014 l’atp aveva profitti nettamente superiori alla wta (110 vs 70 M $) forse il management del circuito femminile qualche errore di valutazione lo ha fatto (nel 2008 i due circuiti avevano profitti sostanzialmente identici)…
Si, è triste ammetterlo, ma da qualche tempo (io direi qualche decennio), stiamo tornando indietro, in molti settori della vita economico-sociale.
@ quoth (#1554093)
il tennis, a livello femminile, è lo sport più seguito al mondo…
Caro Orecchio, non ci sento da questa parte….
Ammesso, ma non concesso, che sia corretto dare al “genere” di giocatori un prize money in base a quanti “sponsor” e pubblico portano.
Non ho trovato:
Uno straccio di DATO che questo sia a favore degli uomini e non delle donne. IW e USOPEN 2015 almeno io li ricordo per le donne , non per gli uomini.
Esiste un altro motivo, molto piu importante per non distinguere nei Combined.
I combined non nascono per fare in modo che tennisti e tenniste si incontrino e vadano a cena.
Nascono con il preciso intento di aumentare l’impatto mediatico dell’evento.
Perchè nel mondo in cui viviamo, due bombe fanno piu rumore di una. E se non sei nella home page dei siti, Vuoi per Serena, vuoi per Federer, ma sei nella sezione sport, o peggio Tennis, hai una visibilità limitata.
Se la differenza fosse abissale, come al momento nel calcio, non ci sarebbe utilità ad unire gli eventi
Mentre con poca differenza ed uniti si “sale” dal Tennis allo sport e dallo Sport in prima pagina, e di conseguenza, sale il valore degli sponsor ed il prezzo dei biglietti
elementare, ed è giusto che un piccione che è tutto tranne che un manager, se ne sia andato.
Potrebbe fare il giornalista di tennis, ma un manager sportivo deve capire queste dinamiche
Ma per favore. Negli altri tornei la differenza di montepremi c’è…ed è pure enorme! Basta confrontare gli Internationals con gli atp250!!!
La storia poi dei 3 su 5 è una palla al piede. Le donne vorrebbero anche giocare 3 su 5( voglio dire…fanno maratone e ogni donna fa gli stessi sport degli uomini praticamente) ma i tornei come fanno? I grand slam non hanno campi infiniti e durano massimo 2 settimane. A stento si riescono a concludere dopo 2 settimane, vedi un po’ cosa accadrebbe se anche le donne giocassero 3 su 5. In realtà è davvero triste che si parli ancora di montepremi per le donne…Sono diversi anni che è cosi…MA STIAMO TORNANDO INDIETRO? STIAMO DIVENTANDO SEMPRE PIU’ RETROGRADI… 😡 …
E poi il tennis è l’unico sport in cui le donne vengono trattate ugualmente. In tutti gli altri impera il maschio alfa. Per una volta, lasciatele in pace…mamma mia.
che lagna, ma le giocatrici di calcio guadagnano come i giocatori? quelle di pallavolo? quelle di basket? ecc…la risposta è NO e il motivo è semplicemente perché meno gente va a vedere gli sport femminili. Punto. C’è poco da essere sessisti, è un dato di fatto.
L’ha presa là dietro solo per aver detto ciò che molti tennisti pensano,fra i quali scommetto anche lo stesso Federer.Non capisco perchè signori come lui non possono parlare,e signore come l’arrogante Navratilova si,che non mi sembra più moderata di lui.Misteri del tennis.
Peccato che nemmeno nei tornei singoli dal 250 agli Slam non c’è differenza, e soprattutto negli Slam che sono 3 sui 5