Lettera aperta a Gianluigi Quinzi
“Erano mesi che non scrivevo su Quinzi, non provavo ad analizzare la situazione. Lo osservavo a distanza e cercavo di capire quale strada volesse intraprendere. Ogni volta che cambiava allenatore o provava a cambiare allenatore speravo fosse la svolta giusta ed una scelta definitiva. Ed invece tutto tornava nebuloso dopo poche settimane. Ora vorrei fare un punto della situazione ad ampio respiro, senza estremizzare la situazione come fanno in molti, senza darlo per spacciato ma anche senza fingere di ignorare che dei problemi esistono e che va vadano affrontati da parte del ragazzo e di chi lo assiste e consiglia.
Per me Quinzi si deve fermare un attimo (intendo metaforicamente) e chiedersi COSA VUOLE REALMENTE FARE DA GRANDE. Ci crede ancora? Pensa di poter fare una buona carriera da Pro? E’ conscio di cosa comporta una eventuale risposta affermativa? Ha intenzione di dedicarsi anima e corpo per provare ad arrivare in alto? Oppure non ha più voglia di faticare, vuole fare un’altra vita, che ne so, girare il mondo e vivere le gioie della vita, laurearsi, o qualunque altra cosa che la sua giovane età gli consentirebbe…?
Può accadere, sia ben chiaro! Non tutti hanno le forze metali per fare sforzi sovrumani, allenarsi, essere sempre sotto pressione… Le priorità e gli orizzonti a volte nella vita cambiano repentinamente ed all’improvviso tutto ciò per cui ci si sentiva predestinati all’improvviso diventa solo un pesante fardello di cui disfarsi. Ma spesso non lo si vuole ammettere a se stessi. Da appassionato di tennis spero non sia questo il caso. Non dimentichiamoci che questo ragazzo si è trovato all’improvviso tutto il peso del movimento tennistico italiano sulle spalle, tutti lo avevano prematuramente investito del titolo di nuovo Messia, del Top-10 predestinato atteso per troppo tempo.Riceveva WC in tutti i Challenger italiani, veniva annunciato dagli altoparlanti con toni trionfali, il pubblico accorreva numeroso e festoso per osannarlo! Diciamolo chiaramente, non è facile per un ragazzino con carenze tecnico-fisiche ancora evidenti affrontare queste pressioni ed investiture e continuare a progredire con calma, senza voler strafare! E nonostante le lacune giocava ottime partite, teneva testa a giocatori di livello come Volandri sulla terra, sconfiggeva giocatori come Blaz Rola, allora n° 103 ATP. E poi che è successo? C’è addirittura chi sostiene che il ragazzo non ami il tennis, non gli piaccia e non lo diverta. Io non so se sia vero, di certo non è di per sèun motivo sufficiente per giustificare la situazione attuale. Non importa che odi o non odi il tennis (Agassi docet). Se ama vincere, se ama lottare, se ama la competizione ed il successo può tranquillamente passare sopra al non-amore per il tennis. E sicuramente insieme ai risultati anche il feeling con questo sport migliorerebbe nuovamente. I risultati danno fiducia, aumentano l’autostima e l’amore per ciò che si fa. Non è questo, quindi, il punto. Di certo non si può cercare di perseguire unicamente il risultato, bisogna contestualmente migliorare il proprio livello di gioco e colmare le lacune tecniche. La mia impressione è che siano stati cambiati tanti allenatori in quanto nessuno prometteva (come è giusto che sia) risultati immediati. Tutti vedevano i limiti tecnici ancora presenti nel gioco di GQ e volevano impegnarsi in progetti a medio-lungo termine che avrebbero fatto lievitare i risultati di pari passo con le migliorie apportate sul gioco.
Dato che il ragazzo sta giungendo verso un “punto di rottura”, se ci vuole ancora provare deve tornare ad allenarsi seriamente, colmare le lacune, costruirsi un servizio consono al “corazziere” che è, fare una programmazione seria ed assennata ripartendo DAL BASSO con umiltà ed aggiustando il tiro della programmazione stessa in itinere in base ai risultati ottenuti. Affidarsi ad una guida tecnica di cui si fidi e seguirla per molto tempo, senza cambiarla alle prime difficoltà che sicuramente incontrerà a prescindere dall’allenatore che sceglierà. Deve investire sui miglioramenti tecnici, le partite non le può più vincere solamente di “garra” e di testa come qualche annetto fa, da ragazzino. Deve pensare molto poco alle vacanze ed ai piaceri della vita e condurre vita da atleta a tutto tondo. Deve guardare il meno possibile dove sono i suoi coetanei che da Junior batteva (per non deprimersi) e farsi strada piano e poco alla volta mangiando tanta polvere nei futures, se necessario. Deve rifiutare le eventuali WC che gli verranno offerte nei tornei italici per attirare qualche manciata di persone in più. Gli farebbero solo del male, collezionerebbe figuracce e primi turni contro avversari contro i quali, se in fiducia, potrebbe fare partita e non metterebbe mai partite “nelle gambe” e la sua fiducia di certo non aumenterebbe.
Se non se la sente di fare tutto ciò è inutile che rimanga, come altri tennisti, a galleggiare per anni tra i 300 ed i 600 al mondo, non fa per lui. cambi vita. Ma io credo che un “competitor” come Quinzi non possa e non debba rinunciare senza averci almeno provato SERIAMENTE, è nato per competere. Ci deve provare. Ma che non stia a galleggiare nella mediocrità senza motivazioni. Piuttosto è meglio mollare e far altro!
Mi piangerebbe il cuore a pensare che un altro potenziale giocatore di livello si perda nei meandri del professionismo, GQ mi sta assai simpatico, ci vedo del gran potenziale, quanto meno a livello di testa, grinta e propensione al successo ed anche fisico! Ma ora la situazione è un po’ grottesca.
Si deve porre delle domande e rispondere ad esse in maniera più schietta possibile. Ed anche in fretta. Tempus fugit, deve rimettersi in carreggiata alla svelta. Noi lo aspettiamo. Cerchiamo di mettergli meno pressioni ma di sostenerlo!
Coraggio, per me ce la può ancora fare alla grande!”
Federico Pennestri
utente: Fede-rer
TAG: Gianluigi Quinzi, Italiani, Quinzi
Per favore lasciamo perdere Quinzi e facciamo un ragionamento sul movimento in Italia. Guardate il Canada che giocatori tira fuori
qualte volte ancora dovremo ripetere che i tornei jr contano ben poco?Nargiso vinse Wimbledon 30 anni or sono ,Pistolesi chi lo ricorda?A livello jr era fortissimo dopodichè fece una carriera da Pro mediocre.
beh dai non tutti lo sono – c’è anche chi ha deciso liberamente da piccolo che sport praticare magari perchè aveva visto in TV colui che sarebbe diventato il suo mito sportivo, decidendo poi di diventare anche’esso un professionista di quel determinato sport… tra di loro di sicuro ci sono quelli che vedere un (Kirjios) scusate non so scrivere il suo nome 🙄 che nonostante odi il tennis vuol cmq fare risultato ed esser il primo del circuito vincendo tutto… e quelli come Quinzi che o cambiano mestiere oppure giocano senza voglia mettendoci scarsa volontà sol perché oramai siamo in pista e corriamo (per dire) .. onestamente non so quale delle due scelte sia la piu giusta : provarci o lasciar perdere, però dal momento in cui il nostro GianLuigi ha deciso per ora di proseguire col gioco mi aspetto da lui un po piu di impegno… anche nel collaborare con i vari coach e staff tecnico, perché quando si impegna sto ragazzo se vuole puo dare ancora le sue buone soddisfazioni .. almeno io me lo auguro 😉
@ Koko (#1551460)
?
Intanto Quinzi è testa di serie n.1 nelle qualifiche 10.000 in Israele
Quinzi è nelle quali del itf della prossima settimana sempre in Israele, nel primo turno di quali ha ricevuto un bye, è wild card.
Hai proprio ragione utente Federer. La penso come te e come te tifo per lui in modo incondizionato.Sperando che nonostante le grosse lacune tennistiche riesca un giorno ad emergere.
Beh, se Quinzi diventerà ingegnere, potrò finalmente intervenire in questi forum come esperto, e non sempre come carneade quando si parla di tennis! Io sono un top 10!!!!!! (P.S. chi mi potrà contraddire su quest’ultima sparata?)
La prossima settimana è ancora in Israele, ripartendo di nuovo dalle qualificazioni. Salterà il primo turno per un bye, poi altri due turni per qualificarsi. Trovate il tabellone qui: http://www.itftennis.com/procircuit/tournaments/men's-tournament/info.aspx?tournamentid=1100036762
ma li leggera’ Quinzi tutti questi commenti ? Altrimenti sono chiacchiere da bar !!!
Ah ah… IDEM! 😯
A proposito di Wimbledon junior, del vincitore 2015 Reilly Opelka, americano alto 2 metri e 08, che serve in media a 210 all’ora, classe 1997, il nuovo Isner, si sa qualcosa?
@ rosencranz (#1551404)
Interessante questo dato… A parte Dimitrov gli altri nn sono arrivati manco vicino alla top ten..
Chissà chi vincerà quest’anno? Io punto un euro sul canadese aliassime
@ Giorgione1978 (#1551505)
Bravo. Lo spiegava bene anche Agassi. Tutte queste slovacche e slovacchi che giocano da sempre bene a tennis come hanno fatto ad imparare?
Vi immaginate gattone Mecir da Bollettieri?
Bollettieri produce giocatori fotocopia e li produce pure male, tutti diritto e servizio. Poi ovvio che su 1000 ragazzi 3 o 4 arrivano e sanno fare anche il rovescio. Poi ovvio che escono anche i Chang.
Bollettieri non è garanzia di nulla, avevi il vantaggio di doverti confrontare tutti i giorni con tanti ragazzi. Questo è stato il suo merito, anche non facendo pagare la retta ai tennis promettenti (Agassi e Sharapova). E’ stato pioniere in questo e bisogna riconoscerglielo, ma di tennis non sa assolutamente nulla (cito Agassi e Becker, non sono io che lo dico quindi calma). Infatti era pieno di puffi con una gestione totalmente fallimentare. Fortuna sua che la IMG gli ha comprato l’accademia, altrimenti avrebbe aperto un fast food di alcolizzati armati di mitra.
Secondo me la risposta a tutto è la programmazione di Quinzi: Non pervenuta! Riprenderò a scrivere solo se farà risultati, cosa che purtroppo reputo molto difficile, credo che se il fratello avrà meno pressioni farà una buona carriera. A proposito qualcuno sa cosa farà nelle prossime settimane Gianluigi??
Concordo, non so se ricordate tempo fa un’analisi che fece Comentucci su questo sito. Parlava del fatto che Quinzi aveva grandi estimatori tra gli addetti ai lavori, ma che c’era una grande incognita sul suo futuro e sul fatto che potesse sfondare tra i Pro: non aveva (e non ha) il colpo del KO, cioé quel colpo risolutivo che fa male, per cui bisognava lavorare su molti aspetti per ottimizzare il gioco.
Questo lo diceva prima, in tempi non sospetti, dirlo ora è troppo facile.
A mio avviso col tipo di gioco di Quinzi, buon ritmo da fondo e poco altro, non si puó andare avanti senza un testa mostruosa. Cioè concentrazione, cattiveria, sapere quando i punti sono importanti etc.
Quinzi è tutto il contrario di questo mentalmente.
Se riuscisse miracolosamente a crescere mentalmente, piano piano crescerebbe il suo gioco, avrebbe piú spazio nella sua testa per trovare soluzioni vincenti, senza abbandonare la velocità di crociera standard.
Per farla breve, l’unico modello possibile per Quinzi in questo momento è, a mio parere, quello spagnolo.
@ Sandro G. (#1551511)
Non c’è nessun tennista al mondo, intendo come pro, che non sia stato spinto dai genitori. Si gira l’Italia già a 12 anni e a 14 il mondo.
Tennisti non si nasce. Si diventa. E si perde. Si deve perdere. Anche Pistolesi da junior non perdeva mai.
Ricordo ancora i miei cagnacci del circolo che deridevano Federer quando perse quella partita contro Horna.
La mia impressione è che il ragazzo da troppi anni si concentra esclusivamente al risultato e non alla crescita nel gioco, è impensabile per un professionista alto un metro e novanta che si allena ore e ore ogni giorno non sia riuscito a mettere su un servizio almeno decente.
Secondo me scende in campo e gioca senza divertirsi e soprattutto gioca sempre con il freno a mano tirato senza quella sana incoscienza che dovrebbe esserci a quell’eta’.
@ cataflic (#1551524)
Se ci pensi anche Lorenzi non ha mai avuto un colpo killer. Ma ci vuole la testa di un Lorenzi.
Lorenzi sa giocare a tennis. Attacca giusto, spinge quando deve spingere, tiene quando deve tenere, va a rete quando deve andare a rete. Fa tutto giusto, ma non ha un colpo killer. Si è costruito il suo gioco.
Deve farlo anche Quinzi. Trovare la chiave del suo gioco.
Non è facile.
Ho visto giocare Roman Safiullin. Quando scaglia il diritto senti proprio lo schiocco della palla che picchia per terra. I segni che lascia sulla terra sono grossi e lunghi. Uno si chiede; se non va primi 10 Safiullin allora smetto di guardare il tennis.
L’anno scorso mi dicevano che è scarso questo Safiullin. Perchè l’anno scorso ha perso netto da Maccari. E al circolo mi prendevano per il culo. Bene, il mese scorso Safiullin ha vinto il suo primo future e fatto finale. Ma è ancora numero 630 al mondo. Quinzi alla sua età se li mangiava i future.
Chi entrerà nei 10 al mondo? Il Quinzi senza vincenti (come non le aveva Ferrer) o il devastante Safiullin? Chi lo saprà mai.
@ Cla (#1551500)
Per migliorare devi perdere anche un pochino. Federer perse la finale junior Us Open da Nalbandian. Probabilmente gli è servita.
Si devono giocare i colpi. Nelle partite importanti devi rischiare e, se hai il carattere giusto, ti va bene. Bisogna trovare il proprio gioco e renderlo il più efficace possibile. Quinzi vinceva nei junior anche perché riusciva a “tenere” la partita, buttandola sulla lotta da fondo.
E’ un tennis che non basta. Non basta a Nadal, figurarsi a Quinzi.
Ha un rovescio ottimo, ma vedere il suo diritto mi mette molta preoccupazione perché è la carenza di carattere che ti fa tirare il colpo rattrappito o strappato. Non ha ancora la sua dimensione sul campo. Non sa gestire le difficoltà. Non sa stare in campo. Non è mai calmo. E’ sempre nervoso, ansioso ed agitato. Non è sicuro del suo tennis. Ha capito che il suo tennis non basta e si ritrova a dover fare tante cose per migliorare le sue lacune. Questa genera ansia, non sapendo bene dove e come intervenire.
Strade secondarie non ce ne sono. Non serve allenarsi e basta. I colpi li migliori solo giocandoli nei tornei. Non basta fare i cesti.
Ora è sommerso dall’ansia di dover fare. Di dover cambiare. Di dover vedere risultati. Ma i risultati del lavoro sul campo li vedi tanti mesi dopo. Forse anni dopo.
Melzer è arrivato nei primi 10 a 30 anni. Ha avuto tante difficoltà nell’imporsi. A 20 anni ad inizio 2001 Melzer era numero 292 del mondo, chiuse l’anno a numero 195 perdendo in due set lottatissimi contro Kratochvil a Vienna dopo aver battuto Santoro al primo turno.
capisco la tua convinzione ed è vero che se fosse convinto e guidato nella maniera corretta tutto questo non sarebbe accaduto in questi termini, ma il grosso problema di GQ è che non fa male!
Non fa male col servizio e non fa male nel suo pingpong dritto/rovescio.
Ha solo un discreto ritmo (da livello medio-challenger) che gli avversari gli leggono in 20 minuti.
Da fondo non riesce a chiudere con continuità anche su una palla a metà campo, ma deve aspettare che sbagli l’avversario.
Niente di male, anche Coric ad esempio è una mezza palletta, ma la differenza con GQ è che non appena passa in difesa gli escono mozzarelle su cui anche il 250atp fa i buchi per terra, mentre Coric è capace di recuperare lo scambio.
Ma…ed è un ma grande come una casa….GQ è uno che sa portare a casa le partite e proprio per questo nonostante sia indietro tecnicamente è riuscito a raggiungere risultati apprezzabili già da piccolo.
Se si rimette lì, convinto e ben allenato può rientrare tra i 300 in un baleno, perchè contro i carneadi da futures è in grado di metter su un muro invalicabile, ma non appena risalirà a trovare delle palle più pesanti e lavorate da gente a cavallo dei 100 si stopperà di nuovo.
@ rosencranz (#1551502)
Edberg a 15 anni aveva la testa di uno di 25. Già maturo.
Monfils da ragazzo era già sviluppato fisicamente, come se giocasse con gente di un anno più giovane. Stessa cosa successe anni fa a Kristian Pless classe 81 come Federer che fece 3 finale slam vincendone 1 (aus open.
Nel 98 Federer vinse Wimbledon ma perse da Naldandian la finale UsOpen.
Nel 98 Roger vinse anche l’orange bowl contro Coria ed era il numero 1 junior. Ma purtroppo leggi o senti dire che Federer non ha fatto la carriera junior. Balle.
@ SoFarAway (#1551463)
Ti posso dire che da junior Fognini batteva Djokovic.
Nadal a 13 anni perdeva da Gasquet, si trova anche il video su internet, poi a 16 anni Nadal era già nei 100.
Kyrgios Quinzi sono 1-1 negli scontri diretti entrambi giocati del 2012.
Zverev ha perso da Garin la finale Roland Garros.
Florin Mergea ha vinto doppio e singolo a Wimbledon nel 2003.
Mergea classe 1985 batteva Berdych e Tsonga regolarmente.
come ho già detto in altre occasioni- il Quinzi purtroppo rientra nella categoria di quei ragazzi spinti o costretti a far tennis dai genitori per inseguire un loro di sogno mai il proprio.. ovvio puo anche darsi che inizialmente da piccolino gli piaceva tener una racchetta in mano e abbia deciso di continuare a prender lezioni… a lungo andare però e dopo aver visto alcune sue interviste e chiaro (o almeno dovrebbe esserlo) agli occhi di tutti che sto ragazzo non ha piu ne la passione ne la voglia di giocare a tennis, e possibile che continui a calcare campi da gioco proprio perché come ha detto qualcuno non se la sente di buttar via anni e anni di sacrifici e rinunce… che mi troverebbe d’accordo se almeno riuscisse ad avere una buona e dignitosa carriera tra i primi 100 alla Vanni per intenderci.. quanto meno provarci, se invece resterà tutto come ora allora no è meglio che si dedichi ad altro.. e un mio parere ma vedo che in molti la pensano così.. se deve fare un lavoro che lo rende insoddisfatto a vita per poi dichiarare in futuro come ha fatto un Fognini che anche lui da piccolo avrebbe voluto fare calcio 🙄 e bene ripeto che facesse altro.. e meglio per tutti! saluti.
@ Amaguk (#1551442)
non ho scritto e ti sfido a dire il contrario, che andare in una scuola di tennis è sbagliato. ci mancherebbe! ho parlato espressamente della bollettieri academy, che è sempre sulla bocca di tutti come l’harvard o il mit del tennis. no! ci sono una pletora di scuole più o meno famose dove i tennisti sono seguiti altrettanto bene, ma molti scelgono la bollettieri academy perché ha nome e perché il vecchio nick sa vendersi bene. ma ripeto, non ho mai scritto che le accademie del tennis siano un problema!
@ Andrea (#1551448)
Nulla contro gli ingegneri anzi…finirà….finire, andare a fare…un gran bel lavoro…rileggete quanto ho scritto, nulla di offensivo!
Sui sacrifici penso che anche io avrei voluto fare quei tipi di sacrifici e non altri che miliardi di persone fanno..il mio bamboccione era dal particolare all universale categoria proprio dei giovani d oggi, magari talentuosi, ma senza costanza, quando comprendono che gli sforzi maggiori li hanno già fatti anche per loro le due generazioni precedenti.
Ma insomma, la mia considerazione non era allora sul bamboccione ingegnere, ma sul fatto che le motivazioni e la fame in gq non c erano più già due-tre anni fa, quando, sperimentato il sacrificio e frequentato i richiami edonistici dell adolescenza, ha capito che il gioco non valeva la pena..quello del tennis…se poi a casa hai sempre comunque chi ti ha detto quella frase gia da bambino…. “tranquillo, guardati intorno, e guarda le case che abbiamo in croazia…sotto un ponte non ci finirai!”..finire….andare a fare il barbone!
Perché in fine l ingegnere continuerà a farlo il padre e il figlio a gestire-sperperare piu o meno gradualmente il patrimonio, a tempo perso, fra un future e mondanità mondiale o una serata al caffè novecento di porto san giorgio o al donoma di civitanova marche.
Mi ripeto,Quinzi sta al tennis come Balotelli sta al calcio…
Intanto Quinzi non solo ha vinto nel 2013 (era TDS n. 6), ma andò in semifinale nel 2012 (era TDS n. 3) battendo al terzo turno proprio Kyrgios per 6-3 6-1, per poi perdere da Saville. Kyrgios nel 2013 era TDS n. 1, ma perse di nuovo al terzo turno con Chung, poi sconfitto in finale da Quinzi. Interessante anche che, ad esempio, Thiem nel 2010 perse al primo turno, e nel 2011 al terzo, pur essendo sempre testa di serie. Ognuno tragga le proprie conclusioni, ma l’impressione che i risultati da junior non siano proprio significativi, anche se nel 1983 Stefan Edberg fece il grande slam e nel 2004 Monfils ne vinse tre, perdendo solo gli US Open battuto da Murray.
Ho provato a guardare qualche filmato su Youtube di Quinzi da junior, contro i vari avversari che batteva o con i quali comunque se la giocava.
Dove vedete questo strapotere fisico di Quinzi?
A parte il caso di Coric strapazzato al Bonfiglio quando aveva ancora fisico da bambino, non vedo nessun Kokkinakis, Kyrgios, Edmund etc. sfigurare fisicamente, anzi.
Il problema è che Quinzi arrivava in semifinale di un challenger 3 anni fa, mentre ora sembra una utopia.
I limiti tecnici sono evidenti, ma quelli mentali e di maturazione sono molto piú decisivi e condizionano tutto il resto.
@ Tennispo (#1551403)
Non ho mai letto simili… Sei rimasto ai tempi di Pietrangeli.
Le motivazioni derivanti dalle povertà, pur vere, e la fame di vittoria non sono garanzie di successo. Poi le scemate della bicicletta sono delle favole traslate dal calcio dove, in Brasile ci sono casi di ragazzi che imparando per strada diventano comunque forti.
Nel tennis non è così. Ci vuole professionalità per formare un ragazzo con un giusti movimenti.
I giocatori che hanno più fame come Nadal o che hanno avuto fame Borg erano di famiglia tutto sommato benestante.
Federer è di famiglia molto agiata. Gulbis agiatissima.
Non ci sono regole nel tennis. Il campione può nascere ovunque. Poi ci vogliono strutture e tecnici adeguati.
In Italia non ci sono sempre stati tecnici e strutture adeguate e abbiamo prodotto spesso fragili terraioli.
@ BROWNforever (#1551481)
Bollettieri ha funzionato per Americani, Giapponesi e ragazze Paesi est europa avvenenti! L’Italo Americano è bravo con paesi oceanici non ha mai avuto tocco con i veri latini dei mari interni che hanno una mentalità tutta loro poco globalizzante-stereotipabile con il positive american way of thinking! 😮
Commento perfetto
Intervengo nella vostra dibatteria anche se non si parla di Andreas.
Dire di un ragazzo che vince Wimbledon junior che non ha talento e´un eresia pazzesca. Chi dice che il talento si misura solo nella bellezza estetica del colpo, mica il manuale del tennis lo hanno inventato Federer, Dimtrov e Bolelli.
Ranonic e´ curvo, Nadal e´scomposto, Fognini colpisce la palle col busto dritto, Del potro ha un diritto padellato etc. D´accordo Quinzi e´gobbo, ma che centra, conta l´efficacia del colpo e l´avanzamento, nonche´la velocita´di palla.
Per diventare numero uno al mondo bisogna comunque essere un buon atleta, essere coordinato e veloce e avere un buon colpo d´occhio. O mi volete dire che basta prendere un bambino qualunque e allenare e si vince Wimbledon junior.
Ora quali sono i motivi per i quali Quinzi perde dal numero 1,1000 al mondo in un future non lo so. Ma se ci mette la volontà´e la determinazione nei top 100 può´arrivare, bisogna vedere se questo lo soddisfa o no. Secondo me a priori si allena poco e male, e questa e´la verità´.
@ SoFarAway (#1551463)
Si ma anche Kyrgios un pò più debole a Wimbledon anche da adulto è plurivincitore su cemento di slam Junores come vincitore fu a suo tempo Federer! Per cui qualcosa conta vincere slam juniores pur non essendo una assicurazione sull’essere top player. Ricordiamoci che i top 5 sono da lustri sempre gli stessi ed è assurdo pretendere da uno sbarbato juniores di scalzarli al volo!
sarebbe interessante sapere chi erano i giocatori presenti in quei tornei che poi sono diventati più forti dei vincitori (es Kyrgios)
da ex ciclista potrei fare decine di esempi di juniores che vincevano a iosa e poi passati i 20 non hanno fatto una beata cippa. li vedevo passarmi affianco e avevano già la barba, mentre io non avevo ancora i peli nel pube… in quell’età lo sviluppo fisico precoce significa tutto a livello sportivo, almeno negli sport di fatica, e il tennis in parte lo è.
Ma cosa pretendete che i vincitori siano tutti top 5 ATP? E’ già molto che quasi tutti abbiano fatto buonissime carriere e Quinzi semmai sarebbe l’eccezione se farà una non carriera!
Uno spaccato sociologico di pregio. Io aggiungerei una interpretazione psico-biologica:sono gli affetti dello sviluppo fisico anticipato che se non ben affrontato comportano il fatto di svilupparti meno quando conta sui 19 anni. Coric bambino quando si deve essere bambini in questo senso si è sviluppato al momento giusto.
@ Cla (#1551401)
Non è assolutamente una analisi mediocre. Io l’ho travata molto interessante.
Visto giocare a Vercelli, non ho visto tutto sto talentodi cui tanto si parla
Al momento i fatti dicono che è scarso per il tennis che conta, poi si sa.. gli italiani maturano tardi… magari tra due anni migliora; non penso che smetta, perchè dovrebbe smettere???? non lo capisco
@ Tennispo (#1551403)
Finirà a fare l’ingegnere ?????!!!!! Ma tu sai cosa vuol dire laurearsi in ingegneria ?????!!!!! Ma se fosse così facile saremmo pieni di ingegneri come me , non certo come te altrimenti non diresti questa assurdità !!!! E poi se uno gioca bene a tennis è per. forza destinato a primeggiare ovunque ? Ciò significa che se quinzi smette col tennis farà il Papa o il presidente degli Stati Uniti ? Bergoglio e Obama state all’occhio…..
GQ ha vinto, non si sa bene come, Wimbledon e da lì è sembrato a tutti un fenomeno. La realtà è che non ha colpi capaci di impensierire i professionisti e soprattutto dimostra di non avere testa. Per me non si tratterebbe di una delusione perché non ho mai riposto speranze in lui.
Mi sembra che si stia esagerando.. sta diventando morbosa questa attenzione a Quinzi che credo sia libero di fare ciò che ritiene giusto senza doversi giustificare con degli sconosciuti. Noi dobbiamo solo scegliere se tifarlo o no.
Murray si è formato alla Sanchez Casal di Barcellona. Lo stesso Nadal aveva ricevuto un offerta da quest’accademia, ma insieme hanno scelto di declinare. Djokovic si è allenato nella Niki Pilic Academy, mentre Federer a 16 anni mi sembra si fosse trasferito nel centro tecnico svizzero a Basilea, di fatto si può considerare una sorta di accademia anche quella credo io…
Quindi il fatto che sia inutile andare ad allenarsi in accademie dove vieni seguito da staff qualificato, ti alleni con giocatori migliori, ecc. è una baggianata.. Che dici, se avesse continuato a giocare a Porto san Giorgio con uno sparring di seconda categoria e un insegnante mediocre avrebbe fatto gli stessi progressi?
Che abbia sfondato o meno è ininfluente ai fini di questo discorso, mi preme solo far notare che non si possono scrivere certe cose… che poi magari qualcuno che legge ci crede pure..
Per me GQ vuole giocare e continuare e questo è il suo punto di forza, poi il punto debole (parlo dall’esterno) potrebbe essere che non sa organizzarsi la vita DA PROFESSIONISTA.
Poi deve avere un po’ di pazienza, ha perso del tempo, inutile piangerci sopra, colmi le lacune con CALMA; e molte più cose gireranno dal verso giusto, curi inoltra la preparazione atletica , E’ fondamentale, agilità e resistenza sono alla base di tutto, certo la vera PA costa sudore, in Italia ci sono fenomeni per la PA….
@ Rovescio Lungolinea (#1551421)
interessante, si nota come almeno top 100 lo si possa diventare.
i miglioramenti possono essere veloci o lenti, altalenanti, quello che fa impressione è che GQ sia addirittura peggiorato!
@ Cla (#1551401)
Bella la tua analisi, la condivido, soprattutto la parte sulle “pressioni” (virgolette d’obbligo..)..
Quinzi è un bluff,non arriverà mai da nessuna parte,,,non ha la testa x fare il professionista. Punto stop
ESATTO!!!
Bamboccione chi? Quinzi? Hai idea della vita e dei sacrifici che ha fatto questo ragazzo fin dai 10-11 anni di età quando i suoi coetanei pensano solo a crescere, divertirsi e giocare?
Però almeno top 100 le probabiltà sono altissime. Anche top 50. Esempio Chardy. Dal 2010, occorre aspettare, tra l’altro nel tennis odierno è facile fare best ranking dopo i 30 anni … quindi da Fucsovic in poi ogni analisi è ancora totalmente incompleta.
Interessante sarà domandarsi chi di loro avrà il BR più basso, a oggi:.
2005 Chardy BR 25 (TOP40 a 22 anni)
2006 De Bakker BR 40 (TOP40 a 21 anni)
2007 Young BR 38 (TOP80 a 19 anni)
2008 Dimitrov BR 8 (TOP60 a 20 anni)
2009 Kuznetsov BR 52 (TOP70 a 21 anni)
2010 Fuscsovics BR 135 (TOP140 a 22 anni)
2011 Saville BR 152 (TOP160 a 20 anni)
2012 Peliwo BR 127 (TOP??? a x anni)
2013 Quinzi BR 301 (TOP??? a x anni)
2014 Rubin BR 205 (TOP??? a x anni)
2015 Opelka BR 868 (TOP??? a x anni)
Ottimo commento che condivido in pieno.
Magari ce ne fossero sempre, di commenti così ad ampio raggio, come il tuo!
Sciortino, Cinà, Varriale, Ansaldo, Figliomeni, Accardo, Azzaro, Virgili … possiamo fare una marea di nomi di giocatori italiani che in giovanissima età davano segnali per un grandissimo futuro da protagonisti assoluti sul panorama tennistico internazionale. Purtroppo non è una novità.
Di questi nessuno è mai entrato nemmeno nei top 100, purtroppo, per una ragione o per l’altra, per colpa loro o per sfortuna.
Chi è riuscito almeno a fare qualcosa sono Gaudenzi, Fognini, Seppi e Volandri, oltre a Camporese.
Caratti e Furlan da junior non promettevano ed invece sono risultati dei grandi giocatori senza che nessuno se lo aspettasse. Comunque già prima dei 20 anni, avevano già fornito dei bei risutati a livello pro.
Anche Bolelli, sebbene sia entrato tra i primi 40 al mondo, in parte ha deluso. Ci si aspettava molto di più dal nostro azzurro.
Pistolesi campione del mondo Junior, perlomeno è entrato nei 100.
Diego Nargiso è stato un po’ un fuoco di paglia, ma top 100 a 18 anni … nei 100 ci è entrato.
Ormai con Quinzi credo che sia finito il tempo di aspettarsi qualcosa da un under 16 o 14 … i giocatori vengono fuori dopo. E nel tennis moderno … molto dopo ! Quindi imbavagliamo che salta fuori con la scoperta :
” questo dodicenne diventerà il nuovo borg “.
Oppure mandiamo a seguire la corsa dei sacchi !
da quando dichiarò che perdere le partite non era un dramma, non ne ha più imbroccata una… é andato giù di testa…
Ora sente la differenza con quelli che batteva e oggi vede nei primi cento. Andasse da uno psicologo bravo e poi rincominci a lavorare sul servizio che aveva a wimbledon che era più che buono.
p.s. di quello che dice il forum non gliene può fregare di meno.
Analisi ottima Cla che mi trova a concordare in pieno. Quinzi un paio di anni fa’ giocava con gli stessi limiti tecnici pero’ faceva risultati a riprova che comunque il suo livello di tennis non era cosi’ scarso come a volte sento dire (sicuramente non un gioco apparisciente pero’sufficiente per competere). Continuando cosi’ senza migliorare comunque attualmente giocherebbe le quali degli slam e challenger con regolarita’. Poi nel tennis spesso e’ abbastanza un risultato, un torneo per cambiare la carriera. Logicamente senza miglioramenti poi si viene “rimbalzati” o si arriva a uno stallo (penso a arnaboldi, marcora e ci sarebbero molti altri nomi di italiani) anche se esistono anche casi di giocatori con limiti tecnici che riescono a compensare con la competitivita’ o con un gran servizio o con le doti atletiche e a costruirsi comunque una carriera nei 100 . La differenza e’ pero’ l’eta’ quinzi potrebbe essere a quel livello con 20 anni avendo davanti anni per limare i limiti. Tra l’altro anche giocare con costanza con avversari forti e’ un fattore che migliora (il miglior allenamento e’ spesso la stessa competizione). Il grande problema a cui solo lo stesso Gian puo’ rispondere e’: ci credo? ho la volonta’ per affrontare un lavoro duro e per accettare psicologicamente i miei limiti?
Pazientamo e lo scopriremo.
analisi in buona parte corretta. Non capisco come gli venga obiettato di dover ricominciare dal basso, visto che lo sta facendo, e con brutti risultati (vedi ultimo future). Non vedo neppure come possa risultare simpatico visto che le poche volte che si è visto in tv ha avuto sempre atteggiamenti indisponenti per non dire maleducati (cfr. con volandri). roba che fognini è un pargoletto in confronto. inoltre le lacune tecniche si possono colmare ma fino ad un certo punto… il problema grave è la testa, che è talmente messa male che secondo me non gli consentirà mai e poi mai non solo di arrivare ad alti livelli, ma neppure di entrare in top 100. Io personalmente non ci scommetterei un euro su questo ragazzo… ma come andrà solo il tempo potrà dirlo.
La tesi è un po’ scricchiolante.
Cipolla lo conosceva bene, sia quando ha perso sia quando ha vinto.
Hai tralasciato il fatto che GQ nessuno lo conosceva a livello atp, ma un giocatore esperto dopo solo qualche gioco capisce perfettamente i suoi schemi ripetitivi e la sua difficoltà a fare punti diretti e quindi anche il vantaggio iniziale va a farsi benedire.
@ Tennispo (#1551403)
guarda che fare l’ingegnere non è esattamente essere bamboccioni eh…
Ma perché pensi davvero che li legga?!?!
ok terro presente, grazie…. ma dal cell é un casino
Vincitori di Wimbledon junior dal 2005 a oggi:
2005 Chardy
2006 De Bakker
2007 Young
2008 Dimitrov
2009 Kuznetsov
2010 Fuscsovics
2011 Saville
2012 Peliwo
2013 Quinzi
2014 Rubin
2015 Opelka
Quali di questi hanno poi fatto (o faranno) carriere da top 10?
All indomani della vittoria di Wimbledon, in una intervista disse che se con il tennis non fosse andata bene sarebbe andato a fare l ingegnere come/con il padre. Compresi che dietro quel se si nascondeva già la sua scelta-fuga, la comoda seconda possibilità. Finirà a fare l ingegnere.
Djokovic ed altri non hanno avuto la sfortuna ?? Di avere una seconda possibilità e spalle coperte, ma tanta tanta fame
Questa la provincia italiana del benessere…ventenni bamboccioni in sport di lusso come il tennis, e giovani vinvece meno coperti che giocano a calcio per strada, prendono la bicicletta per spostarsi a costo zero…
Non certo fanno settimane bianche.
Seguo Quinzi da quando era bambino e girava per il mondo nei tornei giovanili, non posso dire di conoscerlo bene, perchè ‘seguire’ significa a certi livelli semplicemente seguirne i risultati, con qualche livescore, scambi di opinioni tra utenti e rarissimi livestream.
Vorrei però sfatare alcuni miti che si sono sviluppati col tempo.
1. Da junior era forte solo perchè gli altri non erano sviluppati fisicamente.
In sè l’affermazione è per lo meno discutibile, prima cosa perchè non esiste una controprova nè prove concrete e dimostrabili senza se e senza ma. Tutti i junior dell’universo erano piccolini e gracilini tranne Quinzi? Dunque se Kobe Brytan avesse giocato a tennis, anche lui sarebbe stato numero 1 del mondo? Può essere vero in alcuni casi, ad esempio nel confronto con Coric, spazzato via la prima volta quando il croato era un bambino, ma la seconda volta ci fu partita eccome. E non dimentichiamo che Quinzi vinceva e stravinceva da quando era piccolissimo.
2. Essere numero 1 junior non è garanzia di successi tra i pro.
Questa affermazione che spesso si usa come una sorta di jolly, non è falsa, è una ovvietà. Basta guardare i vincitori degli slam junior, moltissimi di questi nomi a livello pro sono state semplici comparse. L’argomento viene utilizzato per dismostrare che su Quinzi c’erano speranze infondate. Come se vincere tanto a livello giovanile sia un caso (spiegato anche col punto 1) o addirittura un fatto negativo.
Ma è così assurdo porre speranze su uno che vince tanto a livello junior? Ovviamente no, è normale, poi si puó discutere sulle qualità tennistiche del giocatore, ma riporre speranze è totalmente normale, anzi sarebbe strano il contrario, soprattutto in Italia dove i campioni mancano da secoli.
3. La troppa pressione dei tifosi.
Questo argomento sfiora da vicino il ridicolo. Quinzi se va in giro come turista a Roma, verrebbe riconosciuto da 2 o 3 persone in tutto. Tranne gli appassionati di tennis come quelli che frequentano questo sito, per il resto è un nome poco conosciuto. Il bacino d’utenza del tennis non è il calcio, l’eco sui mezzi di comunicazione è infinitamente minore. Non basta un articolo sulla Gazzetta per farlo diventare una star.
Detto questo se uno non è in grado di reggere la terribile pressione di 300 commenti su un forum, non potrà mai essere un tennista professionista e qui entra in gioco il fattore ‘testa’.
4. La forza mentale di Quinzi.
Se n’é sempre parlato, forse anche per compensare le lacune tecniche, ma Quinzi mentalmente non è mai stato forte, i punti importanti, quelli che fanno la differenza, sono sempre stati un problema, i passaggi a vuoto una costante (chi si ricorda i psycho-incontri con Nishioka?). Tutti problemi che si è portato dietro fino a ieri, senza mai dare l’impressione che ci siano miglioramenti.
Nonostante il fatto che non si possa giudicare seriamente un match da un livescore, ieri nel primo set era avanti 3-0 e ha subito un parziale di 5 giochi a zero. Nel terzo set era avanti 3-0 ed ha subito un parziale di 5 giochi a zero, mancando tra l’altro per due volte il contro break dal 15-40 per un totale di 5 palle break mancate (su 5). Questa tendenza all’autolesionismo è sempre stata una costante, è un pattern che si ripete sempre.
Ricordo un altro episodio, contro Henrych sul veloce a Bergamo nel 2014. Quinzi avanti 5-2 nel primo set, si mette a discutere e protestare per un punto totalmente secondario, sul servizio dell’avversario, e si innervosisce, tanto che subisce un parziale di 11 games a 1 e perde malamente, lasciando la sensazione che sul veloce non potesse essere competitivo (ma fino al 5-2 si giocava comunque sul veloce). In realtà era semplicemente un problema di testa.
L’anno scorso su terra dopo un inizio incoraggiante, piano piano Quinzi si è impegnato personalmente a distruggere le poche certezze costruite, perdendo partite sempre allo stesso modo, sempre con lo stesso canovaccio: partire bene, giocare meglio dell’avversario, fino a un punto di rottura mentale che faceva precipitare le cose, condito da un continuo lamentarsi, da un continuo piangersi addosso e da un continua insopportabile tendenza a farsi del male. E’ un po’ come se Quinzi si vendicasse su se stesso, atteggiamenti che sembravano tipo “questo qui è scarso, ma faró di tutto per perdere, così imparo a giocare a tennis”. Ecco perchè a volte quando sento utenti parlare di possibile ritiro, penso che ci possa essere qualcosa di vero, che l’idea sia balenata per la testa a Quinzi. Non sarebbe la prima volta che un atleta che ha sacrificato la sua vita fin da bambino, si trovi da grande con altri interessi ed arrivi a odiare il passato.
E’ solo una mediocre analisi personale, che probabilmente non ha niente a che vedere con la realtà, ma ultimamente è quello che penso.
Ti prego, usa qualche virgola e pause di sospensione, altrimenti si fatica a leggerti.
Ciao, il mio intento non era quello di filosofeggiare. Ho citato spesso nel pezzo le carenze tecniche del ragazzo, che sono assolutamente un elemento fondamentale. In primis, come giustamente sottolinei, il servizio. Non posso che essere d’accordo con te sul fatto che un ragazzo con questa struttura/statura possa e debba ricavare molto di più dal servizio: molti più punti diretti ed in generale un aiuto per iniziare lo scambio con un netto vantaggio, soprattutto sulle superfici rapide. Invece subisce break con una facilità irrisoria. Il servizio è un tallone d’Achille per molti rappresentanti del tennis italiano, anche quelli favoriti da un fisico molto prestante. I vari Seppi, Starace & co. avrebbero potuto avere un servizio molto più incisivo. Per non parlare di Volandri. Ma si allargherebbe troppo il discorso. Rimanendo su Quinzi, vorrei sottolineare che nonostante le carenze tecniche esposte, servizio in primis, vinceva molte partite ai suoi esordi nel circuito. Anche con giocatori quotati ed ostici. Quindi le carenze tecniche rimangono, ma non possono essere l’unica chiave interpretativa.
credo che uno dei motivi del disamore di Quinzi per il mondo dei tennis sia proprio questo tipo di post, questi richiami a un dover essere che non sente suo, le centinaia di commenti chi di entusiasmo chi di continua critica a ogni sua partita, se cominciassimo tutti a lasciarlo vivere in pace la sua maturazione? Perché su lui questa maniacale attenzione e su altri giovani no? Pensavamo di aver trovato un top 10 e invece ha bisogno ancora di qualche anno…amen! Se non abbiamo grandi campioni, forse il problema non è lui, ma il movimento.
Secondo me l’errore principale è stato quello di lasciare il centro di Foligno-periodo in cui ha vinto tre tornei consecutivi.Se avesse continuato fino alla fine della stagione forse sarebbe insieme a Fabbiano e Vanni.
Con una “piccola” differenza: Agassi odiava il tennis ma madre natura e un padre dispotico lo avevano dotato di mezzi tecnici straordinari. Quinzi invece (forse) non ama il tennis e da adulto non ha mezzi straordinari. Li aveva da junior in relazione all’età
Spero di ricredermi, ma secondo me non ce la farà più… Però davvero, mi dispiace tanto perché c’avevo creduto sta volta… che fosse la volta buona di avere un campioncino in Italia… con qualche dubbio certo, per le lacune fisiche e tecniche, però una disfatta così… proprio non me l’aspettavo. Adesso anche Donati fatica.. Bho, ringrazio le divinità per averci mandato Thiem, così almeno nei prossimi anni avremmo qualcuno di un po stiloso da seguire 🙂
In sport dove si gioca sui cm come il tennis, bisogna essere molto più razionali e meno filosofeggianti nelle considerazioni. La lettera può anche essere condivisibile ma se penso a come e perché Quinzi ha perso fin ora l’80percento dei match da professionista, mi viene da dire solo una cosa: IL SERVIZIO. Se lui avesse un servizio in linea con il suo 1,89(fonti uff) di altezza, a quest ora sarebbe nei 100 e mi prendo la resp di quello che dico. Se sei 1,89 non puoi giocare come se fossi 1,80(coric, chung..) e questo è lapalissiano. Anche andando a rivedere la finale di wimbledon contro chung si nota come lui abbia fatto la differenza proprio grazie a un servizio migliore dell’avversario nei momenti complicati. Quando ha servito per il match non l’ha fatta manco toccare al koreano!
Volete altri esempi a caso?
Contro Riba sempre avanti e non ha chiuso.
Contro Paire a roma era avanti e non ha chiuso
Ieri era avanti 3-0
Cioé questo per sto motivo gioca ad handicap in pratica.. ma di cosa vogliamo parlare????
Coric é 1,85(sec me pure meno) e serve giâ ora meglio di Seppi! Quinzi è 1,89 e serve come Fognini alla sua etá. Non è una cosa normale
Ricordo una visita di Supertennis a casa Quinzi subito dopo la vittoria a Wimbledon. Suo padre…. che giudicava il figlio come un Cobra, un predestinato, troppo superiore. Per quanto riguarda il carattere di GQ la cosa molto negativa che notavo nonostante gli ottimi risultati da junior e i primi esaltanti momenti da Pro, era una frenesia, un nervosismo di fondo, ma soprattutto una forte IMMATURITA’.
Quindi Quinzi deve prendere queste decisioni e comunicarcele, perché altrimenti i tifosi non sanno come porsi di fronte ad ogni suo minimo movimento.
Si stressano troppo a riaccendere le loro speranze e quindi vogliono capire se ne vale la pena oppure no.
Boh!
Probabilmente Quinzi non ha le risposte che gli vengono chieste da Fede-rer, ma anche dal tennis in generale.
Può darsi che un giorno ne abbia una e l’altro ne abbia un’altra.
Di persone che lo consigliano ne ha tante. Se volesse un parere da tifosi estranei che sanno l’1% di quello che è la sua vita, lo farebbe.
Può darsi che sia destinato a smettere, che debba rimanere sempre a livello 300 del mondo, che risolva qualche problema e diventi un top100, oppure che riseca a ritrovare la strada per diventare quello che qualcuno sperava.
Non abbiamo sufficienti elementi per giudicare. E soprattutto, chi siamo per esprimere giudizi?
Io mi limiterei a commentare i buoni risultati. Visto che non ne arrivano, forse il silenzio è la cosa migliore.
Io non sono nessuno per criticare, peró per me avrebbe bisogno di crescere anche come intelligenza nuda e cruda!
Quando parla non si capisce molto, bestemmia ad ogni punto.. Anche queste cose possono farlo migliorare secondo me!
Che bell’articolo acchiappa visualizzazioni 😉
GQ ha solo dei problemi tecnici, nonostante sia uno che “sa” giocare a tennis.
La motivazione è una conseguenza.
L’università, temo, una facile soluzione.
quinzi e baldi smettono di giocare a breve, non c’è margine.
Tu sei davvero un bizzarro!
“zucconi fissati alla Forrest Gump”: Federer o Totti? Leggi un’intervista a testa e poi datti una risposta.
Concordo ma aggiungo che e’ troppo facile dare la responsabilita di qst peso eccessivo solo sui tifosi e appassionati di tennis. La prima responsabilita, nonostante gli sforzi e investimenti fatti, e’ da attribuire alla sua famiglia che nn ha fatto nulla x alleggerirla qst pressione. Dalle ormai famose dichiarazioni sul nn voler firmare per una carriera da top20 al nn riuscire a vedere oltre un orizzonte lungo 10 m provando a capire che le lacune tecniche soprattutto erano e sn “agghiaccianti”. Ecco qst secondo me e’ la responsabilita’ maggiore. Io nn so se Donati riuscira’ a fare una carriera migliore o addirittura da top. L’anno scorso sembrava un treno, qst anno nn molto incoraggiante anche x infortuni. Ma di certo cmq vada nel suo caso umilta’ nn e’ una parola a caso ma al contrario di grande valore.
Io non sono tennista, giro qui perché seguo Quinzi. Se posso portare il mio punto di vista “esterno” confermo che da fuori il tennis è visto come uno sport da veri zucconi fissati alla Forrest Gump, quindi se non lo ami penso dopo un po’ lo odi. Chiedo scusa ma solo per dire che in questo senso capisco la crisi del ragazzo. Tanto per fare un esempio, è un atteggiamento che non troverete mai nel tanto disprezzato calcio, o nel basket, per esempio, che sono meno ascetici e sicuramente divertenti.
Concordo!!!!
Magari riuscire a trovare un ottimo allenatore che crede fermamente nel potenziale di GQ!!!
Concordo in pieno.Prima deve allenarsi e colmare le lacune per dopo ripartire dai 10mila.Forza e coraggio Gian!
Non so se questo sia il suo caso, ma assolutamente no, devi amare quello che fai, altrimenti meglio lasciar stare…
@ drummer (#1551325)
Non aprite quella pagina!
Jonas LUETJEN (GER) 6-4 4-6 6-4 Gianluigi QUINZI (ITA) [5]
Mi è piaciuto l’articolo, misurato e di buon senso.Anche ben scritto.
Ora immagino che seguiranno, nonostante l’invito implicito del redattore ad evitare le faziosità, commenti a iosa molto pro o molto contro GQ, che ha dalla sua la capacità di spaccare la platea (che male non fa mai).
Mi schiero subito: anche a me sta simpatico, anche io continuo a credere che possa diventare un buon pro, ed accolgo l’invito a sostenerlo senza pressione.
L’articolo mi ha fatto venire in mente che non ho ancora visto la pagina dei risultati di ieri nei futures.. ho un po’ paura ad aprirla ..
Scusa chi siamo noi a sindacare sulle scelte di GQ, ergo magari lui contemporaneamente vuole fare più cose che ne so portare aventi studio e tennis ed accontentarsi di navigare tra i 500del mondo. Credo che come ogni cosa, ma in particolare in questi contesti bisogna mettere avanti la passione senno diventa un lavoro macchinoso. Quindi faccia le scelte che maggiormente lo soddisfino, da italiana anche 1000 del mondo lo seguirò comunque.
ancora post su quinzi ?
Mi piacerebbe sapere cosa ne pensano Barazzutti e il presidente Binaghi di queste difficoltà di Quinzi.
Dai Gigi siamo con te!!!!
P.S.
ieri quinzi è stato sconfitto a ramat dallo sconosciuto tedesco Jonas Luetjen, numero 1342 del mondo…
E’ inutile girarci tanto attorno, tutto lascia intendere che se anche per tutto il 2016 GQ non darà alcun buon segnale, allora lui stesso deciderà di cambiare mestiere. Non credo proprio che abbia alcuna intenzione di oscillare per anni fra il 300 e il 600 ATP.
Probabilmente ha fatto bene a prendersi un po’ di vacanza, azzerare tutto e ricominciare con qualche partitella. Adesso deve ritrovare la convinzione e un tecnico che lo segua con costanza fino a fine stagione. Tutto il resto di quel che serve ce l’ha già.
Forza Gianluigi, non mollare!
mah, io sono sempre più del parere che tutto quel talento non c’è e non c’è veramente mai stato. il ragazzo ha avuto buoni risultati da juniores, ma sono stati probabilmente risultati frutto di un precoce sviluppo fisico che lo hanno avvantaggiato nei confronti dei coetanei magari ancora in fase di crescita. secondo me il gioco di quinzi non è involuto, è rimasto lo stesso da quando era junior, sono stati gli altri a crescere. che poi abbia battuto dei top200 ci sta e non occorre scomodare il talento, essere in giornata uno (e in giornata storta l’altro) può capitare. lo slam junior poi non significa veramente nulla. andatevi a guardare i vincitori di slam junior degli ultimi 10 anni e scoprirete che la maggior parte è scomparsa nel nulla. uno come Tiago Fernandes ha addirittura smesso di giocare a tennis, molto probabilmente perché schiacciato dalle aspettative. ecco, queste sono state il male di quinzi, le aspettative. del resto, quando vai a studiare alla bollettieri academy è ovvio che tutti si aspettino qualcosa da te, o no? magari qui i veri colpevoli sono stati i genitori, che non sanno, o non hanno voluto capire, che i campioni nascono ovunque e non abbisognano di andare a studiare in america. tra i top players europei non penso ce ne sia uno che sia stato formato in quell’accademia (sicuramente né federer, né nadal, né murray, né ferrer né ogni francese). bollettieri è solo bravo a vendersi e come sempre trova le persone che ci cascano, a volte rovinando la carriera del proprio figlio. non tanto perché là non impara a giocare, ma appunto perché se vai là “devi” diventare un campione. ripeto, troppe aspettative sulle spalle di un ragazzino. una storia del resto già vista migliaia di volte.
Se fa una carriera alla trevisan e gia tanto
condivido…solouna cosa io lo lascerei pure veleggiare tra i 300ei 600 come dici tu sia mai checome fabbiano o lorenzi esploda in eta piu=matura del resto lui ha molte piuń possibilita a livello teorico di arrivare nei top 50 se sboccia all improvviso come i due sopra citati 😕
Articolo molto interessante e ben elab
Sono le stesse cose che ho detto anzi Vi ho detto credo due anni fa quando l’ho visto al challenger di Mestre e parlava con il suo coach.Ma come Vi ho gia’ detto pochi giorni…queste sono le partite di prova della verita’. Se non emerge un minimo di fiducia nel proseguire….chiude.