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Open Court: …e se Nadal cambiasse coach? (di Marco Mazzoni)

24/02/2016 08:30 69 commenti
Open Court: ...e se Nadal cambiasse coach? (di Marco Mazzoni)
Open Court: ...e se Nadal cambiasse coach? (di Marco Mazzoni)

Allarme rosso. Rafa Nadal non è uscito benissimo dalla breve trasferta sull’amata terra in sud America, tanto che dopo un paio di mesi di tennis lunghe ombre incombono minacciose sul suo 2016. Dopo l’illusione di Doha, spazzato via da un Djokovic troppo superiore, e la sconfitta choc patita in rimonta vs. Verdasco a Melbourne, il campione iberico ha virato dritto in America, direzione Baires, chiedendo con determinazione una wild card. Non tanto per difendere il titolo di un ATP 250, che non sposterebbe di una virgola il suo incredibile palmares, ma per ritrovarsi. Ritrovare sull’argilla tritata quel feeling e quelle sicurezze smarrite, che vanno e vengono in modo schizofrenico, al pari della qualità dei suoi colpi. Ha scelto di giocare per ritrovare se stesso ed il proprio tennis, proprio come quando si cade dalla bici e la miglior medicina contro la paura è risalire subito e partire. Il contesto era ideale: campi non così veloci, avversari “giusti”, un intero paese ad ammirarlo e coccolarlo come un vero Dio in campo. Niente. C’ha pensato il tennis consistente (ed in crescita) di “Domi” Thiem a batterlo in semi, in un match ad alta tensione e con rush finale sofferto. Da Baires a Rio il passo non è lungo, altra chance per Rafa di rifarsi, incluso l’effetto leone ferito. Altro stop, in un’altra lotta serrata, stavolta per mano di un bravissimo Cuevas. Due tornei, due sconfitte in altrettante battaglie, proprio la palude in cui Nadal scivolava via come nessuno, quasi imbattibile quando era il “vero Nadal”.

Che succede Rafa? Sono mesi che la stampa specializzata osserva e scrive sul presente (e futuro…) del maiorchino. Anche su questi schermi, meno di un anno fa, mi ero avventurato in analisi e prospettive, cercando di essere razionale e non emozionale, cercando di capire il momento del campione in crisi, di risultati e forse anche di identità. Non voglio adesso addentrarmi di nuovo in una complessa disamina tecnica su quello che non va nel tennis di Nadal. La stagione è ancora giovane, ci sarà modo e tempo per farlo con più precisione, quando un po’ di tornei saranno passati, dandogli chance di dimostrare in campo la sua voglia di tornare al massimo livello. E’ palese che i suoi scadenti risultati (comparati alla sua grandezza, ovvio) sono figli di un tennis che non va. Un tennis sbiadito, che l’ha di fatto banalizzato. Senza la sua “classica” forza fisica, intensità atletica e mentale, tutta la complessa architettura tecnica che l’ha portato a dominare non sta più in piedi. Il dritto non morde, gli errori gratuiti sono frequenti, perde campo, cala di intensità, non ribalta più in modo mirabile le situazioni difensive in vincenti clamorosi. Lui ed il suo team hanno spesso parlato di problemi di fiducia, mentali, di approccio e atteggiamento. Corretto affermare che senza un’attenzione maniacale ad ogni istante del punto, e senza quella ferocia che l’ha sempre supportato, sia difficile riproporre un gioco così infernale. Però continuo a pensare che il problema di fondo sia fisico. Un fisico da supereroe ma a cui ha chiesto troppo, e che oggi presenta il conto sotto forma di usura, fisica e mentale. Chiudo qua la breve parentesi tecnica; ne riparleremo più avanti in stagione, nel cuore della primavera.

Quello che invece mi incuriosisce adesso è il piccolo dibattito che sta nascendo nella stampa iberica (e non solo) in merito alla ipotesi di una svolta nel suo team. Quanto Nadal avrebbe bisogno di un nuovo staff, o almeno di un nuovo coach? Lasciare zio Toni, la guida di sempre, potrebbe rivitalizzare Rafael? Oppure affiancare qualcuno, come Becker con Djokovic? Quanto una scossa potrebbe giovare al suo tennis? E chi potrebbe prendersi questa “patata bollente”, e grande responsabilità? Domande mica da ridere… a cui dare una risposta non è affatto facile. Ne stanno parlando giornalisti, tecnici, ex giocatori. L’aspetto più curioso è che i pareri sono tanti, e molto discordi tra di loro. Basta cercare nei vari portali internazionali per rendersene conto (e pure rendersi conto che oggi Nadal è, purtroppo, un bersaglio fin troppo comodo…).

Perché Nadal potrebbe trarre giovamento da un cambio di coach o addirittura dell’intero suo team? I motivi sono vari, ed hanno qualche fondamento. Intanto se, come loro affermano, il vero problema è più mentale/motivazionale che fisico/tecnico, una novità o rottura potrebbe riattivarlo mentalmente. Rafa è stato tennisticamente svezzato da zio Toni, da un entourage molto serrato. Autarchico. Sono tipo 20 anni che vede sempre le stesse facce, magari con routine eccellenti ma che alla lunga possono averlo stancato, e forse (magari non del tutto consapevolmente) annoiato/demotivato. Sicuro che negli anni avrà cambiato tante piccole cose, ma l’impressione vedendolo in allenamento, o anche solo muoversi nei tornei, è che lui ed il suo team non abbiano mai avuto voglia di cambiare poi tanto, perché le cose andavano benissimo e quindi perché perigliarsi in innovazioni potenzialmente “pericolose…”. Con quella intensità, voglia di lavorare, forza fisica e mentale, siamo forti, fortissimi, e niente ci potrà fermare. Right. Così è stato per un paio di lustri, dominati. Oggi la macchina pare inceppata. Chissà che un nuovo punto di riferimento non possa portare delle novità, un modo nuovo di lavorare che lo possa non solo rinnovare sul piano tecnico – su dettagli, sia inteso – ma soprattutto della motivazione e dell’attenzione. Questo vale anche per il lavoro quotidiano in campo, quello di fatica, che l’ha sempre contraddistinto ed elevato a campione. Inoltre un nuovo coach potrebbe anche pungolarlo, dargli una visione ed obiettivi nuovi, e magari aprirgli qualche diversa soluzione tattica più funzionale alla sua attuale condizione fisica. Rafa sa giocare a tennis molto meglio di quello che in tanti gli hanno mai riconosciuto. In molti (io compreso) ritengono che l’unica vera via d’uscita potrebbe essere quella di velocizzare tutto il suo tennis, come tempi ed approccio. Più importanza ai punti di inizio gioco; meno fasi tattiche basate sulla consistenza e più velocità nell’aggredire la palla cercando un vincente; cercare una posizione maggiormente dentro al campo con cui limitare il problema dei drive un po’ corti, e sfruttare al massimo il gancio mancino con degli “strettini” carichi e improvvisi, letali contro i destri. Nemmeno disdegnare qualche sortita improvvisa verso rete, in contro tempo, a valorizzare una mano tutt’altro che malvagia e sorprendere l’avversario. Questi sono solo alcuni spunti. Certo… pensando al Nadal “classico” questo è un altro tennista, più vario, più offensivo; ma visto il Nadal attuale, che sprofonda nelle sabbie mobili degli scambi, ha ancora un senso continuare così? Prolungare l’agonia in sconfitte dolorose e sorprendenti? Forse no. Per attuare un piano del genere, servirebbe allora una scossa. Aver la forza di accantonare le granitiche certezze costruite in anni di splendido lavoro “in famiglia”, ma che oggi non funzionano più come in passato. Forse per attuare un piano così coraggioso e di rottura, servirebbe aver un punto di riferimento diverso, totalmente, senza la presenza dello storico team. Magari con una scelta sorprendente, qualcuno di carattere, carisma, che abbia una visione assai diversa del tennis e che possa motivare e riaccendere il fuoco di un Nadal nel limbo. Qualche nome? Molto, molto difficile… Sparo uno a caso, non tanto per il soggetto ma per il tipo di persona/giocatore che è stato: Pat Rafter. Ragazzo schietto, ancora giovane, dotato di carisma ed un tennis assai diverso da quello di Nadal. Pat è uno che ha vissuto una carriera importantissima partendo dal basso, sfruttando ogni stilla di talento fisico e tecnico. Uno che ha tardato a maturare ma che negli anni migliori ha elevato ogni aspetto del suo gioco così tanto da battere avversarsi molto più forti di lui sul piano tecnico. Ripeto: è una proposta, assolutamente opinabile, ma che rende l’idea di quella che potrebbe essere una vera rivoluzione ed innescare una reazione a catena forte.

Perché invece Nadal non dovrebbe svoltare, restando fedele al suo team fino alla fine? I motivi sono vari anche in questo scenario, e assolutamente fondati. Su tutti l’effetto fiducia. Rafa è stato letteralmente plasmato a pane e fatica da zio Toni e tutto il suo staff/famiglia, e nessuno può permettersi di opinare niente sulla straordinaria qualità del lavoro che hanno svolto. Personalmente, vedendo giocare Nadal a 16 anni, non avrei mai pensato che con un tennis così muscolare avrebbe potuto vincere così tanto, per così tanto tempo, in tutti i tornei. Chapeau. Solo con un team affiatato e complesso è stato possibile raggiungere un risultato così epocale, e solo affidandosi ad una guida davvero eccellente, basandosi su una perfetta programmazione e sulla fiducia che questo programma producesse risultati importanti. Nonostante i problemi attuali, e con tutte le vittorie raccolte, chiudere una pagina tanto importante potrebbe essere un azzardo, perché ricreare una chimica così produttiva temo sia impossibile, a meno di non appoggiarsi su quelle basi così solide con la forza di ripartire su novità. Mica facile. Inoltre tutti quelli che conoscono Rafa di persona lo descrivono come un ottimo ragazzo ma con un carattere un po’ chiuso e diffidente, estremamente attaccato al suo quotidiano, alle sue certezze, alle persone amiche. Questo è facilmente intuibile anche quando lo si osserva nei tornei: routine molto strette, sempre le solite persone attorno, poche varianti. Uno che insomma ha bisogno di sentirsi “protetto” se mi passate il termine. Quanto allora uno sconvolgimento a livello di metodi ma soprattutto di persone potrebbe giovargli? Se difetta in sicurezza, uno choc del genere potrebbe forse essergli ancor più nemico? Inoltre siamo sicuri che anche sul piano tecnico e tattico una svolta concettuale sia davvero la miglior medicina? Nadal possiede un gioco talmente strutturato e talmente “estremo” che è difficile da cambiare in profondità, non tanto come tecnica ma come approccio. La differenza del maiorchino in questi anni di grandissime vittorie non è stata tanto in un colpo, in una fase di gioco, ma nella eccezionale capacità di far funzionare tutto bene e tutto al massimo da stritolare i rivali sulla lunga distanza, con una costanza di rendimento incredibile. Con un controllo micidiale del suo corpo, dei suoi colpi, delle sue emozioni. Un tennis così complesso che forse provare a rivoltarlo è troppo complicato, anche per lui, pena smarrirsi totalmente.

Queste sono le tesi del “no” al cambio di guida, che vanno a bilanciare in modo quasi uguale quelle del “sì”. Difficile, molto difficile prendere una posizione. Se guardo l’aspetto puramente tecnico, io sarei per rischiare, per cambiare; non trovo una via d’uscita comoda che si basi sulle antiche certezze e che mi dia una ragionevole certezza di farcela. Però il tennis è uno sport maledetto sul piano mentale, e chissà che un cambio di coach, in un ragazzo come Rafa, possa essere troppo duro da digerire, anche per uno durissimo come lui. Sarà il futuro a scrivere il finale di questa storia. O a non scriverla affatto.

 

Marco Mazzoni

@marcomazz


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69 commenti. Lasciane uno!

anselmo (Guest) 26-02-2016 09:41

Per Dude.
Anche piace Dolgopolov per la sua”pazzia” tennistica, mi piace il mitico Radek Stepanek,un Highlander, Dominic Thiem-splendido rovescio, Milos Raonic che a dispetto di queelo che pensano(male) è tutt’altro che solo servizio, Wawrinka il cui rovescio è un’opera d’arte(mi sia concessa questa blasfemia)
Dude, se non l’hai visto molto cerca su Youtube i match di Mcenroe,il mio tennista preferito in assoluto, sono una delizia per chi ama il nostro sport!!!!

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TheDude 25-02-2016 19:11

@ alexalex (#1537343)

Ma in realtà anche io non seguo il tennis da molto, anche meno di dieci anni, quindi probabilmente anche meno di te. Però ho cercato di farmi anche un’idea del passato, per quanto possibile 😉

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TheDude 25-02-2016 19:02

@ anselmo (#1537311)

Certo, non dico che tutti i match di Nadal siano stati entusiasmanti come quelli con Nole, però ho visto dal vivo la finale di Roma 2010 con Ferrer e ti assicuro che non mi sono annoiato neanche un po’, anche se ovviamente dal vivo è sempre un’altra storia 😉

Che più gente preferisca Federer a Nadal è sicuro, ma anche a me in generale piace più Roger da guardare.

Inoltre stiamo sempre parlando solo dei grandi campioni, ma ci sono tanti altri giocatori che è un piacere guardare. Ad esempio a me piace molto Dolgopolov, da ogni punto di vista, sia il tipo di colpi che gioca, sia il modo in cui li esegue.

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TheDude 25-02-2016 18:54

@ luigi (#1537308)

@ luigi (#1537324)

Va benissimo così, non deve per forza esserci “coerenza” per quanto riguarda i giocatori preferiti, perché appunto ognuno è unico nel suo genere.

Credo che possiamo felicemente chiudere il dibattito 😎

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alexalex 25-02-2016 17:19

Scritto da TheDude
@ anselmo (#1537152)
Parla per te. Io amo il tennis e a me guardare Nadal piace, e non sono di certo l’unico. Ultimamente meno in realtà, mi piaceva di più fino al 2014 diciamo, non fosse altro che per il fatto che giocava meglio, e più il livello è alto, più è bello da vedere, ovviamente. Ad esempio le grandi sfide Nadal-Djokovic sono state secondo me partite bellissime, molto spettacolari, e di grandissimo livello, eppure c’è tanta gente che le definisce noiose.
I giocatori che hai nominato sono i soliti nomi che si fanno quando ci si riferisce al “bel tennis”, come molti lo concepiscono. Ovviamente quasi tutti sono associabili al gioco d’attacco, al serve&volley, al rovescio a una mano, ecc. Anche questa è una grande semplificazione che non condivido affatto, per me la questione è più complessa di così. Tra quei giocatori ce ne sono alcuni che mi piacciono molto (Federer, McEnroe), altri che mi piacciono molto meno. Io non suddivido i giocatori in categorie così nette, non tutti quelli che fanno serve&volley mi piacciono da vedere, e neanche tutti quelli che giocano da fondo.
In generale preferisco chi gioca da fondo (ad esempio Agassi è uno dei miei preferiti tra i grandi campioni del passato, molto più dei vari Sampras, Becker, Edberg ecc.), ma ogni tennista è una storia a sé.
Una cosa è certa, le classiche partite di solo serve&volley a Wimbledon degli anni 90, non mi piacciono per niente. Ad esempio un paio di mesi fa trasmettevano su Supertennis la finale del 2001 tra Ivanisevic e Rafter. Ecco, quello è davvero lontano dal mio concetto di tennis.

Sono ancora d’accordo con te! Forse anche perché mi sono appassionato al tennis da una decina di anni, e mi sono perso chissà quali grandi giocate di campioni più che nominati come i vari agassi, laver, mc enroe, ecc… ma anche io ho provato a guardare le partite di Wimbledon tutto serve&volley e… che noia pazzesca… scelgo 1000 volte una sfida Djokovic-nadal, o Federer-nadal, o anche Djokovic-Federer! ! Però sottolineo che si tratta di un parere del tutto personale, ma non pretendo che i giocatori di cui non apprezzo lo stile siano senza talento!

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luigi (Guest) 25-02-2016 16:57

@ TheDude (#1537044)

alla fine non la pensiamo cosi diversamente.
so bene che avere il famoso braccio d’oro (ecco a cosa mi riferisco quando parlo di talento) non serve a nulla se non è supportato dal resto del fisico e dalla testa, tutto l’insieme fa il grande Campione
la distinzione che faccio tra talento tennistico e talento sportivo è più teorica che pratica

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anselmo (Guest) 25-02-2016 16:45

Per Dude
Ha ragione anche a me Agassi quando era in giornata era veramente tosto e quasi incredibile.
Ma oltre l’aspetto che hai detto sul Serve&volley, questi giocatori avavano un bagaglio tecnico, molto più completo e vario cosa che al giorno d’oggio raramente riscontro. Io, magari anche a torto, ma penso che se chiedi alla maggior parte delle persone che seguono da anni/assiduamente il Tennis tra scegliere tra Nadal e Federer, preferiscono Federer(no 2013)
E’ vero, a volte, non sempre, certe sfide tra Nadal e Djokovic sono molto valide, ma io infatti non citavo Nadal contro Nole, io citavo Nadal contro i vari Ferrer,Batista Agut,Cuevas,Ramos, insomma la maggior parte dei terraioli- Tu citi Nole, ma cavoli sta citando l’attuale numero 1, non gli altri
Per quanto riguarda certi match a Wimbledon degli anni 90 erano certamente essenziali e effettivamente poco vari.
Ma io ricordo un match ad un Masters,credo del 1984, tra Nystrom e Jarryd, ti assicuro, se non l’hai visto,c’era da spararsi negli zebedei.
Quindi tra quel match e Ivanisevic e Rafter, 100 volte il secondo.

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luigi (Guest) 25-02-2016 16:39

@ TheDude (#1537169)
sono daccordo, nella scelta dei tennisti preferiti confluiscono tanti fattori.
i miei tennisti preferiti in ordine cronologico sono stati: Wilander, Agassi, e Federer, non proprio il massimo della coerenza lo ammetto!
di Wilander apprezzavo la grande intelligenza tattica, i sublimi passanti, la resistenza fisico-mentale (a dimostrazione che non per forza mi piacciono i giocatori talentuosi).
Agassi è stato il giocatore che ho amato di più, con le sue accellerazioni , le sue super-risposte.
nel complesso mi entusiasma di più un passante di una volee, questione di gusti.
faccio un’eccezione per Federer: troppa classe, come si fa a non apprezzarlo?

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TheDude 25-02-2016 15:46

@ anselmo (#1537216)

Hai letto il mio ultimo commento? C’è scritto che McEnroe mi piace 🙄

Ho anche letto il suo libro, che consiglio a tutti gli appassionati di tennis, insieme a quello di Agassi.

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anselmo (Guest) 25-02-2016 15:13

Andate a vedere,se non l’avete già fatto John “the genius”Mcenroe per i primi due set e mezzo a Parigi nel 1984 contro Lendl, Mcenroe finale a Wimbledon 1984 contro Connors.
Maronna che TENNIS Sublime e spettacolare, e nota a latere senza grugniti o urli animaleschi

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TheDude 25-02-2016 14:12

@ anselmo (#1537152)

Parla per te. Io amo il tennis e a me guardare Nadal piace, e non sono di certo l’unico. Ultimamente meno in realtà, mi piaceva di più fino al 2014 diciamo, non fosse altro che per il fatto che giocava meglio, e più il livello è alto, più è bello da vedere, ovviamente. Ad esempio le grandi sfide Nadal-Djokovic sono state secondo me partite bellissime, molto spettacolari, e di grandissimo livello, eppure c’è tanta gente che le definisce noiose.

I giocatori che hai nominato sono i soliti nomi che si fanno quando ci si riferisce al “bel tennis”, come molti lo concepiscono. Ovviamente quasi tutti sono associabili al gioco d’attacco, al serve&volley, al rovescio a una mano, ecc. Anche questa è una grande semplificazione che non condivido affatto, per me la questione è più complessa di così. Tra quei giocatori ce ne sono alcuni che mi piacciono molto (Federer, McEnroe), altri che mi piacciono molto meno. Io non suddivido i giocatori in categorie così nette, non tutti quelli che fanno serve&volley mi piacciono da vedere, e neanche tutti quelli che giocano da fondo.
In generale preferisco chi gioca da fondo (ad esempio Agassi è uno dei miei preferiti tra i grandi campioni del passato, molto più dei vari Sampras, Becker, Edberg ecc.), ma ogni tennista è una storia a sé.
Una cosa è certa, le classiche partite di solo serve&volley a Wimbledon degli anni 90, non mi piacciono per niente. Ad esempio un paio di mesi fa trasmettevano su Supertennis la finale del 2001 tra Ivanisevic e Rafter. Ecco, quello è davvero lontano dal mio concetto di tennis.

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anselmo (Guest) 25-02-2016 13:45

Vorrei andare un attimo fuori dal seminato!
Ma vedere un match di alcuni tra questi giocatori non è una gioia per gli occhi di chi ama il Tennis
Mcenroe,Laver,Federer,Edberg,Sampras,Becker o anche lo stesso Fogna quando è in giornata(Vedasi US OPEN contro NADAL -70 Vincenti) che vedere un set di Nadal magari contro Ferrer, Cuevas,Batista Agut, Gimeno Traver,e tantissimi altri la lista è infinita!!!

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alexalex 25-02-2016 13:31

@ TheDude (#1537061)

Dopodiché c’è un altro talento, quello che deriva dal cervello!

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alexalex 25-02-2016 13:12

Scritto da TheDude
@ luigi (#1537019)
Esatto, avere talento significa far sembrare facili cose difficilissime.
Comunque ho capito cosa intendi per “talento tennistico”, e allora sì, Fognini avrà anche più talento tennistico di Nadal (e tanti altri a questo punto), ma significa separare completamente il tennis dall’aspetto fisico, cosa assolutamente senza senso, secondo me, in quanto il tennis è uno sport, e in quanto tale è giusto che il fisico conti, e molto.
Tra l’altro colpi pazzeschi col famoso dritto uncinato li gioca ancora adesso, nonostante il fisico malandato, solo con meno continuità. E se credi che Federer non ha bisogno di arrivare bene sulla palla per colpire come sa fare lui, ti sbagli

Hai perfettamente ragione! dopotutto il talento, inteso come capacità di gesti sportivi straordinari, non è che una dote o predisposizione FISICA naturale a quel gesto, a quel movimento, a quella prestazione! E può essere una dote di equilibrio, rapidità, agilità, potenza, o tutto insieme! Non è una magia o una cosa mistica! Dopodiché, con una preparazione atletica e mentale adeguata si può arrivare a determinati livelli! Ma il requisito principale resta comunque la dote fisica naturale! Per questo dicevo, per fare un esempio azzardato, che se bastasse un fisico allenatissimo per essere numeri 1 nel tennis, allora anche cristiano ronaldo ci riuscirebbe!

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TheDude 25-02-2016 11:43

@ anselmo (#1536940)

Non mi riferivo a te per la questione Courier, Muster ecc.

Però posso dirti che ti sbagli di grosso sul discorso sui tennisti costruiti sul fisico e sul loro inevitabile calo.
E’ vero che ci sono e ci sono stati tennisti dal talento limitato che si sono costruiti sul fisico (Muster è infatti un ottimo esempio, e oggi lo sarebbe Ferrer, ma di certo non Nadal), ma il calo di rendimento corrispondente al calo fisico (o agli altri motivi che hai menzionato) è inevitabile per TUTTI.
Come ho più volte ripetuto su questo sito, Federer nel 2013, con il calo fisico dovuto ai problemi alla schiena, era diventato un altro giocatore, un top 10 qualunque, assolutamente non competitivo contro i migliori e assolutamente non competitivo negli slam, allo stesso identico modo di Nadal nel 2015 e di Murray nel 2014.

Magari per i tennisti costruiti quasi solo sul fisico il declino dovrebbe essere più veloce (come immagino potrà essere per Ferrer quando avrà un calo fisico vistoso), mentre per Nadal finora è stato veloce quanto per Federer e Murray, se non meno. Quindi forse un po’ sa anche giocare a tennis, no?

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TheDude 25-02-2016 11:28

@ luigi (#1537019)

Esatto, avere talento significa far sembrare facili cose difficilissime.
Comunque ho capito cosa intendi per “talento tennistico”, e allora sì, Fognini avrà anche più talento tennistico di Nadal (e tanti altri a questo punto), ma significa separare completamente il tennis dall’aspetto fisico, cosa assolutamente senza senso, secondo me, in quanto il tennis è uno sport, e in quanto tale è giusto che il fisico conti, e molto.

Tra l’altro colpi pazzeschi col famoso dritto uncinato li gioca ancora adesso, nonostante il fisico malandato, solo con meno continuità. E se credi che Federer non ha bisogno di arrivare bene sulla palla per colpire come sa fare lui, ti sbagli 😉

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TheDude 25-02-2016 11:19

@ luigi (#1536933)

@ luigi (#1536941)

Non dico non ci siano giocatori più talentuosi di Nadal al momento, quello è ovvio. Ma lo sminuisci decisamente troppo. Va bene dire che ha meno talento di Federer, di Kyrgios, di Djokovic, al limite anche di Murray, ma di Wawrinka e Fognini assolutamente no. Di nuovo, stai semplificando, come se il talento si esprimesse solo nella velocità di braccio o nell’eleganza dei colpi. Il talento di Nadal si esprime in altre forme, ma non per questo vale meno.

E no, non lo paragonerei neanche a McEnroe e Agassi. Mentre per Sampras il discorso è diverso, è un giocatore sopravvalutato, a causa dei 14 slam. Non dico che non fosse un grande campione, ma sicuramente meno talentuoso di quanto molti pensano, basandosi su fattori irrilevanti, come il rovescio a una mano, o la presunta eleganza dei colpi. Meno talentuoso del suo rivale Agassi, o di Federer, al quale a volte viene paragonato, su questo non c’è dubbio.

Le doti fisico-mentali fuori dal comune le aveva, ma dire che con quelle ha compensato la mancanza di talento è un’altra atroce semplificazione. Anche Djokovic ora ha tali doti, e non può farne a meno per essere così dominante, non gli basterebbe tutto il talento del mondo. Stessa cosa per Federer, che prima di migliorare sul serio fisicamente, ovvero fino a fine 2003, perdeva regolarmente contro Hewitt, Nalbandian e Agassi, nonostante il suo talento sconfinato.

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alexalex 25-02-2016 11:19

@ anselmo (#1536940)

@ luigi (#1536744)

E allora spiegatemi come mai nel 2015 un nadal fisicamente bollito, e pieno di ansie (ossia privo della forza mentale che lo contraddistingueva) si è piazzato 5 in classifica, mentre il talentuoso fognini oltre il 20!
La palla bisogna saperla anche colpire, non basta correre qua e la 4 metri fuori dal campo, altrimenti qualunque grande atleta batterebbe roger federer a Wimbledon!

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luigi (Guest) 25-02-2016 10:57

mi pare che il punto della diatriba sia la definizione di talento.
cos’è il talento? una capacità innnata nel fare qualcosa.
far sembrare facili cose difficilissime.
Federer è un talento tennistico, non ci piove.
Nadal al limite potrei definirlo un talento sportivo, con un fisico e una testa fenomenali: probabilmente avrebbe fatto bene anche in altri sport (mi pare che giochi benissimo anche a calcio).
ad esempio il suo fenomenale dritto uncinato , colpo fantastico, è reso possible dalla gambe velocissime e dalla sua feroce determinazione nell’arrivare sulla palla
Ps. per la gioia di TheDude ribadisco che secondo me il Fogna ha più talento tennistico di Nadal, e potrei persino dire che un Omar Camporese (mitico Superdritto !!) ne aveva di più…spero di non averti provocato un coccolone 😉

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luigi (Guest) 25-02-2016 10:22

@ anselmo (#1536940)

ok, la pensiamo cosi almeno in 2

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luigi (Guest) 25-02-2016 08:38

@ TheDude (#1536857)

o ancor peggio arrivi a paragonarlo come talento a McEnroe, Edberg, Agassi, Sampras? se è cosi..tanti saluti 😉

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anselmo (Guest) 25-02-2016 08:35

Una risposta per Alexalex.
E’ ovvio e naturale che una certa manualità tecnica deve esserci per forza,ma da lì paragonare Bolt che fa atletica e suppongo tu intenda Cristiano Ronaldo(robaldo)che gioca a calcio, due sport diversi non so quanto c’entri.
Comunque ribadisco quel genere di giocatori costruti quasi solo ed esclusivamente sull’aspetto fisico/atletico, nel momento cui per i motivi più disparati (usura, anni di professionismo,stress per la concenrrazione, ottenere risultati………) il loro calo rdi rendimento/risultati diventa ovvio e inevitabile.
Per Dude se si riferiva a me, io non ho paragonato Muster, Courier,Vilas(“anche se questi qualcosa hanno vinto”) a Nadal, per risultati, ma perchè più o meno hanno lo stesso tipo di Tennis,ma a quanto pare non è stato capito quello che intendevo dire, cioè tennis costruito sull’allenamento e non certo sul talento tecnico.

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luigi (Guest) 25-02-2016 08:21

@ TheDude (#1536857)

ci vuole coraggio anche ad affermare che nadal sia tra i giocatori più dotati di puro talento tennistico.
semplicemente ha compensato con doti fisico-mentali fuori dal comune un gap di talento nei confronti di altri giocatori( a partire da Roger, ma anche Dimitrov, Djokovic Murray e Wawrinka , il novellino Kyrgios, Fognini per stare in italia,ecc)

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gianni (Guest) 25-02-2016 00:46

dorgopolov intanto fa fuori ferrer 63 64 testa di seri n1 ad acapulco

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alexalex 24-02-2016 23:50

@ cataflic (#1536838)

Il punto è tutto lì! non riesce più a remare da fondo come prima! Quello che dici tu, che deve avanzare, aggredire, accelerare il gioco, è tutto giusto, ma lo può fare a 30 anni, e con un fisico non più integro? Io non lo credo.. e non perché non ha talento, ma perché si tratterebbe di stravolgere il suo gioco! Ci può provare, forzando il servizio, cercando il vincente fin dai primi colpi, rispondendo vicino al campo (come ha fatto con discreto successo nell’autunno 2015), ma non troverà mai la fiducia, la continuità, gli automatismi e soprattutto i risultati che gli davano i top spin superarrotati che giocava da 4 metri fuori dal campo! Non può esistere un nadal di altissimo livello che gioca servizio-dritto, serve and volley, o che gioca d’anticipo o colpi piatti! Prendi federer: lui ha cambiato il suo modo di giocare, ma non ha stravolto il suo gioco, perchè è sempre stato nelle sue caratteristiche stare vicino alla linea di fondo, colpire d’anticipo, variare i colpi, spingere col servizio, giocare di volo. Per nadal non può essere così. Sarebbe come chiedere a Djokovic di giocare il Roland garros stando 4 metri dietro la linea di fondo a spingeere col dritto in top spin, oppure chiedergli di vincere Wimbledon giocando serve and volley! Ci può provare, ma non fa parte delle sue caratteristiche! vincerà il Roland garros e altri Wimbledon molto più facilmente giocando piatto e profondo come fa da sempre!

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TheDude 24-02-2016 22:49

@ luigi (#1536824)

No, Muster non ce lo metto se ti può interessare. E neanche Courier, quantomeno assolutamente non al livello di Rafa.

Vedo che sei uno di quelli a cui piace semplificare, e anche molto. Ci vuole coraggio a paragonare Muster a Nadal.

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cataflic (Guest) 24-02-2016 22:21

una cosa è stata evidenziata da un commento: fa fatica! troppa fatica!
gioca più corto e più lento di prima
mi ricorda certi svedesi scoppiati degli anni ’80…un po’ più lenti, meno concentrati, un po’ più fallosi…risultato :dai primi 5 al n.25
Rafa è un supercampione e per me deve seguire la sua attuale attitudine e uscire dalle sabbie mobili con un gioco più veloce, magari cambierei anche corde con qualcosa di meno “rotativo”.

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luigi (Guest) 24-02-2016 22:12

@ TheDude (#1536802)

si si,…..hai ragione tu, mettiamo anche Courier e Muster tra i “talentuosi”

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luigi (Guest) 24-02-2016 22:11
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alexalex 24-02-2016 21:44

Scritto da TheDude
@ luigi (#1536772)
Perfetto, è la conferma che volevo. Non hai le idee molto chiare su cosa significhi avere talento.
Non hai neanche idea di cosa significhi prendere qualcuno a pallate, visto che a quanto pare per te vuol dire vincere 3 partite su 5, tutte sempre molto equilibrate e combattute.

Di cui una persa al quinto set dove nadal aveva talmente tanti dubbi da non ricordarsi nemmeno il proprio nome…

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TheDude 24-02-2016 21:37

@ luigi (#1536772)

Perfetto, è la conferma che volevo. Non hai le idee molto chiare su cosa significhi avere talento.

Non hai neanche idea di cosa significhi prendere qualcuno a pallate, visto che a quanto pare per te vuol dire vincere 3 partite su 5, tutte sempre molto equilibrate e combattute.

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luigi (Guest) 24-02-2016 21:18

@ TheDude (#1536762)

Fognini, che lo ha preso a pallate le ultime volte

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TheDude 24-02-2016 21:04

@ luigi (#1536744)

Ad esempio? Fai qualche nome, sono curioso.

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Paolone Bertolucci (Guest) 24-02-2016 20:32

Tante buone proposte. Tanti ottimi consigli. Cambiare coach, cambiare staff, sistemi di allenamento, velocizzare il gioco…..
Il problema è nella parabola sportivo-tecnica dell’iberico. L’apogeo è stato già raggiunto, ora assistiamo ad un inarrestabile declino. Il suo tennis, più muscolare che talentuoso, non gli permette più di fare la differenza. Gli stessi avversari lo sanno e non lo temono più come prima.
È nell’ordine naturale delle cose il declino. Per lui, precocissimo, è già abbondantemente cominciato.

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luigi (Guest) 24-02-2016 20:31

@ alexalex (#1536658)

ha meno talento di tanti altri giocatori, su questo non ci piove

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luigi (Guest) 24-02-2016 20:29

io non credo che tornerà più quello di prima, cambio tecnico o non cambio tecnico

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Shuzo (Guest) 24-02-2016 20:04

Alla domanda del “Sì o no a un cambio di coach?”. La mia risposta è “Sì!”.
Premetto che sono convinto che anche cambiando guida e riuscendo a rivoluzionare la propria tipologia di gioco, potrà ricominciare a vincere qualche partita ad alto livello, certo non a ritornare a competere per vincere titoli dello Slam. Tuttavia è meglio terminare la carriera in modo glorioso, magari vincendo un torneo meno prestigioso di uno Slam come ha fatto Francesca Schiavone, piuttosto che subendo tutta una serie di ingloriose sconfitte come capitò ad Adriano Panatta (tanto per citare un nome).
Con la feroce determinazione che lo ha sempre contraddistinto, sono sicuro che trovando una valida guida come Rafter, riuscirebbe a rivoluzionare il suo gioco con successo. Questo lo arricchirebbe innanzitutto come uomo, sul piano umano e tale arricchimento interiore se lo ritroverà anche nelle future attività che intraprenderà una volta “appesa la racchetta al chiodo”. E poi perso per perso perché non tentare?

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mazinga z (Guest) 24-02-2016 19:40

Articolo molto bello poi in generale volevo dire che questo sito secondo me e’ seguito all’80% da tifosi di calcio che credono che il rendimento di un giocatore dipenda dal coach. Non e’ cosi’ ormai i coach sono figure messe Li’ per fare figura cioe’ ma la mauresmo con tutto il rispetto cosa ha da insegnare ad uno come murray solo per fare un esempio. Il coach e’ importante a inizio carriera per impostare il lavoro ma poi diventa solo un raccattapalle negli allenamenti e al massimo prenota i voli tra un torneo e l’altro. In molti commenti si accenna sempre al coach il massimo lho sentito in un’intervista a Greg rusedsky dove lui esaltava le doti di moya che a sua detta gia’ si vedevano dei miglioramenti nel gioco di raonic dopo una settimana di lavoro. Li ho capito che anche a livelli alti il tennis e’ uno sport di venditori di fumo.

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alexalex 24-02-2016 18:07

@ anselmo (#1536589)

Che non ti piaccia stilisticamente ci può stare benissimo!Ma dire che ha scarsa tecnica o scarso talento è tutto un altro discorso…

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luigi (Guest) 24-02-2016 17:25

Scritto da alexalex

Scritto da anselmo
Nadal dotato di talento?????????
Quindi Fededer,Mcenroe,Laver,Sampras,Becker,Edberg,…..,chi sono costui???
Nadal grande solo sotto il profilo atletico/fisico
Seguo il Tennis dal 1983 e tennisti cosi brutti a livello stilistico, tra quelli forti, ricordo solo Thomas Muster, Kent Carlsson, e forse qualche altro che non ricordo.
Comunque dal momento in cui manca di fondo atletico/fisico dimostra tutta la sua mancanza di talento tecnico.
Vedasi ad esempio le volee che sono giocate quasi solo esclusivamente in drop

Infatti giocando con il fisico a metà servizio nel 2015 si è piazzato 5 in classifica! E comunque bisognerebbe distinguere talento ed eleganza!

finalmente un’osservazione seria e condivisibile

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anselmo (Guest) 24-02-2016 16:31

Ribadisco il concetto!!!
Non discuto i risultati di Nadal, discuto solo la bellezza/eleganza del gesto tecnico.
Guardatelo mentre gioca, è stilisticamente brutto
E’ simile ad altri giocatori, quando per motivi i più disparati, non è in condizione fisiche/atletiche ottimali dimostra tutta la sua scarsa abilità tecnica, le quali appunto vengono compensate dalla preparazione fisica. Altri esempi di giocatori come Nadal: Thomas Muster, Guillermo Vilas, Jim Courier…… e altri

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alexalex 24-02-2016 16:05

Scritto da BROWNforever

Scritto da alexalex

Scritto da anselmo
Nadal dotato di talento?????????
Quindi Fededer,Mcenroe,Laver,Sampras,Becker,Edberg,…..,chi sono costui???
Nadal grande solo sotto il profilo atletico/fisico
Seguo il Tennis dal 1983 e tennisti cosi brutti a livello stilistico, tra quelli forti, ricordo solo Thomas Muster, Kent Carlsson, e forse qualche altro che non ricordo.
Comunque dal momento in cui manca di fondo atletico/fisico dimostra tutta la sua mancanza di talento tecnico.
Vedasi ad esempio le volee che sono giocate quasi solo esclusivamente in drop

Infatti giocando con il fisico a metà servizio nel 2015 si è piazzato 5 in classifica! E comunque bisognerebbe distinguere talento ed eleganza!

concordo con Anselmo , giusta analisi

Ciò non toglie che talento e eleganza o fantasia nel gioco rimangano due cose diverse! Altrimenti bolt o cristiano robaldo potrebbero diventare n. 1 al mondo quando vogliono!

28
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Tweeners 24-02-2016 15:35

Avrà pur perso in terra sudamericana ma mi è sembrato che Zio Toni e Rafa dei cambi nel gioco li abbiano fatti.
Era più aggressivo sia col rovescio forte e stretto sia venendo a rete più spesso.
Il vero problema era il dritto che, cercando di giocarlo più aggressivo,spesso finiva fuori.
Questo perché i movimenti di Nadal così macchinosi richiedono una forza fisica eccezionale e una velocità di gambe necessaria a portarti in forte anticipo sulla palla cose che ora non ha più.
Penso che cambiare allenatore oltre a non poter portare altre modifiche al suo gioco rischiano di far perdere le poche certezze che Nadal ha.
Il punto cruciale sarà fine Maggio:se non sarà riuscito a fare risultati decenti sul rosso può anche finire la sua carriera.
Oppure continuare altri anni a vincere Challenger sulla terra! 😀

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Koko (Guest) 24-02-2016 15:07

Nadal anche altre volte ha perso male in sudamerica per poi tornare protagonista a Parigi. Una volta perse persino contro Zeballos (altro che il forte Cuevas!)! Bisogna dunque vedere come si presenta sulla terra europea e se i diretti avversari continueranno a lungo a giocare senza nemmeno un raffreddore!

26
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BROWNforever (Guest) 24-02-2016 14:40

Scritto da alexalex

Scritto da anselmo
Nadal dotato di talento?????????
Quindi Fededer,Mcenroe,Laver,Sampras,Becker,Edberg,…..,chi sono costui???
Nadal grande solo sotto il profilo atletico/fisico
Seguo il Tennis dal 1983 e tennisti cosi brutti a livello stilistico, tra quelli forti, ricordo solo Thomas Muster, Kent Carlsson, e forse qualche altro che non ricordo.
Comunque dal momento in cui manca di fondo atletico/fisico dimostra tutta la sua mancanza di talento tecnico.
Vedasi ad esempio le volee che sono giocate quasi solo esclusivamente in drop

Infatti giocando con il fisico a metà servizio nel 2015 si è piazzato 5 in classifica! E comunque bisognerebbe distinguere talento ed eleganza!

concordo con Anselmo , giusta analisi

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giorgio (Guest) 24-02-2016 14:37

Scritto da alexalex

Scritto da Luca da Sondrio

Scritto da guidoyouth
tornando seri: la difficoltà dello spagnolo a cambiare team di allenamento può essere paragonabile alla diffidenza che aveva federer nel giocare con una racchetta più “facile”?
detto in altri termini: quanto è difficile per un supercampione che ha vinto tutto rimettersi in gioco?

Una piccola precisazione: non è vero che “ha vinto tutto”. Il Master non l’ha mai vinto.

C’è qualcuno che ha vinto tutto ma proprio tutto??

l’unico che può vincere tutto, ma proprio tutto e djoko: gli manca infatti “solo” il RG, l’oro olimpido e cincinnati. federer l’oro se lo può scordare, così come roma e montecarlo, mentre mi pare evidente che nadal non ha alcuna possibilità a vincere il master di fine anno, per non parlare di parigi e shangai.
P.S.
federer ha dovuto perdere 3 finali RG prima di vincerne una. djoko ne ha già perse 3 ergo…

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alexalex 24-02-2016 14:18

Scritto da Luca da Sondrio

Scritto da guidoyouth
tornando seri: la difficoltà dello spagnolo a cambiare team di allenamento può essere paragonabile alla diffidenza che aveva federer nel giocare con una racchetta più “facile”?
detto in altri termini: quanto è difficile per un supercampione che ha vinto tutto rimettersi in gioco?

Una piccola precisazione: non è vero che “ha vinto tutto”. Il Master non l’ha mai vinto.

C’è qualcuno che ha vinto tutto ma proprio tutto??

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Phoedrus (Guest) 24-02-2016 14:12

Chiedersi se ha senso un campio di allenatore suona come non avere piu’ idee e affidarsi piu’ al caso per risalire la china.

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alexalex 24-02-2016 14:08

Scritto da anselmo
Nadal dotato di talento?????????
Quindi Fededer,Mcenroe,Laver,Sampras,Becker,Edberg,…..,chi sono costui???
Nadal grande solo sotto il profilo atletico/fisico
Seguo il Tennis dal 1983 e tennisti cosi brutti a livello stilistico, tra quelli forti, ricordo solo Thomas Muster, Kent Carlsson, e forse qualche altro che non ricordo.
Comunque dal momento in cui manca di fondo atletico/fisico dimostra tutta la sua mancanza di talento tecnico.
Vedasi ad esempio le volee che sono giocate quasi solo esclusivamente in drop

Infatti giocando con il fisico a metà servizio nel 2015 si è piazzato 5 in classifica! E comunque bisognerebbe distinguere talento ed eleganza!

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Observ (Guest) 24-02-2016 13:58

Scritto da anselmo
Nadal dotato di talento?????????
Quindi Fededer,Mcenroe,Laver,Sampras,Becker,Edberg,…..,chi sono costui???
Nadal grande solo sotto il profilo atletico/fisico
Seguo il Tennis dal 1983 e tennisti cosi brutti a livello stilistico, tra quelli forti, ricordo solo Thomas Muster, Kent Carlsson, e forse qualche altro che non ricordo.
Comunque dal momento in cui manca di fondo atletico/fisico dimostra tutta la sua mancanza di talento tecnico.
Vedasi ad esempio le volee che sono giocate quasi solo esclusivamente in drop

Quoto, perfette osservazioni

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Almas (Guest) 24-02-2016 13:52

Un cambio coach forse è troppo, ma un affiancamento potrebbe motivarlo a provare cose nuove, visto che ormai il suo tennis è obsoleto e prevedibile, come hanno fatto Roger e Nole. Ovvio che è un rischio ma nel frattempo gli avversari si sono rinforzati e cambiati e forse è troppo tardi per recuperare e poi Nole e Roger hanno molto più talento ma cmq urge fare qualcosa perché non cè niente di più demotivante che perdere in continuazione in malomodo e a quel punto addio prodotto

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anselmo (Guest) 24-02-2016 13:39

Nadal dotato di talento?????????
Quindi Fededer,Mcenroe,Laver,Sampras,Becker,Edberg,…..,chi sono costui???
Nadal grande solo sotto il profilo atletico/fisico
Seguo il Tennis dal 1983 e tennisti cosi brutti a livello stilistico, tra quelli forti, ricordo solo Thomas Muster, Kent Carlsson, e forse qualche altro che non ricordo.
Comunque dal momento in cui manca di fondo atletico/fisico dimostra tutta la sua mancanza di talento tecnico.
Vedasi ad esempio le volee che sono giocate quasi solo esclusivamente in drop

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alexalex 24-02-2016 13:36

Il problema è sia fisico che mentale, e nessun allenatore può risolverlo! Quando uno che ha fatto della prestazione fisica e la resistenza la sua forza, e dopo 11 anni di spremitura continua non ce n’è più, c’è poco da fare. In più se ci si mette un crollo di forza mentale pressoché verticale, il gioco è fatto! Ci sono momenti per uno sportivo in cui la prestazione non tornerà. E la stessa sorte toccherà a Djokovic entro un paio di stagioni! E la stessa cosa si sta verificando per Federer da almeno 3 anni, con la differenza che le sue caratteristiche di gioco, anche nel momento di splendore, erano già improntate per l’aggressione della partita e il risparmio delle energie!

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Gabriele da Ragusa 24-02-2016 12:44

Intanto ci sn state scelte sbagliatissime per uno nella sua situazione e mi riferisco alla busy season nn veramente fatta. Le esibizioni fanno cag….re e se e’ vero che nn tutti ne risentono, nel suo caso era lampante che nn avrebbero giovato. Il logorio mentale e fisico sn fatti nn opinabili e io rimango convinto che un affiancamento o una sostituzione nn servirebbe a nulla e sarebbe anche controproducente. Il suo team e’ simile a quello della giorgi in termini di alchimie interne, sguardi, rapporti personali. Cosi cm per la giorgi a differenza di molti sn sempre stato convinto che x assurdo solo il padre possa ormai allenarla, lo stesso penso per nadal.
Lui sembra aver smarrito la fiducia sul campo. Ma lo sguardo al suo box si incrocia sempre cn quello dello zio che lo segue da 25 anni. Nn credo si possa parlare di sfiducia sul suo lavoro. E’ lo stesso che lo ha portato un terraiolo eccezionale a vincere 14 slam e a diventare cosa e’ stato. La piega presa e’ irreversibile proprio per qnt richiesto al suo fisico e a se stesso in qst anni. Puo ancora fare prestazioni o tornei memorabili (una speranza piu che altro) ma difficilmente fare ancora stagioni da mattatore. Anche Nole ha un gioco dispendioso, molto. Ma anticipa molto di pie e da piu peso alla palla. Gestisce meglio le energie e nn corre su tutto. Avra’ un calo anhe lui ma nn credo cosi drammatico

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Fede-rer 24-02-2016 12:23

Scritto da Luca da Sondrio
Può cambiare coach, può diventare buddista, può fare coming out, può cambiare la posizione delle bottigliette, può cambiare l’ordine di effettuazione dei tic prima del servizio, può provare a giocare con la destra, può mettere un lassativo potente nelle bevande dei suoi avversari, può scegliersi lui gli arbitri, può chiedere all’ATP di lasciarlo partire in vantaggio 15-0 in ogni game…
Può tentare tutto quello che vuole…
Non ci sarà, comunque, più nulla da fare…

Dai, è fortemente ironico però fa sorridere! Fatevi una risata ogni tanto!

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Luca da Sondrio (Guest) 24-02-2016 12:07

Scritto da Luca
ragazzi inutile anche parlarne,Luca da Sondrio ha detto che non c’è niente da fare,e se lo dice Luca da Sondrio( sei un frate trappista? non sapevo usassero internet,ah questi tempi moderni…)è in quel modo
il problema è più mentale che fisico,se lo osservate ad esmpio quando serve in momenti importanti pare quasi rattrappirsi su se stesso,una roba che non si può vedere
cambiare/aggiungere coach servirebbe a qualcosa? nessuno può saperlo(tranne ovviamente Luca da Sondrio,che sa già tutto, a proposito,avresti mica 6 numeri compresi tra 1 e 90 da darmi? così,per una cosa che dico io….)ma perlomeno avrebeb dimostrato che ancira ci tiene,continuare ottusamente così significa che non gli frega più niente,e allora la conseguenza è farla finita,perchè uno che ha vinto 14 slam e perde 3 volte(tre)in una stagione da Fognini per me è già ritirato ma ancora non lo sa

“continuare ottusamente così significa che non gli frega più niente,e allora la conseguenza è farla finita,perchè uno che ha vinto 14 slam e perde 3 volte(tre)in una stagione da Fognini per me è già ritirato ma ancora non lo sa”.
E questa frase non è di uno che sa già tutto? Forse dovresti essere tu a darli a me, i numeri della lotteria…

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Luca (Guest) 24-02-2016 11:36

ragazzi inutile anche parlarne,Luca da Sondrio ha detto che non c’è niente da fare,e se lo dice Luca da Sondrio( sei un frate trappista? non sapevo usassero internet,ah questi tempi moderni…)è in quel modo

il problema è più mentale che fisico,se lo osservate ad esmpio quando serve in momenti importanti pare quasi rattrappirsi su se stesso,una roba che non si può vedere
cambiare/aggiungere coach servirebbe a qualcosa? nessuno può saperlo(tranne ovviamente Luca da Sondrio,che sa già tutto, a proposito,avresti mica 6 numeri compresi tra 1 e 90 da darmi? così,per una cosa che dico io….)ma perlomeno avrebeb dimostrato che ancira ci tiene,continuare ottusamente così significa che non gli frega più niente,e allora la conseguenza è farla finita,perchè uno che ha vinto 14 slam e perde 3 volte(tre)in una stagione da Fognini per me è già ritirato ma ancora non lo sa

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circ80 (Guest) 24-02-2016 10:46

@ Scrotal (#1536258)

E alla Giorgi cosa proporresti? 🙂

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circ80 (Guest) 24-02-2016 10:45
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Luca da Sondrio (Guest) 24-02-2016 10:40

Scritto da guidoyouth
tornando seri: la difficoltà dello spagnolo a cambiare team di allenamento può essere paragonabile alla diffidenza che aveva federer nel giocare con una racchetta più “facile”?
detto in altri termini: quanto è difficile per un supercampione che ha vinto tutto rimettersi in gioco?

Una piccola precisazione: non è vero che “ha vinto tutto”. Il Master non l’ha mai vinto.

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guidoyouth (Guest) 24-02-2016 10:22

tornando seri: la difficoltà dello spagnolo a cambiare team di allenamento può essere paragonabile alla diffidenza che aveva federer nel giocare con una racchetta più “facile”?
detto in altri termini: quanto è difficile per un supercampione che ha vinto tutto rimettersi in gioco?

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Golden Lady (Guest) 24-02-2016 09:45

Mi fa tanta tristezza vedere Rafa così. Secondo me la soluzione migliore sarebbe prendere un coach da affiancare allo zio, non è detto che funzioni ma meglio non avere rimpianti e averci almeno provato, a cambiare qualcosa.

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guidoyouth (Guest) 24-02-2016 09:17

anche io temo che ricreare una chimica così produttiva sia ormai impossibile 🙂
sorry ma questa era servita su un piatto d’argento 😆

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Scrotal (Guest) 24-02-2016 09:16

suggerire il cambio di coach a nadal… che idea! veramente originale. non ci aveva pensato nessuno prima! e’ il primo articolo che leggiamo su questo argomento

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Luca da Sondrio (Guest) 24-02-2016 09:08

Può cambiare coach, può diventare buddista, può fare coming out, può cambiare la posizione delle bottigliette, può cambiare l’ordine di effettuazione dei tic prima del servizio, può provare a giocare con la destra, può mettere un lassativo potente nelle bevande dei suoi avversari, può scegliersi lui gli arbitri, può chiedere all’ATP di lasciarlo partire in vantaggio 15-0 in ogni game…
Può tentare tutto quello che vuole…
Non ci sarà, comunque, più nulla da fare…

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luigi (Guest) 24-02-2016 09:05

@ simon (#1536237)

Credo che questo potrebbe essere utile ad un giocatore con scarsa voglia di allenarsi e grandi potenzialità (Kyrgios per dire un nome a caso, con Sampras – per esempio – la “cura” Lendl aveva funzionato). Forse Agassi – che a 33 anni era tornato n.1 del mondo – potrebbe dargli una mano a ritrovarsi.

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ska (Guest) 24-02-2016 08:49

Il problema di Nadal è assolutamente fisico.
Non è normale la quantità di sudore che traspira durante le partite.
Questo problema è molto piu evidente sulla terra rossa dove gli scambi sono mediamente piu lunghi.

Sembra in “riserva” sempre.

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giorgio (Guest) 24-02-2016 08:42

è un po’ che lo vado dicendo pure io: o cambio allenatore o ritiro. fisicamente, il classico gioco alla nadal non fa più male nemmeno a chi è fuori dai primi 20 al mondo, figuriamoci i top players! continuare a giocare in questo modo significa prenderle anche sull’amata terra rossa, casa sua insomma. deve cambiare modo di giocare e al più presto, altrimenti la vedo dura

2
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simon (Guest) 24-02-2016 08:37

Proporrei un mese di stage all’Accademia di Ivan Lendl!!!

1
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