Gero Kretschmer ed il mancato pagamento del successo in doppio a Sao Paulo
Sicuramente non è bella l’immagine che rappresentano alcuni organizzatori del circuito ATP.
Gero Kretschmer nel gennaio 2014 ha vinto il torneo di doppio nel Challenger di San Paolo.
Incredibilmente ancora non gli è stato pagato il premio in denaro della vittoria a lui ed al suo compagno di doppio Alexander Satschko.
Dichiara il tedesco su Facebook: “Sono due anni e non abbiamo ancora ricevuto il montepremi di $3875 dollari a testa. Dev’essere uno scherzo considerando che l’ATP non c’è venuta in contro pagando o coprendo la spesa. Non è successo niente in due anni. Non abbiamo ricevuto nemmeno un euro finora. L’ATP ha dato solo un rimborso di $1.000 ad ogni giocatore. Sembra un lecca-lecca che si dà al bambino per farlo stare più tranquillo”
“Mi chiedo se farebbero succedere questo per un torneo ATP dove le “grandi star” giocano. Sarebbero spaventati, ma ovviamente puoi farlo coi giocatori di “seconda e terza classe”.
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io non giustifico nulla. Per me chi vende una partita va radiato. Ma è intollerabile che chi fa la vergine delle rocce coi giocatori che sbagliano (e vanno puniti) poi lasci che accadano simili cose.
Io, per esempio, minaccerei il Brasile di non far partecipare i tennisti alle olimpiadi. E’ la federazione brasiliana che deve metterci la faccia con l’ATP.
Leggi bene i commenti e non mettere in bocca cose che non sono scritte, per favore.
Ormai ci si trincera dietro a commenti del tipo “siamo in democrazia, ho solo espresso un’opinione!!!!undici!!!”.
Come se esprimere un opinione fosse diventata una sorta di immunità diplomatica, che permette di affermare qualsiasi cosa, anche illegale e/o volontariamente falsa.
Io rimango della stessa opinione di Asimov, già scritta su queste righe sia nei mesi scorsi che settimana scorsa, e nessuno dei finti democratici che affermano il diritto di poter scrivere qualsiasi cosa potrà cambiare una questione di diritto sia positivo sia naturale come quella affermata da Asimov.
Motivo per cui condivido in toto il tuo post.
@ _Carlo (#1536474)
Eh sì. Non basta fare il segno della croce per essere buoni cristiani!
@ circ80 (#1536543)
Stai tranquillo che c’entra e come l’ATP. L’ATP, deputata a tutelare i giocatori e a vigilare anche su certe situazioni.
Mi chiedo se questo sarebbe successo anche in un torneo maggiore, con coinvolte delle grandi stelle. L’ATP sarebbe stata molto preoccupata di perdere la faccia, mentre coi giocatori di seconda o terza fascia lo fa tranquillamente”.
Questo si chiama disparità di trattamento.
…siamo in buona compagnia ,allora.
Non scherziamo sulle cose serie.
NULLA PUO’ GIUSTIFICARE CHE UN GIOCATORE SI VENDA UNA PARTITA, nessuna comprensione per chi gioca sporco.
Sarà pure vergognoso che gli organizzatori di un CH ritardino anni a pagare i premi (lo è!) , ed è un dato di fatto che i giocatori di secondo piano non hanno alcun potere contrattuale (se il povero Gero dice “ehi, o mi pagate subito o il prossimo anno non vengo a giocare da voi” non mette certo paura all’organizzazione) contrariamente ai top ten.
Ma se uno va fino in Brasile per vendere una partita, e non per giocarla, questo non si chiama tennis.
E CREDO CHE LA REDAZIONE FAREBBE BENE A BANNARE I COMMENTI CHE GIUSTIFICANO LA FRODE SPORTIVA, per evitare di esserne moralmente complice.
Sì, però se non riescono a pagare le spettanze di poche migliaia di dollari ai vincitori di un Challenger, è ancora più immorale che “regalino” un milione di dollari per un’inutile esibizione a Djokovic…
@ Mauro64 (#1536479)
Considerando che anche djokovic ha dovuto aspettare anni x i soldi, seppure di un esibizione, credo che il problema sia del Brasile, più che dell ATP.
Non fate i pezzenti e pagateli. Comunque in Brasile non hanno pagato anche i pezzi grossi e in questo sono democratici! 😛
Ma cosa c’entra?
La situazione é sicuramente assurda, dovrebbe farsene carico l’atp e poi rivalersi sugli organizzatori del torneo, ma questo non giutifica il fatto di vendere le partite…. anzi nulla può giustificare la vendita di una partita.
Altrimenti giustifichiamo tutto… se l’assicurazione non mi paga rapidamente i danni della mia auto sono autorizzato a rubare… o se una banca non rimedia celermente ad un errore nel calcolo degli interessi posso fare una rapina ecc… ci sono mille casi nella vita in cui veniamo “truffati” o almeno tardano a riconoscerci quanto ci spetta, allora ci possiamo mettere tutti a rubare…
i manager ATP hanno succulenti bonus se, ad esempio, fanno svolgere tornei miliardari in paesi con inquinamento semiletale (vedi alla voce Cina e India) fregandosene della salute dei giocatori (tanto non vanno mica loro a giocare) ma non incassano nulla se si impegnano a far rimborsare i giocatori ‘straccioni’ di seconda fascia….
Incredibile e paradossale, ormai alla ATP interessano i giocatori al Top per far andare avanti sempre la giostra… degli altri se ne frega!
E poi appunto si meravigliano che accadono le vendite sulle partite.
L’ATP tutela in qualsiasi caso i tennisti di prima fascia e soprattutto i top ten, mentre i tennisti di seconda e terza fascia, non vengono considerati.
sempre il Brasile… E ora ci faranno anche le olimpiadi !! Mi sa che se ne vedranno delle belle…
Con tutta la simpatia per i brasiliani è e resterà sempre un paese del terzo mondo…
giustoooooooo
Poi si lamentano se qualcuno vende le partite? Quanto costa una trasferta così per un europeo?